LA GRANDE SFIDA
Purtroppo anche per me il tempo passa ed ormai sono prossimo al mezzo secolo; il fisico, ahimè, sento che non è più quello di 20 anni fa e se a questo aggiungiamo il fatto che da un paio di mesi sto vivendo un periodo estremamente stressante, che in certi momenti mi ha portato veramente alla soglia dell'esaurimento, potete ben immaginare come abbia la sensazione che il toro che c'è in me riesca al massimo ad esprimere la forza di un giovane capretto.
Quando la mano di Maria, con modalità molto sensuale e con piglio per nulla meccanico, ha preso in mano la situazione sotto all'accapatoio, lì sul passaggio, con le persone che passavano e che potevano chiaramente intuire cosa si stava muovendo sotto quel candido tessuto,sono stato colto da una grande incertezza: ce l'avrei fatta? e se facessi cilecca?
Poi ha prevalso la ragione: non è una donna che devo conquistare, non è una donna che devo soddisfare a tutti costi, non è una donna con la quale non posso permettermi una brutta figura.
Quindi, cara Maria, prosegui pure...
Ed altre piacevoli chiacchiere, poi mi mostra foto varie della sua vita dal telefonino, poi mi sbaciucchia, poi mi dice che ha veramente voglia di me...
E quasi quasi le credo, perchè in diversi momenti, da quando l'ho conosciuta,ha avuto degli atteggiamenti che non ho mai riscontrato in un incontro pay .:first_move:
Forse questa volta ho avuto io il colpo di fortuna, con un feeling scattato tra pay-girl e cliente.
Carpe diem, cogli l'attimo.
" Maria, se ce la fai ti sposo!"
"oh, amore, vedrai che prestissimo saremo fidanzati".
Tutti e due sembravamo colti da nuova calda passione e poco dopo ci siamo alzati per andare ad iniziare a compiere il cammino di preparazione al matrimonio, segno di amore durevole nel tempo, almeno fino a quando ci sono banconote nel portafogli.

Voleva andare subito in stanza, ma ho preferito tornare a mettere un pochino le idee a bagnomaria...

Questa volta la vasca era tutta per noi, mentre lo spettacolo che abbiamo presentato è staso offerto ad una fanciulla spalmata sul divanetto, mi sembra sia stata Anita, ma non ne sono certo; certo sono però che anche lei ha guardato con stupore, e forse un pochino di interesse, le nostre evoluzioni.
In realtà non è che stavamo realizzando scene da film porno,ma certamente eravamo coinvolti in qualcosa di emozionale e non solo meccanico.
Ecco perchè forse era inusuale vedere scene del genere.
Comunque, dopo diverso tempo passato in vasca, ci siamo preparati per salire in stanza, con il mio amico che sembrava un martello pronto a battere un chiodo di acciaio dentro un mattone pieno.
Arrivati in stanza altri giri e giravolte, daty, bbj, 69, penetrazioni digitali e di nuovo abbondante venuta certificata da parte sua.
Mi sembrava veramente sessualmente coinvolta e questo me lo continuava a dire, dicendomi che mi trovava molto eccitante, che sapevo veramente eccitarla e che di solito non le accade mai con un cliente.
VABBEH, SFIDA APERTA: NON DITE A LEI NULLA DELLA RECE, MA VEDIAMO SE ANCHE A VOI DICE LO STESSO.
Alla fine, dopo aver goduto comunque non poco, credo fosse troppo sfinita per essere penetrata, tant'è vero che mi ha detto di voler sentire tutto il mio regalo caldo sul suo corpo; in realtà ero "pericolosamente" vicino al viso e mia impressione è che non avrebbe avuto nulla in contrario, visto che non ha fatto il minimo accenno a spostarsi; sarò scemo, e forse anche tanto, ma è stato tutto così bello con lei, che mi sarebbe sembrata una mancanza di rispetto venirle in faccia.
No, non volevo umiliarla.
E così fu, con un'abbondanza di prodotto che mi ha veramente sorpreso!
Petto e ventre erano abbondamente innaffiati di crema proteica.
Dopo essere venuto le ho detto: "Non c'è scampo, noi ci sposiamo"; mi ha abbracciato, baciato appassionatamente e ci siamo affettuosamente rotolati sul letto come due freschi fidanzatini, incuranti del prodotto che si stava spalmando su tutto il corpo.
Ancora diversi minuti a coccolarci ed a chiacchierare e poi giù nello spogliatoio.
Qui la sua faccia mi è sembrata intristirsi, perchè le dispiaceva che andassi via.
Aperto l'armadietto, le ho dato l'obolo spettante per questo giro; "qui ci parte l'extra", ho pensato, ben conscio che il cob di norma non è compreso nella tariffa base.
Le ho messo in mano il mio "classico" novantino e la sua faccia è rimasta interdetta...
Mi aspettavo chiedesse un'integrazione, invece ho avuto modo di fare un'altra esperienza mai fatta in vita mia con una pay: mi ha restituito 40!!!
"Sono stata veramente bene con te, magari non hai ancora cenato e questi ti servono".
E io, punter da strapazzo, ho un cuore tenero: certo mi ha commosso il gesto, ma non volevo essere approfittatore; ho ripreso quei soldi con la sinsitra, me li sono passati sulla destra e glieli ho ridati: "Con questi mamma farà un regalo a sua figlia".
Altro abbraccio, altra limonata, di quelle che ancora un poco ci riportava ad un terzo giro.
Ma quello mi riservo per il botto conclusivo, se ce la farò nei prossimi giorni: abbiamo già parlato di farlo in sauna.
Esperienza che mi manca e che in fin dei conti mi ha sempre eccitato di provare.
GRAZIE PER LA PAZIENZA
Il mio racconto concreto si conclude qui.
Seguiranno alcune considerazioni.


