Miscellanea - riflessioni, pensieri e promemoria, seduti in poltrona nel mio studio

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Potrebbe aver letto Suskind e essere rimasta affascinata da quanto gli odori di ognuno di noi possano dire molto, ad un naso allenato, curioso e sendsibile. Quel libro cattura i sensi.
Secondo me invece...Aveva solo il "pallino" di conoscerti ben oltre la cena ;-) ... Sub... Ancora vivo? Non è andata oltre,come il protagonista del libro, la tua ospite vero? Dacci un segno ;-)
Adoro quel libro. Saranno passati vent’anni, devo rileggerlo...
Intanto a casa ho una piccola collezione di capioncini di profumi da uomo. Reperiti appositamente quasi come fossero piccoli trofei/ricordo....
 
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Niente, stiamo a fa na caciara assurda, ma il Rettore non si smuove, magari se lo tagghiamo tutti in coro, post dopo post, si dà una mossa, eh @Infizz che quando più sei necessario, latiti...​
Comunque più che l’odore di una felpa appena lavata, che immagino costituisca solo una parte del mio profumo, avevo interesse a capire se l’averlo fatto, l’aver annusato qualcosa che mi appartiene, con quell’espressione di soddisfazione, potesse essere sinonimo di una sorta di “apertura” nei miei confronti. Dal canto mio, devo dire, che già il fatto che una donna indossi qualcosa che mi appartiene ,è un po’ come averle ficcato il mio “stendardo” a sancirne la proprietà del suo culo. Indi l’abitudine di vestirle con la mia camicia nelle pause relax o l’essere sempre pronto ad offrire la giacca all’occorrenza. Inoltre (e non so perché) sentire un mio profumo addosso ad una donna esercita anch’esso una sorta di soddisfazione mia personale. Da qui l’abitudine di tirarmele sotto la doccia in hotel e massaggiarle con il mio docciaschiuma.​
 
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M

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Molti di noi avrano vissuto la loro giovinezza senza cellulari in tasca, figuriamoci i social sugli smartphone.
Tempi in cui si pensava a parlar di sesso fossero tra loro gli uomini mentre già allora le donne, prive di quel tabù penzolante tra le gambe, ne discorrevano tra loro con molti meno freni inibitori.
E fu una serie di grande scopate (permettetemi il francesismo) durate senza praticamente sosta da poco oltre la mezzanotte alle 6 del mattino,
performance alla fine della quale lei si ribaltò giù dal letto colta da un breve mancamento mentre scostata in ginocchio da un lato io mi stavo recando in cucina a prendere una bottiglia di acqua, fu questo dicevo, che mi diede gloria tra un nutrito gruppo di ragazze (a onor del vero, che si fosse sparsa la notizia io lo venni a sapere quasi 3 anni dopo!).

La Lei era stata, 12anni prima, la mia prima "cotta";
ma all'epoca, da ragazzini, ci perdemmo di vista, io, quindicenne, perso in una vita troppo sregolata, impegnata e sessualmente attiva per i suoi 14anni.

Quindi una di quelle notti che non dimenticherò manco sotto Alzheimer
e, per voi che ancora mi leggete,
qui il post prende senso all"interno della presente discussione.
Dodici anni che ci eravamo persi di vista.
Schiena contro schiena, nella corsia del supermercato, l'odore del suo corpo risvegliò in me sentimenti d'affetto mai sopiti.

Neppure mi girai, sussurrai il suo nome e ci rincontrammo...
 
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Vorrei poter narrare anche io qualcosa di avvincente ma temo di essermela giocata male. Borbottavo con l’amica che l’aveva portata a casa mia, dicendo che per quanto mi riguardava, la sua amica con la mia felpa indosso, avrebbe tirato urla di gioia in settimana. Lei per incoraggiarmi mi ha detto di aggiungerla su FB. Io le ho ricordato di averlo disattivato da tempo e che uso solo Twitter e Instagram. Fine della conversazione. Prima di andar via mi ha chiesto “con quale nome ti trovo su Instagram?”. Fatalità? Mah! Abbiamo scambiato qualche messaggio su IG ieri e temo di aver fatto il passo più lungo della gamba. Domani avrò il responso. Pertanto la domanda doveva essere: “quel gesto di annusare la felpa avrebbe già di per sé avermi dovuto far intendere una sorta di interessamento nei miei confronti”?​
 
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crin

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Io la intrpreterei cosi: se non le fossi interessato non avrebbe cercato conforto/conferma dal suo naso.
Ora bisognerebbe capire però cosa le ha risposto...:rolleyes:
 
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M

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Se veramente c'era odore di salsiccia, SÌ!

Senza dimenticare che l'odore del nostro corpo,
che persona più erudita di me giustifica qualche post sopra in feromone, a livello di subconscio è di quanto più ancestrale possa esserci.

Se non erro, e con il feromone che scopriamo quanto biochimicamente l'altra persona sia a noi affine e compatibile..
..e, anche se leggendo certi ns post non parrebbe, l'evoluzione è lo scopo (!!!) primario delle esseri viventi
 
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Tralfamador
Nel disperato tentativo di offrirgli stimolo e al fine di riesumarlo, chiedo al Rettore @Infizz e ai qui presenti un’interpretazione del non verbale di una persona che mi ha incuriosito:​

Si era fatta sera, evavamo tutti a cena e l’aria, in giardino, era diventata più fresca. Lei mi ha chiesto se in casa avessi qualcosa da farle indossare. Le sono andato a prendere una felpa. Sono tornato per dargliela e mi sono allontanato di qualche passo. Lei, in maniera quasi impercettibile, l’ha portata al naso, ancora piegata, ha chiuso gli occhi, l’ha annusata e ha sorriso. Quando questo suo breve rituale era finito, ha rivolto lo sguardo verso di me. Resasi conto che la stavo osservando, è come impallidita. Mi ha ringraziato e l’ha indossata infilandola goffamente con le braccia all’ aria.​
Ora, senza voler passare per erotomane, mi chiedo:​
sarà un’amante dell’ammorbidente?​
O (magari) ambisce a qualcosa di più duro? ?​

E' un gesto di protezione paterna che ammorbidisce molte donne, può averla ammorbidita per te e/o può averle ricordato un momento dell'infanzia/adolescenza.
Una sera d'estate, con una amica, dopo un intero pomeriggio in cui l'avevo dominata, secondo il suo desiderio, con una dose di brutalità maggiore di quella che spontaneamente avrei usato, prima di uscire mi accorgo che c'è freschetto e le do un mio maglione di cotone. Ha fatto lo stesso identico gesto che descrivi e mi ha abbracciato forte.
 
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Vi state concentrando sul lato più pratico e meno effimero, ma più sostanziale.

In un messaggio dici che il tu odore su di lei è come lo stendardo sul suo culo (abbrevio e semplifico) ma probabilmente lo stringere tra le sue mani la tua felpa è il suo personale stendardo sul tuo. Sì, certo, ometto l'odorata perchè fatico a pensare che ci sia odore di te su quella felpa soprattutto se utilizzi detersivi profumati o, anche di più, quegli inutili (e pertanto dannosi per l'ambiente) ammorbidenti. Faccio fatica a pensarlo a meno che tu non tenga i tuoi vestiti in una stanza, per esempio, dove sei solito fumare come un turco al che sulla felpa avrebbe potuto semmai odorare il retrogusto delle tue sigarette oppure, come suggerito da qualcun altro, le conservi in parte alla griglia dove la sera prima hai cotto delle ottime fiorentine.

A mio avviso è più importante l'oggetto in sè che il suo odore. Meglio, il possesso dell'oggetto in sè che si riflette sul possesso di te. Il profumo che può aver sentito è solo quello della vittoria, quello dell'averti in pugno, quello del possederti, quello dell'averti forzato a privarti (seppur temporaneamente) di un qualcosa per lei. Non fraintendetemi, l'olfatto e gli odori in generale sono alla base del vita quotidiana e non solo dei rapporti interpersonali, intimi o meno, ma più prosaicamente non credo sia questo il caso.

Ovviamente anche io aspetto l'intervento dell'esimio rettore @Infizz che, con buona probabilità, potrà darci un diverso punto di vista o un ulteriore spunto di riflessione.
 
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il tu odore su di lei è come lo stendardo sul suo culo
Ad essere precisi era un indumento su di lei a fare da stendardo, non il profumo. Ma il concetto non cambia e il tuo ragionamento fila lo stesso. Fumo sigarette che non impregnano pelle capelli e tessuti, uso deodorante neutro, non so esattamente cosa viene usato in lavanderia perché non me ne occupo personalmente, ma immagino che quella felpa profumasse più o meno come gli altri indumenti che indosso abitualmente.​
Per completezza della narrazione temo di aver preso un palo grande come una casa. Colpa mia: un invito in un luogo discreto (necessità mia di cui lei è al corrente) però troppo pretenzioso, affrettato e vincolante che non si è sentita di accettare (il rooftop panoramico di un Hotel in centro). “O la va o la spacca” mi ero detto e in questo caso temo l’abbia spaccata. Sopravviverò.​
 
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La condizione più detestabile in cui si possa trovare un uomo è quella delle “attese con aspettativa”. In tale condizione si rimette la possibilità di successo alla decisione di creature volubili, superficiali e capricciose che con difficoltà discernono ciò che si conviene da ciò che si sconviene. Esse decidono della altrui sorte non seguendo i principi della logica, bensì gli umori della luna. Pertanto nella maggior parte delle ipotesi si è destinati a fallire miseramente e come se non bastasse a ritrovarsi spettatori del successo altrui, sovente di esseri indegni e raccapriccianti. Se c’è una cosa che in questi ultimi tempi ho capito, è che in condizione di “attesa con aspettativa”, mandare tutto a monte non è velleità, ma un atto dovuto.​

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Il tutto sintetizzabile nella frase: "Ti chiamo io". Autentica stilettata al basso ventre con lama seghettata e rotazione del polso.

PS: ah Jean Gabin, un mito!
 
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Nei sogni di qualsiasi donna c’è l’immagine di una Bonnie col suo Clyde.. il mio nick name è qualcosa di profondamente azzeccato, racchiude in se la mia voglia di vivere al massimo ogni istante, la mia fame di sensazioni, di sorrisi, di piacere ed emozionarsi.. l’esigenza di brividi continui...
Ma anche di condividere tutto questo. La voglia di avere con se il proprio Clyde con il quale giocare alla vita.. potremmo paragonare questa famosa coppia anche ad un’Eva Kant e Diabolik, ma anche a Fujiko e Lupin ( ve li ricordate tutti, lo so...)
Ecco, a volte la mancanza del Clyde è palese, percepibile chiaramente, invadente come l’insicurezza che serpeggia negli atteggiamenti,
L’immagine della Bonnie sicura, intraprendente, spavalda e un po’ incosciente affascina e ammalia, anche me stessa..
Ma nelle notti dove la stanza è silenziosa e le ombre pesanti, la mancanza di Clyde stringe la gola come un cappio invisibile a soffocare i pensieri. Non so né dove sia ne chi sia. Eppure ..mi manca da morire.
 
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Il tutto sintetizzabile nella frase: "Ti chiamo io". Autentica stilettata al basso ventre con lama seghettata e rotazione del polso.
PS: ah Jean Gabin, un mito!
Esatto, mi riferivo proprio a situazioni del genere. Se me lo dicessero adesso, risponderei prontamente “No. Non chiamarmi affatto!”. Tutto quello che chiedo è la mia felpa che ha tenuto in ostaggio.​
 
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Lafayette
Lafayette ha commentato
E pensare che al solo prezzo di una felpa ti sei liberato di una donna probabilmente del tutto perdibile.
Considera la perdita dell'indumento come l'eccellente limitazione di un danno.
:hi:
 
submale
submale ha commentato
Mi sono sempre sforzato di cogliere il buono anche da quelle che mi potevano sembrare avversità. Grazie per avermi fornito la giusta prospettiva Marchese. In effetti era una bella fica ed era una bella felpa. Ma averle mi avrebbe condotto al baratro dell’inferno. Sicuramente. Stereotipo che conosco benissimo. ? A mia discolpa posso dire che era la mia felpa preferita? ?​
 
Lafayette
Lafayette ha commentato


"E' come se vedessi Sir Larry Wildman precipitare in un burrone sulla mia Ferrari. Un fatto doloroso, certo: ma potrei superarlo."
(Gordon Gekko all'ipotesi di rifilare all'acerrimo nemico Wildman una società scatola vuota e piena di debiti, nel film Wall Street di Oliver Stone).
 
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Nei sogni di qualsiasi donna c’è l’immagine di una Bonnie col suo Clyde.. il mio nick name è qualcosa di profondamente azzeccato, racchiude in se la mia voglia di vivere al massimo ogni istante, la mia fame di sensazioni, di sorrisi, di piacere ed emozionarsi.. l’esigenza di brividi continui...
Ma anche di condividere tutto questo. La voglia di avere con se il proprio Clyde con il quale giocare alla vita.. potremmo paragonare questa famosa coppia anche ad un’Eva Kant e Diabolik, ma anche a Fujiko e Lupin ( ve li ricordate tutti, lo so...)
Ecco, a volte la mancanza del Clyde è palese, percepibile chiaramente, invadente come l’insicurezza che serpeggia negli atteggiamenti,
L’immagine della Bonnie sicura, intraprendente, spavalda e un po’ incosciente affascina e ammalia, anche me stessa..
Ma nelle notti dove la stanza è silenziosa e le ombre pesanti, la mancanza di Clyde stringe la gola come un cappio invisibile a soffocare i pensieri. Non so né dove sia ne chi sia. Eppure ..mi manca da morire.

Invece che unicamente con ladri ed assassini,
provare che so: un postino, un imbianchino, un metalmeccanico...?!
La notte dormo poco e trombo meno,
l'altra manco inchiappettandola la svegli,
per cui se messi a letto il gattino, il cagnolino ed il pesciolino rosso,
il silenzio e le ombre la opprimono,
sa in quale chat trovarmi?
 
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M

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Signori, saluto e ringrazio.
Spiace non averVi lasciato una discussione come "Dio Comanda" ma in questo periodo "proprio non ne ho", in altri forum, in altro tempo, qualcuno avrà aprrezzato più ma così è.
Recensioni e discussioni, dimostrano che ci sono Signorine (e Signore) con la "S" maiuscola: nella professione e nella vita.
Ad altre, fossi adm, non darei spazio. Ma non sono adm.
Qualcuno di Voi (punter e women), dovrei citarlo maggiormente per avermi deliziato ma rischierei di fare il "romantico" in un sito di "puttanueri".
Incontrate e recensite.
 
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Signori, saluto e ringrazio.
Spiace non averVi lasciato una discussione come "Dio Comanda" ma in questo periodo "proprio non ne ho", in altri forum, in altro tempo, qualcuno avrà aprrezzato più ma così è.
Recensioni e discussioni, dimostrano che ci sono Signorine (e Signore) con la "S" maiuscola: nella professione e nella vita.
Ad altre, fossi adm, non darei spazio. Ma non sono adm.
Qualcuno di Voi (punter e women), dovrei citarlo maggiormente per avermi deliziato ma rischierei di fare il "romantico" in un sito di "puttanueri".
Incontrate e recensite.

Ognuno ha il suo modo di gestire il poco tempo libero, e devo dire che lo scrivere in un luogo così poco convenzionale può essere a parer mio terapeutico...d’aiuto per evadere positivamente da situazioni di pesante quotidianità. Questo per dire che tutti più o meno abbiamo i nostri piccoli e grandi drammi..interiori o oggettivamente concreti, e qui ci si trova a scherzarci su con mezzucci molto poco ortodossi ma assolutamente efficaci.
Faccia lei ,oliverch. Intanto grazie per le attenzioni riservate ?.
 
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Uhm......

Molte motivazioni erano possibili. Innanzitutto mancava il contesto di riferimento (cosa facevate? chi era presente? la tua lei assisteva alla scena, e dunque la puella agiva in aperta competizione? etc.....), e soprattutto la descrizione del non verbale che ha accompagnato e seguito la sniffata.
Rilassata? magari temeva che la felpa puzzasse di sudore o sigaretta.
Sognante? Non lo ha detto, ma ha percepito che tu hai l stesso profumo di quello che la scopava così bene.... ti ha usato per rivivere mentalmente un'esperienza.
Interrogativa? Si chiedeva (come già detto9 se questo ammorbidente fosse migliore del suo...

Hai detto che ha sorriso, ma...non è che avrai voluto vedere qualcosa che non c'era?

Ciò che è peggio, è che te la sei giocata male.

Mi resta un quesito: ha restituito la felpa prima di andar via, oppure l'ha portata via a fine serata?
 
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