Confermando la legge di Murphy, ogni volta che dopo un lento risveglio nella mia stanze ho detto: "oggi vado là per incontrare quella", sono sempre rimasto a bocca asciutta.
Attraversi Pattaya, arrivi e guarda caso è il suo "day off" o è di turno al tempio o è tornata per 2 giorni a casa per il "buffalo sick" o è barfinata per qualche giorno!!!
(o semplicemente è sotto a farsi pompare da qualcuno proprio in quel momento).
Ovvio, se si parla di fare 200 metri per raggiungerla, ci sta...
poi, esistono sempre centinaia di alternative già conosciute per metterci la pezza...
ma chi, come me, si muove a piedi o coi "cassonetti blu", rimanere a bocca asciutta può risultare fastidioso.
Tra l'altro (apro una parentesi) hanno ricominciato a circolare regolarmente i bahtbus in soi Buakhao???
A giorni alterni si eclissavano e diventavano vere e proprie chimere... soprattutto in ore pre serali, quelle del delirio totale di traffico!
Comunque, correre DIRETTAMENTE dalla "gnagna", può essere un modo di ottimizzare i tempi, ma SOLO se si è PRENOTATO o si ha la certezza della sua presenza!
Un po come nei ristoranti: più sono ricercati, più c'è il rischio di rimanere a digiuno!
Se hai il numero, contatti la zoccola e le dici: "fra x minuti sono lì" e tutto finisce a tarallucci e vino!!
Se no, se si parte alla cieca, con la presunzione che 'ste tipe stiano lì ad aspettare proprio noi, subentra la MURPHY LEX!
Come dice il dottore (Grunf), girare senza soluzione, un po' come un ROOMBA, per Pattaya ha il suo fascino e spesso si presentano "occasioni sorpresa" che ti fanno ricordare quanto è unica Pattaya.
Certo che questo implica camminare come i pellegrini di Santiago di Compostela e sudare come fontane.
Il tutto con il rischio di tornare in room senza aver consumato o, peggio, buttarsi all'ultimo momento sulle prima che capita che ti bidona come fossi un pollo appena arrivato.
Il tutto abbinato a dolori ai piedi e qualche dolorosissima vescica da scarpa scomoda.
Io preferisco GIRARE e affidarmi all'intuito per garantirmi la SORPRESA...
ma bisogna avere quella calma (e tempo) tale da non dover rimpiangere qualche giorno passato a Pattaya senza aver infilato il pisello da qualche parte!
Ma soprattutto ci vuole il "cuore impavido":
quando l'occasione si presenta, non esiste tentennare, non funziona dire "ci penso... ma sì, tanto sto a Pattaya ancora XX giorni"!
bisogna BUTTARSI e seguire il proprio UCCELLO...
uccello che fin'ora è stato l'artefice dei miei più folli e favolosi ricordi!!
Bisogna tenere sempre in mente che a Pattaya succede di tutto, ma non è detto che se ti succede una volta, ti succeda anche la seconda!
Se solo il pensiero ti sfiora e ti seduce, approfittarne sempre!
C'è solo un aspetto negativo del vagabondare: gli approcci indesiderati.
Questi approcci VANNO RIFIUTATI esplicitamente.
Non si dice "ora no, magari la prossima volta..." perché 'ste tipe si ricordano e la "prossima volta" vanteranno il diritto di romperti i coglioni (anche in maniera fastidiosa quando trattasi di ladyboy).
Quindi si dice NO... e basta... niente scuse e niente giustificazioni.
Meglio dire "non ho soldi" o "non sei il mio tipo", almeno il discorso è chiuso.
Attraversi Pattaya, arrivi e guarda caso è il suo "day off" o è di turno al tempio o è tornata per 2 giorni a casa per il "buffalo sick" o è barfinata per qualche giorno!!!
(o semplicemente è sotto a farsi pompare da qualcuno proprio in quel momento).
Ovvio, se si parla di fare 200 metri per raggiungerla, ci sta...
poi, esistono sempre centinaia di alternative già conosciute per metterci la pezza...
ma chi, come me, si muove a piedi o coi "cassonetti blu", rimanere a bocca asciutta può risultare fastidioso.
Tra l'altro (apro una parentesi) hanno ricominciato a circolare regolarmente i bahtbus in soi Buakhao???
A giorni alterni si eclissavano e diventavano vere e proprie chimere... soprattutto in ore pre serali, quelle del delirio totale di traffico!
Comunque, correre DIRETTAMENTE dalla "gnagna", può essere un modo di ottimizzare i tempi, ma SOLO se si è PRENOTATO o si ha la certezza della sua presenza!
Un po come nei ristoranti: più sono ricercati, più c'è il rischio di rimanere a digiuno!
Se hai il numero, contatti la zoccola e le dici: "fra x minuti sono lì" e tutto finisce a tarallucci e vino!!
Se no, se si parte alla cieca, con la presunzione che 'ste tipe stiano lì ad aspettare proprio noi, subentra la MURPHY LEX!
Come dice il dottore (Grunf), girare senza soluzione, un po' come un ROOMBA, per Pattaya ha il suo fascino e spesso si presentano "occasioni sorpresa" che ti fanno ricordare quanto è unica Pattaya.
Certo che questo implica camminare come i pellegrini di Santiago di Compostela e sudare come fontane.
Il tutto con il rischio di tornare in room senza aver consumato o, peggio, buttarsi all'ultimo momento sulle prima che capita che ti bidona come fossi un pollo appena arrivato.
Il tutto abbinato a dolori ai piedi e qualche dolorosissima vescica da scarpa scomoda.
Io preferisco GIRARE e affidarmi all'intuito per garantirmi la SORPRESA...
ma bisogna avere quella calma (e tempo) tale da non dover rimpiangere qualche giorno passato a Pattaya senza aver infilato il pisello da qualche parte!
Ma soprattutto ci vuole il "cuore impavido":
quando l'occasione si presenta, non esiste tentennare, non funziona dire "ci penso... ma sì, tanto sto a Pattaya ancora XX giorni"!
bisogna BUTTARSI e seguire il proprio UCCELLO...
uccello che fin'ora è stato l'artefice dei miei più folli e favolosi ricordi!!
Bisogna tenere sempre in mente che a Pattaya succede di tutto, ma non è detto che se ti succede una volta, ti succeda anche la seconda!
Se solo il pensiero ti sfiora e ti seduce, approfittarne sempre!
C'è solo un aspetto negativo del vagabondare: gli approcci indesiderati.
Questi approcci VANNO RIFIUTATI esplicitamente.
Non si dice "ora no, magari la prossima volta..." perché 'ste tipe si ricordano e la "prossima volta" vanteranno il diritto di romperti i coglioni (anche in maniera fastidiosa quando trattasi di ladyboy).
Quindi si dice NO... e basta... niente scuse e niente giustificazioni.
Meglio dire "non ho soldi" o "non sei il mio tipo", almeno il discorso è chiuso.