Pattaya

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Riporto la mappa 2024 del formidabile Mike Baird (che non è raro incontrare a spasso in città)
Vedi l'allegato 511390

in WS e traversine, ci sono una cinquantina di locali ma davvero quanti sono quelli indian-oriented?


Non sono mai stato un fan dei gogo della WS e non ho neppure mai capito bene perchè sia così incredibilmente frequentata. Forse per una specie di pigrizia, è un po' come venire in Italia e visitare Venezia o la torre di Pisa.
Non è proprio il primo posto nel quale andrei a cercare occasioni di ST. Tuttavia è pieno di orientali spendaccioni. Li guardo e cerco di immaginare che facciano nella vita. Capaci di stare due ore a saltellare sul panchetto al ritmo di quella musica orrenda, circondati da topine assetate, distribuendo millini col ventilatore.
E' vero che in passato si trovava gran qualità a buoni prezzi e pure occasioni di LT, oggi quasi estinte. Il ruolo delle agenzie ha spostato di molto la leva contrattuale sulle ladies (e c'è ancora chi parla di sfruttamento...) e forse ormai il modello di business si è calibrato sul bamboccione orientale il quale, più che pompescopazze, cerca un po' di ostentazione ed un po' di gratificazione per la propria vanità.

Quale Windmill ti è piaciuto? dato che ora il WM... sono tre ;-)


Ieri sera ero proprio in area LK. Nonostante un fortunale a tratti spettacoloso (con interruzioni della energia elettrica) era tutto strapieno! Locali chiusi non ne ho proprio visti, a meno che non ci si riferisca a quei gogo che aprono dopo le 21.
Se con aperti forse intendi quelli assimilabili a bar allora direi che anche questa tipologia, a partire dall'Unreal, erano strapieni di ragazze tanto da invadere quasi completamente anche tutta l'area esterna nonostante l'acqua.

E' vero che anche qui i prezzi aumentano e Pattaya non è più quella di una volta, non ci possiamo fare molto. Però in LK ci sono una ventina di locali e, se conti 20-30 di ragazze per locale, diventa difficile non trovare l'anima gemella tra mezzo migliao di possibilità ;-)
Vedi l'allegato 511391


La ripresa post-covid è stata spettacolare: mai vista S6 così imballata di ladies, in prima serata si fa fatica a passare in moto tanto è l'affollamento.
Direi che, a partire da mezza mattina fino alle ore piccole, si trovano in questi 400m da qualche centinaio a qualche migliao di ladies. Dunque qualcosa si dovrebbe trovare sempre. Certo è un posto da arrapati e va un po' capito il modello con le sue specificità (e le sue principessine del Buriram ;-)



Concordo proprio. Una volta che ci si liberi dallo stereotipo da rivista del cazzo si trovano nei massaggifici e nei GC degli angeli di dedizione, ai soliti prezzi degli ultimi 10-15 anni :ok:
Anche nel settore GC il panorama s'è diversificato, credo ci siano ormai una cinquantina di questi locali ed ancora una volta... più si impara a conoscerli e meglio ci si trova. Capisco la difficoltà del turista più o meno occasionale dato che i GC sono molto frequentati dall'amplissima comunità di expat anglofoni sui quali tende a modellarsi l'offerta.
Quali hai visitato?


Eh capisco, vedo che sei ancora fasato sul fuso orario asiatico ;-)
Se esistesse un posto migliore... saremmo già tutti li :ok:


Ottimo: con informazioni puntuali ed analitiche?

Una curiosità. L'area di TreeTown s'è tanto sviluppata fino a diventare un vivaio spettacolare nel quale trovi dalla teen alla MILF a prezzi da beer-bar, in condizioni tai da poter ben condurre l'intervistina anamnestica (a differenza dei gogo). L'hai esclusa per qualche motivo particolare?
Io frequento i gogo la sera per stare al fresco, dato che in aprile il caldo è estremo. Disco e bar all' aperto non mi piacciono.
Dei Windmill mi piacciono entrambi (come sono 3?) ma se devo dire uno quello blu, ma ripeto poco cambia, va a serate per la presenza di girls.
A me piaceva lo Champagne e quello è chiuso in Lk
Gc visitati vari, con un amico residente, nemmeno mi ricordo i nome, preferiti quegli nella strada del full love inn
L'area di TreeTown non l' ho esclusa per nessun motivo, probabilmente solo per il caldo
 
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No perché… quando mai non c’è casino in quella via 😅🤣?!
Avendo alloggiato qualche periodo allo Zip hotel, andavo molto spesso a fare colazione al ‘The espresso’, angolo tra soi Buakhao e Pattayasong 13, distante non più di 50 metri dall'hotel...

Sono così rari i visitatori che, superato l'inevitabile momento di disorientamento, riescono a capire qualcosa dello spirito di questa poliposa città e, di conseguenza, riescono a goderne compiutamente. Rileggendo il tuo post ho ritrovato quello stesso tipo di ottica che traspare, in forma naturalmente più estesa, da un bel racconto di Sendi Grilli, che peraltro è il gestore di un ristorante italiano, da cui riporto di seguito qualche passo che ho trovato particolarmente evocativo.
Spero similmente che piacciano a chi di noi legge volentieri:

- Oltrepassai la porta girevole numero cinque, l’ondata di caldo umido mi diede il benvenuto, fu come andare a sbattere contro un muro. Il traumatico passaggio dall’ambiente climatizzato dell’aeroporto all’afa esterna di un paese tropicale. La strana sensazione di soffocamento annientò le mie forze, l’emozione che sperimentavo mi fece sentire rinato.

- Un traffico infernale: automobili, moto, taxi collettivi e carrettini ambulanti carichi di cibo si sfioravano senza nessuna logica al limite della collisione, un azzardo continuo sul filo di un evanescente diritto di precedenza, più che altro una conquista basata sull’estro del momento.

- Abbassai il finestrino e mi arrivo una vampata di caldo e gas di scarico […]. Ero a contatto con la città, un’ondata di vita invase l’abitacolo: odore di strada, di gente, di estremo, di fritto, di un qualcosa che non si avvicinava neppure un po’ a quello del mio paese di provincia. L’impatto fu forte e inebriante, profumava di libertà e trasgressione. Lo avevo già sentito, era identico a quello di Bangkok, non lo avevo mai dimenticato. Ci sarebbe voluto del tempo per abituarsi ad un ambiente del genere, dovendo considerare come normale tutto ciò che non lo era.
Una ragazza stava camminando sul ciglio della strada con passo sgangherato dovuto ad un tacco troppo alto. Volse per un attimo lo sguardo esplorando la possibilità di una veloce intesa. Mimò un bacio, attraente come una sirena di città. Sorrisi un po’ stordito e lei ricambiò mimando con naturalezza un pompino. Per la ragazza sarebbe stato come fare colazione al bar: cornetto e cappuccino, il conto, arrivederci e grazie. Era solo mezzogiorno e funzionava tutto a meraviglia.

- Una miriade di insegne incastonate come un puzzle, una sopra l’altra, di ogni dimensione, sfumatura e colore: un mosaico di scritte, sagome e immagini. Impossibile controllarle tutte.

- Il tanfo nauseabondo del camion della nettezza urbana mi bloccò il respiro. Una montagna di rifiuti in fermentazione durante una giornata calda e umida, il termometro sfiorava i 40 gradi. Mentre cercavo di trattenere il respiro una mano mi afferrò la maglietta tirandomi verso il massage-shop. Carina, affabile e simpatica, la ragazza che indossava una divisa simile ad un kimono vietnamita mi propose senza giri di parole un servizio completo. […] più alto del brusio della strada, arrivò un grido seguito da una pesante imprecazione. Il solito turista ubriaco parcheggiato al bancone di uno dei mille baretti all’aperto. L’esempio eclatante del livello di gente che un ambiente del genere è in grado di attirare. Un misogino arrabbiato con una giovane prostituta mascherata da cameriera, una vittima pescata a caso come capro espiatorio. La vendetta contro il genere femminile, rinvigorita da fiumi di alcol e falso amore. Malgrado il comportamento ostile dell’uomo, lei continuava ad assecondarlo con un infido ed ingannevole atteggiamento. La colpa era di entrambi, uno dei due ne avrebbe pagato le conseguenze.
Un uomo vestito da donna truccato come un clown, strafatto di qualche droga sintetica, tentava alla cieca un approccio con chiunque gli capitasse a tiro. Venditori ambulanti, spacciatori, puttane, travestiti, barboni, cani randagi. Il circo era attivo ventiquattro ore su ventiquattro.
Un ratto enorme mi sfiorò la scarpa e poi scomparve dietro un frigorifero abbandonato sul ciglio della strada. Un indiano in giacca e cravatta mi invitò ad entrare nel suo negozio di abiti su misura. Tassisti in moto che battevano le mani per attirare l’attenzione dei turisti. Una giovanissima madre con in braccio un neonato assonnato cercò di vendermi un mazzo di fiori. Un uomo di mezza età sulla sedia a rotelle con una cassetta di legno sulle ginocchia piena di biglietti della lotteria. Tutti assieme a sperare in una fortuna che, molto probabilmente, non sarebbe mai arrivata.
Questa la classe sociale più bassa del Paese, la sorte non avrebbe consentito a nessuno di loro il salto di qualità. Ogni cosa era un’occasione, un piccolo affare, un’idea per incassare qualche soldo, sbarcare il lunario, arrivare al giorno dopo con l’illusione di un mondo migliore che invece non ci sarebbe mai stato.

- Giunto all’incrocio con il lungomare mi girai indietro a riguardare la via che avevo percorso: un imponente e meraviglioso affresco di vita da strada. Pattaya era fatta così: calda, umida, cruda, vera, spietata, puzzolente, falsa, ipocrita e puttana. Una città sfacciata, senza né ritegno né pudore che non si vergognava di mostrare quello che era in realtà.

- Il lungomare, almeno durante le ore diurne, era apparentemente più vivibile e mimetizzato. Manteneva in superficie l’aspetto della ordinaria città balneare. Affollato da ogni tipologia di persona: dalla dolce famiglia al pericoloso e insospettabile maniaco seriale. L’audizione era aperta a tutti. Un palcoscenico ad ampio spettro adattabile a qualsiasi commedia o tragedia. Un posto dove piangere o sorridere, divertirsi o complicarsi la vita.
Gente in tuta sportiva impegnata nello jogging. Una famiglia in costume da bagno seduta sul muretto a mangiare gamberi cucinati da un venditore ambulante. Un gruppo di bambini con un aquilone. Un motoscafo carico di cinesi in partenza per un’escursione in qualche isoletta del golfo. Una coppia di ragazze alle prese con un servizio fotografico improvvisato. Donne in abito da sera posizionate sul marciapiede come pedine su una scacchiera, giusto per non farci dimenticare dove ci troviamo. Sul lato opposto gli hotel importanti, marchi internazionali di un certo prestigio, strutture mastodontiche con giardino, piscine, ristoranti, spa. Tuttavia nulla pare fuori posto. La versatilità della città è tale da promettere a chiunque di trovare un incastro in linea con i propri desideri.
 
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C'è stata qualche richiesta esplicita e così ho un po' aggiornato i capitoli della GGP che riguardano l'offerta gastronomica di Pattaya.
Li riporto di seguito, diluiti nei prossimi giorni.

Pumpui!​

Òmini de panza​

Tra le cose che mi piacciono di Pat, ci sono le mille possibilità di mangiare bene a costi ragionevoli. L'offerta mangereccia è così sterminata e diffusa che un anziano anglofono diceva: sei a Pattaya e non sai dove andare a colazione/pranzo/cena? fai così: esci dalla tua strada, gira a destra o sinistra ed entra nel primo posto che non hai ancora visitato ;-)

In materia gastronomica a Bangkok trovi l'eccellenza ma anche a Pattaya (e dintorni) non mancherà di sicuro la possibilità di scegliere. Su circa un migliaio abbondante di ristoranti (comprendendo la sola downtown e l'area periurbana) stimerei che quelli italici e francofoni siano un 20% del totale. Nelle mie cronachette I_did, ho spesso riportato esperienze mangerecce specifiche, dal tavolinetto in mezzo ad un marciapiede al ristorantone di pesce con violini da mafiosi russi ;-)

La cucina thai è ovviamente diffusa ma, data la forte presenza di farang, l’offerta s’è adeguata e troveremo dunque millemila posti che offrono uova fritte e pancetta per colazione e bistecconi o panini con polpetta assieme a patate fritte per tutto il resto.

Dato il clima, in genere non mangio tanto e spesso mi arrangicchio con poche cose recuperate in uno dei tanti centri commerciali, specialmente per la colazione; però l’offerta è così ampia ed allettante che quasi ogni sera mi piace andarmene a cenare con un po’ di calma (e raramente accompagnato) in un posto diverso.

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I generi alimentari di importazione che si trovano nei centri commerciali [BigC, Tops (questo uno dei miei preferiti: Chill Tops Market in una parte della DarkSide invero piuttosto luminosa 12.92268,100.91132), CentralFestival, Foodland, Tesco, Terminal21, Makro, Pantry, ecc.] sono parecchio costosi, comunque più ci si allontana dalla zona turistica e più si riducono i costi.

Spesso, come da Foodland o Tops, c’è anche un’isoletta dove si preparano cibi cotti (sia thai che western) o è anche possibile comporre piatti freddi, take-away o eat-here, con verdure e frutta (lavate, tagliate, cotte e crude), riso e legumi.

Prima di dire che non siamo attratti dallo street-food locale, diamo un’occhiata qui:
;-)

Comunque escludendo lo street/finger-food, ovvero i carrettini e i minuscoli tavolacci luridi arrampicati sui marciapiedi sconnessi di qualche puzzolente angoletto incrostato di morchia con un foglio di giornale come tovaglia (es. Google Maps , Tourist VR ) direi che il minimo costo per un pasto appena decente, seduti ad un tavolo, potrebbe essere sui 200-300THB
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L’unica eccezione la faccio per i carrettini dei fruttaroli, in particolare per il gustosissimo milk-shake di mango.

Ci sono comunque tantissime pizzerie che sanno anche fare il proprio mestiere (almeno 300 THB), moltissimi ristoranti di cibo sia western che eastern (primo, secondo e bevande almeno 500THB). In particolare cucina europea, USA, italiana, francese, belga, giapponese, indiana, greca, thai, internazionale. Le possibilità sono letteralmente centinaia:

http://gnoccatravels.com/discussion/5610/mangiare-a-Pat-70-ristoranti-italiani-viaggio-della-gnocca-a-pancia-piena

http://pattayaone.net/pattaya-restaurants/

http://www.tripadvisor.com/Restaurants-g293919-Pat_Chonburi_Province.html

Pattaya City Expats Club - Home

eatigo: Asia's No.1 restaurant reservation platform

http://pattayaismagic.blogspot.com/2012/07/mangiare-links-utili.html

Pattaya

https://www.mikebaird-amusingthaicartoons.com/pattaya-maps-2022


Una efficace sintesi di Cryo30, sulla formidabile offerta mangereccia della città: “si può mangiare dappertutto e a qualsiasi ora, ma alla fine avrete sempre i soliti dubbi: "dove si mangia stasera"? Uno di più grandi problemi esistenziali assieme a "chi mi trombo stanotte"?”


Il Food Park al piano seminterrato del Central Festival Shopping Mall sulla 2nd Rd, è una soluzione economica, anche se non mi piacciono il salone affollato e rumoroso, senza finestre e dunque con la luce artificiale anche di giorno.

Si può fare una tessera a scalare e servirsi spizzicando dai tremila chioschetti (cucina da ogni parte del mondo) e ci si sfama con 2-400 THB. Ogni tanto si può ricaricare la tessera e se alla fine c’è un residuo, può essere convertito in THB.

In questa amplissima jungla amazzonica di aromi c’è di tutto, cucina asiatica e occidentale, piatti pronti o approntati velocemente. A me piace la combinazione mango salad + granchi + riso + verdure padellate e gelato.


Il panorama è comunque dinamico, spesso cambiano le gestioni e l’avvicendamento dei locali è all’ordine del giorno (Pattaya News Flash - Redirect to actual Page).

Ad esempio io in passato mi ero trovato benone da Pizzabig a Naklua, poi ci sono tornato e mi sono trovato appollaiato in un bucherello infame, dove l’unico motivo di interesse era dato dalla coppia pizzaiolo obeso & cameriere anoressico, ma entrambi con le tette... pizza ordinaria e atmosfera tetra.

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Tra gli italiani miei preferiti (insomma quelli veri, gestiti da espatriati di ogni regione) ci sono:

- i Monelli del formidabile Mario Germano! index Heiße Nachrichten

Il papà dei Monelli è una gran persona, abbastanza atipico se comparato con i tanti espatriati italici: assai acuto, di carattere montanaro ma capace di un umorismo che è puro ossigeno per lo spirito.

Inoltre, a differenza di me, è un vero stanziale. Animato da una gran curiosità, ama questa città e ne accoglie le tante sollecitazioni sembrando non esserne mai sazio.

Chi abbia la fortuna di incontrarlo dovrebbe acchiappare ogni atomo delle esperienze che verranno suggerirte: è il distillato di una conoscenza non comune. Anche le avventure, grandi o piccole, che proporrà e che sembreranno un po' da pazzi, si stamperanno come pietre miliari nel proprio cursus honorum pattayano ;-) [Nota 2023: purtroppo i Monelli non ci sono più L]

- il Passatore La Taverna del Passatore | Pattaya o insomma la taverna del passatore è in una traversina difficile da individuare ma tranquilla della Soi Buakhao, circa davanti al nuovo Pattaya City Hospital. Fa naturalmente cucina italiana, quindi pasta ma anche verdure e pesci ma non pizza. Il menù non è amplissimo ma interessante con pasta ed una particolare attenzione alla carne. Di norma c’è inoltre un piatto del giorno. Si tratta di uno di quei posti dove vado quando ho voglia di un po’ di cucina italica: mai una delusione.

Il proprietario e gestore si è anche applicato, credo con genuina sincerità, alla scrittura di un paio di volumetti che raccontano storie, in parte autobiografiche, ambientate nel teatro pattayano. Proprio per ciò potrebbero intitolarsi ‘ho visto cose che voi umani...’, insomma è difficile iniettare della fantasia in ciò che già avviene all’ordine del minuto in questa bolgia, però direi che l’operazione è comunque parecchio riuscita. Si capisce che Autore s’è peritato apprezzabilmente di spezzare la linearità della narrazione, ricorrendo ad alcuni espedienti standard della cassetta degli attrezzi del bravo raccontatore, come i salti avanti e indietro nel tempo o le convergenze parallele tra diversi personaggi ma, ad un certo punto, la scrittura impazzisce e, come il mostro che divora il suo creatore, acquista vita propria e perde ogni strutturazione, rappresentando al meglio il fantastico frullato di umanità pattayano :)

La qualità del linguaggio non è all’altezza della narrativa professionale ma la scrittura, molto vicina ad un discorso diretto, è molto viva e sono sicuro che sia capace di trasmettere qualcosa di utile a tutti i pattayofili. In particolare, nel mare di chiacchierame quotidiano nel quale capita di diguazzare inciampando in tanti visitatori peninsulari più o meno contingenti, direi che la solidità dell’esperienza dell’autore è sicuramente in grado di aggiungere un po’ di concreto realismo all’ottica di tutti noi frequentatori paraoccasionali della città. Insomma entrambi i libretti sono godibilissimi ed utili e li si può comperare direttamente nel locale o via web Sendi Grilli: Libri dell'autore in vendita online

Secondo tempi tutti pattayani, sarà disponibile anche la versione elettronica.

[Nota2024: oggi non c’è più ma lo stesso proprietario ha aperto l’Osteria Sendi]

- La Merenda, a Jomtien, chiude alle 22 e la cucina alle 21. Vi si trovano tre generazioni a partire dal fondatore, appassionato di Rock anni’70, ai nipoti, compresa la figlia che è una luminosa signora thai, dall’italiano impeccabile;



- Trattoria Italiana sulla Thappraya Road. Il sig.Giorgio, di origine toscana ha costruito un bel localetto, molto arioso, che assomiglia ad un portico. Si fa cucina italiana e pizza. E’ un po’ rintanato nel parcheggio di un mini distretto commerciale + stazione autobus;

- Valentino (vicino al Foodland).


Finché erano aperti andavo anche volentieri da Volterra e da Tiziano. Citerei anche la pizzeria Bella Italia (sulla second proprio davanti alla Soi 6, con forno a legna e compitissimi camerieri LB), dove opera personale locale (con CEO italico) ma hanno tutti imparato a lavorare bene in quanto a cucina italica: https://www.tripadvisor.it/Restaura...s-Bella_Italia-Pattaya_Chonburi_Province.html


Tra gli altri nei quali mi sono trovato bene riporterei anche (in ordine casuale):

- swiss house Log in to Facebook cucina thai, europea e pure ita (a vé vé). Verandina, buon servizio, buffettino con zuppa del giorno, prezzi onestissimi;

- Giulio&Nan sulla SecondRoad davanti a BoyzTown;

- Cabbage&Condoms, a Jomtien, non lontano dal Kinnaree, con costruzioni in legno in stile thai ed un bel giardino tropicale;

- Casa Fellini in soi 13/3 (mi sono trovato bene fino ad un certo punto, poi è peggiorato da quando il vecchio cuoco padovano se n’è andato: prezzi altini, pasta troppo cotta, pizza che sembra un cracker);

- F and B in 2nd Rd (cucina thai, ita e fr). Devo dire che la comunità francese a Pattaya (per quanto antipatica...) è robusta e ben radicata ed in genere ha saputo fare cose buone nel settore della ristorazione;

- Fire and Stone fireandstonepizzeria.com. Sulla central, verso la BR. Oltre a mangiare bene (insalate, pasta, pizza) il posto è curioso, dato che oltre al ristorante/bar c'è anche il laboratorietto di tatuaggi ed hanno una ricca cantina di vini :-o

Il menù è internazionale con una specializzazione sulla cucina italiana. In particolare non sono mai stato deluso dalla loro pizza.

Come altri ristoranti, anche F&S è disponibile al delivery.

- Greggs Kitchen a NaKluea;

- Hooters (tra la 13 e la 13/1 sulla BR);

- Hopf (angolo tra BR e Soi 13/1);

- Hyppopotamus, all’ultimo piano del Central Festival;

- i 3 Panpan (ho provato però solo quello grande sulla Thappraya e quello più piccolo al Central Festival);

- il vegetariano Govinda’s;

- Kiss food and drink, sulla 2nd, all’inizio della galleria che porta alla Buakhao. Spartano, economico, molto popolare, cucina thai. Ci si trovano frequentemente famiglie miste di espatriati e le pesciprendole che lavorano in area LK Metro. Ce ne sono altri due, uno nell’interno ed uno aJomtien. Una volta erano aperti h24, ora fanno orari estesi 08-24;

- Kitchen, sulla second vicino all’incrocio con la 10 (cucina di ogni continente);

- l’auberge de pierre (ex strogonoff), area jomtien-pratumnak, vicino al Kinnaree, ottimo e frequentato da francofoni;

- Mum Aroi in Naklua;

- ottimo ristorantino arabo/thai/indiano al food park: shawarma, hummus, falafel, kebak, tabouli e frullato di mango!

- Patric belgian rest (ok, si mangia bene eu+thai ma un po’ tristanzuolo);

- Pattayanis Greek Tavern, a vederla sembra un buco infame (il retro è pure peggio) ed invece si mangiano cose buone e adatte al clima;

- Queen Vic in Soi6 dove si può mangiare fish&chips immaginando di trovarsi a Soho, traguardando dalle finestrine la vita che impazza nel minimondo di Soi 6;

- ristorante glamour-self all’ultimo piano del Royal Garden Plaza (per intenderci, dove c’è il biplano rosso);

- Shabushi Buffet con cucina giapponese al Central Festival (formula all you can eat in 75 minuti!), mi è sembrato tanto apprezzato anche dalle nostre tritacetrioli mandorlate;

- El greco, cucina greca, menù vegetariano, porzioni enormi. Naturalmente ottima moussakà, insalata greca, tzatziki, gyros e souvlaky ma anche falafel e zuppa di lenticchie. C’è anche il menù thai. Proprietario, moglie in cucina e cameriera thai tutti molto simpatici.

- Sizzler, cucina anglosassone (tanta carne), ottimi succhi di frutta e ricco buffet frutta/verdure;

- Toscana, sulla BR;

- veggie indiano, all’interno del condominione View Talay6 sulla second, vicino al Central Festival: è gestito da una famiglia indiana, prezzi onestissimi, menù vegetariano. A parte qualche indianetto disperso è sempre vuoto;

- paninaro SUBWAY aperto 24/24. Pane spesso fresco, imbottito su richiesta ed eventualmente riscaldato, eat here o take away. Formato simile alla nostra frusta o insomma alla baguette francese, grande o piccolo, con semini di sesamo, con formaggio nell’impasto (che mi pare venga denominato all’italiana...) poi può essere imbottito con salamaglie, carni varie, sole verdure, salse, formaggi.

Ho provato sia quello sulla BR che in soi Diana trovandomi sempre bene, ottimo per una cosa al volo a qualsiasi ora;

- Black Canyon, cucina internazionale al Central Festival;

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- MK (nei mall commerciali) che è una zuppoteca china oriented. Su ogni tavolo c’è una zuppiera in ebollizione che ciascuno riempie con quel che prefrisce (carni, verdure, pesci, funghi, noodles, crostacei e l’immancabile condimento piccante) e poi si draga a cucchiaiate.

- simile ma Jap è AKA. Anche questo tanto frequentato anche da thai. Qui al posto della zuppiera c’è la griglia. Ogni tavolo ha una specie di griglia (con tanto di carbonella e cappa aspirante) sulla quale ci si schiaffa il solito pazzesco mix di roba come sopra. C’è anche il sushi, sempre più diffuso, che ormai si trova anche nei mercatini all’aperto come il Jomtien Night o Rompho Market.

- mumaroy seafood, è una specie di enorme capannone con vista sulla baia a Naklua. Non c’è neppure un parapetto e, se una volta seduti a tavola non si fa attenzione, si rischia di caracollare direttamente in acqua. La cucina è la solita roba thai: pesci e crostacei poco cotti, pieni di spezie e serviti in piatti di plastica. Prezzi medi, ambiente curioso, compresa l’orchestrina ed il tipo di avventori, molti turisti e molti locali. Il fine settimana si riempie mentre a metà settimana mi sono trovato ad avere 4 camerieri tutti per me, due seduti letteralmente a fianco che non appena facevo un cenno (uno sbadiglio, una stiracchiata, un borbottio) scattavano a raccogliere il verbo. Date le tecniche di lavaggio delle stoviglie, spesso lontane dagli standard occidentali, bevo più volentieri dalla bottiglia però qui, non appena il livello di birra o acqua nel bicchiere scendeva un po’, ecco che compariva dal nulla una specie di replicante a sistemare la cosa.

- Il Wombat and Kiwi bar a Jomtien: cucina anglosassone e thai
Best Bar & Grill in Pattaya Jomtien Beach - WOMBAT & KIWI BAR
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- gamberi, gamberoni (tiger prawn) e gamberetti (shrimps/khun). Questi sono ovunque, a volte penso che possano farmi ciaociao dal balcone. In strada, nei mercatini (come i citati JNM e RM) ed in tantissime tipologie di locali, a partire da quelli, ad esempio, in 2nd o Beach Rd. Si seleziona il pescetto tra quelli esposti (appoggiato sul ghiaccio o ancora vivo in una vasca) e ci viene restituito pochi minuti dopo cotto alla brace, accompagnato da riso fritto e salsa piccante. Indicativamente un abbondante piatto di ottimi gamberoni quota 2-300THB.

- vorrei dedicare qualche riga alla frutta tropicale. Se assalito da particolare pigrizia io posso passare giorni mangiando solo frutta. La varietà è amplissima, è disponibile senza stagionalità, costa un’inezia, è ovunque (dal reparto frigorifero dei megasupermercati, al mercato all’aperto alla bancarella di strada, dove io vado quasi sempre). Spendendo un po’ di più (ecco la pigrizia) possiamo acquistare la frutta già lavorata pronta da mangiare. Letteralmente: in una bella confezioncina di plastica, completa di forchettina, immancabile salsa e tovaglioli di carta, frutta sbucciata e sostanzialmente pezzata, quella che in UE si chiama frutta di IV gamma. Il mango è il re ma anche mangosteen, rambutan, watermelon, apple, melon, pineapple, banana, papaya, coconut, dragon&passion fruit, avocado, lime, pomelo, tutto tranne il durian :-/

Il massimo della pigrizia è lo smoothie: un po’ di frutta a scelta frullata assieme a latte, un po’ di sciroppo di zucchero e ghiaccio

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http://www.pattayabarguide.com/restaurant-map.htm
1718192959121.png



Dato un certo budget (in THB), questo è quello che mediamente si può avere:
100 -> carrettino stradale;
200 -> fast food;
300 -> pizza;
400 -> ristorante (thai o europeo, comunque a gestione faranga) modesto ma pulito;
600 -> ristorante internazionale con qualche pretesa;
800 -> ristorante italiano con musichetta, tovaglie, tovaglioli in stoffa e bicchieri a calice.
Vino e birra hanno costi europei.

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Oltre a magiare si beve, e parecchio. In ogni posto di valenza trombereccia, mangereccia o comunque divagatoria, vi verrà chiesto cosa volete bere.

Insomma non si può bere Leo, Singha o Chang di continuo, per cui ogni tanto alterno con: pineapple juice, orange juice, mango juice, ice tea, tè verde freddo (come OISHI Green Tea), succhi ACE o acqua gassata (soda water). Pur prescindendo dal fatto che spesso (soprattutto in bar, gogo e gent.club) si tratta di roba annacquata, il locale è ben contento di fornire soft-drinks poiché ci guadagna di più rispetto agli alcolici.


In questo panorama paradisiaco avrei solo un appunto da riportare: gli orari di chiusura, dopo le 23 infatti l’offerta si riduce drasticamente. Molti buffet, ristoranti e praticamente tutte le strutture che afferiscono ad un centro commerciale... chiudono inesorabilmente.

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Miss Beer, the BJ queen
Sono tornado da Miss Beer [ Pattaya ], una notissima milfotta che gestisce un suo negozio dal nome piuttosto esplicito: Healthy Queen BJ. Si trova in Soi Chaiyapoon, sulla destra guardando il "You restaurant and sports bar", nella stessa via dell'Excite.
Non è certamente più una sgarzola, potrebbe avere passato i 50 ma io ho chiuso gli occhi, mi sono messo in modalità 'fuori piove e non abbiamo molto altro da fare' ed ho lasciato che Beer facesse quel che preferiva. E’ peraltro una donna intelligente che parla un buon inglese con cui si può passare piacevolmente tanto tempo. Lei pure, da brava pattayana del tempo che fu, ama la modalità slow. Dunque ci s’è lavati, ho avuto un ottimo massaggino ad olio nella modalità che preferisco: entrambi nudi, poi un lungo e soave BBJ/HJ/TF/CIM, supplemento di massaggio, chiacchiere e coccole, doccia finale. Forse un paio d’ore in totale.
Beer sa il fatto suo e la qualifica di BJ Queen non è certo esagerata. Come già avvenuto in passato non s’è parlato di quattrini. Ho lasciato 1.5k che mi parevano in linea con le tariffe standard, tenendo conto del fattore MILF, più 200 come tip.
Nel suo stile ha continuato per giorni a spedirmi via Line messaggi di buonanotte e buongiorno pieni di cuoricini, gattini, fiorellini e disegnini fantasy.
Riporto qualche foto dal suo profilo TF.
 

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Miss Beer, the BJ queen
Sono tornado da Miss Beer [ Pattaya ], una notissima milfotta che gestisce un suo negozio dal nome piuttosto esplicito: Healthy Queen BJ. Si trova in Soi Chaiyapoon, sulla destra guardando il "You restaurant and sports bar", nella stessa via dell'Excite.
Non è certamente più una sgarzola, potrebbe avere passato i 50 ma io ho chiuso gli occhi, mi sono messo in modalità 'fuori piove e non abbiamo molto altro da fare' ed ho lasciato che Beer facesse quel che preferiva. E’ peraltro una donna intelligente che parla un buon inglese con cui si può passare piacevolmente tanto tempo. Lei pure, da brava pattayana del tempo che fu, ama la modalità slow. Dunque ci s’è lavati, ho avuto un ottimo massaggino ad olio nella modalità che preferisco: entrambi nudi, poi un lungo e soave BBJ/HJ/TF/CIM, supplemento di massaggio, chiacchiere e coccole, doccia finale. Forse un paio d’ore in totale.
Beer sa il fatto suo e la qualifica di BJ Queen non è certo esagerata. Come già avvenuto in passato non s’è parlato di quattrini. Ho lasciato 1.5k che mi parevano in linea con le tariffe standard, tenendo conto del fattore MILF, più 200 come tip.
Nel suo stile ha continuato per giorni a spedirmi via Line messaggi di buonanotte e buongiorno pieni di cuoricini, gattini, fiorellini e disegnini fantasy.
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Non dimostra affatto 50 anni, fisico asciutto da ragazzina, viso comunque piacevole, sicuramente con molta esperienza.
 
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Non dimostra affatto 50 anni, fisico asciutto da ragazzina, viso comunque piacevole, sicuramente con molta esperienza.


 
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Pumpui!​

Barbecue/buffet (sia thai che internazionali)​

In tutta la Thailandia, da nord a sud, ce ne sono ovunque. Sia per famiglie locali (particolarmente i thai-BBQ, dove prendi quel che vuoi e te lo cucini sul tavolo) sia tourist oriented. Per quanto riguarda Pattaya ci sono moltissimi barbecue/buffet sia thai che internazionali, per tutte le tasche nell'intervallo 200-2000 THB, che spesso offrono una formula forfettaria del tipo all-you-can-eat. Tipicamente il prezzo è compreso tra 300 e 500, anzi… 299-499 ;-)
In molti posti ci sono tariffe diverse per i bimbi, proprio a sottolineare la vocazione familiare di tanti di questi posti. Ad esempio se la tua altezza è inferiore a 90 o 120cm, paghi sempre 200 ;-)
Ci sono moltissimi di questi posti, simili ad una grande tettoia su una piattaforma di cemento, aprono e chiudono abbastanza freneticamente tanto che a volte non hanno neppure un nome chiaro :-/
Si provi ad esempio a guardare periodicamente questo bollettino delle aperture/chiusure: Pattaya News Flash - Redirect to actual Page
vedrai da un mese all'altro una continua frenesia di aperture/chiusure di posti mangerecci.

La maggior parte degli albergoni a carattere western offrono un buffet, con orari e prezzi che vanno a comporre uno sterminato panorama di soluzioni possibili, però qui i prezzi sono più alti: 500-700THB.
Ecco alcune soluzioni, in ordine sparso, che ho sperimentato dei quali resta anche qualche traccia nella GGP:
- il Fish in Soi1 o la serie tra la 3rd e la Sukumvit
- Anton in Naklua Rd
- ottimo buffet di frutta e verdura da Sizzler al Central Festival (occhio: chiude alle 23)
- The Edge al 14° piano dell’Hilton (pranzo e cena con menù settimanale: http://www3.hilton.com/en/hotels/thailand/hilton-pattaya-BKKHPHI/dining/index.html (di particolare nota la pesciolata del venerdì). C’è anche un collegamento interno con l'ultimo piano del Central Festival). Ci si può devastare con la formula AYCE ad 1kTHB.
- il Pullman a Naklua
- Casa Pascal
- Hotpan
- TheElements e Larn&Thong sulla collina di Prathumnak Luxury 5-Star Beach Hotel | InterContinental Pattaya Resort / http://www.royalcliff.com/restaurants/larn-thong
- Ninja Thai
- A-One a Naklua https://www.a-onehotel.com/pattaya/seafood/
- Bella Express
- Marriott
- Centara
- Holiday-Inn https://www.ihg.com/holidayinn/hote...teldetail?cm_mmc=GoogleMaps-_-HI-_-TH-_-PYXPA
- ShabuShabu sushi buffet al V piano del CentralFestival
- Siam@Siam sulla 2nd
- swiss house Log in to Facebook cucina thai, europea e pure ita (a vé vé). Verandina, buon servizio, buffettino con zuppa del giorno, prezzi onestissimi
- Shabushi Buffet con cucina giapponese al Central Festival (formula all you can eat in 75 minuti!), mi è sembrato tanto apprezzato anche dalle nostre tritacetrioli mandorlate

- c’è un nuovo (2024) distrettino mangereccio molto variegato su Soi Bongkot 8, nel tratto che porta alla 3rd Rd. Resta aperto fino a tardi e mi è comodissimo quando torno dai clubbini ;-)
- non ci vado da parecchio e nella mia memoria si affaccia il sospetto che la vasca dei pesci sia colassata ma dovrei verificare. Comunque in una traversa circa a metà della Soi Buakhao si trova (trovava?) il fantasmagorico hotel Centara Azure con acquario cilindrico in mezzo alla sala. C'è anche una terrazza con piscinetta (ovviamente un po' costretta in questo anfratto urbano). Comunque sia mi son recato qui non per la guazza ma per il buffettone internazionale: carni, pesci, insalate, antipasti, dolci... variabile tutti i giorni. L'ambientino è vagamente da megalomani, tipo 007-contro-il-mafioso-di-Shangai, ma se ne può godere per meno di 700THB (prezzo per coppia!). Tutto molto glamour e plasticoso, comunque tanta roba e tutto purtroppo molto buono. Purtroppo perché spesso non resisto al desiderio di sperimentare selvaggiamente, finendo per quindi per frullare assieme cose come la marmellata di mango ed i gamberi tigre.
Oltre a tanti turisti asiatici (cinesi, filippini, coreani, thai e qualche indiano e russo) ricordo anche faranghi in occhiali da sole abbinati ad isaniane in abito lungo con calice di vino. A chi piace l'immaginario fleminghiano...
- ed infine il... Kinnaree con una formula esclusiva che non è facile trovare in giro per il mondo: 450thb, oppure gratis se... incluidi una scopata :-D


https://www.tripadvisor.com/Restaurants-g293919-zfp49-Pattaya_Chonburi_Province.html

https://quirkbrain.com/all-you-can-...MXygunuN.q1O9YT2noTzs-1717759213-0.0.1.1-3796

https://wanderlog.com/list/geoCategory/15126/places-to-eat-best-buffet-in-pattaya

https://www.tripadvisor.com/Restaurants-g293919-c33-zfp49-Pattaya_Chonburi_Province.html

https://www.tripadvisor.com/Restaurants-g293919-c39-zfp49-Pattaya_Chonburi_Province.html

https://www.tripadvisor.co.uk/ShowU...fet_Restaurant-Pattaya_Chonburi_Province.html

https://www.tripadvisor.com.au/Rest...s_Steak_Buffet-Pattaya_Chonburi_Province.html
 
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On-anism
In un momento di masochismo sono passato da Soi 6 deciso a combinare qualcosa.
Passando davanti al Where angels play vedo il bel sorriso di On. E’ effettivamente molto carina ed ha delle tette notevoli che mette bene in mostra.
1718440069314.png

In sintesi: è stata una esperienza mediocre non a basso prezzo.
Ormai in Soi 6 va così, tranne poche eccezioni, qualche fidelizzata, botte di culo e le anziane MILF del tempo che fu, ci si deve accontentare del fatto di poter ciappinare con una balda ventrentenne per un’oretta scarsa. Tutto qui. Sarebbe anche una cosa apprezzabile dalle nostre parti ma a Pattaya, scopazzando praticamente tutti i giorni, la semplice bellezza e la giovane età non bastano più e si cerca della professionalità o almeno della dedizione.
On è arrivata da poco, infatti bisogna parlarsi alla disperata via traduttorofono. Già questa seccatura dovrebbe essere un buon motivo per dirsi ciaociao. Comunque la musica rompicazzo nei baretti del gruppo NW è così alta che comunque sarebbe assai difficile parlarsi. La furbetta, evidentemente ben presto imbeccata dalle colleghe, tenta di fare una richiesta spropositata: 2k per uno ST. E’ vero che in Soi6 i prezzi, dopo millenni di stasi, crescono. Del resto è strapieno di clienti che evidentemente si fanno andare bene il semplice fatto di poter scopare furiosamente per una mezz’ora una bella ragazzotta purchessia.
Bevicchiamo qualcosa (250 baht LD+FD, uno scandalo) e cerco di capire la cornice contrattuale. On dice BF 1000, l’amica 500, mamasan 400. Dovrebbero sostituire il cartello “here customers are welcome” con “here customers are surely fucked”.
On dopo un po’ tentenna e rilancia con ST 1500, io rispondo 1000 mentre già sono in piedi per uscire ma On mi trattiene. Tante volte questo tipo di atteggiamenti è benaugurante tuttavia credo di avere confuso del genuino interesse con della ottusa insistenza. Infatti in stanza On si lascia fare qualsiasi cosa ma è sostanzialmente passiva:
- Ti strofino la cappella sulle tettone polimeriche?
- Certamente, eccole qua, io intanto chiamo a casa così mi accordo con la mamma per la spesa.
- Ti salto in groppa e mentre strofino l’uccello sulle chiappine uso i capelli come le redini di una cavallina?
- Si si ma presto che abbiamo ancora 20 minuti e devo ripittare le unghiette (On è una delle 3 mandorlette viste in mille anni che porta l’orologio al polso).

Il BBJ è scarsissimo il solito su&giù senza costrutto, va bene se sei appena sceso dall’aereo da Manchester dove non cucchi da tre settimane. Il resto è tuttavia quasi peggio: addirittura, manco fossimo in un gelido inverno nel microspazio dell’abitacolo di un’automobile con una OTR balcanica nella periferia di Lorenteggio, On tenta di accelerare via HJ  la considero una caduta di stile indegna della tradizione di questi nobili 300 metri di asfalto che hanno ospitato tante auguste regine della suzione.

Oltre che dalla decadenza dei tempi in camera sono rimasto un po’ spiazzato da un peculiare atteggiamento di questa giovanotta: dopo l’accenno di BBJ, On s’è piazzata in posa sacrificale: prona, gambe aperte e testa appoggiata al cuscino. Volendo io invece ancora un po’ di BBJ tento un approccio tattico: le salto a cavallo delle tette e ficco il cazzo in bocca. On non fa una piega.
Dopo un po’ però spalanca vieppiù le cosce ed indica dove dovrei inserire...
- OK anche se questo mouthfucking iniziava a trovare una sua quadratura ma, cara, l’etichetta non prevede un gommino?
- nocondom
- prego? intendi dire che hai dimenticato di prenderli dall’armadietto? hai finito la scorta? stai cercando una scusa per non scopare?
- NOCONDOM!
- si vabbè i thai sono spesso enigmatici ma tu mi pari genuinamente poco lucida.

Acchiappo dunque un Sagami dalla mia riserva portatile e procedo senza alcun ritegno tenendo il cazzo come uno spadone. On è una specie di bambola di gomma foderata di ghiaccioli: l’empatia tante volte provata, che è un fondamentale plus nel rapporto con le amate mandorlette, qui è svaporata in quella specie di cupo mutuo risentimento tanto evidente nel farang quadratico medio. In modalità Grunfurioso martello dentro e fuori un po’ alla bersagliera.
Sebbene con scarsa poesia, si conclude con sgommatura e spruzzata artistica :-/

Il modello Soi 6 è comodo: a tutte le ore ci sono betonierate di ragazze di tutte le stazze: l’alicetta, la modellina, la rotondona, quella aggressiva, la cerbiattina, bionde, a trecce, con codini, smalto verde, unghie mangiucchiate, nessun tatuaggio, tatuaggi parlanti, frenetiche, tranquille, tettone, tettine, culoni, culetti una varietà combinatoria abnorme. Proprio per ciò il rastrellamento richiede tempo alimentando l’insano proposito di individuare un ottimo. Comunque il modello è accattivante: vedi, chiacchieri, contratti, sborri, paghi. Minimo sbattimento ma… con la tristezza della serializzazione da supermercato. Si trovano anche tanti talenti ma vanno un po’ cercati e richiedono pure della fortuna. Comunque è tanto più affollato di altri posti, dunque nel bilancio tra praticità e dilettantismo è evidente che a moltissimi la formula piace.
 
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Pumpui! Mangiare in dolce compagia
I thai mangiano continuamente durante la giornata, sempre a piccole dosi. Non è detto che sia un male, semplicemente è diverso dal sistema occidentale colazione-pranzo-cena. Ad un certo punto passa il carrettino, che si annuncia con la trombetta, e le festanti si precipitano fuori dal negozio con ciotoline e sacchettini. Poi, accovacciate in un angolo, in fretta e furia si finiscono queste brodaglie piene di spezie, riso, carni, pesci e verdure tagliuzzate.
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La nostra repulsione per quelle cose misteriose si riflette perfettamente nella totale indifferenza delle ladies verso la cucina western. L’unico elemento di attrattiva per parecchie di loro è l’idea di trovarsi in un posto lussuoso, dove immancabilmente ordineranno piatti a loro del tutto sconosciuti ma belli costosi, fatalmente destinati ad essere appena assaggiati e poi abbandonati.

Io in genere mi gusto la cena in celestiale pace, magari mi porto una cosa bella da leggere. E’ una condizione che identifico con la mia personale idea di paradiso.
Le poche volte che, per motivi quasi sempre legati alla casualità, mi sono trovato attrezzato di squinzia mangiatrice, mi sono peritato di trovare un posto che avesse anche il menù thai (ad esempio F&B o la pizzeria Bella Italia) e meglio ancora con altre amiche con le quali si possa svagare chiacchierando a tutto spiano.
Ho avuto lomantic-dinner-with-topa anche piacevoli, però si deve verificare la convergenza di alcuni fattori: veloce piatto monoportata all’americana, buona intesa, desiderio di social time, poche difficoltà con l’inglese.

Si trovano in rete ormai tantissimi video girati a Pattaya: Pattaya di notte, Pattaya di giorno, la spiaggia, i baretti, la BR la WS, ecc. Per cui si può abbastanza capire cosa aspettarsi, Anche se io credo che per quel che vedono i miei occhi, foto e video non rendono bene ciò che invece lavora nella mia testa a formare il senso di attrazione per queste donne: il mix di vocina, modi gentili, desiderio di far bene il lavoro e di piacere.
Molta di questa fatica è sostenuta da una robusta vanità. Intendiamoci, la vanità femminile è comune a tutte le donne ed è una forza della natura. Però se sei cresciuto in un borgo agricolo, avendo per casa una specie di palafitta, oltre a te stesso hai poche altre cose. In tale scenario la cura di sè diventa il catalizzatore di tutte le attenzioni esogene ed endogene. E' lo strumento di lavoro, di ingresso in società, la definizione del proprio posto nella vita.
C'è una continua competizione, sempre temperata da atteggiamenti raramente apertamente ostili, tra le colleghe sul piano della bellezza ed alcune sono terrorizzate dall'idea di capitalizzare della ciccia.

Ci sono naturalmente anche quelle più arrotondate, e del resto sta cambiando, come altrove, la struttura dei consumi alimentari. In particolare i consumi di carne (come in tutta l'Asia) sono in esplosione e si registra una evidente diffusione dell'obesità tra i piccolissimi. Per cui col tempo forse delle skinny ne vedremo sempre meno.
Le mandorlette non amano sperimentare novità gastronomiche e mangiano sempre volentieri le cose tradizionali preparate dai carrettini, a base di riso, noodles, verdure un po' di carne e (meno di frequente) uova e pesci. Peraltro non concentrate alle ore pranzo e cena ma... quando hanno fame, un po' continuamente durante il giorno, mentre si chiacchiera magari accovacciati sul pavimento. L'idea di stare a tavola per più di mezzora con dei non thaiparlanti è invece avvertita come un'insopportabile tortura.

Comunque sia, soli o mandorlomuniti, si finisce per mangiare anche thai. Naturalmente per gli autoictoni è la più sublime della galassia mentre noi western guardiamo alla pochezza di questi mescoloni di roba pieni di spezie con un po’ di distacco. Spesso si tratat di varianti di un unico disegno un po’ scombinato: riso basmati fritto o bollito, gamberi, carne di pollo o maiale, verdure, frittata, coriandolo, erba cipollina, prezzemolo, basilico, funghi, asparagi, seppie, noodles, germogli di soia tutto assieme. Comunque sia, una volta un po’ compressa la componente piccante è una tipologia di alimentazione alla quale ricorro spesso.
Riporto di seguito alcuni classici che troveremo ovunque, anche dove non compaiono in menù ;-)
Thai cuisine - Wikipedia
List of Thai dishes - Wikipedia
Kung Pao Chicken: An Authentic Chinese Recipe - The Woks of Life
Phad kaphrao - Wikipedia
Tom yam - Wikipedia
Pad thai - Wikipedia
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Oltre al durian c’è un’altra leccornia tanto amata dagli autoctoni quanto guardata con diffidenza dagli occidentali: gli insetti fritti. Grilli, cavallette, scorpioni, formiche, forfecchie, scolopendre, bruchi fritti e venduti a caro prezzo. Ad esempio un paio di scorpioni possono costare 100thb.

Le lady passano tanto tempo appollaiate sui banconi esterni di club e baretti, dunque qui mangiano e spesso le vedrete felici di poter azzannare qualche bacherozzo fritto, segno di un momento di particolare prosperità.
Ho visto attegiamenti diversi. Ladies che cono scono la reazione faranga e, a fronte della possibilità di vedere scappare il potenziale cliente, tendono a non mostrarsi mentre divorano questi animaletti. E’ ovvio che il farang quadratico medio innescherà un pensiero filosofico su questioini di intersezione tra FK, pompini e ortotteri che potrebbe non essere salutare per gli affari. Ad esempio nell’ingressetto dell’Excite, ci sono spesso di questi banchetti, ma quando passa il farang tendono ad essere velocemente occultati.
Altre invece che mostrano baldanzose la propria voluttuosità alimentare sbattendo la questione in faccia al rammollito farang, chiarendo bene che una cosa è essere cresciuti a Manchester aspettando Babbo Natale ed un’altra essersi formati in un capanno nella Jungla dell’Isaan, non avere un’idea chiara di chi sia il proprio padre ed avere figliato in vista dei vent’anni ;-)

In generale, in riferimento all'isaniana quadratica media da baretto, nonostante dormano volentieri fino a metà mattina, non fanno vite tanto agiate, abitano spesso nello stesso posto nel quale lavorano, hanno qualche casino (con amici, parenti e fidanzati), hanno qualche acciacco da motorino ed il 97.53% ha avuto un figlio circa appena ha potuto e questo spesso si vede ma, a suon di tatuaggi e grazie alla giovane età, tendono a mascherarlo.
Osservo comunque spesso anche madri, zie, nonne (!) con pelli perfette e gambe splendide. Forse l'assenza di vite frenetiche, di mariti e soprattutto dell'inverno (con tutti i suoi problemi di malanni e tradizioni alimentari che prevedono grassi e zuccheri) forse gioca la sua parte.
Pochissime fumano, moltissime sbevazzano, sottovalutando parecchio la cosa. Nei baretti trangugiano bicchierini di schifezze alcoliche a ripetizione, trovandolo divertente. Nelle discoteche le cose vanno ancora peggio ed ubriacarsi fino a non riuscire a stare in piedi è considerato molto molto divertente.
Ma, relativamente alla loro capacità attrattiva, non va dimenticato un fatto tutt'altro che secondario: raramente hanno più di 35 anni.
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C’è un'altra via al pranzo/cena in dolce compagnia: molti Gentlemans’ Club offrono infatti il servizio cucina, non come Kinnare limitato ad uno specifico giorno ma tutti i giorni. Ad esempio il Jade house, l’Olive, Buzzin’ Lounge, Cat Flaps, Three Ways o il Camel Toe. Ci si ritrova dunque a mangiare circondati da mandorlette (generalmente assetate) e ben disposte allo smanaccio. Può essere un’esperienza da fare qualche volta:

https://www.gentsclubs.com/_files/ugd/a7bc28_556d2aeddc0d4fb1923a4e7f73bffb50.pdf
https://www.gentsclubs.com/_files/ugd/a7bc28_a36e84b0e0c042888785f3887d7064d8.pdf
 
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Un piccolo nome per una piccola lady
Una ragazza d’oro: gran professionista. Il tempo passa ma lei è sempre minuta ed aggraziata. Almeno ai miei occhi ha sempre un fisico da ragazzina, impreziosito dagli splendidi capelli lunghi fino al culo che mi fanno salire parecchio la pressione.
Abbiamo scopazzato e dormito assieme tante volte, dato anche che parla un buon inglese. Lei è sempre stata iperservizievole anche se ho spesso una sensazione di qualcosa di misterioso che non ho mai capito. Cioè lei fa di tutto per capire quel che desidero e si applica, eppure avverto una specie di pensiero in sottotraccia inafferrabile, proprio come il povero Mathieu Faber ;-)
Comunque è una delle cosiddette fidelizzate: la frequento da anni, la vedo spesso, nonostante le tettine piccole la trovo sempre attraente e lei sa ormai cosa mi piace.
Il fatto che sia così carina e skinny ma tecnicamente abilissima con bocca, mani e minifighina creano quell'irresistibile mix ragazzina&maiala al quale è difficile resistere. La sua età invero è assai più da mamma che da ragazzina ma naturalmente agli occhi farang questo non si vede.
Ha lavorato al Club 4 (Bongkot 8), al Fire (Soi 6), Al WAP (Soi 6) ed ora al Malibu in Soi Bongkot 5. La pago secondo l'estro del momento e non ne abbiamo quasi mai discusso prima. Al Malibu le tariffe sono quelle standard pre-COVID: 350BF, 1k lady, 150 LD+FD a cui aggiungo qualche cento di tip.
Spesso, prima di salire in camera o di andare da me quando il locale chiude, mi coccola un po' su uno dei divanoni del locale oppure mi mette seduto sul pavimento (beh, insomma, su un cuscinone appoggiato sul pavimento) nella saletta in fondo al locale, poi mi si sidede dietro, così che io possa appoggiarmi a lei come ad uno schienale in pelle umana ;-)
Generalmente attacchiamo una lunga sessione di chiacchiere, beveraggi, verdurine piccanti, massaggio alla testa. Poi, quando le pare, passa davanti, mi si siede sulle gambe, mi baciozza meravigliosamente ed inizia a togliermi ogni strato, avviando i nostri lavori verso lo specifico business core.
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Notina di servizio: è decisamente partita la stagione monsonica e parimenti è attestata la low-season. Insomma fa sempre caldo, anche se meno che un paio di mesi fa dato che piove tutti i giorni, ma la differenza è che... non c'è nessuno! Zero turisti, sono rimasti solo i resident. Il traffico è assai ridotto e quasi solo fatto di auto, i motorini sono rari. Vedere la Buakhao così libera fa un po' impressione. Però i locali sono pieni di ladies. Ho visto dei canuti sessantenni contesi da certe principessine che normalmente viaggiano ad un paio di metri da terra ;-)
 
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