Napilandia 2.0

Leggy800 ha scritto:
niente che deve accadere per divertirsi mica si deve fare chissà che,ps sto notando che se mi impegno rimorchio anche normale o per lo meno approccio bene (metti in conto che quando approccio ho bevuto 2-3 birre)
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praticamente le approci con lo struscio da dietro. Hai capito il maialino... :ok:
 
fabxpiace ha scritto:
Hai capito il maialino... :ok:
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Seeee... al massimo questo... :pleasantry:

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marco mi stai dando del vecchio??? fammi capire???
ti piace giocare con i sentimenti di un teenagers???
 
Come ben sapete ho abitato per quattro anni a Roma.Ero giovanissimo,ero solo e libero e si era nei fantastici anni 60:ne è passata di acqua sotto il Tevere ma Roma fondamentalmente non è cambiata molto a quanto leggo e seguo sui giornali.L’Italia si è cambiata,in peggio ovviamente,perché si è uniformata alla mentalita che conoscevo degli abitanti di Roma.Siamo sempre li si idolatrano i soldi e il potere che danno,si idolatra il potere perché genera soldi.Le persone non vengono stimate,vengono pesate,se hanno le tasche piene sono venerate altrimenti non degnate di una benché minima attenzione,se possono risolvere dei tuoi problemi idolatrate altrimenti……..calcio in culo e via.Non importa come hai ottenuto soldi e potere,ce li hai mi risolvi e sei un Dio.In classe con me avevo fratello e sorella,figli di un sorvegliante dei lavori per conto del Comune,venivano a scuola con una giuletta alfa romeo ciascuno,la mamma non era da meno,abitavano in una grande casa in centro e non si vergognavano nemmeno a dire che estorcevano soldi a chi lavorava per il comune,lo stipendio non bastava nemmeno per le bollette luce acqua gas,l’affitto non sapevano nemmeno cosa fosse ed erano tenuti da tutti in grande considerazione,modello di vita da seguire.Mi immagino gli sviluppi avuti in tutti questi anni:Siamo tutti mentalmente distorti e corrotti,non abbiamo più coscienza non c’è niente che ci possa fermare se è la società tutta che approva e approfitta,non ci sono né leggi dello stato né quelle della coscienza è cosi che siamo dominati dai più forti,da quelli senza il minimo scrupolo e nessuno ha colpa di tutto questo marasma.La responsabilità è dei politici,degli amministratori,della polizia di tutti insomma meno che tua e nessuno fa niente per rimuovere questa spirale malefica,anzi cerca vistosamente di approfittarne e si va sempre più giù e sempre peggio.La responsabilità è di tutti,sentiamoci tutti colpevoli e cerchiamo nel nostro piccolo di fare qualcosa per rimediare queste situazioni di merda,basta poco,basta semplicemente di non chiudere gli occhi e di non approfittare di piccoli vantaggi che queste situazioni ci creano.E sentiamoci colpevoli almeno un poco in prima persona..Cominciamo a giudicare le persone che si incontrano per quello che sono e non per quello che mostrano,anche se cosi facendo qualche volta ci rimettiamo personalmente qualche vantaggio.Forse alla fine si potrebbero formare dei gruppi di persone diverse da tutte quelle che hanno solo e soltanto soldi e potere nella loro testa.Fantasioso?Teorico?forse illuso?Può darsi,ma vi garantisco che è già molto che la penso cosi mettendo in pratica il pensiero,e mi sento meglio anche se ho preso dei bei calci in culo!!!
 
RobyPG ha scritto:
Credo si riferisca all'anno in cui il termine ha assunto il significato che tutti conosciamo, anche in riferimento alle mode e alla musica dei giovani (appunto, teen ager) di allora.
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Chiaro; era solo per vedere se il nostro Leggy prendeva la palla al balzo...
 
Son tornato da cena in centro Milano. Tranquilli.
Mio nonno, tornando dai funerali di amici, diceva sempre: i cattivi vivono a lungo, sono i buoni che se ne vanno.
Ma c'è l'aria strana comunque. Lo si percepisce. Vero che è la settimana di Pasqua, ma c'era meno gente di un qualunque giovedi.
In una grande città poi che fai? Non puoi evitare di prendere un metrò.
Puoi solo aspettare e sperare che tutto vada per il meglio. E pensare ad altro. Al meglio.
Quando sono un po angosciato mi capita spesso di pensare a emozioni piacevoli.
Che ne so, per esempio quando andavo al mare, da piccolo, con i miei genitori.
Che strana la vita, allora non era sempre così bello, come il tempo riesce a restituirti quei ricordi.
Lo so che spesso mi incavolavo, ricordo pianti e mugugni e poi, crescendo, tante discussioni per poter fare ciò che non volevano che facessi. Eppure adesso sono solo ricordi piacevoli.
O penso ai baci che arrivavano improvvisi, in una certa notte d'estate, dopo balli scatenati e corse sulla spiaggia, per scappare dal gruppo. Momenti che cancellavano passato, presente e futuro, perchè tutto era solo lì, dentro quel bacio.
Quanti baci hai dato dopo? Quanti ne dai ancora, quante lingue che ancora divori avidamente, senza ritrovare più quel tutto?
E' lì, in quei baci incatanti che cerco respiro quando una paura si avvicina. E forse ce n'è ancora uno che mi attende e non mi può succedere niente, prima di trovarlo in una notte d'estate che deve ancora arrivare.
 
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