...continua....
Il ristorante è carino, classici tovaglioni in stile simil trattoria. Capisco subito che Giulia ne è cliente abituale. Ci fanno accomodare, dopo un lungo periplo di tutti i tavoli (e molti commensali che si rifanno gli occhi sulle tette).
Ci viene offerto il menù, e finalmente la adocchio: eccola lì.... la mia desiderata
cotoletta alla bolognese..... un rivolo di saliva fa capolino all'angolo delle mie labbra.
Arriva il giovane cameriere, già uso a vedere Giulia (dice: e tu che ne sai? Semplice, ormai non le guarda quasi più le tette).
Antipasto e vinello ordinati, io li assaggio appena per lasciare spazio alla reginetta della serata...e lei arriva.
All'aspetto non convince molto, ne taglio una porzione, la addento e..... DELUSIONE.
Carne di sapore appena discreto, molto unta, condimento abbastanza scollegato....
Nooooooo....... erano settimane che non pensavo che a lei.....
La serata è rovinata. Non mi risolleva il morale neanche il passaggio di una collega (di Giulia) che pure si pavoneggia per tutta la sala.
Ma io ho l'arma segreta per risolvere la serata: GIULIA.
Ma chisenefotte della cotoletta, se posso godere della sua compagnia e travolgente simpatia.
Parliamo a lungo, così a lungo che quando andiamo via il locale è vuoto e stanno chiudendo. Piacevole ed interessante la sua compagnia, della quale posso godere anche nel rientro e fin sotto il mio hotel.
Un lungo abbraccio è l'ultima cosa con cui ci lasciamo (ovviamente non ne ho approfittato per stringere le tette,
ca va sans dir), mentre, assai poco poeticamente, uno di passaggio suggella la serata con una pisciata in piedi a dieci metri da noi.
Così si conclude una piacevole serata, sicuro preludio di altri incontri....