Cimmatore85, non posso sottrarmi a quanto hai scritto e, se lo faccio, contrariamente a quanto vi avevo promesso e giurato, sia pubblicamente sul forum sia in privato, è perché un buon motivo esiste. E, come ormai avrete capito, l’unico motivo che può farmi infrangere ogni giuramento, per me, è il culo. Poi dopo questo, amici miei, fustigatemi, mettetemi alla gogna, tagliatemi le mani a brandelli, cavatemi gli occhi, strappatemi i capelli, trituratemi i testicoli, staccatemi la connessione internet, chiamatemi pure mentitore, cazzaro, sparapalle, ma questa la racconto. Fosse veramente l’ultima goliardata che faccio. Forse, amico cimmatore85, mi spiace dirtelo con tutto il cuore, ma avresti potuto osare di più. Ma forse, chissà, la meschina cagna, come giustamente la definisci, si sarebbe inventata qualche ulteriore escamotage con sua infinita e fervida fantasia per evitare, nuovamente, le tue mitragliate. Chissà. Con queste mignotte può accadere di tutto, a volte, anche un miracolo. Per parte mia, quello che posso dire è che una puttana così, in un bordello, non l’ho mai vista. Un po’ come stare in barca a vela ed essere scaraventati nel bel mezzo di una tempesta tropicale ed uscirne miracolosamente vivi. Sono cose che ti segnano anche per un rincoglionito come il sottoscritto. Dopo anni, per certi aspetti, confesso la mia impreparazione a certi eventi. Nemmeno la “premiata coppia polacca” Asia ed Amanda ha raggiunto picchi di tale sopraffazione sessuale ed annientamento della mia psiche, ammesso che ne abbia mai avuta una. Ebbene si, amici miei, la meschina ha demolito ogni mia certezza. Ricordo ancora precisamente il primo giorno in cui incontrai la meschina principessa, quando giunti verso la fine del mese di migrazione dei pastori dannunziani, per un impegno lavorativo fui inviato (non so se per punizione, o meno, ma tant'é) a Como e, poi, d’intesa con un grandissimo amico di avventure, senza che nessuno sospettasse nulla, ci dirigemmo di soppiatto prima al Corona e, poi, al GM. Maledette trasferte lavorative! Ed io che me ne stavo bello, tranquillo e pacifico nel mio Bottonuto. Ed, invece, no, ci si ritrova catapultati nei gorghi oceanici, con i soliti rimbalzati missilistici, solite amiche, soliti infruttuosi giri di perlustrazione. Insomma, sembrava il solito minestrone. Ma, a volte, gli appuntamenti con il destino nascono così, per caso, o meglio dire, per culo. Dopo alcuni assalti evitati mi imbatto nella “meschina cagna” che, a dispetto delle altre arpie, se ne stava quasi in disparte, gironzolando a vuoto per il locale, stile principessa sul pisello (in questo caso non il mio), scavalcata dalle altre mignotte più agguerrite ed intraprendenti. La classica pesciolina fuor d’acqua, anzi, fuor oceano. Timida e di soave aspetto, media statura (1.60 senza tacchi), viso molto carino, nasino all’insù, capello nero, occhio chiaro, fisico snello, seno tonico, una seconda non rifatta, culo perfetto (e, dico, culo perfetto!), scarpe griffate Zanotti -non i classici trampoli cinesi da troia sgraziata- vestito non appariscente, pochette griffata. Mi sono detto: ma chi è questa, la regine Elisabetta? Tratti principeschi del tutto inusuali di fronte alla marchiana volgarità di molte altre “colleghe”. Dopo i miei soliti sguardi ebeti da pesce lesso avariato, approccio la principessa con un banale “buonaseeeeraaaa” ma la dama reale si indigna per il fatto che non le abbia fatto il baciamano. Iniziamo bene! Ad ogni modo riferiva di essere in parte Russa ed in parte Rumena -solite balle etniche dico fra me-, di aver girato il mondo tre/quattro volte, di aver lavorato al Globe ed all’Aphrodisia a Zurigo, di aver fatto in passato la modella, la manager, la banchiera, la ginnasta, l’attrice, la fotografa ed altri diecimila lavori che non ricordo (ma che per farli ci vogliono almeno sei sette vite), di fare attualmente la top escort tra Londra, Bruxelles, Dubai e gli Emirati Arabi, di vivere a Milano, di frequentare i locali più esclusivi ed alla moda, di essere di passaggio a Lugano così come per altri cinquantamila paesi a me sconosciuto, di aver salvato il mondo un paio di volte, di aver partecipato alle olimpiadi, di aver vissuto sette anni in Tibet, di aver un karma, un gatto, un peluche e, chi più ne ha più ne metta, oltre ad avere un insospettato quanto inconfessato amore per i soldi. Mi dice che è al GM “in prova” e che non sa nemmeno lei cosa fare lì, dato che la principessa è abituata a cachet da star, (oltre mille euro a botta!) mentre qui, a suo dire, le colleghe si svendono per un “misero panino” (tradotto cento euro). La guardavo assorto, quasi ipnotizzato dalle palle che raccontava così disinvoltamente, a ruota libera, e pensavo dentro di me: “cazzo, se la sentisse il mitico varese77 parlare di queste cifre forse gli verrebbe un colpo o forse, più probabilmente, la prenderebbe a calci in mezzo al locale!”. Vero o falso? Chi lo sa’. Certo è che mi fa’ vedere i suoi due passaporti, mi fa contare oltre 40 visti (umiliando i miei miseri 18), mi fa vedere foto con persone famose ma, poi, non sa descrivermi l’interno di alcuni locali milanesi, da me conosciuti, e da lei “assiduamente” frequentati. Rimaniamo parecchio al bar a parlare, dove, da un lato mi sorbisco le sue fantasticherie da starlette, mentre lei si subisce le mie volgarissime richieste anali a cui la principessa sembrava, incredibilmente, voler dar soddisfazione sebbene, per sua ammissione, non lo praticasse abitualmente. Ma per questa volta farà una eccezione, mi disse lei, mentre io sudavo freddo sperando che non mi chiedesse i suoi faraonici compensi da principessa del foro. In questi casi rimango spesso dubbioso ma dentro di me c’era l’istinto e l’intima convinzione che un culo, così ben fatto, per quante bugie potesse raccontare la sua proprietaria, non poteva tradirmi. Decido, quindi, di salire facendo ben attenzione, però, che si trattasse del rate standard praticato al GM e non del Buddha Bar di Parigi. Saliamo nella stanza al piano terra che, storicamente, è occupata da Samira. La principessa si denuda in pochi secondi, modello corsa dei 100 metri piani -e penso iniziamo male!- mentre, poi, inizia a svestirmi riponendo accuratamente i miei abiti all'interno dell'armadio, cosa che le altre colleghe non hanno mai fatto. Che abbia fatto anche la donna delle pulizie, oltre che la manager e la modella? Chissà. Rimaniamo per diversi minuti a limonare ispezionandoci rispettivamente le tonsille, poi, ci dirigiamo in bagno. Facciamo la doccia assieme durante la quale la principessa sta bene attenta a non sporcare in giro e a farmi vedere il segnale posto sul cassone del water che riporta un inconfondibile stemma da quale si deduce, anche per i più duri di comprendonio, che è severamente vietato cagare nella tazza, oltre che emettere flatulenze rumorose e nauseabonde. Ma forse la principessa non aveva capito che non ero io quello che, da li a qualche minuto, si sarebbe trovato un corpo estraneo in culo! Dopo queste divagazioni idrauliche, ritorniamo quindi sul luogo del delitto, forse già imbrattato dal seme reale del cimmatore85 (?), limonando nuovamente in un turbine di passione. Tanta fu la passione in quel momento, infatti, che nel lanciarmi sul letto caddi goffamente a terra, come se fossi scivolato su una buccia di banana ma forse, a questo punto, sospetto che fossero i residui di cimmatore85 presenti anche sul pavimento. Solo la scientifica, successivamente intervenuta, ne stabilirà le cause. Per riprendermi intanto da questa caduta fantozziana la principessa intraprese immediatamente un improvvisato pronto soccorso, con respirazione bocca-pene pene-bocca, senza gommatura. L’applicazione risultava leggera e delicata, tipica di un approccio nobiliare alla materia, ma indubbiamente atta a far riprendere il malcapitato Hilts in modo graduale. Mi accorsi però, dopo essermi ristabilito che, con mio rammarico, la sua deliziosa passera era inaccessibile al tatto ed alla degustazione oro-labiale-linguale, sebbene il pertugio uterino risultasse stretto a sufficienza e poteva essere adoperato in ogni sua posizione (almeno in quelle da me conosciute) con estrema soddisfazione. Poi si passò finalmente all’anale! E’ innegabile dirvi, signori miei, che aspettavo quel momento più di quando si possa aspettare una finale di Champions League quando gioca la propria squadra del cuore. E come diceva il grande Boskov, in questi casi, parafrasando una delle sue grandi citazioni: “se uomo ama culo più di una birra gelata davanti a tv con finale di champions’ forse è vero amore, ma non è vero uomo”. E fu così che in quel momento, grazie alle parole del mister, compresi la mia vera natura: un eterno fanciullo innamorato del culo. L’inizio fu a dire poco comico. Le saltai sul culo, come un bambino, con uno slancio degno della pubblicità “olio cuore”, ma lei, con uno scatto felino, mi evitò rischiando che cadessi nuovamente dal letto. Troppa irruenza per un culo così principesco e prezioso in mani così avide ed incaute come le mie. Ad ogni modo trovai un passaggio molto stretto, al limite della impraticabilità, segno che veramente era stato poco utilizzato. Infatti, sebbene la natura mi abbia dotato di mezzi di artiglieria del tutto convenzionali, per infilarle solo la cappella mi ci vollero almeno 10 minuti, con l’utilizzo di varie posizionamenti, anche non convenzionali, oltre che abbondanti lubrificazioni per le quali servì l’equivalente di un intero bottiglione di olio Carapelli. Vi lascio immaginare le condizioni del letto dove, ormai, si slittava modello lotta libera nel fango. Ma la dedizione della principessa fu encomiabile così come la sua visione da dietro. Sembrava veramente il “Paradiso degli Dei”. Ricordo ancora le sue iniziali smorfie di dolore sul suo delizioso viso che si trasformavano lentamente in gemiti di piacere, mentre continuavamo a limonare, per arrivare al punto in cui lei iniziò a incitarmi nel continuare mentre si sgrillettava. “Miracolo del culo” lo chiamai io! Credo che neppure le odi de La Culeide di Rossetti abbiano espresso un grado di venerazione pari a quello che provai, io, in quei momenti, per il principesco culo della meschina. Credo che una inculata del genere, per intensità e coinvolgimento emotivo, me la ricorderò finché campo. Finivo esausto sopra il suo culo come un sorta di teppista, quasi volendo sfregiare l'opera d’arte di quel nobile culo. Le lasciai il canonico obolo –incredibile!- più un mio regalo che definireste da maranza. Ma dato lo sforzo profuso ed il tempo dedicato, quasi un ora, decisi di farlo a cuor leggero. Ritornai sconvolto dall'amico che mi aspettava giù mentre nella mia mente si imprimeva l’immagine indelebile di quella chiavata e di quel culo. Credo che nel viaggio di ritorno io non abbia parlato d’altro, tormentando oltremodo il mio malcapitato amico di avventure. Ma spero che, ormai, me l’abbia perdonata! Non chiusi occhio tutta la notte. Il giorno dopo continuai a pensare a quella inculata al punto che alcuni colleghi sul lavoro capirono che non ero più lucido e che durante la trasferta di Como doveva essere successo qualcosa di veramente grave! Nessuno, però, osava chiedere. O forse lo avranno fatto, non so, ero in pieno delirium culi. Morale, la sera stessa, come un drogato in crisi di astinenza, ci ritornai. Un solo timore mi prese: che la seconda volta si potesse perdere la magia della prima. Alla fine non me ne curai. Finito di lavorare, ammesso che quel giorno lo abbia fatto, partii direttamente dagli austeri palazzi alla volta della meschina cagna. Entrai al GM e persino la cassiera mulatta, stupita, mi fece un sorriso ed un occhiolino di intesa, come dire: “questo è partito di testa!”. Entrai senza salutare, senza guardare in faccia nessuna, senza curarmi della presenza di missili o di odalische varie. Avvistata la principessa che gironzolava sola, come suo solito, mi avventai come un condor, la braccai, iniziammo a limonare in mezzo al locale contro ogni regolamento o convenzione sociale, morale, esistenziale, nobiliare e persino religiosa. Credo che non presi nemmeno la consumazione e salimmo direttamente in camera. Ogni mio timore fu sconfessato e la meschina principessa non solo riconfermò la prestazione e l’inculata superlativa della volta precedente, ma fece di più! Infatti, dopo che ebbi esaurito le mie già pur deboli forze da mezza-sega ambulante, mi lasciai cadere sul letto come un sacco vuoto (sulle mitragliate ormai rinsecchite di cimmatore85), mentre lei afferrava il mio attrezzo a crudo e mi finiva di bocca. Qui accadde ciò che non mi era mai capitato. Lei, dopo che sollevò la sua bocca piena di sborra dal fiero pasto, si alzò torreggiando sopra di me, mentre ero ancora supino sul letto, ed in ginocchio, con gli occhi socchiusi, si fece colare tutto il nettare dalla bocca, prima sul mento, poi sul collo, poi, sui suoi acerbi seni. All'inizio pesavo che stesse male ma quando vidi che iniziò a passarsi le mani sul corpo, come ad “incremarsi”, mentre mi guardava con voluttà e fingendo ancora dei gemiti di piacere, l’effetto fu drammatico! Un’immagine così non l’avevo mai vista neanche nei più turpi film porno, figuratevi assistervi dal vivo! In meno che non si dica mi ritornò subito l’attrezzo malridotto in canna e nuovamente la voglia di scoparmela, nonostante fossi già abbondantemente alle corde. Dopo il miracolo del culo, lo ribattezzai “Il miracolo della colata”! La ripresi a limonare, con ancora parte del mio succo in bocca, e dopo un po’ lo rifacemmo sempre in mezzo agli schizzi di cimmatore85, ormai, confusi con i miei e chissà con quanti altri malcapitati passati sotto le grinfie della meschina principessa. Ci passai quasi l’intera notte. Il giorno dopo andai direttamente al lavoro completamente sfatto, sbriciolato, svuotato nel corpo, nello spirito e nel portafoglio, ma totalmente inebetito dall'immagine fissa del suo sguardo mentre si faceva colare la sborra dalla bocca. E’ inutile dirvi che, dopo aver acceso un cero alla madonna ed, in pari tempo, un mutuo presso apposito istituito di credito, ci sono ritornato anche nei giorni successivi, arrivando a conoscere palmo a palmo, centimetro per centimetro, il suo culo. Ringrazio solo il mio amico di avventure (grazie!) ed il TSO praticatomi presso la ASL1 Milano, per avermi fatto rinsavire, oltre a ringraziare il Padre Eterno, per aver fatto sì che la presenza della meschina principessa fosse una fugace apparizione tra le onde oceaniche. Successivamente a questi eventi, peraltro, del tutto eccezionali, ed alla repentina partenza della meschina, dovetti subire prima uno stop forzato, per rinsavire, e poi dovetti seguire una rigida terapia medica costituita dall'assunzione prolungata e continuativa di professioniste della cavità uterina che riuscissero a farmi dimenticare definitivamente la principessa della colata. Posso dirvi, solo, che il paragone con le altre mestieranti non regge ancora oggi il confronto giacché, la sua immagine, “ancor non m’abbandona”. Dopo anni mi sono reso conto di una cosa, amici miei: contrariamente a quanto spesso facciamo, o speriamo di fare, non bisognerebbe mai mettersi in cerca di una “perla” in questi posti. Infatti, se non la si trova, è terribile, ma se la si trova, è altrettanto terribile! Sperando di non avervi annoiato vi saluto, cari amici del forum, calorosamente andando a riprendere le mie terapie riabilitative.
Il vostro redivivo,
Hilts
P.S. Ogni riferimento a cose, persone, luoghi, locali, animali, è puramente casuale e frutto della follia di un uomo sconvolto dagli eventi svoltisi non si sa dove né quando. Si prega di non quotare l'intervento e di non disperderlo nell'ambiente.