Napilandia 2.0
- Creatore Discussione Leggy800
- Data di inizio
Quando decidi tu...
Se sei ancora e sufficientemente cosciente per farlo.
Se hai un incidente e resti in coma e non hai espresso in un testamento biologico le tue volontà sul fine vita, sei nelle mani degli altri.
Se sei ancora e sufficientemente cosciente per farlo.
Se hai un incidente e resti in coma e non hai espresso in un testamento biologico le tue volontà sul fine vita, sei nelle mani degli altri.
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Qua si va troppo in là, in discorsi troppo seri.
Semplificando ho solo detto "copàte" ad uno che è ancora in grado di fare una domanda su un sito.
Semplificando ho solo detto "copàte" ad uno che è ancora in grado di fare una domanda su un sito.
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Messo alle strette sceglierei la terza e, udite udite, la tettona.
Bentornato Perozzi.
Con quelle labbra li già pregusti pompini prelibati......sporcaccione buongustaio!!!
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Vediamo di rispondere un po' più esaustivamente a questa "bella" domanda, sperando che tu non abbia già seguito lo sconsiderato consiglio di @Bastian...:scratch_one-s_head:
A differenza degli animali, per noi esseri umani, esiste una vita fisiologica ed una spirituale.
Purtroppo, con la morte finiscono entrambe.
Questo, naturalmente, è il mio punto di vista, quello di un non credente.
Molto spesso, però, la vita spirituale finisce prima di quella fisiologica.
E mi riferisco in particolare alle malattie degenerative che distruggono il cervello.
Esiste anche una morte spirituale dovuta all'uso di sostanze stupefacenti o abuso di alcol, dalla quale però si può anche resuscitare, e credo sia l'unico caso in cui si possa parlare di rinascita.
Ma la morte spirituale può anche arrivare indipendentemente dall'uso di sostanze o per la degenerazione del cervello.
Questa morte giunge quando non si ha più alcuna speranza nel proprio futuro.
Il problema però non risiede nella mancanza di speranze, ma nell'errore di base nel credere nella speranza.
Lo so, è un concetto un po' contorto, e bisognerebbe che a spiegarlo fosse un filosofo.
Io mi limito a dire che l'unico aspetto che rende interessante la (mia) vita, non è il credere in qualcosa, ed avere la speranza di vederlo realizzato, ma è il conoscere e capire: perché sono nato? perché vivo? perché morirò?
Ritornando alla tua domanda, quando finisce la vita, posso dire: per me finirà quando avrò risposto a quelle tre domande che mi son posto.
Per le prime due ho già le risposte per la terza, aspetto la morte...
©®7
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L
Labonnie
Ospite
Ospite
RobyPG, se ne hai già due tutto sommato sei a buon punto...io manco quelle. Pero' so che sono a buon punto solo per il fatto di farmele, non avere risposte adeguate, e tuttavia vivere comunque serena ..
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@Labonnie, penso che tu sia ancora molto giovane.
L'importante è porsi delle domande.
Le risposte poi arrivano con il tempo.
Capita spesso che non facciamo le domande perché non saremmo ancora pronti per udire le risposte, o semplicemente perché ne avremmo paura.
Josè Saramago
L'importante è porsi delle domande.
Le risposte poi arrivano con il tempo.
Capita spesso che non facciamo le domande perché non saremmo ancora pronti per udire le risposte, o semplicemente perché ne avremmo paura.
Josè Saramago
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- Espulso
- #25.628
Vediamo di rispondere un po' più esaustivamente a questa "bella" domanda, sperando che tu non abbia già seguito lo sconsiderato consiglio di @Bastian...:scratch_one-s_head:
A differenza degli animali, per noi esseri umani, esiste una vita fisiologica ed una spirituale.
Purtroppo, con la morte finiscono entrambe.
Questo, naturalmente, è il mio punto di vista, quello di un non credente.
Molto spesso, però, la vita spirituale finisce prima di quella fisiologica.
E mi riferisco in particolare alle malattie degenerative che distruggono il cervello.
Esiste anche una morte spirituale dovuta all'uso di sostanze stupefacenti o abuso di alcol, dalla quale però si può anche resuscitare, e credo sia l'unico caso in cui si possa parlare di rinascita.
Ma la morte spirituale può anche arrivare indipendentemente dall'uso di sostanze o per la degenerazione del cervello.
Questa morte giunge quando non si ha più alcuna speranza nel proprio futuro.
Il problema però non risiede nella mancanza di speranze, ma nell'errore di base nel credere nella speranza.
Lo so, è un concetto un po' contorto, e bisognerebbe che a spiegarlo fosse un filosofo.
Io mi limito a dire che l'unico aspetto che rende interessante la (mia) vita, non è il credere in qualcosa, ed avere la speranza di vederlo realizzato, ma è il conoscere e capire: perché sono nato? perché vivo? perché morirò?
Ritornando alla tua domanda, quando finisce la vita, posso dire: per me finirà quando avrò risposto a quelle tre domande che mi son posto.
Per le prime due ho già le risposte per la terza, aspetto la morte...
©®7
Io più che il perché... Mi pongo la domanda del come
Come sono nata?
Come vivo?
Come vorrei vivere
Come vorrei morire
Io sono molto meno filosofa
Per me la vita finisce quando non c'è più dignità nel viverla...
E per i miei canoni la mia dignità sta nel
Capire ciò che mi succede attorno
Esser in grado di interagire in modo consono con ciò che mi sta intorno
Esser padrona di dire: non voglio più....
Sono una persona semplice e so che qui in Italia il "non voglio più è difficile", almeno per ora... Si spera sempre in un rinsavire della ragione....
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io (forse in modalità fin troppo pragmatica ed agnostica) le risposte alla prima e alla terza domanda già le ho ben chiare, riguardo la seconda posso avere un pensiero ad oggi, sicuramente diverso da quello di 10 o 20 anni fa, probabilmente diverso da quello che avrò tra 10 o 20 anni. per me l'importante è continuare a farmi la seconda domanda con una certa regolarità, il giorno in cui eventualmente non mi piacerà la risposta al "perché vivo" potrò sempre interrompere un'esistenza a quel punto inutile o controproducente. in fin dei conti un mix di tranquillanti e topicida assicura un trapasso certo ed indolore.
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... 
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Sintesi di quattro pagine.
La Fox è una troia, la Knox peggio, un carabiniere ha toppato non riuscendo a fare bum, un suo collega ha fatto di peggio facendo click, ci sono ampi margini di incertezza sulle grandi domande nella vita. Nel dubbio, vado a puttane.
La Fox è una troia, la Knox peggio, un carabiniere ha toppato non riuscendo a fare bum, un suo collega ha fatto di peggio facendo click, ci sono ampi margini di incertezza sulle grandi domande nella vita. Nel dubbio, vado a puttane.
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@Sodo, dove sei?
Smettila di farti le seghe!
Torna a trovare gli amici di Napilandia...
Smettila di farti le seghe!
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[QUOTE@Sodo, dove sei?
Smettila di farti le seghe!
Torna a trovare gli amici di Napilandia...][/QUOTE]
Tempo di seghe......Sodo sarà a farsi seghe dal vivo a Nettuno,tu,a quanto ho letto,a farti seghe mentali a casa!!!Sei di letture serie?Hai trovato in soffitta qualche vecchio libro di
Nietzsche o di Sartre,magari di Camus o della vecchia cara Simone de Beauvoir.Tutta gente che amava complicarsi e complicare la vita senza poi alla fine risolvere alcunchè.
Siamo figli e servi della natura che domina tutto e tutti e a quanto sembra,dopo averla violentata insultata manipolata in tutti i modi possibili,s'è rotta le palle è a cominciato a ribellarsi.
Buona domenica a tutti!!!
Smettila di farti le seghe!
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][/QUOTE]Tempo di seghe......Sodo sarà a farsi seghe dal vivo a Nettuno,tu,a quanto ho letto,a farti seghe mentali a casa!!!Sei di letture serie?Hai trovato in soffitta qualche vecchio libro di
Nietzsche o di Sartre,magari di Camus o della vecchia cara Simone de Beauvoir.Tutta gente che amava complicarsi e complicare la vita senza poi alla fine risolvere alcunchè.
Siamo figli e servi della natura che domina tutto e tutti e a quanto sembra,dopo averla violentata insultata manipolata in tutti i modi possibili,s'è rotta le palle è a cominciato a ribellarsi.
Buona domenica a tutti!!!
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@Perozzi...Tutta gente che amava complicarsi e complicare la vita senza poi alla fine risolvere alcunché.
E che cosa avrebbero dovuto risolvere?
E che cosa avrebbero dovuto risolvere?
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I problemi esistenziali.Se siamo qui ancora a domandarci su cosa è la vita,quando la vita finisce e compagnia bella segno che anni di studi,dibattimenti e contrasti intellettuali non sono serviti a niente.Ogni individuo è un essere unico,forse ci fosse insegnato a conoscersi ed agire di conseguenza avremmo migliorato molto la nostra vita e quella di tutta la collettività.Socrate docet!
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Domenica pomeriggio insulsa; niente di divertente, passata a fare i compiti di matematica con la figlia che ti sfotte perché il tuo tedesco è orribile (cosí dice la piccola impertinente, che oltre alle lingue madri, italiano e spagnolo, ad 8 anni padroneggia la lingua di Goethe MOOOLTO meglio dei genitori e non manca mai di ricordarlo), il pensiero di ricominciare la settimana con lavoro ed incombenze burocratiche, il pensiero di un conto in banca non proprio florido. In più ti sei messo anche a dieta, dopo gli stravizi estivi, e per questo accetti di mangiare la zuppa di verdura della mogliettina, che in cucina è assolutamente negata. Come può una domenica così peggiorare? Magari vedendo la tua squadra del cuore prendere 4 pappine dalla squadra che più detesti in assoluto. E così fu, Manchester United - Chelsea 4-0. Ho parlato in passato del mio amore per i Blues di Londra, mai, qui su PF, della mia idiosincrasia per i Red Devils, che mi sono simpatici quanto un gruppo di femministe che manifestano per l'abolizione della prostituzione. Buona domenica!
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