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Questo è uno dei relativi articoli: http://community.punterforum.com/showthread.php?t=270194&p=2004291&viewfull=1#post2004291
di passaggio in zona appiano gentile mi fermo ad intervistare andra ricordando il buon servizio offertomi anni fa in quel di bregnano ... arrivo da dietro al suo ufficio e vedo che scende dalla macchina di un collega e si dirige in postazione , che culo ragazziperò .. noto tatuati due fiocchi dietro le cosce e già li storgo il naso ripensando alla romana (stessi tatuaggi)che chiede da 30€ in su.. e pure andra mo fa la preziosa sotto i 30 non fa nulla.. viva la crisi ahhahahaha
Bah, ho riletto più volte l'articolo di Varesenews e rimango molto perplesso ... O non ci hanno raccontato tutta la storia, o non posso credere che abbiano tradotto in carcere questa ragazza perché estorceva 40 euro alla settimana a una sua collega/rivale! Se bastasse così poco per incarcerare (e neppure ai domiciliari) una presunta sfruttatrice, dovrebbero essere essere in gattabuia tutti i vari taxisti/e che "estorcono" 50 euro ogni sera alle ragazze non-automunite, per portarle avanti e indietro da Milano alle rispettive mattonelle dove prestano servizio!
L'articolo, purtroppo, è scritto con la consueta approssimazione (o voluto sensazionalismo?) dei giornali di provincia: dal titolo, sembrerebbe che questa Alexandra abbia estorto la bellezza di 200 Euro la settimana alla sua collega/rivale. Se però uno fa due conti, 6.000 Euro in 3 anni sono poco meno di 40 Euro la settimana, ossia poco più di 6-7 Euro a sera, cioè noccioline, rispetto alle tariffe dei "taxi" oppure ai 50 Euro/sera che la vox populi indicava come "affitto" da riconoscere per l'uso della piazzola (supponendo che Alexandra fosse invece esattrice per conto terzi).
Trovo anche strano che i CC debbano ancora investigare sul coinvolgimento di altre vittime, con la presunta sfruttatrice già tradotta in carcere! Suppongo che questo tipo di indagini debbano essere svolte senza dare nell'occhio, intercettando conversazioni e scambi di messaggi all'insaputa della diretta interessata e dei suoi interlocutori, in modo da ricostruire piano piano tutta le rete dei suoi contatti e cercare di smantellare l'organizzazione con arresti a tappeto alla fine. Se la ragazza viene incarcerata, con tanto di pubblicazione della notizia sui giornali, e i suoi cellulari diventano muti, direi che le attività investigative devono essere per forza terminate. O, se non lo sono, sono automaticamente "bruciate".
Dato che tutta l'indagine e il successivo processo ci costeranno, come contribuenti, ben più dei 6.000 euri oggetto del contendere tra le due fanciulle (che Alexandra ovviamente negherà di avere mai preteso, salvo che sia stata così ingenua da mandare SMS/WA e farsi pagare mediante bonifico ...), voglio quindi sperare che in realtà ci sia molta più carne al fuoco e che i CC siano già riusciti a raccogliere prove per dimostrare che questa fanciulla era invece la "matrona" sul campo di un'organizzazione più complessa, che sfruttava diverse ragazze e che auspicabilmente verrà smantellata!
Ma adesso parla pure lei in romanesco?![]()
Cooooosaaa!Brevemente:
Il prezzo era di 30 euro al giorno per tutte le ragazze della zona, non solo per una.
Non lavorava per conto terzi ma per se stessa, e spendeva poi tutti i soldi in modo che preferisco non scrivere. Aveva sostituito gli albanesi che gestivano le piazzole e che sono stati espulsi dall'Italia. Lei si è inserita nel ruolo vacante, solo che molte colleghe non hanno apprezzato...
Riguardo alle prove, credo che gli uomini dell'Arma ne abbiano a bizzeffe, dato che lei non lesinava certo gli sms di minaccia...
La notizia non mi ha colto di sorpresa perchè chi come me bazzica quella zona da anni sapeva benissimo che Alexandra controllava le altre ragazze facendosi pagare l'affitto dell'ufficioQuesto è uno dei relativi articoli: http://community.punterforum.com/showthread.php?t=270194&p=2004291&viewfull=1#post2004291
Buongiorno a tutti, ieri sera ho provato a girare per Lentate e mi sono fermato da Alexandra, già recensita da un altro utente. [...]
Brevemente:
Il prezzo era di 30 euro al giorno per tutte le ragazze della zona, non solo per una.
Non lavorava per conto terzi ma per se stessa, e spendeva poi tutti i soldi in modo che preferisco non scrivere. Aveva sostituito gli albanesi che gestivano le piazzole e che sono stati espulsi dall'Italia. Lei si è inserita nel ruolo vacante, solo che molte colleghe non hanno apprezzato...
Riguardo alle prove, credo che gli uomini dell'Arma ne abbiano a bizzeffe, dato che lei non lesinava certo gli sms di minaccia...
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