A l'arport què parché l'trop bela!
Riporto perchè questa è troppo bella!
DOLCE VITA ALL'EUROPARLAMENTO
"I deputati trascurano il lavoro
per andare con le prostitute"
Scoppia la polemica a Bruxelles dopo l'intervista di Silvana Koch*-Mehrin, eurodeputata liberale tedesca, che accusa i colleghi. Pronte le replice: "Inaccettabile, queste dichiarazioni ci insudiciano"
Bruxelles, 21 novembre 2008 - Articolo di Luigi Offeddu tratto da Corriere.it
Sulla gelida crisi finanziaria, tutti d'accordo. Ma sulle roventi pulsioni del sesso, no: è lite, al Parlamento Europeo, fra chi denuncia il presunto pullulare di prostitute intorno agli eurodeputati e chi invece, indignato, respinge ogni insinuazione. È quello che ha fatto ieri Joseph Daul, presidente del gruppo popolare, nei confronti di Silvana Koch* -Mehrin, 38 anni, eurodeputata liberale tedesca che aveva sollevato il velo su quanto accadrebbe fra Strasburgo e Bruxelles. Daul ha tacciato la collega di disinformazione, e ha chiesto le scuse ufficiali del suo gruppo politico. Ma finora, niente scuse. E le parole restano.
La signora Koch-Mehrin - che in Germania è stata capolista dei liberali - aveva lanciato le sue accuse in un'intervista rilasciata al settimanale Bunte: i deputati, aveva detto, vanno a Strasburgo per i 4 giorni di lavori della sessione mensile "come a un campeggio estivo, come alle gite di classe. Pensano: qui nessuno mi conosce, posso fare ciò che voglio. La casa, la famiglia e gli amici sono lontani, non solo per i deputati, ma anche per i loro dipendenti, i lobbisti e i giornalisti. Dopo le sessioni, si mangia, poi si va in hotel. Oppure si festeggia nei bar".
Quanto alle professioniste dell'amore, "le strade che portano al Parlamento ne sono piene". Conclusione, e morale della riflessione: "I deputati trascurano il lavoro per andarsene con le prostitute". Per Daul questa visione della vita nei palazzi della Ue è "inaccettabile". E anche il pulpito da cui viene la morale, sarebbe discutibile: "Queste dichiarazioni ci insudiciano, ci diffamano, quando poi la collega non è quasi mai qui e non lavora".
Daul ha fatto sapere di aver ricevuto l'appoggio "unanime" dei colleghi (maschi, si presume) in una riunione a porte chiuse, e ha annunciato l'invio di una lettera al presidente dell'Europarlamento, Hans-Gert Pöttering. Non sarebbe la prima missiva, su questi temi. Qualche settimana fa, 37 deputati avevano scritto proprio a Pöttering chiedendogli che "l'Europarlamento usi solo alberghi che forniscano la garanzia di non essere coinvolti nel commercio del sesso" e il cui personale "abbia istruzioni scritte su questo argomento".
Parlando più in generale (o forse no), i politici auspicavano "un cambiamento di mentalità ", per porre fine "alla prassi di molti alberghi che forniscono sesso come se si trattasse di un servizio qualsiasi". Nel 2006, il [CENSORED] Nordico di Copenaghen - ricordavano i deputati - ha assunto un impegno ufficiale proprio in questo senso: e perché non potrebbe farlo anche l'Europarlamento? I 37 firmatari della lettera erano, e sono, tutti scandinavi.
Fonte:
http://quotidianonet.ilsole24ore.com/20 ... voro.shtml
Commento:
po a rampan i maron a nueter.....
ma va dar vi i ciap!
* in nomine, nomen!