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Da un anno, ho consolidato una posizione lavorativa direi invidiabile, che mi permetterebbe - fra le altre cose - di avvicinare facilmente fica Free.
Ma andiamo per gradi. Non è solo di questo che voglio parlare.
Parliamo di sesso e potere.
Questa mattina, quando mi è balenata in mente l'idea di scrivere questo Post, ho letto la storia di un regista non particolarmente famoso (ma comunque influente), che sfrutta sia la sua avvenenza fisica che la sua prestigiosa posizione lavorativa, per trombare le attrici. O meglio: per trombare le attricette. Ripeto, non si tratta di un regista famosissimo, che ha accesso alle Star internazionali. Si tratta di un regista di discreto livello, che non potrebbe mai trombare TOPE MODEL famose in tutto il mondo, ma che può comunque avvicinare quintali di gnocca. Fiche dei casting, fiche delle audizioni, fiche dei provini, attrici di piccoli teatri, ragazze "immagine" attive fra le televisioni locali... e tutta una serie di belle donne, che sognano di diventare Star del grande schermo. Donne disposte a farsi sfondare, pur di sfondare nel mondo dello spettacolo.
- Che spettacolo!
- Calma.
Io non faccio un discorso moralista.
Ognuno fa quello che vuole.
Non faccio nemmeno un discorso "filo-femminista". Del tipo: "gli uomini di potere sono tutti maiali, i registi e i produttori ci provano con le attrici, trattano le donne come oggetti" - e tutto un grande mare di cazzate.
Questi discorsi di lana caprina ce li propinano quotidianamente giornali e media, attivisti "woke", influencer in cerca di like, produttori o editori che si prestano a pubblicare ovvietà per manovre da trenta denari.
No.
Nulla di tutto ciò.
Andiamo a fondo (come quando si tromba!).
Da un anno, dicevo, ho consolidato una posizione lavorativa che mi permetterebbe di avvicinare donne (più o meno giovani, più o meno belle!) e di fare un po' come fa quel regista di cui parlavo sopra. Potrei fare qualche proposta indecente, nella speranza di trombare aggratis, di tanto in tanto, qualche bella fica.
Potrei farlo, ma non lo faccio. E non perché io sia un Paladino della Giustizia, un Paladino della Moralità. Io sono e resto solo un banale Paladino del pompino, non mi preoccupa l'aspetto etico.
Ripeto, ognuno fa ciò che vuole.
Evito di avvicinare con "scuse lavorative" delle donne, perché - oltre ai problemi che ne potrebbero nascere - io credo che la qualità del sesso che si ottiene in situazioni del genere sia estremamente scarsa. Inoltre, "promettere sogni" (o comunque vantaggi!) in cambio di sesso mi sembra quanto mai squallido.
Molti rapporti - ne sono certo - finirebbero solo per diventare situazioni "cringe", imbarazzanti, sconvenienti. Fredde.
Si parla dappertutto dello squallore del Punter, di questo essere strisciante che si "approfitta" di povere fiammiferaie costrette a vendere il proprio corpo. Il Punter si avvale del potere dei soldi, certo. Ma si tratta di cifre circoscritte, non esorbitanti, e - soprattutto - pattuite a chiare cifre dalla ragazza stessa. Non trombo una Pay promettendole un sogno. Le corrispondo ciò che mi chiede. Finito lì.
Ripeto: ognuno fa quello che vuole.
Ognuno tromba attraverso le strategie che preferisce.
Docenti universitari che sfruttano la cattedra per metterci le studentesse a pecorina.
Professionisti altolocati che sfruttano la loro posizione per provare le posizioni del Kamasutra.
Gente del mondo dello spettacolo che propone alle aspiranti attrici di farselo aspirare con la bocca.
In breve: usare il potere "nudo e crudo" per scopare a crudo.
Che c'entra tutto questo con il Topic di questo 3D?
Che c'entra tutto questo con la domanda: "Perché gli uomini vanno a Pay?".
Io credo che una delle ragioni per le quali si preferisca scegliere le Pay - talvolta - potrebbe essere una sorta di "repulsione" per un uso così viscido - e tutto sommato scontato - del "potere". Inoltre, situazioni di questo genere tendono ad essere pericolosissime dal punto di vista professionale. Insomma: si va a Pay per evitare l'ambiguità.
Io voglio trombare, la Pay vuole 150 Euro in più per comprarsi una borsa costosa.
Detto. Fatto.
Della serie: nessuna "manipolazione" - se non quella necessaria al cazzo per farlo rizzare!
Ma andiamo per gradi. Non è solo di questo che voglio parlare.
Parliamo di sesso e potere.
Questa mattina, quando mi è balenata in mente l'idea di scrivere questo Post, ho letto la storia di un regista non particolarmente famoso (ma comunque influente), che sfrutta sia la sua avvenenza fisica che la sua prestigiosa posizione lavorativa, per trombare le attrici. O meglio: per trombare le attricette. Ripeto, non si tratta di un regista famosissimo, che ha accesso alle Star internazionali. Si tratta di un regista di discreto livello, che non potrebbe mai trombare TOPE MODEL famose in tutto il mondo, ma che può comunque avvicinare quintali di gnocca. Fiche dei casting, fiche delle audizioni, fiche dei provini, attrici di piccoli teatri, ragazze "immagine" attive fra le televisioni locali... e tutta una serie di belle donne, che sognano di diventare Star del grande schermo. Donne disposte a farsi sfondare, pur di sfondare nel mondo dello spettacolo.
- Che spettacolo!
- Calma.
Io non faccio un discorso moralista.
Ognuno fa quello che vuole.
Non faccio nemmeno un discorso "filo-femminista". Del tipo: "gli uomini di potere sono tutti maiali, i registi e i produttori ci provano con le attrici, trattano le donne come oggetti" - e tutto un grande mare di cazzate.
Questi discorsi di lana caprina ce li propinano quotidianamente giornali e media, attivisti "woke", influencer in cerca di like, produttori o editori che si prestano a pubblicare ovvietà per manovre da trenta denari.
No.
Nulla di tutto ciò.
Andiamo a fondo (come quando si tromba!).
Da un anno, dicevo, ho consolidato una posizione lavorativa che mi permetterebbe di avvicinare donne (più o meno giovani, più o meno belle!) e di fare un po' come fa quel regista di cui parlavo sopra. Potrei fare qualche proposta indecente, nella speranza di trombare aggratis, di tanto in tanto, qualche bella fica.
Potrei farlo, ma non lo faccio. E non perché io sia un Paladino della Giustizia, un Paladino della Moralità. Io sono e resto solo un banale Paladino del pompino, non mi preoccupa l'aspetto etico.
Ripeto, ognuno fa ciò che vuole.
Evito di avvicinare con "scuse lavorative" delle donne, perché - oltre ai problemi che ne potrebbero nascere - io credo che la qualità del sesso che si ottiene in situazioni del genere sia estremamente scarsa. Inoltre, "promettere sogni" (o comunque vantaggi!) in cambio di sesso mi sembra quanto mai squallido.
Molti rapporti - ne sono certo - finirebbero solo per diventare situazioni "cringe", imbarazzanti, sconvenienti. Fredde.
Si parla dappertutto dello squallore del Punter, di questo essere strisciante che si "approfitta" di povere fiammiferaie costrette a vendere il proprio corpo. Il Punter si avvale del potere dei soldi, certo. Ma si tratta di cifre circoscritte, non esorbitanti, e - soprattutto - pattuite a chiare cifre dalla ragazza stessa. Non trombo una Pay promettendole un sogno. Le corrispondo ciò che mi chiede. Finito lì.
Ripeto: ognuno fa quello che vuole.
Ognuno tromba attraverso le strategie che preferisce.
Docenti universitari che sfruttano la cattedra per metterci le studentesse a pecorina.
Professionisti altolocati che sfruttano la loro posizione per provare le posizioni del Kamasutra.
Gente del mondo dello spettacolo che propone alle aspiranti attrici di farselo aspirare con la bocca.
In breve: usare il potere "nudo e crudo" per scopare a crudo.
Che c'entra tutto questo con il Topic di questo 3D?
Che c'entra tutto questo con la domanda: "Perché gli uomini vanno a Pay?".
Io credo che una delle ragioni per le quali si preferisca scegliere le Pay - talvolta - potrebbe essere una sorta di "repulsione" per un uso così viscido - e tutto sommato scontato - del "potere". Inoltre, situazioni di questo genere tendono ad essere pericolosissime dal punto di vista professionale. Insomma: si va a Pay per evitare l'ambiguità.
Io voglio trombare, la Pay vuole 150 Euro in più per comprarsi una borsa costosa.
Detto. Fatto.
Della serie: nessuna "manipolazione" - se non quella necessaria al cazzo per farlo rizzare!