Ci sono due domande fondamentali che condizionano il nostro modo di pensare e di agire.
La prima è: esiste qualcosa al di là di questa vita?
La stessa domanda fu posta ad un maestro zen, che rispose: " non lo so, non sono ancora morto".
Credo che sia meglio porsi questa vita come obiettivo.
A questo punto sorge l'altra domanda: qual'è dunque il senso della vita?
Non è chiaro, a livello individuale, quale sia questo senso, perciò sembra poco utile sentirsi addosso troppa pressione, come se ci fosse un traguardo preciso da raggiungere. Il rilassamento dovuto all'incertezza è un metodo migliore per vivere. Quando siamo rilassati proviamo piacere e ci sembra di ritrovare uno stato al di là del tempo, del dove, del genere sessuale e perfino della razza umana. Possiamo sentire meglio ed apprezzare più in profondità. E, quando lasciamo qualcosa agli altri, compiamo un atto di magia, scriviamo una poesia senza firma, diamo il nostro colpo di pennello al quadro della coscienza universale.