CARATTERISTICHE GENERALI
NOME INSERZIONISTA: Studentessa italiana (Dal vivo si presenta come Martina)
RIFERIMENTO INTERNET:
http://www.sexescort1.com/annuncio/3397172940-Bologna_STUDENTESS.html
CITTA DELL'INCONTRO: Bologna (Porta Saragozza)
NAZIONALITA': Italiana
ETA': dice 24
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: E’ lei
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): non ho chiesto
SERVIZI USUFRUITI:Kiss senza grandi slinguazzamenti, BJ, RAI1, Handjob, clit massage, ball massage
COMPENSO RICHIESTO: 80
COMPENSO CONCORDATO:80
DURATA DELL'INCONTRO:30 min più o meno
DESCRIZIONE FISICA:capelli castani-neri, carnagione chiara, bel fisichetto, tette davvero ben disegnate
ATTITUDINE: Nei preliminari non se la cava male ma quando si tratta di scopare sembra quasi soffrire
REPERIBILITA': buona
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE:piano terra
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 33971729xx
LA MIA RECENSIONE:
Mah, forse è il caldo!
Volevo trombarmi a tutti i costi una italiana, dovevo togliermi il capriccio. E di italiane valide non ce ne sono molte sulla piazza, si sa.
Così ho pensato a lei, la studentessa con recensioni contrastanti. Di lei si dice tutto e il contrario di tutto. C’è chi ne parla bene, chi ne parla come una morta di sonno: insomma non c’è una opinione condivisa.
Mi avventuro perchè ormai era scritto così; me la dovevo trombare. Martina era un punto interrogativo che andava in qualche modo risolto.
Al telefono non riconosco nessun accento: noto un erre moscia che mi fa abbastanza ridere. Penso sia del nord. Quando non noto particolari accenti, solitamente, sono portato a pensare che la persona provenga da una zona vicina alla mia perchè , altrimenti, noterei l’accento.
Martina ha un bel viso, un bel corpo, ma non tradisce emozioni. Ho subito questa impressione, appena entro. Forse sono condizionato dalle precedenti esperienze e questo mi frega un po’.
La casa è piccolina e non troppo ordinata ma non mi da particolare fastidio. Non so se la ragazza viva lì oltre che esercitare. Sembra la casa di uno studente universitario malinconico. C’è l’essenziale e basta. E’ tutto un po’ vecchiotto, anonimo, senza particolare cura. La casa di chi vive una esperienza temporanea in un luogo che non sente il suo: ho avuto questa impressione entrando lì.
E lei? Lei è carina ma è impassibile. Parla ma sembra distaccata: sembra quasi recitare un copione che non è il suo.
Che cosa mi comunica quando la guardo? Se dovessi sintetizzare con una immagine, direi che è una via di mezzo tra Morticia Addams e Martina Dall’Ombra.
Martina è fisicamente presente ma non crede in quel che fa: traspare chiaramente quando sono con lei. Bacia, è vero, ma è impossible trovare la lingua. Mi tocca sì , ma non c’è lo slancio che dovrebbe esserci con una zoccola vera. La zoccola vera sa dove toccarti e sa come toccarti.
Martina tocca sì, ma lo fa solo in quel punto e sembra quasi seguire il libretto delle istruzioni: stringere finchè non si è gonfiato del tutto; punto. E lei lo fa, segue le istruzioni.
Ma vi dirò: finchè si tratta di sbaciucchiarsi e strusciarsi, se la cava anche. Certo non è focosa, non ti sbrana, ma il suo lavoretto dignitoso lo fa.
Il problema viene dopo, quando si scopa.
Martina è l’emblema della passività. Quando lo prende, sembra avere lo stesso atteggiamento di chi si misura la febbre: ferma, impassibile, quasi sofferente.
Martina chiude gli occhi, evita lo sguardo.
Non è semplice mantenere l’eccitazione in un contesto simile. E quindi provo a ravvivare la scena. Faccio un esperimento. Aumento l’intensità e vedo se Martina si sveglia dal coma.
Aumento il ritmo, con tutte le difficoltà del caso. Martina continua a evitare lo sguardo e noto un accenno di sofferenza. Il paziente perlomeno è vivo.
Mi vengono in mente dettagli grotteschi. Quando iniziamo a missionario Martina stende le braccia, tipo Cristo in Croce.
Insomma , secondo me, se si va da Martina bisogna aver il testosterone a mille e non fermarsi davanti a nulla.
Non bisogna aspettarsi di essere coinvolti in un clima di eccitazione crescente perchè, o sei arrapato a mille tu, oppure devi lottare per trovare l’eccitazione e per mantenerla.
Non so voi ma io cerco del coinvolgimento quando scopo e con Martina è davvero dura. Almeno così è stato per me.
Non so, forse è il caldo. Si dice così quando non si sa cosa dire.
“Forse è lo stress”.
“Forse è il periodo”.
Vi dico la verità, non sono arrabbiato. Martina non è un missile. Lei ci prova pure. Lei è presente, almeno fisicamente. Non è scazzata. Regge, almeno ci prova. Però non è il suo sport, di questo son sicuro.
Non è un lavoro adatto a tutti e non capisco per quale motivo Martina si trovi, a far quel che fa, in quel micro-appartamentino anonimo, triste e buio .
Chissà come diavolo è finita a far quel che fa? E’ la domanda che mi viene spontaneo pormi dopo questa esperienza.
Dentro di me però abita anche un pervertito che non demorde. E lui ci tornerebbe da Martina. Ci tornerebbe per una rivincita, lo so. Tornerebbe con il testosterone a mille e a digiuno da un bel po’. Ci tornerebbe perchè vorrebbe costringerla a vivere intensamente quell’esperienza . Tu fuggi? Ed io ti riporto all’ovile. Sì lo so, dentro di me qualcuno o qualcosa vorrebbe accendere la musica al massimo e vedere Martina Ballare e svegliarsi dal coma. Sarebbe bello, ma non credo che avverrà.
Il mio uccello non ne vuole sapere, checchè ne dica quel pervertito che vive nella caverna dentro di me.
Perchè il mio uccello oggi c’era, ha visto e ha avuto difficoltà a finire la partita.
La verità? Era davvero tanto tempo che non faticavo così a mantenere l’eccitazione. Dice “Ma forse è il caldo”. Sì, può essere, forse è il caldo. Oppure no. Perchè Martina in fin dei conti assomiglia troppo alla ragazza della porta accanto. Però la ragazza della porta accanto deve essere maiala per scatenare le tue fantasie. Perchè se la ragazza della porta accanto ha sonno ed è schiva, è meglio tenere chiusa quella porta e passare oltre.
P.S:Ho aspettato un po' di tempo prima di pubblicare la recensione