Napilandia 2.0

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Ovunque c'è profumo di donna
Gli studi scientifici sono tutti validi fino a quando viene dimostrato il contrario.

Qui ti riporto delle tabelle in cui l'alzheimer sembra si sviluppi maggiormente e più frequentemente in chi ha meno scolarizzazione, e per quanto riguarda l'attività lavorativa, nel settore primario rispetto al terziario.
In teoria, in chi usa di meno il cervello.
https://www.alzheimer-riese.it/images/stories/ArticlePics/Preval_Demenza_x_Scolarità.gif
https://www.alzheimer-riese.it/images/stories/ArticlePics/Preval_Demenza_x_Lavoro.gif

In questo sito ci sono statistiche molto interessanti sull'incidenza dell' alzheimer in Europa.

https://www.alzheimer-riese.it/malattia/che-cose/statistiche#europa

Notare che l'Italia ha l'incidenza di malati di alzheimer più alta d'Europa, il 2,09%.

Secondo i dati del consumo di alcolici pro-capite, l'Italia, però, è solo al quarto posto, con quasi la metà di consumo rispetto al Portogallo, che invece ha un'incidenza di affetti da alzheimer solo del 1,71%.

https://www.truenumbers.it/alcolisti-europa/


Questo mi fa pensare che i portoghesi bevono molto ma sanno usare di più il cervello. Infatti, saranno anche solo in 10 milioni di abitanti, ma hanno partorito un genio del calcio come Ronaldo... :lol:

P.S. Secondo il mio modesto parere le statistiche sul consumo di alcol in Europa sono sballate, non tengono conto dei turisti nordici che vanno nel sud Europa a fare le vacanze ENOgastronomiche.
Personalmente ho visto un sacco di inglesi nei centri commerciali a comperarsi le dame da 5 litri di vino. Le dame mica se le portano in Inghilterra. Se le scolano qui in Italia... e poi fanno le statistiche e vien fuori che siamo noi gli "ubriaconi"...:rofl:
 
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Per me la verità è che l'alcol ha sì degli effetti tossici, sopratutto a livello psicofisico immediato, ma non causa un danno così grave e irreversibile come il tabacco.
A

Purtroppo li causa, ma parliamo di assunzioni costanti e massicce
 
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Sull'alcol invece c'è questa, ricerca fresca fresca, e che riguarda anche i moderati bevitori, io l'ho trovata qui, ma ampiamente disponibile in rete.

https://www.fondazioneveronesi.it/m...-alcol-e-un-fattore-di-rischio-per-lalzheimer

L'articolo che citi è tipico. Infatti parla solo di danni da abuso consistente e abituale di alcol.

Le persone che bevono regolarmente quantità importanti di alcol...
L'abuso di bevande alcoliche è il principale fattore...

Lo studio di cui si parla è stato condotto su un campione di 1,3 milioni di persone di cui 950.000 "con un consumo eccessivo di alcol".

Sei nuove diagnosi su dieci erano correlato al consumo eccessivo cronico di alcol...

Il consumo eccessivo di alcol è un fattore di rischio per altre condizioni... ecc.

Il consumo eccessivo di alcol non ha nulla a che fare con il consumo di alcol. Anche il consumo eccessivo di pasta, o di cioccolato, o di tè, ha effetti dannosi sulla salute che qualsiasi statistica potrebbe mettere in evidenza. Il consumo eccessivo di qualsiasi cosa fa male.

La correlazione tra un cibo, una sostanza, e una malattia, è una cosa difficile da stabilire (come forse a molti noto, la stessa correlazione tra grassi animali e malattie cardiovascolari è stata ampiamente smontata in questi anni) perché è difficile, complesso e incerto entrare nel corpo umano alla ricerca dei meccanismi biochimici che generano un danno, o che si pensa lo generino.

Le statistiche che non mentono mai, sulle quali c'è poco da discutere, sono quelle sulla mortalità. La morte non è un fatto soggetto ad interpretazioni ed analisi, è un fatto semplice e poco equivocabile.

Orbene, parrebbe proprio che vi sia una vagonata di statistiche che dicono che gli astemi vivono MENO dei bevitori di alcol (non patologici). Le assicurazioni, come evidenzia Roby, lo sanno.

Consiglio la lettura del libro "Drink: A cultural history of Alcohol", di Gately
https://www.amazon.it/Drink-Cultura...ry+of+alcohol&qid=1554715984&s=gateway&sr=8-1

Lo si può acquistare col Bonus Cultura e con la Carta del Docente.

Le stesse "dosi raccomandate" variano moltissimo da indagine ad indagine e da paese a paese, e vengono messe in evidenza nel libro di Gately. Ad esempio in Giappone si raccomanda di non eccedere dando dosi raccomandate di alcol che, credo, sono molto al di sopra della quantità media bevuta dagli italiani. I giapponesi sono come noto il popolo più longevo del mondo, o giù di lì. Forse non è merito del sushi :)
 
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tra il Tevere e i loft.
L'articolo che citi è tipico. Infatti parla solo di danni da abuso consistente e abituale di alcol.

Le persone che bevono regolarmente quantità importanti di alcol...
L'abuso di bevande alcoliche è il principale fattore...

Lo studio di cui si parla è stato condotto su un campione di 1,3 milioni di persone di cui 950.000 "con un consumo eccessivo di alcol".

Sei nuove diagnosi su dieci erano correlato al consumo eccessivo cronico di alcol...

Il consumo eccessivo di alcol è un fattore di rischio per altre condizioni... ecc.

Il consumo eccessivo di alcol non ha nulla a che fare con il consumo di alcol. Anche il consumo eccessivo di pasta, o di cioccolato, o di tè, ha effetti dannosi sulla salute che qualsiasi statistica potrebbe mettere in evidenza. Il consumo eccessivo di qualsiasi cosa fa male.

La correlazione tra un cibo, una sostanza, e una malattia, è una cosa difficile da stabilire (come forse a molti noto, la stessa correlazione tra grassi animali e malattie cardiovascolari è stata ampiamente smontata in questi anni) perché è difficile, complesso e incerto entrare nel corpo umano alla ricerca dei meccanismi biochimici che generano un danno, o che si pensa lo generino.

Le statistiche che non mentono mai, sulle quali c'è poco da discutere, sono quelle sulla mortalità. La morte non è un fatto soggetto ad interpretazioni ed analisi, è un fatto semplice e poco equivocabile.

Orbene, parrebbe proprio che vi sia una vagonata di statistiche che dicono che gli astemi vivono MENO dei bevitori di alcol (non patologici). Le assicurazioni, come evidenzia Roby, lo sanno.

Consiglio la lettura del libro "Drink: A cultural history of Alcohol", di Gately
https://www.amazon.it/Drink-Cultura...ry+of+alcohol&qid=1554715984&s=gateway&sr=8-1

Lo si può acquistare col Bonus Cultura e con la Carta del Docente.

Le stesse "dosi raccomandate" variano moltissimo da indagine ad indagine e da paese a paese, e vengono messe in evidenza nel libro di Gately. Ad esempio in Giappone si raccomanda di non eccedere dando dosi raccomandate di alcol che, credo, sono molto al di sopra della quantità media bevuta dagli italiani. I giapponesi sono come noto il popolo più longevo del mondo, o giù di lì. Forse non è merito del sushi :)

La ricerca parla di 4 bicchieri al giorno..2 a pranzo e 2 a cena. se ti pare tanto.

Concordo poi con tutti, sulla difficoltà di stabilire una soglia da individuo ad individuo, come per qualsiasi cosa che il Padreterno ha messo su sto mondo, ci ha fabbricati profondamente diversi uno dall'altro.

Miei colleghi si riuniscono periodicamente alla macchinetta del caffè, dalle 8:00 alle 17:30 ogni 2 ore di orologio...costanti..2 ore di orologio.

io se prendo 3 caffè al giorno poi dormo male.

ma le ricerche vanno sulle statistiche globali.
 
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Questa ennesima ricerca l’avete già postata?
https://www.corriere.it/salute/nutr...ab-11e9-9553-f00a7f633280.shtml?refresh_ce-cp
Tra l’altro è abbastanza recente e tanto per cambiare ogni ricerca sembra smentire quelle precedenti.

Purtroppo mi fanno male al cuore queste ricerche..perché dimostrano quanto tutto ciò che ami, bene non fa..ma va nel senso e nella direzione di quella postata da me ieri.

Ripeto spero di non campare fino a quando si vedranno immagini macabre sulle bottiglie di vermentino..tra 30-40 anni.
 
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Cap d'Agde
Miei colleghi si riuniscono periodicamente alla macchinetta del caffè, dalle 8:00 alle 17:30 ogni 2 ore di orologio...costanti..2 ore di orologio.
Te invece ne approfitti, vista la distrazione per un salto in bagno :lol:

cache.php
 
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tra il Tevere e i loft.
Roby quanto siano variabili le azioni esterne su ognuno di noi..basta vedere questo video..i due re dei pesi medi affrontarsi..centinaia di incontri per entrambi.

Ray Robinson mori di demenza nell '89, come molti pugili, a causa della concussione sulla scatola cranica che i colpi producono.

Jack la motta italo calabrese pochi anni fa nel 2017..di vecchiaia.

Bastian guarda questi grandi del passato scontrarsi come fosse...un ballo....quello che alla fine il pugilato è...un ballo.

https://www.youtube.com/watch?v=JZbqBqkdbT4
 
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Purtroppo mi fanno male al cuore queste ricerche..perché dimostrano quanto tutto ciò che ami, bene non fa..ma va nel senso e nella direzione di quella postata da me ieri.
Ripeto spero di non campare fino a quando si vedranno immagini macabre sulle bottiglie di vermentino..tra 30-40 anni.

In questa ricerca viene addirittura detto che il vino bianco previene o attenua il morbo di Alzheimer...:lol:

http://salute24.ilsole24ore.com/articles/2162

@Sodo, se cominci ad avere certe preoccupazioni alla tua età hai finito di campare.
Ci si deve preoccupare solo di non abusare, come ha detto giustamente anche @....cinquanta, ma questo vale per tutto.

E anche ciò che definiamo "abuso" dipende da molti fattori.
Nella ricerca postata da @oblomov, ad esempio, ci sono i cinesi che con 1/2 bicchiere di sidro diventano ubriachi. Quindi, per questi cinesi, la più piccola quantità di alcol è un abuso.
L'articolo linkato sopra spiega proprio la capacità individuale "genetica" di assimilazione dell'alcol.
Quindi, in teoria, anche i limiti di assunzione dell'alcol per chi guida sono una stronzata: c'è chi può bere mezza bottiglia di vino e non avere problemi a guidare, e chi con mezzo bicchiere va fuori di testa.
Naturalmente uno Stato non può fare leggi "ad personam", per cui si stabilisce una quota minima di tolleranza e amen.

Quello che secondo me è importante, è riuscire a conoscere i propri limiti, e comportarsi in conseguenza di ciò.

Il nostro organismo, fin da bambini, ci invia dei segnali sulla nostra salute che dobbiamo imparare a comprendere. Se siamo troppo condizionati, e/o distratti da un'ambiente e una modello di vita molto distante dall'equilibrio bio-psicofisico, non riusciamo a comprendere i segnali d'allarme e possiamo incamminarci verso una condizione, non tanto di malattia, ma di disequilibrio, che poi può portare alla malattia vera e propria.

E comunque , come dice l'OMS "La salute è uno stato dinamico di completo benessere fisico, mentale, sociale e spirituale, non mera assenza di malattia."
 
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Ovunque c'è profumo di donna
Aggiornamento Alzheimer....

Mi sono accorto solo ora che non ho inserito il link sui benefici del vino contro l'alzeheimer (chiaro segno che sono ormai più che candidato a diventarne un portatore... :lol:), provvedo...

http://salute24.ilsole24ore.com/articles/4236

Nel frattempo ne ho trovato anche altri...

https://www.solodonna.it/salute/vino-rosso-riduce-il-rischio-di-demenza.php

https://dilei.it/salute/alzheimer-cervello-giovane-con-due-bicchieri-di-vino-al-giorno/528469/


http://www.cronachedigusto.it/archi...ossibile-cura-contro-alzheimer-e-demenza.html
 
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Lo studio cinese che parla di aumento della probabilità dell'incremento di ictus rileva questo rischio per soggetti che bevono "almeno quattro bicchieri di vino a serata" (non a giornata).

<<
è emerso come i soggetti abituati a bere almeno 4 bicchieri a serata avevano maggiori possibilità di andare incontro a problemi cardiaci e a pressione alta
>>

Un bicchiere sono 125ml e "almeno quattro bicchieri a serata" significa "almeno mezzo litro a serata". Bere tutte le sere più di mezzo litro di vino comincia già ad essere un consumo eccessivo anche per gli standard medi italiani. Una volta a settimana, con un pasto copioso, è già diverso.
E poi che statistica è "almeno quattro bicchieri a serata?". Lì in mezzo può esserci gente che di bicchieri a serata ne beve otto.
Gli studi medici non sono tutti uguali. C'è anche tanta spazzatura.

Quanto al resveratrolo, i pareri sono - e ti pareva - contrastanti. Mentre ci sono prove certe che il consumo di vino allunga statisticamente la vita, che questo sia dovuto al resveratrolo sono illazioni basate sui soliti test di laboratorio, in vitro ecc..

Un organismo umano è milioni di volte più complesso di una provetta di laboratorio e un comportamento osservato in provetta non è detto che si verifichi anche nell'organismo umano. Secondo altri, la quantità di resveratrolo nel vino rosso è talmente bassa da essere comunque ininfluente.

Comunque il vino col più alto contenuto di resveratrolo è il Bardolino.

Per me la regola rimane semplice: vino ai pasti, birra fuori dai pasti (a meno che non sia una belga bella massiccia) :)
 
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highlander

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Da forte ..discreto bevitore quale sono, ci rido si, e concordo..concordo.

Ma la scienza è altro, l'alcol etilico fa male, è una sostanza estranea all'organismo e della quale l'organismo non ha bisogno, è un forte acido....è cancerogeno sempre e comunque.

Poi che ci sia gente che muore a 55 anni senza bere e fumare, e con un ventre più piatto di una ballerina brasiliana concordo pure, ed è la plastica dimostrazione che limitarsi più di tanto a sto mondo non serve..non serve..

e badate sto scrivendo queste cose da brillo..:rofl:

Senza contare la legge cosa dice sulla guida in stato di ebbrezza, articoli 186 e 186 bis del codice della strada, ossia che guidare brilli è SEMPRE un reato, anche se si va attentissimi a 30 all'ora, e il tasso alcolemico di 0,5 g/litro di sangue in un uomo di 75 kg si raggiunge molto presto..3/4 bicchieri di bianco.

Se poi putacaso per pura distrazione si crea un mortale, una vita distrutta... la tua, oltre a quella che hai cancellato.

Anche se nessuno..nessuno mi toglierà mai dalla testa, che per causare un mortale al volante, oltre che brillo devi esserti preso qualche cosa di altro, ogni fine settimana diversamente ci dovrebbero essere i morti di una guerra, soprattutto al nord Italia...la penso così forse perché lo reggo bah.

Alcuni anni feci un'assicurazione sulla vita.
Durante il colloquio con l'agente assicurativo che mi stava proponendo il tipo di contratto da stipulare, mi sono state esposte due possibilità:
1. Polizza non fumatori.
2. Polizza fumatori.
Essendo io non fumatore, ho scelto naturalmente la prima possibilità.
Per curiosità ho però chiesto quale era la differenza tra le due polizze: la differenza stava solamente nel costo notevolmente più alto della polizza fumatori rispetto ai non fumatori.
Andando poi a leggere le clausole del contratto che avevo stipulato, non solo non dovevo essere un fumatore abituale, ma non avrei dovuto nemmeno fumare una sigaretta ogni tanto.

Dopodiché mi sono posto una domanda: "Per quale motivo, se l'alcol è così dannoso, non vengono stipulate anche polizze per bevitori e polizze per non bevitori?
La risposta che mi son dato è: "Evidentemente l'alcol non è così dannoso e rischioso come il fumo."

Si possono prendere in esame tutti gli aspetti scientifici che si vogliono ma, quando si tratta di soldi e di risarcimenti, non c'è nessun aspetto scientifico che può battere le statistiche e le ricerche di campo delle assicurazioni.

Ergo, per cui, io bevo normalmente vino e birra, rarissimamente super alcolici. E mi sono dato una regola fondamentale: non bere mai quando si guida.


entrambi avete trascurato i danni permanenti e irreparabili delle rotture di coglioni costanti e quotidiane, assai spesso più devastanti di alcool, tabacco, droghe... :whistle3:
 
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