Secondo me, possedere la conoscenza implica l'assenza di desiderio....ed è questo il prezzo da pagare.
Soltanto una mente libera,non condizionata dal desiderio,è in grado di giungere alla conoscenza senza pregiudizi
e irrazionalità....Il desiderio ti porta inevitabilmente a percorrere una strada condizionata,limitando la tua capacità di
scegliere e valutare obiettivamente....Non porto neppure ad esempio il desiderio sessuale,sarebbe troppo facile....
rincoglionisce completamente,offuscando la mente....ma del resto è la caratteristica di qualsiasi desiderio,sebbene
non in maniera così evidente...Il grande Seneca,che,a mio parere,rimane il massimo riferimento in campo filosofico,
esprimeva un giudizio in merito molto preciso:"Il sommo bene consiste nella convinzione e nel comportamento di una
mente perfetta,che non segue tutto ciò che il desiderio del piacere la persuaderà a fare"....
Nessuno può possedere la conoscenza assoluta, e quindi la conoscenza è una ricerca, un percorso, ed in quanto tale non può essere priva (almeno sotto certi aspetti) del desiderio. Il desiderio può essere definito anche come una tensione verso un obiettivo: "desiderio di sapere".
Non sono i desideri che condizionano la mente ma è la mente che condiziona i desideri.
Se sono abbastanza intelligente e coraggioso da capire che l'ambiente in cui vivo mi limita ho il "desiderio" di andare oltre; di superare certe barriere.
Quindi il desiderio non è solo ricerca del piacere inteso come appagamento o soddisfazione finale.
Il desiderio è anche una molla che ci spinge a crescere, a cercare di capire.
Non a caso si dice: "desidare di essere migliori".