Pattaya

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Il Buffalo Bar è un'istituzione, tra i baretti di più augusta tradizione. Purtroppo l'anagrafica delle ladies ha un po' seguito nel tempo la dinamica del locale.
Ricordo benone quella ragazzona di Rain! Ho scritto a suo tempo qualcosa qui: Pattaya
Se vuoi leggere qualcosa di più esteso, dai un'occhiata alla GGP, parimenti se ti va di scrivere qualcosa di più esteso sulla scorta di un'esperienza tanto lunga, ne saremmo credo tutti ben felici. Soprattutto mentre vagheggiamo le prossime incursioni nella baia aspettando che dopo il 15 Gennaio succeda davvero qualcosa...
;-)
 
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Ho ritrovato delle fotodi una tipa che ho caricato mi pare al Club Oasis, in Soi Buakaow , nel 2010
cosi mi sono ricordato di quella serata, di lei ,dell'overdose di RedBull e della conseguente insonnia
L’Oasis non era uno dei migliori bar o con la migliore lineup, non era nemmeno tra i miei preferiti ma semplicemente ci entri facendo il tour dei bar della zona
Era ancora abbastanza presto e l’idea era di fare un po’ di barhopping prima di caricare da qualche parte o al limite finire la serata al Buffalo
Sta tipa carina, bel fisico, tranquilla, quasi una brava ragazza, decido di prenderla e fare barhopping assieme lei.
la serata è continuata passando in diversi bar della Walking street con sta tipa che finiva sempre sulla pedana a mostrare tette e chiappe a tutti, poi tornava sul divanetto sopra di me a tirarmi fuori l’uccello, a volte mi portava sulla pedana assieme a lei.
La tipa non beveva molto, io si, soprattutto RedBull, per tenere il suo ritmo, soprattutto pensando a quanto sarebbe durata la serata a quel ritmo
Non ricordo quante RedBull mi feci. Passando per l’Airport club caricammo un’altra ragazza, a me era indifferente ma alla tipa piaceva.
Tornati in hotel , il Pasadena Lodge a 20 metri dal Devils Den, tirammo avanti a sbatterci fino alla mattina, la seconda ragazza partecipò solo all’inizio poi si sedette a guardare io e la tipa che non ci fermavamo mai, io stracarico di RedBull e la tipa non so di cosa si fosse fatta. L’altra ragazza pareva un po' scioccata dal nostro comportamento, fosse altro che la tipa urlava a squarcia gola, e mi aspettavo che prima o poi qualcuno avrebbe bussato alla nostra porta per farci smettere. Penso che urlasse frasi sconce per qualche effetto collaterale di anfetamine, non avrei altra spiegazione.
verso le 6 di mattina la tipa ed io ci calmammo e ci riposammo un paio d’ore ma senza riuscire a dormire, sembrava un’angioletto.
Poi se ne andarono tutt’e due.
L’effetto collaterale della marea di RedBull che ingurgitai , oltre ad essere come il viagra fu che non riuscii a prendere sonno prima delle undici e mi svegliai a mezzanotte.
La sera dopo e quelle successive tornai all’Oasis in cerca della tipa ma non la ritrovai mai più.
La vidi una sera, in un bar della Soi Diamond, vestita con un bel vestitino lungo elegante, col viso leggermente truccato, al fianco di un vecchio signore, assieme ad altri anziani e altre ragazze eleganti, forse tutte brave fidanzatine.
Mi riconobbe, io feci fatica a identificare in lei la stessa ragazza che qualche sera prima avrebbe potuto farsi tutta la Walking street.
come ne Il nome della Rosa, non ricorderò mai il suo nome.
 
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Eh! Scrivevo

qui: "Puntate una donnina allegra e le state dietro un sacco di tempo? [...]Programmate di vederla l’indomani?
Bene: non ci sarà! Sarà dai suoi a 500km da Pattaya, o sarà in vacanza, o sarà arrivato il boy dall’Australia o sarà al compleanno etilico dell’amica, o la maman non può tenerle il baby. Insomma le mandorlette sono spesso sfuggenti, incasinate, imprevedibili, anche se spesso si fatica un po’ a vederlo, hanno una vita che a volte è pure problematica."

e pure qui al capitolo GoGo Bars: "[...] mi piace moltissimo il clima rilassato di Pattaya (rispetto a Bangkok o Rayong), mi piace moltissimo il placido atteggiamento di take-care delle mandorline ma le tipe da gogo le trovo spesso un po’ troppo nevrotiche.
Insomma ho trovato frequentemente caratteri poco stabili. E' certamente un gran sbattimento passare tante ore in piedi a sgambettare in un posto buio con la musica a palla trangugiando beveroni all’acquaragia, però, essendo di fighevole aspetto, si può guadagnare molto bene. Secondo alcuni, la combinazione dei due fattori citati, fatica fisica e disponibilità/fame di quattrini, portano talune a ricercare aiuti chimici che però hanno una pessima influenza sui cicli dell’umore. Con le gogo ladies effettivamente ho anche avuto qualche esperienza positiva ma poche.
E' un mestiere durissimo e con frequenza tristemente crescente ho personalmente visto girare un po' troppo alcool e chimica, nel tentativo di sostenere lo sforzo fisico e psicologico di quell'attività."
 
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concordo con quanto hai scritto
in questo assomigliano un po' alle rockstar:-))
quando frequenti queste ragazze un po’ più a lungo del normale LT tutti questi problemi diventano evidenti.
L’esempio con una delle ragazze più popolari del Buffalo, Tuk , molto amica della proprietaria Eatty, molto amica per sta tipa voleva dire che la vecchia le passava la Marjuana and un prezzo di favore. Fumava spesso, penso per calmare la sua indole nervosa e dimenticare un po' di problemi che queste ragazze si tirano appresso. Non so se a parte fumare usasse ancora qualcos’altro, penso che in passato, nei suoi anni d’oro, abbia avuto parecchie esperienze anche pesanti.
Le piacevano i fiori , sognava di aprire un negozio floreale ma era il sogno di una ragazzina , vacuo e inconsistente come i progetti e le decisioni delle donne.
Diceva di avere già avuto un negozio di scarpe ma aveva chiuso perché si era stancata di andare una volta alla settimana a Bangkok per ritirare la merce per il negozio. Poi bisognerebbe aprire un capitolo sulla capacità gestionale di queste ragazze, su quello che intendono quando ti dicono che avevano un’attività che funzionava bene e faceva soldi…
Tuk era incasinata forte ma la trovavo molto attraente, piacevole al bar, diverse serate passate a giocare a biliardo, molto soddisfacente a letto.
Sapevo che aveva la reputazione di essere stata un delle più disinibite e spregiudicate del locale, in rete si racconta precisamente:
“Tuk works at the Buffalo Bar. Has been there on and off . She was 19 then and sexier than a bar filled with go-go girls, mostly because she was crazy and didn’t mind taking off her clothes to be groped by older men. She took her revenge by letting them fall in love. They would shower her with gold, money, attest their never-ending love. She would reward them by soaking them for every baht. My friend, Dave, invested in a fashion shop selling sexy clothing. It went bust. He declares now, “She’s a nutter.”
German muscle builder had a kid with her. Thought he could change her ways. Sorry Otto, you were wrong. Tuk is still sexy as ever and more dangerous than a snake in bed. I like her, if only because she is the wildest girl I know in Pattaya.

Il Tedesco le fece fare un figlio e le comprò una casa , prima di finire al fresco per spaccio.
Le mandava ancora soldi ,e lei a suo modo, aspettava il suo ritorno e sperava in una vita con lui.
Ho caricato spesso Tuk ,anche per giornate intere. Aveva un umore un po’ altalenante, ti raccontava di quando si rilassava camminando in spiaggia col suo cane, poi pareva che qualche pensiero le passasse per la mente e diventava irritabile, ma a letto non mi ha mai creato problemi.
Un Capodanno mi ha portato a casa sua a vedere i fuochi d’artificio, la sua casa aveva la vista sulla stupenda Pattaya bay, andavamo in giro col suo scooter, pomeriggi a cazzeggiare assieme alle sue colleghe nei loro alloggi sopra il bar, immersi nel caos che le ragazze dei bar , come le noste universitarie fuori sede , riescono a creare nelle loro camere. Divertente vedere uno spaccato di vita di queste ragazze.
Però i limiti di queste ragazze escono fuori appena ti allontani dal loro territorio, che corrisponde alle strade fin dove arrivano i bar e le discoteche.
Ricordo che eravamo andati a mangiare Al Valentino , un ristorante italiano in vendita sulla Central Pattaya, non distante dalla Sukhumvit road, quindi un po’ lontani dalla Walking street.per tornare indietro le ho chiesto di fermare un TukTuk. Dopo 5 minuti ho capito che non sapeva come tornare indietro, quando le ho chiesto se sapesse almeno chiamare un TukTuk mi ha risposto scocciata che se ero tanto bravo me lo chiamassi io un Tuktuk….
Tornammo in hotel in Taxi , le diedi la sua roba, le dissi di passare la mattina dopo a prendere i suoi soldi in portineria e la liquidai per sempre. Aveva passato il limite.
Tolto il bar ed il letto di lei non rimaneva molto da apprezzare.
Un vero peccato perché mi piaceva parecchio e non costava molto.Colazioni, pranzi, cene e serate a parte…
 
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Edonismo…

Il nostro, che andiamo in vacanza a divertirci e godere. E che possiamo permettercelo perché ce lo siamo costruito con la nostra maturità, studio, lavoro, intelligenza…

Quello delle ragazze, edonismo spensierato frutto di ingenuità, ignoranza, stupidità giovanile… narcisistica bellezza… edonismo che dipende dal nostro denaro!
 
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concordo con quanto hai scritto
[…]
anche io ;-)
In particolare riporterei due cosette che scrissi sia sui riferimenti topografici delle mandorline che sul loro appallamento da ristorante.

"[...] Durante i trasferimenti verso le mie tane mi sono spesso reso conto, in veste di mototassinaro di sgnappere, che le medesime tendono a conoscere pochissimo la città. Anche se magari vi abitano da mesi o anni, magari tranne qualcosa che puà avere catturato l’attenzione come il mercatozzone, la discoteca il ristorante lussuoso, non conoscono altro che il proprio quartiere.
Lavorano, dormono, mangiano, insomma abitano e vivono spesso nel bar, club, gogo, massage shop o quant’altro. A me è sembrata spesso una vita da reclusi ma ho pure sperimentato che tra una gitarella al tempio o un paio d’ore di ciappinamento smartofonico, se non c’è l’incentivo monetario, non c’è storia.
Per quanto riguarda la dedizione sul lavoro nulla da dire ma per quanto riguarda il lavoro su se stessi, il massimo dei massimi è studiare un po’ di inglese o frequentare il corso per diventare parrucchiera o smanettatrice di unghie."

"Mangiare in dolce compagnia (non è una nota sui dessert)
I thai mangiano continuamente durante la giornata, sempre a piccole dosi. Non è detto che sia un male, semplicemente è diverso dal sistema occidentale colazione-pranzo-cena. Ad un certo punto passa il carrettino, che si annuncia con la trombetta, e le festanti si precipitano fuori dal negozio con ciotoline e sacchettini. Poi, accovacciate in un angolo, in fretta e furia si finiscono queste brodaglie piene di spezie, riso, carni, pesci e verdure tagliuzzate.

La nostra repulsione per quelle cose misteriose si riflette perfettamente nella totale indifferenza delle ladies verso la cucina western. L’unico elemento di attrattiva per parecchie di loro è l’idea di trovarsi in un posto lussuoso, dove immancabilmente ordineranno piatti a loro del tutto sconosciuti ma belli costosi, fatalmente destinati ad essere appena assaggiati e poi abbandonati.

Io in genere mi gusto la cena in celestiale pace, magari mi porto una cosa bella da leggere. E’ una condizione che identifico con la mia personale idea di paradiso.
Le poche volte che, per motivi quasi sempre legati alla casualità, mi sono trovato attrezzato di squinzia mangiatrice, mi sono peritato di trovare un posto che avesse anche il menù thai (ad esempio F&B o la pizzeria Bella Italia) e meglio ancora con altre amiche con le quali si possa svagare chiacchierando a tutto spiano.
Ho avuto lomantic-dinner-with-topa anche piacevoli, però si deve verificare la convergenza di alcuni fattori: veloce piatto monoportata all’americana, buona intesa, desiderio di social time, poche difficoltà con l’inglese.
[...]
Le mandorlette non amano sperimentare novità gastronomiche e mangiano sempre volentieri le cose tradizionali preparate dai carrettini, a base di riso, noodles, verdure un po' di carne e (meno di frequente) uova e pesci. Peraltro non concentrate alle ore pranzo e cena ma... quando hanno fame, un po' continuamente durante il giorno, mentre si chiacchiera magari accovacciati sul pavimento. L'idea di stare a tavola per più di mezzora è invece avvertita come un'insopportabile tortura."
 
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Riesumo una discussione che penso è già stata affrontata varie volte, ho fatto una ricerca e non ho trovato niente con le parole chiave cercate.
Il senso degli affari delle mandorline, su cui spesso ci basiamo per sognare di aprire un’attività e vivere felici nel paese dei sorrisi.
Sinteticamente: La mandorlina media non ha idea da dove arrivano quelli che lei considera i guadagni del suo negozio.
Normalmente quando aprono un negozio o qualsiasi attività Il falang paga l’affitto e l’attrezzatura, la mandorlina se ne sta seduta tutto il tempo al fresco dell’aria condizionata giocando a Fruit Bomb o Angry Birds con lo smatphone regalatole dal falang, aspettando passivamente qualche cliente. A fine giornata (la pianificazione delle loro attività non va oltre la fine della giornata) la mandorlina si tiene i soldi dei clienti che non coprono nessuna spesa del negozio e periodicamente il falang tira fuori i soldi per pagare l’affitto e i dipendenti. La mandorlina è felice perché vede i soldi dei clienti, senza saper nemmeno tenerne conto a quanto ammontano.
Poi il falang si stufa e smette di pagare i conti e la mandorlina chiude l’attività senza nemmeno cercare di recuperare parte del valore speso nel negozio.
Poi arrivo io e la mandorlina mi racconta del suo negozio che funzionava bene, ma poi il fidanzato falang ha smesso di mandare soldi e lei ha dovuto chiudere il negozio.
Il collegamento tra “attività che rende” e “falang che manda soldi “per loro è completamente incomprensibile

A Pattaya la mandorlina del mio caro amico viveva mantenuta da un Israeliano che le pagava l’affitto, il vitto per lei ed il figlio, lo shopping, le tette e vari lifting e le aveva comprato un pickup, mi fare un Ford Ranger.
Lo usava per fare il servizio taxi Bangkok- Pattaya ,lei diceva che era un buona attività che rendeva bene.
La concezione di attività che rende bene è che lei si teneva i soldi che le pagavi per la corsa, ma manutenzione, carburante ed eventuali rotture le pagava il fidanzato Israeliano.
Per lei erano solo soldi in entrata e non aveva idea di quali fossero le spese per mantenere il pickup.
Comunque, la mandorlina del mio amico era deliziosa, lo andava a prendere all’aeroporto, lo portava a spasso per Pattaya, andava a trovarlo in hotel e poi a fine vacanza lo riportava in aeroporto.
E mio caro amico era pure un po' infastidito che lei stesse assieme con l’Israeliano. Ho provato a spiegargli che forse era l’Israeliano che avrebbe dovuto sentirsi leggermente irritato se qualcuno andava a divertirsi con la mandorlina a sue spese,e non il contrario, ma al mio amico questo concetto non è entrato in testa.
 
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Effettivamente le amate mandorline non sembrano avere un grande senso degli affari ma... i mandorloni sono peggio. L'uomo thai impegnato in qualcosa è davvero una rarità.
Pescando qualcosa dalla GGP....

- "[...] L'homo-siamensis è attivo nel generare figli e darsi alla fuga e magari uscire ogni tanto per bere&giocare d'azzardo.

In ciò è effettivamente è addirittura un po' più attivo del proteo, il quale una volta all'anno, si sveglia, mangia, si riproduce e poi torna invece nel fango a sonnecchiare beato."


- "[...] Milioni spesi per il drenaggio ma periodicamente si riaffaccia il problema dell’allagamento della città, il fattaccio di Agosto 2021 (Joe Ferrari) che ha aperto una finestrina pazzesca sulla corruzione tra gli ufficiali di polizia, le elezioni opache del 2019, la doppiezza evidente nella disparità tra dichiarazioni e decisioni, le continue anticipazioni (spesso in contrasto) delle autorità via Twitter o Facebook prima che esca la Royal Gazette...

Insomma la classe politica non ha effettivamente sempre dato delle grandi prove di capacità gestionale, onestà e lungimiranza. Tuttavia direi che riflette abbastanza il carattere generale delle persone che ha per la mia esperienza una larga responsabilità. Secondo J.Diamond potrebbe essere il mix tra clima tropicale e buddismo: l'homo-siamensis è sostanzialmente pigro ed infantile.

Se tu occidentale entri in un negozietto e vedi che il rubinetto perde, l'isolamento dei cavi elettrici nella doccia è precario, l'attaccapanni è pencolante perché una delle due viti che lo sostengono è rotta... ci metti 10 minuti a decidere che puoi uscire, affacciarti alla ferramenta che sta a fianco, acchiappare quel che serve e sistemare la faccenda con un impegno energetico ed economico del tutto modesto.

Gli occhi degli occupanti del negozietto sembrano invece completamente incapaci di vedere il problema. Dunque, mai e poi mai sarebbero capaci di trasmettere al cervello l'idea che si possa migliorare attivamente la propria condizione. Molto si confida sul fato, sulla benevolenza divina, sulla fortuna, sempre in un orizzonte che raramente si estende oltre la giornata.

Probabilmente avere la possibilità di campare con una quantità minima di cose ha antropologicamente aiutato a stratificare una tale ottica. Alle latitudini tropicali non ti servono scarpe o gran vestiti, con tre magliette e due ciabatte affronti tutti i mesi di tutti gli anni. Idem per il cibo, fa sempre caldo e ne serve poco (spesso basta allungare una mano per acchiappare banane e papaya), a maggior ragione se passi la maggior parte del tempo stravaccato sull'amaca. Come casa è sufficiente un tetto sostenuto da 4 pilastri, letteralmente, senza complicazioni come pareti, porte e finestre. Al massimo un pavimento di legno un po' sollevato rispetto al terreno."


- "[...] In via generale le ragazze delle aree rurali Thai (Isaan, Buriram), specialmente se non impegnate in studio/lavoro, sui vent’anni scodellano il primo figlio, dunque a 40 diventano nonne ed a 60 bis (https://web.archive.org/web/20190804134043/https://www.pattayaone.news/sex-study-survey-thais/). Nel contesto sociale thai praticamente non ci sono pensioni ed assistenza sanitaria (anche perchè la fiscalità è assai lasca); l’istruzione è un po’ sostenuta ma solo fino al primo grado. E’ dunque normale che i giovani, col loro lavoro sostengano l’anziana prolifica famiglia. Purtroppo, dato che spesso gli uomini thai sono dei disgraziati sbevazzoni [buoni solo a giocare alla playstation mentre sonnecchiano, innescare risse, ingravidare e fuggire (in ciabatte) o al massimo a fare i parcheggiatori col fischietto o guidare i mototaxi] sono proprio le donne che sostengono la maggior parte delle spese, ed infatti si trovano nei negozi, ristoranti, servizi, commercio, in gran parte donne che lavorano. (https://web.archive.org/web/20190804134138/https://www.nationthailand.com/breaking-news/30296314)

Thaiman è una specie di mistero della natura... semplicemente pare esistere solo in tracce, se ne osservano in natura pochissimi esemplari, quasi sempre in divisa da poliziotto, parcheggiatore o guidatore di mototaxi.

I repertori demografici ne riportano qualche sortita, tipicamente in età paradolescenziale dove esprimono un picco di attivismo nel contribuire entusiasticamente al processo riproduttivo, giusto un attimo prima di tornare nell'oblio più imponderabile!
Praticamente come il Proteo ;-)


- "[...] Uno stipendio medio thai è sui 10-20kTHB, con distribuzione molto sbilanciata sui valori tipici del lavoro operaio e naturalmente con differenze tra aree rurali, turistiche o metropolitante: https://web.archive.org/web/20190523221006/https://tradingeconomics.com/thailand/wages

E’ chiaro che se fai i massaggi, e normalmente non hai più di una manciata di clienti al giorno, ti trovi a fine serata con qualche manciata di ettobaht, che in gran parte servono per l’affitto del loculo e per le tazzette di zuppa piccante di calamari.

Se ai massaggi aggiungi lo special, ecco che puoi stabilizzare il bilancio.

Se poi fai ST/LT e magari apparecchi un piccolo giro farango, puoi iniziare a pensare al futuro (diciamo un bilancetto mensile sui 30-60kTHB).

Un tipico contratto in Soi 6 prevede per una ‘coyote dance position’ (con età 18-29) un fisso mensile di 10-15k, 30-60 baht/drink, free accommodation (no room charge, just pay for water, electricity, and responsibility in the room).

Se lavori al GoGo (ed il budgettino sostanzialmente raddoppia) puoi toglierti anche qualche sfiziuccio e pure sfanculare parecchia gente, in veste di free-lancer.


- qui ci si può fare un'idea del livello di spesa al quale le delicate mandorline sono abituate: Pattaya

Si tratta di persone capaci di recitare la parte della fidanzatina più adorabile ma anche piuttosto prigioniere di una ottica sostanzialmente ottusa, tendendo a disprezzare tutto ciò che, culturalmente, non fa parte della propria super-circoscritta esperienza di formazione.

Ci sono anche coppie più fortunate (pochissime nella mia esperienza) ma le cronache sono piene di storie di coppie est-ovest che finiscono tragicamente in un mix di quattrini&violenza.

L'aspettativa della fidanzathai è semplice: il marito (quello occidentale, quello thai non è tenuto...) deve provvedere letteralmente a tutto, se non è capace di soddisfare le mie aspettative viene sfanculato in un microsecondo e sostituito dal primo che passa e che, casualmente, potrebbe pure essere piuttosto facilmente attratto da uno spalancamento di cosciotti così benauguranti."


Lasciami concludere con un luminoso esempio d'imprenditoria femminile thai ;-)
Flashing the flesh sells more crepes in Chiang Mai - Pattaya Mail
 
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Tutto vero e scritto in maniera chiara e comprensibile, come un novello Stephen Hawking:Lui spiegava come è nato l’universo ed i Buchi neri, tu spieghi l’universo Siam con i suoi buchi.
Nonostante tutto questo paese è tra i miei preferiti per le vacanze.
Chiaramente l’80% del piacere per un paese è dovute alle sue abitanti donne.
Come può non piacere un posto dove puoi incontrare una ragazza come Naughty, ancora il Buffalobar, ed i suoi vaghi progetti di aprire un sito web dedicato alla sua attività preferita, lo squirt, o squee come diceva lei.
era molto brava anche a fare altre cose , ma nello squirt era eccellente
La sua abilità la rendeva simile ad un Pokemon Squirtle, in un forum su Pattaya qualcuno aveva postato una foto di lei che orgogliosamente esponeva un lenzuolo completamente bagnato. Qualche burlone disse che quando la caricava metteva una tela cerata sul letto.
Sempre sorridente, non era la tipica Mandorlina magra e minuta, piuttosto una bella ragazzotta, di un bel colore ambrato, con un bel caschetto di capelli.
Andare in giro in motorino con lei dietro e le sue tette in silicone schiacciate alla schiena era uno spasso.
Portarla a vedere il Santuario della Verità , che lei avrà visto almeno 100 volte, e quando dopo 5 minuti si era rotta le palle di stare li mi veniva a prendere mettendomi un braccio intorno al fianco e gentilmente mi trascinava fuori per tornare in Hotel.
Mi pare che avesse anche l’abitudine di non indossare mai le mutandine e il reggiseno
 
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Bell’articolo @Cuoredipanna ??
A quanto tempo fa risale l’incontro con la ragazza? Sai più nulla di lei?
Belli questi nostalgici tuoi ricordi a cui ci rendi partecipi ?????? Sintetici ma che lasciano spazio alla fantasia ??
 
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paiono immagini realizzare da qualche maestro holliwoodiano della fotografia ed invece è la quotidianità della nostra amata...

kurz-und-buendig-329-eab9.jpg
IMG_1827-1-630x420.jpg.a161b0f7ebb3797605f30d598ba2792d.jpg

Si tratta del bar complex TheFrog (in questi giorni in demolizione...) e della Walking Street dopo mezzanotte.
 
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Purtroppo si :-(
Devo dire che anche in tempi normali ci andavo pochissimo, però effettivamente fa una gran tristezza vedere lo stato di abbandono ed i lavori di demolizione.

In ogni caso trovare compagnia è l'ultimo dei problemi, oltre al fatto che ci sono diversi localetti ufficialmente aperti. Nei prossimi giorni, con calma, scrivo qualcosa.
 
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