Napilandia 2.0

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Underworld
Ricetta fatta,
levitra comprato ad una farmacia di un'altro paese 15km
preservativi presi ad una farmacia di un'altro paese 15km
quelli del fidanzato non li possiamo finire
domattina barba per faccia a mo di culetto

so eccitato come un 15enne al primo appuntamento, Leggy se fossi solo il 50% di me alla tua età scoperesti tutte le sere
 
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maremma
Una è la fornaia...............:lol:

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Notte dal Perozzi che di forni se ne intende....................
 
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Preußen
Avendo letto ieri opinioni un po' sbilanciate in senso filopalestinese, mi permetto di intervenire per "riequilibrare" la situazione.
Criticare Israele, in se, non è una forma di antisemitismo. Mi ha però sempre fatto strano tutta questo interesse per il popolo palestinese, senza mostrare la stessa empatia per i cristiani massacrati in Nigeria, Indonesia, Pakistan, Egitto, Libano (da parte dei palestinesi), e così via. E i difensori del popolo palestinese hanno mai speso una parola per i cristiani massacrati dai musulmani in Sudan (2 milioni in 20 anni) o per quelli ora crocifissi o scacciati dal Medio Oriente dall'Isis. La risposta è no. Perchè attaccare Israele significa praticamente attaccare l'occidente, o forse per un latente antisemitismo che serpeggia da secoli in Europa? Io direi un po' di entrambi.
Ho spesso discusso con filopalestinesi, ed accetto che loro la pensino diversamente da me, ma interrompo subito la conversazione a si si batte per il "diritto (?) di ritorno" dei palestinesi espulsi nel 1948. E gli ebrei espulsi nello stesso periodo dagli stati musulmani? Il ritorno dei loro discendenti significherebbe la fine di Israele. Devono poterlo fare solo perchè i loro avi vivevano lì? Benissimo, allora facciamo lo stesso con i popoli europei e rispristiniamo i confini del 1939. Amerei rivedere Fiume italiana e Königsberg tedesca, ma la storia va avanti.
Mi manda in bestia che molti giustifichino la rabbia di certi immigrati n Europa con la questione palestinese. A parte che chi emigra in Europa e mangia il nostro pane non ha NESSUN diritto di portare qui i propri conflitti, è proprio illogico che essi se la prendano con i paesi Europei, che hanno un punto di vista smaccatamente filopalestinese. Commentando l'incidente tra esercito israeliano e la nave turca Mavi Marmara, il giornalista amricano Chris Matthews attaccò, a mio avviso ben giustamente, l'idea di una commisione d'inchiesta presiedita da europei, perchè troppo schierato con i palestinesi. Che si lamentano pure! Quanto agli americani, hanno salvato dallo sterminio il popolo bosniaco, sono intervenuti per creare il Kosovo indipendente (a mio avviso sbagliando), e lasciano mano libera all'Arabia Saudita, quindi sono tutt'altro che antimusulmani. Non mossero un dito nella guerra dei 6 giorni, che Israele vinse da solo. Prima di essa, i palestinesi della Cisgiordania vivevano sotto sovranità dell Giordania, e quelli di Gaza sotto quella egiziana; entrambi i paesi si erano ben guardati da offrire l'indipendenza ai palestinesi, salvo farlo dopo, quando quei territori furono perduti.
Israele ha la bomba atomica? E vorrei ben vedere, senza essa non sopravviverebbe! Comunque ricordo bene il 2000, quando la questione tra i due popoli si stava avviando verso una pace duratura, grazie ad una soluzione equa e giusta. Dale soluzione fu rifiutata esclusivamente per colpa dei palestinesi. Chi è causa del suo mal...
Europei di religione ebraica stanno lasciando i paesi dove vivono da secoli (soprattutto Svezia e Francia), a causa di atti di intolleranza di certi immigrati. Questo, ai miei occhi, fa passare in secondo piano qualsiasi ecceso di forza commesso da Israele.
 
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Ovunque c'è profumo di donna
Ecco, appunto. A proposito di quello che ho letto. Io, per esempio, non credo più nelle nazioni, nella sovranità degli stati, nelle supremazie, nei Paesi più industrializzati, nelle economie emergenti, nelle Unioni, nelle Brexit, nelle multinazionali, nelle bandiere e negli inni nazionali. Mi sono stancato, perchè tutto questo, ammesso abbia avuto un senso, ora non lo ha più. Per me, almeno. Da un po' di tempo a questa parte non c'è più nessun motivo, nessuna ragione che legittimi un'appartenenza. Mi sento nato sulla terra, che è tonda e senza nazioni. Ha solo montagne e mari e uomini e animali e piante e fiumi e vulcani. Tutto il resto ce lo abbiamo messo noi, lo abbiamo diviso noi. Ce lo siamo spartiti noi.
Perchè? C'è un motivo razionale a questo? Quale cazzo di motivo c'è perchè milioni e milioni di esseri umani sono morti nei millenni per difendere una terra, una frontiera, il loro Dio? Io francamente mi sono rotto il cazzo di queste pippe.



Se questo post, che condivido totalmente e di cui cito solo una parte, non fosse stato scritto circa 22 ore prima, avrei pensato che @Blu stesse rispondendo a @FRIEDRICHderGrosse
Forse è il server di PFI che sta sballando ancora gli orari?...
:pleasantry::lol:

 
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sul lago
buon giorno panettieri del bacio infarinato ... fornai della missionaria ben cotta ... pasticceri della pecorina senza glutine :preved:

mmmhh ... leggy e' arrapato come un camoscio nella stagione degli amori ... stebbe pure ma solo grazie alle pasticchette ... le fornaie la danno via come il pane :lol: ... ( questa delle fornaie la candiderei per il Nobel della battuta mattutina :biggrin: ) ... ma che succede dalle vostre parti ?
primavera a scoppio ritardato ?
inverno a scoppio anticipato ?
scoppiata fabbrica di Cialis ??!!
 
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Città murata.
Commentando l'incidente tra esercito israeliano e la nave turca Mavi Marmara, il giornalista amricano Chris Matthews attaccò, a mio avviso ben giustamente, l'idea di una commisione d'inchiesta presiedita da europei, perchè troppo schierato con i palestinesi.

Magari sbaglio, ma io credo che in Europa dove ancora c'è il "mito della resistenza" vige l'equazione Israele/sionisti:fascisti=palestinesi:partigiani
 
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