Gazzetta di Reggio:
Uomo trovato nudo senza vita in un letto
Quartiere Rosta: morte misteriosa ieri di un 48enne reggiano. Il cadavere è stato rinvenuto in un appartamento di via Wybicki: ad avvisare il 118 una telefonata anonima
REGGIO EMILIA
«Venite, c’è un uomo che sta male. Via Wybicki 25..». La telefonata che arriva alla Centrale operativa è concitata e soprattutto anonima. La voce, maschile, ha un accento tipico dei cinesi e riattacca prima di dare altre informazioni. In pochi attimi, in via Wybicki 25, nel cuore del quartiere della Rosta Nuova, fatto di quelle palazzine faccia in cui convivono- più che in altre parti della città - famiglie reggiane e famiglie di stranieri, arrivano un’ambulanza e un’automedica del “118” e una pattuglia dei carabinieri. La scena che i soccorritori e le forze dell’ordine si trovano davanti è prima inquietante e poi agghiacciante. Salendo le scale della palazzina, il medico e i volontari di Reggio Soccorso, s’imbattono in un appartamento con la porta spalancata. Entrano. Chiamano, ma nessuno risponde: nell’appartamento non c’è nessuno. Almeno di vivi: nella camera da letto, su un letto disfatto c’è un uomo. Nudo, a pancia in giù. Il medico del “118” prova immediatamente a constatarne le condizioni. Ma l’unica cosa da constatare è che l’uomo è morto. Invero, non da molto: con ogni probabilità, quando la voce maschile ha chiesto aiuto chiamando il “118” l’uomo era ancora in vita. E’ una supposizione, al pari di quella che, fino a pochi minuti prima con lui ci fosse qualcuno.
In camera, i carabinieri, trovano i vestiti dell’uomo. Con i documenti: è un uomo di 48 anni, nato e residente a Reggio, anche se dall’altra parte della città. Dove una moglie e due figli non sanno nulla di quanto gli è accaduto. L’hanno probabilmente visto partire da casa, poco dopo le 15, in sella al suo scooter. Uno scooter che i carabinieri trovano parcheggiato proprio nel portico del palazzo di via Wybicki. Non vi è alcuna certezza sulle cause della morte del 48enne, ma soltanto delle ipotesi. La più probabile è quella che l’uomo sia stato colto da un malore, più probabilmente un infarto. Del resto, sul corpo del 48enne, il medico del
“118” non ha trovato alcun segno che faccia pensare a un’aggressione o peggio a un’omicidio. E il contesto in cui il corpo senza vita dell’uomo è stato trovato dai carabinieri autorizza ad avvalorare questa ipotesi. Sarà comunque soltanto l’autopsia a dire una parola decisiva sulle cause di questo inquietante decesso. Un’autopsia che verrà probabilmente disposta nelle prossime ore dal sostituto procuratore Isabella Chiesi che è il titolare di questa inchiesta. Una inchiesta che dovrà giocoforza rispondere anche ad altri quesiti. Il primo: chi era con l’uomo quando questi si è sentito male. In questo senso potrebbero essere importanti le testimonianze di qualche vicino, qualche inquilino di quel palazzo. Un lavoro, questo, che i carabinieri di Reggio hanno immediatamente iniziato, assieme a quello di contattare il proprietario (o l’affittuario) di quell’appartamento, teatro di questa tragedia dai contorni ancora oscuri.