E ora mi faccio una domanda da solo e provo a rispondermi, visto che sono sicuro che molti se la saranno fatta e avrebbero voluto rivolgerla, ma per evitare discussioni, magari se la sono risparmiata:
"
Come si fa a connettersi con un laptop ed uno smartphone ad internet???"

ahhahahahahahha :sarcastic_hand:
Dai, scherzo... so che la domanda è:
"Ma chi va coi ladyboy, è GAY?"
Beh, tolto che ogni persona ha una opinione e va rispettata, la mia è "NO"!
No per una serie di ragioni che obbiettivamente sono piuttosto esplicative.
La mia opinione è anche dettata dalla personale conoscenza di frequentatori di LB...
...e anche qualche esperienza!
- Innanzitutto, solitamente chi va a ladyboy non disdegna assolutamente la figa! Anzi, diciamo che per molti il ladyboy è una piacevole variante al vagare in cerca di belle topolone con cromosomi XX. Al contrario, un uomo gay che va con uomini (gay) non è attratto dai ladyboy.
- Chi va con ladyboy non è attratto dalla figura maschile e non ha atteggiamenti che identifichino omosessualità. Chi va con ladyboy vuole le tette, il culo perfetto, le curve, la pelle liscia e profumata. Per i gay, come per le lesbiche, ci sono locali apposta e questi ultimi non sono frequentati da ladyboy, che puntano a locali frequentati da etero.
- Un ladyboy, sentendosi ed identificandosi come vera donna, cerca un uomo, non un gay. Difficile se non impossibile (tolti i filmati porno creati dalle fantasie maschili) che due ladyboy abbiano rapporti tra loro. Difficile se non impossibile che un ladyboy Thai accetti una donna come cliente. Sarebbero i ladyboy stessi ad essere "testimonial" della NON omosessualità dei propri clienti.
- Chi va a ladyboy è attratto da quelle molto femminili, curate, eleganti ma soprattutto BELLE!
Non dai Mostricciattoli!!! Solitamente i ladyboy brutti e mascolini vengono guardati con disgusto. Dalle reazioni di questi ultimi nascono le varie situazioni violente che si possono creare nell'ambiente LB. Ci sono perché c'è sempre qualche vecchio bavoso squattrinato (e generalmente rifiutato) che si abbassa a certi livelli, ma soprattutto perché il business GAY di Pattaya è piuttosto ristretto, quindi i "prostituti" saltano il guado, inforcano una parrucca, una gonna e un paio di tacchi e provano a fare i ladyboy di "terza classe".
- Esistono varie categorie di uomini che rifiutano la figura del ladyboy ma che chiedono alle loro donne di adottare comportamenti sessuali (con giocattoli sessuali) che potrebbero avere riferimenti a rapporti che si avrebbero con ladyboy, e questi ultimi mai si porrebbero dubbi sulla propria eterosessualità.
Non sto ad approfondire, ma in quanti non hanno ricevuto da una donna "attenzioni" particolari magari durante un soffocotto?? Qualcuno è andato anche oltre...
Da questo deduco che il "rifiuto" è puramente psicologico.
Perchè, pur facendo le stesse cose, chi va con un ladyboy (magari più attraente di una donna vera) dovrebbe considerarsi gay?
- Ladyboy non significa per forza "dominante", quindi un ladyboy può comportarsi in maniera più che "sottomessa" o atteggiarsi a "dominante", nello stesso modo in cui potrebbe comportarsi qualsiasi donna. Ladyboy non vuol dire per forza "attivo", anzi molti ladyboy non amano il ruolo e spesso perdono clienti proprio per via di questo limite imposto dalla propria "femminilità" fisica e psicologica. Quindi per andare a ladyboy non bisogna per forza essere passivi o "prendinculi" o checche...
Comunque, queste sono alcune ragioni base della mia personale opinione.
Di sicuro chi va con ladyboy è una persona che vuole sperimentare nuovi orizzonti e non negarsi nulla... persona con un po' di genuina perversione che sovrasta la "paura" di essere giudicato da altri...
insomma, un qualcuno che vuole divertirsi fregandosene di quello che possono pensare gli altri.
Poi il profilo del frequentatore di ladyboy è quello di una persona che ha già provato un po' tutto, forse un po' annoiato, che non ha pregiudizi e con una mentalità piuttosto aperta.
La figura classica è europeo (anglosassone), over 30/35, magari divorziato e benestante.
Credo che i ladyboy, vista la perfezione fisica che ormai raggiungono e vista la coerenza psicologica che si abbina perfettamente al 99% del loro corpo, debbano essere considerati più come un TERZO GENERE, piuttosto che uomini modificati.
Ma ripeto, ognuno ha le proprie convinzioni.