Napilandia 2.0

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Purtroppo viviamo in tempi in cui, in presenza di simili disastri, dobbiamo "sperare" che non si tratti di un atto doloso. Certo si tratta di una magra consolazione. Sull'incendio posso solo dire che osservarlo in diretta spezza davvero il cuore; è la storia e l'anima dell'Europa che vanno in fiamme
 
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Ovunque c'è profumo di donna
Più che fortuito a me sembra un incendio colposo, il doloso per ora lo lascerei in sospeso.

Ci sono impalcature per dei lavori di ristrutturazione e sembra che l'incendio si sia propagato proprio da quelle strutture.
Di fortuito, se venisse dimostrato il nesso con la ristrutturazione, c'è ben poco.
Fortuito può essere un fulmine che colpisce la struttura in legno da cui poi scaturisce l'incendio, ma non certamente una scintilla di un cavo elettrico spellato, magari vicino a qualche sostanza pericolosamente infiammabile che innesca la fiamma.
 
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La basilica di San Paolo bruciò durante lavori di sistemazione del tetto.
Il teatro Petruzzelli bruciò durante lavori di restauro.
Il teatro La Fenice bruciò durante lavori di restauro.
Notre-Dame de Paris bruciò durante lavori di restauro.

Forse è meglio lasciare che cadano da sole, le strutture.
O forse, come nel caso del Petruzzelli e della Fenice, qualcuno ha pensato di guadagnare in caso di incendio e ha appiccato il fuoco.

Vedo che non siamo gli unici incapaci di preservare i nostri tesori d'architettura.

Comunque Notre-Dame è praticamente tutta ottocentesca salvo le mura: la guglia penso sia tutta disegnata da Viollet-le-Duc e probabilmente in origine neanche c'era, insomma mi pare di ricordare sia un "falso antico" ottocentesco. Dispiace ugualmente, intendiamoci! Le statue in facciata sono praticamente tutte nuove, le statue dentro quasi tutte, i lampadari ecc. tutta roba ottocentesca.

Ora l'unico timore è che, anziché rifarla uguale, chiamino un architetto di grido e al posto della guglia facciano sul tetto una piramide, una sfera, un cono gelato, un preservativo gigante.
Oppure che facciano un tetto di plexiglas con effetti speciali al neon.

Da gente che è stata capace di piazzare quella piramide al Louvre, c'è da temere qualsiasi cosa.
 
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Ovunque c'è profumo di donna
Chissà perché questo fatto mi richiama alla mente le torri gemelle....

E se fosse un disastro colposo ma "....."?
In questo caso però senza l'intervento terroristico.
Mi rifiuto di credere che su un monumento del genere, che sarà anche stato tutto rifatto nell'ottocento, ma è patrimonio dell'UNESCO, ed è un simbolo della cristianità in Europa e nel mondo occidentale, non siano state prese delle misure di sicurezza adatte ad evitare un disastro di tale portata. (Viste anche le premesse di altri casi accaduti, appunto, in Italia.)
Possibile un incendio causato dalla (colpevole, o forse anche voluta) mancanza di sistemi di sicurezza e di allarme (o dalla disattivazione degli stessi)?
Eppure è successo!
La Francia sta vivendo una crisi sociale molto difficile e complicata: i gillet gialli, la criminalità e il terrorismo nelle banlieues, la Libia.... e fra non molto ci saranno le elezioni europee, con i recenti sondaggi che danno al primo posto il partito di estrema destra di Marine Le Pen.

Un incendio di tali proporzioni, con vasti risvolti culturali ed emotivi, (senza morti... :biggrin:), potrebbe richiamare i francesi all'unità nazionale, facendogli riporre i loro catarifrangenti gillet nei bagagliai delle auto?

Boh!.... Staremo a vedere...:pardon:

(Da dopo gli anni '90, distrarre noi italiani, è diventato molto più semplice: prima servivano le bombe, le stragi, il terrorismo. Dopo la caduta del muro di Berlino basta qualcuno che sbraita in un talk show; qualcuno che rottama; qualcuno che fa promesse fasulle. Insomma, a noi basta qualcuno che dica di essere "nuovo", qualcuno che dica di scendere in campo ogni volta per salvare l'Italia, e tutto si risolve... in un nulla di fatto...:pleasantry:
Noi non siamo una nazione millenaria come la Francia. Noi italiani non abbiamo fatto una rivoluzione. I francesi, sì... Per calmarli ci vuole qualcosa di più che un politico "nuovo"... :prankster2:)
 
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Pensavo ieri che praticamente l'unica cosa antica di Notre-Dame, a parte le mura, sono alcuni pannelli scolpiti del coro (bassorilievi di legno dipinto). Le pitture vennero rifatte dai lavori di Viollet-le-Duc ma i pannelli di legno sono del XIV secolo, o almeno alcuni.

Ieri a vedere le immagini del disastro li davo per persi ma a quanto pare forse sono solo danneggiati dall'acqua. Forse il tetto è bruciato senza crollare in modo rovinoso.
 
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Città murata.
Cosa che sarebbe accaduta sicuramente con l'intervento dei Canadair.
Trump non ha perso l'occasione di dimostrare la sua ignoranza.
 
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rimini
Pensate a come posso sentirmi io, oggi...
300px-Lafayette-front.JPG
 
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Ovunque c'è profumo di donna
Parliamone. ​.
Non mi sembra che in noi italiani il sentimento identitario di nazione sia così forte come per i francesi.
Se si esclude il periodo dell'Impero romano, la penisola italiana è stata fino al 1860 suddivisa in Stati e Staterelli che ci hanno dato un enorme e diversificato patrimonio artistico, ma anche una grande diversità culturale, difficilmente identificabile con una "identità nazionale".
 
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una grande diversità culturale, difficilmente identificabile con una "identità nazionale".

Stati e staterelli c'erano anche in Germania fino al 1871.
Penso che il problema italiano sia il basso tasso di identificazione tra Stato e sentimento nazionale. Ci hanno provato in molti dal 1861, ultimo Mussolini, ma sempre con risultati disastrosi.
 
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Milf-Phiga-Time... suscita il sentimento nazionale anche di più della Nazionale di calcio... :pleasantry::lol:

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Stati e staterelli c'erano anche in Germania fino al 1871.
Penso che il problema italiano sia il basso tasso di identificazione tra Stato e sentimento nazionale. Ci hanno provato in molti dal 1861, ultimo Mussolini, ma sempre con risultati disastrosi.

All'inizio della loro unità i tedeschi hanno avuto un Otto Von Bismarck e un Guglielmo I che hanno saputo creare, oltre che l'impero più potente d'Europa, uno Stato sociale all'avanguardia.
Noi abbiamo fatto l'esatto contrario. Un esempio lampante è la Sicilia dove, anziché avviare una riforma del latifondo, s'introdussero nuove e pesanti tasse; vennero cedute le proprietà ecclesiastiche e, il ricavato, anziché impiegarlo per costruire strade di cui la Sicilia aveva grande bisogno, fu usato per appianare il vecchio debito statale sabaudo.
Non è certo questo modo di operare che aiuta a creare una coscienza identitaria nazionale...:pardon:
 
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Gli usa sono assai uniti e con forte senso di identità, benché siano tutto meno che antichi e omogenei. È inutile sono gli italiani delle belle crape, nel bene e nel male
 
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E no, non lo escludiamo.

Forse non lo sai perché sei troppo giovane, o non lo ricordi perché eri bambino, ma una grossa fetta di italiani, fino a non moltissimi anni fa, considerava il Po come il confine naturale dell'Italia: al di sopra del Po italiani, al di sotto terroni.
Quanta eredità dell'impero romano c'era in chi pensava in quel modo?
E non erano poche migliaia di persone a pensarla così, erano milioni di italiani.

Fondamentalmente dobbiamo moltissimo all'impero romano, ma questo non solo noi italiani, l'Europa e l'intero mondo occidentale.
Ma se poi andiamo a vedere il globale contesto sociale dell'Italia attuale, di "romanità" abbiamo ben poco.

Tu la pensi diversamente?
 
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Fino a pochi decenni fa a stento si parlava una sola lingua, altro che sentimento nazionale. E così, a forza di tutelare il pluralismo insieme ad ogni forma di diversità, di minoranza ecc... ecc... spesso ci si è dimenticati e ci si dimentica tuttora dell’insieme. Vale a dire preferire guardare gli alberi e non la foresta.
Piccolo esempio
http://www.primoarticolo.it/la-lingua-italiana-in-costituzione-non-ce-e-puo-essere-un-problema/
https://www.senato.it/1025?sezione=118&articolo_numero_articolo=6
 
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Difficile definire cosa sia e chi sia l'Italia. Un'unità frammentaria. Un popolo che è un insieme di popoli. L'Italia non ha un senso. Non ha alcun senso. Quando si parla di francesi, inglesi, tedeschi, ci sono degli stereotipi che li contraddistinguono e che, in qualche modo, ne rappresentano la maggioranza. Nonostante esistano i bavaresi, gli ex tedeschi dell'est, i marsigliesi, i parigini, gli alsaziani etc. etc. L'italiano non può venire interpretato tramite stereotipi perchè si potrebbe rappresentare un siculo, un napoletano, un romano, un fiorentino, un bolognese, un milanese, un torinese, un triestino, un bolzanino ma mai un italiano.

Questo denota il fatto che l'Italia non è come gli altri stati europei. Non meglio, non peggio. Diversità è ricchezza. Ma anche difficoltà. Il problema maggiore dell'Italia è probabilmente proprio il fatto che ci si vorrebbe tutti uguali quando uguali non lo siamo. Perchè guardare all'insieme della foresta? Curiamo i singoli alberi, diamo loro spazio e cure, vedrete che la foresta crescerà rigogliosa di conseguenza. E' un punto di vista.
 
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Ti capisco. Anch’io per lungo tempo sono stato un idealista, un po’ come i padri costituenti.
 
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