Miscellanea - riflessioni, pensieri e promemoria, seduti in poltrona nel mio studio

Mi sembra talmente evidente il fatto che dovrebbe essere piuttosto i genitori a prostituirsi e non i figli da non doverlo neanche specificare.
Tutti gli aspetti macroscopici della vicenda, ovvero l'assoluta inadeguatezza del genitore, piuttosto che il bieco opportunismo dei clienti sfruttatori, erano tutti aspetti che io ho dato per scontati e che non erano quelli sui quali Intendevo incentrare il mio personale discorso.
 
La cosa triste, ed è sempre la cosa più triste, è che la ragazzina aveva consapevolezza di ciò che faceva, come infatti risulta dalle intercettazioni e dal disagio manifestato.
Il problema non è solo l’atto sessuale ma principalmente la presenza del denaro, che infatti configura sempre un reato in caso di minorenni.
Credo che questo aspetto possa essere motivo di riflessione.
 
Infizz ha scritto:
Mi sembra talmente evidente il fatto che dovrebbe essere piuttosto i genitori a prostituirsi e non i figli da non doverlo neanche specificare.
Tutti gli aspetti macroscopici della vicenda, ovvero l'assoluta inadeguatezza del genitore, piuttosto che il bieco opportunismo dei clienti sfruttatori, erano tutti aspetti che io ho dato per scontati e che non erano quelli sui quali Intendevo incentrare il mio personale discorso.
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Evidentemente non mi risultava così chiaro, e se l'averlo dovuto precisare le è costato fatica, Professore, sappia che mi spiace tanto quanto il non averla seguita fino a quando non l'ha scritto nel commento che quoto, la cui lettura ora mi rassicura non poco.
Aggiungo che possiamo sfinirci di riflessioni su come la crisi economica abbia colpito le fasce di popolazione più svantaggiate : a me resta maggiormente impresso il come si possa anche lontanamente pensare che la crisi possa costituire anche solo una minima spiegazione o giustificazione, per chi ha travalicato dei limiti che credevo insuperabili, ed a prescindere dagli svantaggi sociali iniziali di chi quei limiti ha superato.

@Oblomov:
"Il problema non è solo l’atto sessuale ma principalmente la presenza del denaro, che infatti configura sempre un reato in caso di minorenni.
Credo che questo aspetto possa essere motivo di riflessione."

Spero non ti secchi se ti chiedo cortesemente di spiegare meglio la riflessione che vuoi introdurre, in modo da permettermi di capire.
Perché a volte faccio fatica a seguire pure te: so che non è una novità, ma abbi pazienza.
 
Non avrei voluto indurre una riflessione ma avrei preferito che questa fosse libera.
Comunque, per quanto mi riguarda, ciò su cui ho riflettuto è il fatto che per il nostro ordinamento giuridico la presenza del denaro tramuta l’atto sessuale con un minore in reato, sempre e comunque, mentre in sua assenza invece non sempre lo è. Vedasi al riguardo la differenza tra maggiore età e età del consenso.
Poi mi sono sorpreso a pensare che l’innocenza si perde quando si acquisisce la capacità di attribuire un valore economico alle cose, probabilmente ne consegue che quello che poteva essere inizialmente riprovevole diventi accettabile.
In sostanza mi sembra che tutto ciò che prima ha contribuito a piegare la volontà, il denaro in senso lato, diventi con l’età adulta ciò che la fortifica.
Infine mi sono reso conto che in modo inconsapevole riflettevo sul concetto di libertà.
Vabbè, elucubrazioni antelucane.
 
Spunti molto interessanti, senza la domanda di Lafayette non sarebbero emersi.
Tuttavia io trovo invece maggiormente triste e grave se gli atti sessuali avessero avuto luogo con un minorenne inconsapevole, come è accaduto tempo fa con una persona che aveva approfittato di ragazzi con un deficit mentale. Secondo la mia personale valutazione l'inconsapevolezza del minore sul fatto che lo si stia sfruttando sessualmente costituisce per me fonte di ancora Maggiore tristezza.
 
Per come la vedo io il fardello peggiore che ci sia è la coscienza. Quando questa non c'è gran parte della sofferenza sparisce, a parte ovviamente quella fisica.
 
Infizz ha scritto:
Spunti molto interessanti, senza la domanda di Lafayette non sarebbero emersi.
Tuttavia io trovo invece maggiormente triste e grave se gli atti sessuali avessero avuto luogo con un minorenne inconsapevole, come è accaduto tempo fa con una persona che aveva approfittato di ragazzi con un deficit mentale. Secondo la mia personale valutazione l'inconsapevolezza del minore sul fatto che lo si stia sfruttando sessualmente costituisce per me fonte di ancora Maggiore tristezza.
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Onestamente non so cosa sia peggio tra l'approfittare sessualmente di un minore inconsapevole ed il forzare sessualmente un minore consapevole.
A prescindere dalle aggravanti giudiziarie che senz'altro il nostro ordinamento prevede e distingue, mi sembrano atti parimenti turpi e condannabili.
Aggiungo che la deriva che sta prendendo questa discussione mi lascia molto perplesso.

@Oblomov

Ah,ma pensa.
Beh, allora rinunzio definitivamente a seguirti.
Non me ne volere.

@RobyPg

Non capisco perché il fatto che tu non tenterai il suicidio mi dovrebbe tranquillizzare.
In ogni caso: fatti tuoi.
Stai in gamba.
 
Non mi è difficile il pensare che questa povera madre subbisse il ricatto che per avere un pò di lavoro a pochi euro come contropartita dovesse dare la piccola a certe belve.
Mi scuso con le belve perchè nel mondo animale il livello di etica è molto più alto.
 
oblomov ha scritto:
Per come la vedo io il fardello peggiore che ci sia è la coscienza. Quando questa non c'è gran parte della sofferenza sparisce, a parte ovviamente quella fisica.
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Esaminando la cosa da questa specifica angolazione, possiamo Allora dire che il meno peggiore è il necrofilo...

In ogni caso non c'è nulla di più abominevole dell'approfittare dell'altrui stato di indigenza e/ o di debolezza per approfittarne sessualmente E ciò sia se dall'altra parte vi sia uno stato di consapevolezza alla quale seguirà un pesantissimo fardello da portare nel tempo, sia se dall'altra parte C'è invece uno stato parziale o totale di inconsapevolezza che però rappresenta un abominevole altrui approfittarsi di tale status
 
ulteriore allungo...
qui si tratta di approfittare sessualmente.
ma approfittare e basta, non è la stessa cosa?
dal punto di vista morale, qualsiasi forzatura, per qualsiasi natura, sarebbe da condannare.
allora a quanto si allarga il perimetro?
scusate la banale intromissione
 
Parlavo della sofferenza della vittima, che è l’unica cosa importante. Francamente del carnefice e della sua coscienza poco ci dovrebbe interessare.
Nel tuo esempio la “vittima”, non avendo vita tantomeno coscienza, non è nelle condizioni di patire alcunché.
Infizz, punterfour, il discorso è molto complesso e ha tante diramazioni. Trovo per questo interessante capire quali siano le ragioni di una legge o di una sentenza o di un orientamento giuridico, cercando di osservare le cose da tanti punti di vista e non solo da quello del puttaniere incallito o più in generale da quello di chi, per ragioni tutte sue, ha una particolare preferenza nello scegliere un unico punto di osservazione.
 
Lei mi tornava in mente.
Negli ultimi tempi, con maggior frequenza. Non so bene perchè, forse perchè mi aveva sempre lasciato delle ottime sensazioni. O forse perchè mancavo da Bologna da discreto tempo, e quindi la sostanziale impossibilità di riassaporarla aveva fatto crescere in me il desiderio.

Ma ormai mancava davvero pochissimo... e avrei nuovamente goduto di lei.

Un trillo sul cellulare:

GG - senti, inizia a salire, io ti ho lasciato la porta di casa aperta, ed anche quella del salone. Io sono qui con un'amica che mi rifinisce la pettinatura, tu entra pure e mettiti comodo.
Magnifico Rettore - ti ringrazio, ma un'entrata così - di soppiatto, stile ladro di appartamento - non posso proprio farla....piuttosto ti aspetto qui sotto...

Sono irremovibile: non posso entrare così, noblesse oblige..... mi incammino ad una fermata del bus, dove mi siedo, ed apprezzo la stupefacente puntualità dei bus. Gli occhi mi cadono sul ristorante di fronte, ma il pensiero torna su di lei...tra poco sarà davanti a me.....

Questi i pensieri, mentre GiuliaGiò ultimava la sua acconciatura.

​To be continued
 
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...continua.....

Trillo di cellulare, è Giulia che mi avvisa di essere scesa ma di non vedermi. La invito a raggiungermi dirigendosi verso il ristorante nei pressi. In realtà non sono lì davanti, ma in una posizione nella quale potrò osservarla mentre arriva. E' importante il non verbale, la postura.... tante cose che ci dicono sovente di più del verbale vero e proprio.
E così, non visto, la vedo spuntare da dietro l'angolo. O meglio, spuntano le sue tette, seguite....dopo qualche secondo.... :pleasantry: dal resto del corpo. E... anche loro hanno molto da dire....
...ma...non ti vedo.... reclama al telefono la povera Giulia, osservando davanti al ristorante degli improbabili figuri. A questo punto mi alzo, indosso il cappello (noblesse oblige...) e mi avvio verso di lei con il mio passo consueto (per intenderci, dal secondo 55 in avanti https://www.youtube.com/watch?v=09TAIcCqFpg ).

Ci salutiamo, direi che si rasserena. Stabiliamo il da farsi (invero, già stabilito in precedenza), io non sono automunito e dunque ci dirigiamo alla sua auto. Ci accomodiamo, i miei occhi cadono sulle sue tette.... cioè, volevo dire, sulla cintura di sicurezza che allaccio a mia volta. Io avrei due diverse location che le avevo già proposto per andare a consumare, le ho sperimentate entrambe e mi ci sono trovato davvero bene, ma lei mi contropropone una soluzione a lei già nota. Cavallerescamente cedo, e ci dirigiamo verso la destinazione mentre io svolgo la funzione di navigatore (si, vabbè con google maps acceso).
Giunti a destinazione, la mia fidata autista....per due volte supera la traversa giusta.... vabbè, tutta colpa degli altri che guidano in modo imprudente. Finalmente ci infiliamo nell'ampio parcheggio della nostra meta, parcheggio e si scende.
Entriamo, dall'accoglienza direi che è un'utilizzatrice abituale....e vabbè, non ho mica la pretesa dell'esclusiva...
I miei sensi si allertano, tra poco potrò ammirarla, sentire il calore sulla mia lingua, addentarla con delicatezza e percepirne il sapore che mi cola in gola...... manca davvero poco.... intanto io mi concentro nell'esporre in quale ordine desidero godere delle pietanze disponibili......

....​To be continued......
 
...il cosiddetto dualismo cartesiano, l’eterno dilemma tra petto e coscia, la sega a puntate però mi mancava sinceramente ! E che cazz !!!
 
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