Pattaya

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Ma abbiamo qlcs da spartire o mi sono perso qualcosa...
No nulla da spartire e libertà assoluta nel fare quello che meglio si crede. Ma se scrivi che vai a pattaya, chiedi informazioni ecc ecc, magari chi legge e si sbatte a dartele avrebbe piacere di avere un resoconto. Che è poi ila logica di questo forum, no?
 
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Si tratta di una tipologia di situazione così umana da essersi meritata l'etichetta di classico. Cito ad esempio il personaggio di TdT al cui modello si è ispirata la lunga serie di epigoni alla quale il film di Cesena fa riferimento.
Del resto le difficoltà di espressione, l'asimmetria tra lettura e scrittura e l'estrema sensibilità personale sembrano comportamenti ormai maggioritari:
Vero è che l'accogliente Pattaya attira e seleziona tanta di questa componente umana così come è vero che almeno questa nostra valorosa coorte si perita di riportare ogni tanto almeno due righe striminzite rappresentando invece la classica punta di un gigantesco iceberg sommerso che neppure si manifesta con un salvecomeva ;-)

Giusto per aggiungere una notina utile&positiva a questo post segnalo che il cambio EUR2THB è piuttosto favorevole avendo raggiunto un massimo relativamente agli ultimi 7 anni.
 
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- tutte immagini di Walking Street meno una... quale? ;-)
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Esatto! L'ultima riprende la Soi Buakhao senza traffico: condizione unica nella storia dell'Universo in periodo Covid.

In questi giorni si sta rivedendo l'assetto della circolazione e, prima di passare alla Buakhao One Way, si introducono pian piano i sensi unici nelle traverse: il casino è immane |-D |-D
 
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Esatto! L'ultima riprende la Soi Buakhao senza traffico: condizione unica nella storia dell'Universo in periodo Covid.

In questi giorni si sta rivedendo l'assetto della circolazione e, prima di passare alla Buakhao One Way, si introducono pian piano i sensi unici nelle traverse: il casino è immane |-D |-D
No perché….quando mai non c’è casino in quella via 😅🤣?!?!

Avendo alloggiato qualche periodo al zip hotel andavo molto spesso a far colazione al ‘The espresso’ angolo tra soi buakhao e pattayasong 13, distante non più di 50 metri dal hotel. Un chioschetto grandezza mignon che usufruiva di questa veranda gigante in legno (penso del residence o hotel interno, purtroppo non ricordo bene, Google maps nn mi aiuta nell’’individuare il nome) nel quale lavorava questa graziosa cameriera, carina carina e gentilissima ma purtroppo poco disponibile in quanto si diceva innamoratissima del suo lui (peccato 😡), vero e proprio centro nevralgico dell’attività a qualsiasi ora.

Ad ogni modo mi intrattenevo diverso tempo in questo luogo dall’atmosfera magica, ho conosciuto dei personaggi veramente unici e iconici. Ad orario breakfast si poteva incrociare: gente assolutamente sobria, chi si gustava la ricca colazione, qualche soggetto con l’alcol nelle vene dalla sera precedente, chi iniziava la giornata stappando la prima 66 di una lunga serie, qualche signoretta over 50 che tentava I primi ammiccamenti del giorno. Insomma, un universo maestoso e variegato di ominidi coi quali interagire (parere personale). Ho dedicato parecchio tempo a questa ‘pratica’ assurda, ma mi piace l’idea di vivere questa parte di mondo un po’ surreale.

Rimanendo nell’’intersezione esatta tra 3 strade soi buakhao e pattayasong 13- soi lengkee ‘Il condimento di questa insalata metropolitana’ è il piacere di osservare l’incrocio ( dove vige ovviamente la regola che passa x primo chi meglio se la sente 😀) il passaggio di veicoli e umanoidi, esperienza unica che consiglio di fare se si cerca un qualcosa di diverso tra le solite cose che può offrire la città. io apprezzo l’interscambio di pensieri com questo spaccato di società, inoltre Un po’ di socialità non guasta mai.

Nonostante il traffico pazzesco, la velocità alle volte ridicola, alle volte folle, l’ingorgo più totale intervallato dal passo io-passi tu…..non ho mai assistito incidenti, ed è impensabile visto la quantità di veicoli-persone che transitano in quell’area.
 
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[...] Ad ogni modo mi intrattenevo diverso tempo in questo luogo dall’atmosfera magica, ho conosciuto dei personaggi veramente unici e iconici. Ad orario breakfast si poteva incrociare: gente assolutamente sobria, chi si gustava la ricca colazione, qualche soggetto con l’alcol nelle vene dalla sera precedente, chi iniziava la giornata stappando la prima 66 di una lunga serie, qualche signoretta over 50 che tentava I primi ammiccamenti del giorno. Insomma, un universo maestoso e variegato di ominidi coi quali interagire (parere personale). Ho dedicato parecchio tempo a questa ‘pratica’ assurda, ma mi piace l’idea di vivere questa parte di mondo un po’ surreale.
Rimanendo nell’’intersezione esatta tra 3 strade soi buakhao e pattayasong 13- soi lengkee ‘Il condimento di questa insalata metropolitana’ è il piacere di osservare l’incrocio ( dove vige ovviamente la regola che passa x primo chi meglio se la sente 😀) il passaggio di veicoli e umanoidi, esperienza unica che consiglio di fare se si cerca un qualcosa di diverso tra le solite cose che può offrire la città. io apprezzo l’interscambio di pensieri come questo spaccato di società, inoltre un po’ di socialità non guasta mai.
Nonostante il traffico pazzesco, la velocità alle volte ridicola, alle volte folle, l’ingorgo più totale intervallato dal passo io-passi tu…..non ho mai assistito incidenti, ed è impensabile visto la quantità di veicoli-persone che transitano in quell’area.
Proprio insalata metropolitana |-) E' una città che dovrebbe registrare circa 100k abitanti ma ha le caratteristiche di una metropoli. Basta fermarsi in un angoletto qualsiasi e si presentano a getto continuo le immagini di una specie di Satyricon in 3D, potrebbe essere il luna-park di un fotografo: i due gattoni che dormono appollaiati sopra al carretto del venditore di seppie, la signora anziana con faccia da saggia tutta rugosa vestita da rana con la pelliccia, il farang nordico in canotta con la barba color rosa, la scosciatona dalla tetta pompata che sculetta sui tacchi per andare a lasciare due monetine nel secchio della mendicante...
 
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Qualche informazione di calendario in più:
"[...] measures expected to take effect in late June or early July 2024"
 
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Avvisi ai naviganti

- il cambio eur/THB non era così favorevole da 7 anni
https://www.xe.com/currencycharts/?from=EUR&to=THB&view=10Y

- qualche pioggia annuncia l’avvio della stagione umida ma del resto la low-season vuol dire pochissimi turisti in giro ma… locali pieni di figaglia.
In Soi 6... UNA MAREA di figaglia :-p

- mi sono fermato per una pizza al Bella Italia, ricordavo la sapessero fare. Invece ho avuto un disco di pasta cotta che pareva un cracker con dei pezzi di pomodoro appoggiati sopra :-/
 
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Riporto la mappa 2024 del formidabile Mike Baird (che non è raro incontrare a spasso in città)
Vedi l'allegato 511390

in WS e traversine, ci sono una cinquantina di locali ma davvero quanti sono quelli indian-oriented?


Non sono mai stato un fan dei gogo della WS e non ho neppure mai capito bene perchè sia così incredibilmente frequentata. Forse per una specie di pigrizia, è un po' come venire in Italia e visitare Venezia o la torre di Pisa.
Non è proprio il primo posto nel quale andrei a cercare occasioni di ST. Tuttavia è pieno di orientali spendaccioni. Li guardo e cerco di immaginare che facciano nella vita. Capaci di stare due ore a saltellare sul panchetto al ritmo di quella musica orrenda, circondati da topine assetate, distribuendo millini col ventilatore.
E' vero che in passato si trovava gran qualità a buoni prezzi e pure occasioni di LT, oggi quasi estinte. Il ruolo delle agenzie ha spostato di molto la leva contrattuale sulle ladies (e c'è ancora chi parla di sfruttamento...) e forse ormai il modello di business si è calibrato sul bamboccione orientale il quale, più che pompescopazze, cerca un po' di ostentazione ed un po' di gratificazione per la propria vanità.

Quale Windmill ti è piaciuto? dato che ora il WM... sono tre ;-)


Ieri sera ero proprio in area LK. Nonostante un fortunale a tratti spettacoloso (con interruzioni della energia elettrica) era tutto strapieno! Locali chiusi non ne ho proprio visti, a meno che non ci si riferisca a quei gogo che aprono dopo le 21.
Se con aperti forse intendi quelli assimilabili a bar allora direi che anche questa tipologia, a partire dall'Unreal, erano strapieni di ragazze tanto da invadere quasi completamente anche tutta l'area esterna nonostante l'acqua.

E' vero che anche qui i prezzi aumentano e Pattaya non è più quella di una volta, non ci possiamo fare molto. Però in LK ci sono una ventina di locali e, se conti 20-30 di ragazze per locale, diventa difficile non trovare l'anima gemella tra mezzo migliao di possibilità ;-)
Vedi l'allegato 511391


La ripresa post-covid è stata spettacolare: mai vista S6 così imballata di ladies, in prima serata si fa fatica a passare in moto tanto è l'affollamento.
Direi che, a partire da mezza mattina fino alle ore piccole, si trovano in questi 400m da qualche centinaio a qualche migliao di ladies. Dunque qualcosa si dovrebbe trovare sempre. Certo è un posto da arrapati e va un po' capito il modello con le sue specificità (e le sue principessine del Buriram ;-)



Concordo proprio. Una volta che ci si liberi dallo stereotipo da rivista del cazzo si trovano nei massaggifici e nei GC degli angeli di dedizione, ai soliti prezzi degli ultimi 10-15 anni :ok:
Anche nel settore GC il panorama s'è diversificato, credo ci siano ormai una cinquantina di questi locali ed ancora una volta... più si impara a conoscerli e meglio ci si trova. Capisco la difficoltà del turista più o meno occasionale dato che i GC sono molto frequentati dall'amplissima comunità di expat anglofoni sui quali tende a modellarsi l'offerta.
Quali hai visitato?


Eh capisco, vedo che sei ancora fasato sul fuso orario asiatico ;-)
Se esistesse un posto migliore... saremmo già tutti li :ok:


Ottimo: con informazioni puntuali ed analitiche?

Una curiosità. L'area di TreeTown s'è tanto sviluppata fino a diventare un vivaio spettacolare nel quale trovi dalla teen alla MILF a prezzi da beer-bar, in condizioni tai da poter ben condurre l'intervistina anamnestica (a differenza dei gogo). L'hai esclusa per qualche motivo particolare?
Io frequento i gogo la sera per stare al fresco, dato che in aprile il caldo è estremo. Disco e bar all' aperto non mi piacciono.
Dei Windmill mi piacciono entrambi (come sono 3?) ma se devo dire uno quello blu, ma ripeto poco cambia, va a serate per la presenza di girls.
A me piaceva lo Champagne e quello è chiuso in Lk
Gc visitati vari, con un amico residente, nemmeno mi ricordo i nome, preferiti quegli nella strada del full love inn
L'area di TreeTown non l' ho esclusa per nessun motivo, probabilmente solo per il caldo
 
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No perché… quando mai non c’è casino in quella via 😅🤣?!
Avendo alloggiato qualche periodo allo Zip hotel, andavo molto spesso a fare colazione al ‘The espresso’, angolo tra soi Buakhao e Pattayasong 13, distante non più di 50 metri dall'hotel...

Sono così rari i visitatori che, superato l'inevitabile momento di disorientamento, riescono a capire qualcosa dello spirito di questa poliposa città e, di conseguenza, riescono a goderne compiutamente. Rileggendo il tuo post ho ritrovato quello stesso tipo di ottica che traspare, in forma naturalmente più estesa, da un bel racconto di Sendi Grilli, che peraltro è il gestore di un ristorante italiano, da cui riporto di seguito qualche passo che ho trovato particolarmente evocativo.
Spero similmente che piacciano a chi di noi legge volentieri:

- Oltrepassai la porta girevole numero cinque, l’ondata di caldo umido mi diede il benvenuto, fu come andare a sbattere contro un muro. Il traumatico passaggio dall’ambiente climatizzato dell’aeroporto all’afa esterna di un paese tropicale. La strana sensazione di soffocamento annientò le mie forze, l’emozione che sperimentavo mi fece sentire rinato.

- Un traffico infernale: automobili, moto, taxi collettivi e carrettini ambulanti carichi di cibo si sfioravano senza nessuna logica al limite della collisione, un azzardo continuo sul filo di un evanescente diritto di precedenza, più che altro una conquista basata sull’estro del momento.

- Abbassai il finestrino e mi arrivo una vampata di caldo e gas di scarico […]. Ero a contatto con la città, un’ondata di vita invase l’abitacolo: odore di strada, di gente, di estremo, di fritto, di un qualcosa che non si avvicinava neppure un po’ a quello del mio paese di provincia. L’impatto fu forte e inebriante, profumava di libertà e trasgressione. Lo avevo già sentito, era identico a quello di Bangkok, non lo avevo mai dimenticato. Ci sarebbe voluto del tempo per abituarsi ad un ambiente del genere, dovendo considerare come normale tutto ciò che non lo era.
Una ragazza stava camminando sul ciglio della strada con passo sgangherato dovuto ad un tacco troppo alto. Volse per un attimo lo sguardo esplorando la possibilità di una veloce intesa. Mimò un bacio, attraente come una sirena di città. Sorrisi un po’ stordito e lei ricambiò mimando con naturalezza un pompino. Per la ragazza sarebbe stato come fare colazione al bar: cornetto e cappuccino, il conto, arrivederci e grazie. Era solo mezzogiorno e funzionava tutto a meraviglia.

- Una miriade di insegne incastonate come un puzzle, una sopra l’altra, di ogni dimensione, sfumatura e colore: un mosaico di scritte, sagome e immagini. Impossibile controllarle tutte.

- Il tanfo nauseabondo del camion della nettezza urbana mi bloccò il respiro. Una montagna di rifiuti in fermentazione durante una giornata calda e umida, il termometro sfiorava i 40 gradi. Mentre cercavo di trattenere il respiro una mano mi afferrò la maglietta tirandomi verso il massage-shop. Carina, affabile e simpatica, la ragazza che indossava una divisa simile ad un kimono vietnamita mi propose senza giri di parole un servizio completo. […] più alto del brusio della strada, arrivò un grido seguito da una pesante imprecazione. Il solito turista ubriaco parcheggiato al bancone di uno dei mille baretti all’aperto. L’esempio eclatante del livello di gente che un ambiente del genere è in grado di attirare. Un misogino arrabbiato con una giovane prostituta mascherata da cameriera, una vittima pescata a caso come capro espiatorio. La vendetta contro il genere femminile, rinvigorita da fiumi di alcol e falso amore. Malgrado il comportamento ostile dell’uomo, lei continuava ad assecondarlo con un infido ed ingannevole atteggiamento. La colpa era di entrambi, uno dei due ne avrebbe pagato le conseguenze.
Un uomo vestito da donna truccato come un clown, strafatto di qualche droga sintetica, tentava alla cieca un approccio con chiunque gli capitasse a tiro. Venditori ambulanti, spacciatori, puttane, travestiti, barboni, cani randagi. Il circo era attivo ventiquattro ore su ventiquattro.
Un ratto enorme mi sfiorò la scarpa e poi scomparve dietro un frigorifero abbandonato sul ciglio della strada. Un indiano in giacca e cravatta mi invitò ad entrare nel suo negozio di abiti su misura. Tassisti in moto che battevano le mani per attirare l’attenzione dei turisti. Una giovanissima madre con in braccio un neonato assonnato cercò di vendermi un mazzo di fiori. Un uomo di mezza età sulla sedia a rotelle con una cassetta di legno sulle ginocchia piena di biglietti della lotteria. Tutti assieme a sperare in una fortuna che, molto probabilmente, non sarebbe mai arrivata.
Questa la classe sociale più bassa del Paese, la sorte non avrebbe consentito a nessuno di loro il salto di qualità. Ogni cosa era un’occasione, un piccolo affare, un’idea per incassare qualche soldo, sbarcare il lunario, arrivare al giorno dopo con l’illusione di un mondo migliore che invece non ci sarebbe mai stato.

- Giunto all’incrocio con il lungomare mi girai indietro a riguardare la via che avevo percorso: un imponente e meraviglioso affresco di vita da strada. Pattaya era fatta così: calda, umida, cruda, vera, spietata, puzzolente, falsa, ipocrita e puttana. Una città sfacciata, senza né ritegno né pudore che non si vergognava di mostrare quello che era in realtà.

- Il lungomare, almeno durante le ore diurne, era apparentemente più vivibile e mimetizzato. Manteneva in superficie l’aspetto della ordinaria città balneare. Affollato da ogni tipologia di persona: dalla dolce famiglia al pericoloso e insospettabile maniaco seriale. L’audizione era aperta a tutti. Un palcoscenico ad ampio spettro adattabile a qualsiasi commedia o tragedia. Un posto dove piangere o sorridere, divertirsi o complicarsi la vita.
Gente in tuta sportiva impegnata nello jogging. Una famiglia in costume da bagno seduta sul muretto a mangiare gamberi cucinati da un venditore ambulante. Un gruppo di bambini con un aquilone. Un motoscafo carico di cinesi in partenza per un’escursione in qualche isoletta del golfo. Una coppia di ragazze alle prese con un servizio fotografico improvvisato. Donne in abito da sera posizionate sul marciapiede come pedine su una scacchiera, giusto per non farci dimenticare dove ci troviamo. Sul lato opposto gli hotel importanti, marchi internazionali di un certo prestigio, strutture mastodontiche con giardino, piscine, ristoranti, spa. Tuttavia nulla pare fuori posto. La versatilità della città è tale da promettere a chiunque di trovare un incastro in linea con i propri desideri.
 
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C'è stata qualche richiesta esplicita e così ho un po' aggiornato i capitoli della GGP che riguardano l'offerta gastronomica di Pattaya.
Li riporto di seguito, diluiti nei prossimi giorni.

Pumpui!​

Òmini de panza​

Tra le cose che mi piacciono di Pat, ci sono le mille possibilità di mangiare bene a costi ragionevoli. L'offerta mangereccia è così sterminata e diffusa che un anziano anglofono diceva: sei a Pattaya e non sai dove andare a colazione/pranzo/cena? fai così: esci dalla tua strada, gira a destra o sinistra ed entra nel primo posto che non hai ancora visitato ;-)

In materia gastronomica a Bangkok trovi l'eccellenza ma anche a Pattaya (e dintorni) non mancherà di sicuro la possibilità di scegliere. Su circa un migliaio abbondante di ristoranti (comprendendo la sola downtown e l'area periurbana) stimerei che quelli italici e francofoni siano un 20% del totale. Nelle mie cronachette I_did, ho spesso riportato esperienze mangerecce specifiche, dal tavolinetto in mezzo ad un marciapiede al ristorantone di pesce con violini da mafiosi russi ;-)

La cucina thai è ovviamente diffusa ma, data la forte presenza di farang, l’offerta s’è adeguata e troveremo dunque millemila posti che offrono uova fritte e pancetta per colazione e bistecconi o panini con polpetta assieme a patate fritte per tutto il resto.

Dato il clima, in genere non mangio tanto e spesso mi arrangicchio con poche cose recuperate in uno dei tanti centri commerciali, specialmente per la colazione; però l’offerta è così ampia ed allettante che quasi ogni sera mi piace andarmene a cenare con un po’ di calma (e raramente accompagnato) in un posto diverso.

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I generi alimentari di importazione che si trovano nei centri commerciali [BigC, Tops (questo uno dei miei preferiti: Chill Tops Market in una parte della DarkSide invero piuttosto luminosa 12.92268,100.91132), CentralFestival, Foodland, Tesco, Terminal21, Makro, Pantry, ecc.] sono parecchio costosi, comunque più ci si allontana dalla zona turistica e più si riducono i costi.

Spesso, come da Foodland o Tops, c’è anche un’isoletta dove si preparano cibi cotti (sia thai che western) o è anche possibile comporre piatti freddi, take-away o eat-here, con verdure e frutta (lavate, tagliate, cotte e crude), riso e legumi.

Prima di dire che non siamo attratti dallo street-food locale, diamo un’occhiata qui:
;-)

Comunque escludendo lo street/finger-food, ovvero i carrettini e i minuscoli tavolacci luridi arrampicati sui marciapiedi sconnessi di qualche puzzolente angoletto incrostato di morchia con un foglio di giornale come tovaglia (es. Google Maps , Tourist VR ) direi che il minimo costo per un pasto appena decente, seduti ad un tavolo, potrebbe essere sui 200-300THB
1718192637348.png

L’unica eccezione la faccio per i carrettini dei fruttaroli, in particolare per il gustosissimo milk-shake di mango.

Ci sono comunque tantissime pizzerie che sanno anche fare il proprio mestiere (almeno 300 THB), moltissimi ristoranti di cibo sia western che eastern (primo, secondo e bevande almeno 500THB). In particolare cucina europea, USA, italiana, francese, belga, giapponese, indiana, greca, thai, internazionale. Le possibilità sono letteralmente centinaia:

http://gnoccatravels.com/discussion/5610/mangiare-a-Pat-70-ristoranti-italiani-viaggio-della-gnocca-a-pancia-piena

http://pattayaone.net/pattaya-restaurants/

http://www.tripadvisor.com/Restaurants-g293919-Pat_Chonburi_Province.html

Pattaya City Expats Club - Home

eatigo: Asia's No.1 restaurant reservation platform

http://pattayaismagic.blogspot.com/2012/07/mangiare-links-utili.html

Pattaya

https://www.mikebaird-amusingthaicartoons.com/pattaya-maps-2022


Una efficace sintesi di Cryo30, sulla formidabile offerta mangereccia della città: “si può mangiare dappertutto e a qualsiasi ora, ma alla fine avrete sempre i soliti dubbi: "dove si mangia stasera"? Uno di più grandi problemi esistenziali assieme a "chi mi trombo stanotte"?”


Il Food Park al piano seminterrato del Central Festival Shopping Mall sulla 2nd Rd, è una soluzione economica, anche se non mi piacciono il salone affollato e rumoroso, senza finestre e dunque con la luce artificiale anche di giorno.

Si può fare una tessera a scalare e servirsi spizzicando dai tremila chioschetti (cucina da ogni parte del mondo) e ci si sfama con 2-400 THB. Ogni tanto si può ricaricare la tessera e se alla fine c’è un residuo, può essere convertito in THB.

In questa amplissima jungla amazzonica di aromi c’è di tutto, cucina asiatica e occidentale, piatti pronti o approntati velocemente. A me piace la combinazione mango salad + granchi + riso + verdure padellate e gelato.


Il panorama è comunque dinamico, spesso cambiano le gestioni e l’avvicendamento dei locali è all’ordine del giorno (Pattaya News Flash - Redirect to actual Page).

Ad esempio io in passato mi ero trovato benone da Pizzabig a Naklua, poi ci sono tornato e mi sono trovato appollaiato in un bucherello infame, dove l’unico motivo di interesse era dato dalla coppia pizzaiolo obeso & cameriere anoressico, ma entrambi con le tette... pizza ordinaria e atmosfera tetra.

1718193103724.png


Tra gli italiani miei preferiti (insomma quelli veri, gestiti da espatriati di ogni regione) ci sono:

- i Monelli del formidabile Mario Germano! index Heiße Nachrichten

Il papà dei Monelli è una gran persona, abbastanza atipico se comparato con i tanti espatriati italici: assai acuto, di carattere montanaro ma capace di un umorismo che è puro ossigeno per lo spirito.

Inoltre, a differenza di me, è un vero stanziale. Animato da una gran curiosità, ama questa città e ne accoglie le tante sollecitazioni sembrando non esserne mai sazio.

Chi abbia la fortuna di incontrarlo dovrebbe acchiappare ogni atomo delle esperienze che verranno suggerirte: è il distillato di una conoscenza non comune. Anche le avventure, grandi o piccole, che proporrà e che sembreranno un po' da pazzi, si stamperanno come pietre miliari nel proprio cursus honorum pattayano ;-) [Nota 2023: purtroppo i Monelli non ci sono più L]

- il Passatore La Taverna del Passatore | Pattaya o insomma la taverna del passatore è in una traversina difficile da individuare ma tranquilla della Soi Buakhao, circa davanti al nuovo Pattaya City Hospital. Fa naturalmente cucina italiana, quindi pasta ma anche verdure e pesci ma non pizza. Il menù non è amplissimo ma interessante con pasta ed una particolare attenzione alla carne. Di norma c’è inoltre un piatto del giorno. Si tratta di uno di quei posti dove vado quando ho voglia di un po’ di cucina italica: mai una delusione.

Il proprietario e gestore si è anche applicato, credo con genuina sincerità, alla scrittura di un paio di volumetti che raccontano storie, in parte autobiografiche, ambientate nel teatro pattayano. Proprio per ciò potrebbero intitolarsi ‘ho visto cose che voi umani...’, insomma è difficile iniettare della fantasia in ciò che già avviene all’ordine del minuto in questa bolgia, però direi che l’operazione è comunque parecchio riuscita. Si capisce che Autore s’è peritato apprezzabilmente di spezzare la linearità della narrazione, ricorrendo ad alcuni espedienti standard della cassetta degli attrezzi del bravo raccontatore, come i salti avanti e indietro nel tempo o le convergenze parallele tra diversi personaggi ma, ad un certo punto, la scrittura impazzisce e, come il mostro che divora il suo creatore, acquista vita propria e perde ogni strutturazione, rappresentando al meglio il fantastico frullato di umanità pattayano :)

La qualità del linguaggio non è all’altezza della narrativa professionale ma la scrittura, molto vicina ad un discorso diretto, è molto viva e sono sicuro che sia capace di trasmettere qualcosa di utile a tutti i pattayofili. In particolare, nel mare di chiacchierame quotidiano nel quale capita di diguazzare inciampando in tanti visitatori peninsulari più o meno contingenti, direi che la solidità dell’esperienza dell’autore è sicuramente in grado di aggiungere un po’ di concreto realismo all’ottica di tutti noi frequentatori paraoccasionali della città. Insomma entrambi i libretti sono godibilissimi ed utili e li si può comperare direttamente nel locale o via web Sendi Grilli: Libri dell'autore in vendita online

Secondo tempi tutti pattayani, sarà disponibile anche la versione elettronica.

[Nota2024: oggi non c’è più ma lo stesso proprietario ha aperto l’Osteria Sendi]

- La Merenda, a Jomtien, chiude alle 22 e la cucina alle 21. Vi si trovano tre generazioni a partire dal fondatore, appassionato di Rock anni’70, ai nipoti, compresa la figlia che è una luminosa signora thai, dall’italiano impeccabile;



- Trattoria Italiana sulla Thappraya Road. Il sig.Giorgio, di origine toscana ha costruito un bel localetto, molto arioso, che assomiglia ad un portico. Si fa cucina italiana e pizza. E’ un po’ rintanato nel parcheggio di un mini distretto commerciale + stazione autobus;

- Valentino (vicino al Foodland).


Finché erano aperti andavo anche volentieri da Volterra e da Tiziano. Citerei anche la pizzeria Bella Italia (sulla second proprio davanti alla Soi 6, con forno a legna e compitissimi camerieri LB), dove opera personale locale (con CEO italico) ma hanno tutti imparato a lavorare bene in quanto a cucina italica: https://www.tripadvisor.it/Restaura...s-Bella_Italia-Pattaya_Chonburi_Province.html


Tra gli altri nei quali mi sono trovato bene riporterei anche (in ordine casuale):

- swiss house Log in to Facebook cucina thai, europea e pure ita (a vé vé). Verandina, buon servizio, buffettino con zuppa del giorno, prezzi onestissimi;

- Giulio&Nan sulla SecondRoad davanti a BoyzTown;

- Cabbage&Condoms, a Jomtien, non lontano dal Kinnaree, con costruzioni in legno in stile thai ed un bel giardino tropicale;

- Casa Fellini in soi 13/3 (mi sono trovato bene fino ad un certo punto, poi è peggiorato da quando il vecchio cuoco padovano se n’è andato: prezzi altini, pasta troppo cotta, pizza che sembra un cracker);

- F and B in 2nd Rd (cucina thai, ita e fr). Devo dire che la comunità francese a Pattaya (per quanto antipatica...) è robusta e ben radicata ed in genere ha saputo fare cose buone nel settore della ristorazione;

- Fire and Stone fireandstonepizzeria.com. Sulla central, verso la BR. Oltre a mangiare bene (insalate, pasta, pizza) il posto è curioso, dato che oltre al ristorante/bar c'è anche il laboratorietto di tatuaggi ed hanno una ricca cantina di vini :-o

Il menù è internazionale con una specializzazione sulla cucina italiana. In particolare non sono mai stato deluso dalla loro pizza.

Come altri ristoranti, anche F&S è disponibile al delivery.

- Greggs Kitchen a NaKluea;

- Hooters (tra la 13 e la 13/1 sulla BR);

- Hopf (angolo tra BR e Soi 13/1);

- Hyppopotamus, all’ultimo piano del Central Festival;

- i 3 Panpan (ho provato però solo quello grande sulla Thappraya e quello più piccolo al Central Festival);

- il vegetariano Govinda’s;

- Kiss food and drink, sulla 2nd, all’inizio della galleria che porta alla Buakhao. Spartano, economico, molto popolare, cucina thai. Ci si trovano frequentemente famiglie miste di espatriati e le pesciprendole che lavorano in area LK Metro. Ce ne sono altri due, uno nell’interno ed uno aJomtien. Una volta erano aperti h24, ora fanno orari estesi 08-24;

- Kitchen, sulla second vicino all’incrocio con la 10 (cucina di ogni continente);

- l’auberge de pierre (ex strogonoff), area jomtien-pratumnak, vicino al Kinnaree, ottimo e frequentato da francofoni;

- Mum Aroi in Naklua;

- ottimo ristorantino arabo/thai/indiano al food park: shawarma, hummus, falafel, kebak, tabouli e frullato di mango!

- Patric belgian rest (ok, si mangia bene eu+thai ma un po’ tristanzuolo);

- Pattayanis Greek Tavern, a vederla sembra un buco infame (il retro è pure peggio) ed invece si mangiano cose buone e adatte al clima;

- Queen Vic in Soi6 dove si può mangiare fish&chips immaginando di trovarsi a Soho, traguardando dalle finestrine la vita che impazza nel minimondo di Soi 6;

- ristorante glamour-self all’ultimo piano del Royal Garden Plaza (per intenderci, dove c’è il biplano rosso);

- Shabushi Buffet con cucina giapponese al Central Festival (formula all you can eat in 75 minuti!), mi è sembrato tanto apprezzato anche dalle nostre tritacetrioli mandorlate;

- El greco, cucina greca, menù vegetariano, porzioni enormi. Naturalmente ottima moussakà, insalata greca, tzatziki, gyros e souvlaky ma anche falafel e zuppa di lenticchie. C’è anche il menù thai. Proprietario, moglie in cucina e cameriera thai tutti molto simpatici.

- Sizzler, cucina anglosassone (tanta carne), ottimi succhi di frutta e ricco buffet frutta/verdure;

- Toscana, sulla BR;

- veggie indiano, all’interno del condominione View Talay6 sulla second, vicino al Central Festival: è gestito da una famiglia indiana, prezzi onestissimi, menù vegetariano. A parte qualche indianetto disperso è sempre vuoto;

- paninaro SUBWAY aperto 24/24. Pane spesso fresco, imbottito su richiesta ed eventualmente riscaldato, eat here o take away. Formato simile alla nostra frusta o insomma alla baguette francese, grande o piccolo, con semini di sesamo, con formaggio nell’impasto (che mi pare venga denominato all’italiana...) poi può essere imbottito con salamaglie, carni varie, sole verdure, salse, formaggi.

Ho provato sia quello sulla BR che in soi Diana trovandomi sempre bene, ottimo per una cosa al volo a qualsiasi ora;

- Black Canyon, cucina internazionale al Central Festival;

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- MK (nei mall commerciali) che è una zuppoteca china oriented. Su ogni tavolo c’è una zuppiera in ebollizione che ciascuno riempie con quel che prefrisce (carni, verdure, pesci, funghi, noodles, crostacei e l’immancabile condimento piccante) e poi si draga a cucchiaiate.

- simile ma Jap è AKA. Anche questo tanto frequentato anche da thai. Qui al posto della zuppiera c’è la griglia. Ogni tavolo ha una specie di griglia (con tanto di carbonella e cappa aspirante) sulla quale ci si schiaffa il solito pazzesco mix di roba come sopra. C’è anche il sushi, sempre più diffuso, che ormai si trova anche nei mercatini all’aperto come il Jomtien Night o Rompho Market.

- mumaroy seafood, è una specie di enorme capannone con vista sulla baia a Naklua. Non c’è neppure un parapetto e, se una volta seduti a tavola non si fa attenzione, si rischia di caracollare direttamente in acqua. La cucina è la solita roba thai: pesci e crostacei poco cotti, pieni di spezie e serviti in piatti di plastica. Prezzi medi, ambiente curioso, compresa l’orchestrina ed il tipo di avventori, molti turisti e molti locali. Il fine settimana si riempie mentre a metà settimana mi sono trovato ad avere 4 camerieri tutti per me, due seduti letteralmente a fianco che non appena facevo un cenno (uno sbadiglio, una stiracchiata, un borbottio) scattavano a raccogliere il verbo. Date le tecniche di lavaggio delle stoviglie, spesso lontane dagli standard occidentali, bevo più volentieri dalla bottiglia però qui, non appena il livello di birra o acqua nel bicchiere scendeva un po’, ecco che compariva dal nulla una specie di replicante a sistemare la cosa.

- Il Wombat and Kiwi bar a Jomtien: cucina anglosassone e thai
Best Bar & Grill in Pattaya Jomtien Beach - WOMBAT & KIWI BAR
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- gamberi, gamberoni (tiger prawn) e gamberetti (shrimps/khun). Questi sono ovunque, a volte penso che possano farmi ciaociao dal balcone. In strada, nei mercatini (come i citati JNM e RM) ed in tantissime tipologie di locali, a partire da quelli, ad esempio, in 2nd o Beach Rd. Si seleziona il pescetto tra quelli esposti (appoggiato sul ghiaccio o ancora vivo in una vasca) e ci viene restituito pochi minuti dopo cotto alla brace, accompagnato da riso fritto e salsa piccante. Indicativamente un abbondante piatto di ottimi gamberoni quota 2-300THB.

- vorrei dedicare qualche riga alla frutta tropicale. Se assalito da particolare pigrizia io posso passare giorni mangiando solo frutta. La varietà è amplissima, è disponibile senza stagionalità, costa un’inezia, è ovunque (dal reparto frigorifero dei megasupermercati, al mercato all’aperto alla bancarella di strada, dove io vado quasi sempre). Spendendo un po’ di più (ecco la pigrizia) possiamo acquistare la frutta già lavorata pronta da mangiare. Letteralmente: in una bella confezioncina di plastica, completa di forchettina, immancabile salsa e tovaglioli di carta, frutta sbucciata e sostanzialmente pezzata, quella che in UE si chiama frutta di IV gamma. Il mango è il re ma anche mangosteen, rambutan, watermelon, apple, melon, pineapple, banana, papaya, coconut, dragon&passion fruit, avocado, lime, pomelo, tutto tranne il durian :-/

Il massimo della pigrizia è lo smoothie: un po’ di frutta a scelta frullata assieme a latte, un po’ di sciroppo di zucchero e ghiaccio

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http://www.pattayabarguide.com/restaurant-map.htm
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Dato un certo budget (in THB), questo è quello che mediamente si può avere:
100 -> carrettino stradale;
200 -> fast food;
300 -> pizza;
400 -> ristorante (thai o europeo, comunque a gestione faranga) modesto ma pulito;
600 -> ristorante internazionale con qualche pretesa;
800 -> ristorante italiano con musichetta, tovaglie, tovaglioli in stoffa e bicchieri a calice.
Vino e birra hanno costi europei.

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Oltre a magiare si beve, e parecchio. In ogni posto di valenza trombereccia, mangereccia o comunque divagatoria, vi verrà chiesto cosa volete bere.

Insomma non si può bere Leo, Singha o Chang di continuo, per cui ogni tanto alterno con: pineapple juice, orange juice, mango juice, ice tea, tè verde freddo (come OISHI Green Tea), succhi ACE o acqua gassata (soda water). Pur prescindendo dal fatto che spesso (soprattutto in bar, gogo e gent.club) si tratta di roba annacquata, il locale è ben contento di fornire soft-drinks poiché ci guadagna di più rispetto agli alcolici.


In questo panorama paradisiaco avrei solo un appunto da riportare: gli orari di chiusura, dopo le 23 infatti l’offerta si riduce drasticamente. Molti buffet, ristoranti e praticamente tutte le strutture che afferiscono ad un centro commerciale... chiudono inesorabilmente.

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