Proposta di legge per punire i punter

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Concordo con Deadpool, essendo più o meno coetaneo, mi trovo in linea con il suo pensiero.

In italia ci sono due problemi che stanno creando per me dei problemi, troppi morti di figa che sbavano anche per un cetaceo e ragazze che ormai pensano di essere tutte delle modelle. Iniziano più a vivere serenamente l'astitenza e renderci conto che non dobbiamo morire dietro alle ragazze e nell'arco di un po' di tempo è più facile andare free piuttosto che pay.
 
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Ho poco da aggiungere, visto che la causa di noi punter è già stata molto egregiamente difesa, soprattutto da Deadpool, FRIEDRICHDerGrosse, Francostars, ma anche altri.
Il che mi ha favorevolmente sorpreso, visto che qualche tempo fa, nel dibattito sull'adozione del modello svedese in Francia, c'era stato chi l'aveva sostenuto, mi sembra un'utente chiamata Petra, e tutto sommato in risposta non c'era stata quella levata di scudi che mi sarei aspettato in un forum di punter.



Ecco, appunto, questo è uno dei segni del delirante ginocentrismo a cui è arrivata la societa femminista occidentale: lo si vede non solo in chi propone la nostra criminalizzazione, ma anche e forse soprattutto nelle argomentazioni di chi vi si oppone.
Viene fatta una legge che vieta a due adulti consenzianti di fare sesso a pagamento. In altre parole si assegna allo Stato il potere arbitrario di entrare nelle nostre vite private e decidere per noi, su come usare il nostro corpo. Lo si fa punendo esclusivamente il maschio. E tutto ciò non andrebbe bene solo perché ... aumenterebbe la stigmatizzazione delle sex-worker, le isolerebbe ancor di più, ecc.
Ma stiamo scherzando? E' come dire che se un uomo e una donna sono uno di fianco all'altra, passa qualcuno e spara all'uomo, ha fatto qualcosa di male perché ... ha macchiato di sangue il vestito della donna.



Anni fa pensavo che avrei smesso, per non subire l'umiliazione di dover dare i miei soldi (guadagnati con fatica) ad uno Stato fasciofemminista che mi punisce perché maschio. Ma sto cambiando idea: continuare a fare sesso a pagamento sarebbe un atto di ribellione, di resistenza. Continuerò a farlo, con la dovuta prudenza. Dovremo purtroppo imparare dagli americani, che già oggi affrontano il problema: frequentare le solite, farsi raccomandare qualcuna da persone fidate.



Condivido tutto l'intervento, attenzione però a chinare la testa di fronte a questa Moran: c'é chi è del mestiere, ha lavorato a Dublino in quegli anni e sarebbe disposta a giurare che la Rachel Moran è un falso clamoroso, una indottrinata e messa lì da Ruhama per recitare la parte delle vittima. Vedi https://maggiemcneill.wordpress.com/2014/03/11/played-out/

Oltre a ciò, a commento degli interventi di fdebarba:

1. E' falso che negli FKK non ci siano prostitute tedesche, ne ho incontrate sia a Francoforte che a Stoccarda.
2. E' clamorosamente falso che le minorenni siano una percentuale significativa delle prostitute che lavorano in Italia. Le cifre date in precedenza sono totalmente fuori dal mondo. In effetti in 20 anni di punteraggio non ho mai incontrato una minorenne. A una moldava, che si pubblicizzava come 18enne, ho espresso i miei dubbi, e mi ha fatto vedere il passaporto, con foto e data di nascita, tenendo coperto con un dito il nome. Se mai, esiste il problema opposto: tipe che per pubblicizzarsi usano foto vecchie di 10 e più anni.
Quanto alle stradali, credo che ogni persona può percorrere una delle strade della prostituzione (a Milano città ormai scomparse) e rendersi conto da solo che di minorenni se ne vedono pochissime, forse addirittura nessuna.

Devo dire che io mi sono abbastanza rotto i coglioni di gente che non è mai stata con una prostituta, non ci ha nemmeno parlato, ha letto due articoli in croce scritti da giornalisti privi di etica e di quasivoglia onestà intellettuale, e viene qui a pontificare dicendo che "tanto si sa come va il mondo, si sa che sono tutte schiave".
Non si sa un beato cazzo, invece.
Io so che faccio sesso a pagamento da vent'anni, mi sono avvicinato a questo mondo temendo che fosse infestato da crimine e sopraffazione e francamente ho trovato nella stragrande maggioranza solo tipe normalissime, lontane anni luce dalla figura della ragazza affranta, piangente, segnata dai lividi, marchiata dai papponi. Guarda caso le mie osservazioni coincidono alla perfezione con gli interventi di prostitute vere, come quelli che si leggono sul blog di Eretica.
E che dicono tutte di aver scelto il mestiere e di non volere la legge svedese.

Non concordo con chi dice che le trasmissioni citate nel thread sono solo un fenomeno estivo, rivolto ad un pubblico in cerca di notizie pruriginose. Ormai di articoli e trasmissioni così ne abbiamo visti tanti, in ogni stagione, in ogni paese, e praticamente tutti forniscono un'immagine ignobile dei punter. Si va da quei giornalisti, veri e propri farabutti, che gonfiano a dismisura il numero in realtà ridottissimo di prostitute minorenni o schiavizzate, a quelli che ci dipingono come malati, incapaci di relazionarsi con l'altro sesso, incapaci di accettare l'emancipazione della donna, in cerca di una posizione di potere con le ragazze.
Come se dover pagare per fare sesso, e non l'essere pagati, fosse un segno di potere...
In ogni caso, penso si possa parlare di fake news, orchestrate per istigare l'odio nei nostri confronti.
Bisogna quindi cominciare a considerare la possibilità che noi punter stiamo diventando a tutti gli effetti i reietti della società femminista, uno di quei gruppi sociali su cui si sfoga l'odio collettivo, e che è quindi lecito descrivere nel modo più abietto possibile, anche se falso. E' possibile che nei secoli passati questo ruolo di parafulmine fosse assegnato ad altri gruppi sociali come gay, ebrei, minoranze etniche. Tutti gruppi che oggi sono diventati intoccabili: quindi chi ha bisogno di scaricare l'odio si indirizza altrove.

Io dico che l'unico modo per fermare l'avanzata della nostra stigmatizzazione e criminalizzazione è venire allo scoperto.
Capisco che c'é chi ha molto da perdere, ma se non si comincia a controbattere, magari anche in forma anonima, le porcate che scrivono nei nostri confronti, le cose continueranno a peggiorare.

Condivido in pieno il tuo intervento, specie sulla parte in cui dici che, in caso che il divieto alla svedese venisse introdotto, continuare ad andare a pays costituirebbe un atto di ribellione doverosa. Essendo stato io inattivo su PF per un paio d'anni, mi era sfuggito l'intervento di Petra in favore del modello svedese; l'ho appena letto e mi ha fatto ribollire il sangue. Con lei ho sempre cercato il dialogo, nonostante certe sue discutibili posizioni, ma che lei sia venuta su PF a perorare la causa proibizionista lo trovo allucinante. Del resto mi erano già fischiate le orecchie quando lei aveva fatto capire di tollerare i punters solo a patto che loro ostentino sensi di colpa per quello che fanno. Non mi meraviglio che nessuna delle utenti femminili di PF la sopporti! Avevo detto in passato che auspicavo il suo ritorno qui a PF? Beh, mi rimangio tutto. La Svezia è l'ultimo paese dEuropa che possa dare lezioni sul rispetto verso le donne, come io e Deadpool abbiamo già spiegato. La politica va tenuta fuori da PF ed accetto in pieno il richiamo do Occhio di Falco di due giorni fa, ma non potevo esimermi dal sottolineare un'ipocrisia ed un' incoerenza monumentale. Voglio comunque precisare che gli abolizionisti mi stanno sul cazzo, QUALUNQUE sia la loro area politica. Ecco quello che farò io: vivendo in Germania appartengo alla circoscrizione Estero-Europa, rappresentata da 6 deputati e due senatori. Ho intenzione di inviare una email ad ognuno di loro, siano essi di centro-destra, di centro- sinistra, grillini o indipendenti. In questa email farò presente che, nel caso dovessero manifestare un loro appoggio all'infame modello nordico, non solo non avranno mai il mio voto, ma anzi mi impegnerò a fare campagna elettorale CONTRO di loro, affinchè possano perdere più voti possibili. Ed è quello che dovreste fare tutti voi: scrivere ai vostri deputati locali, non importa a quale area politica essi appartengano, e fargli presente che un loro eventuale ed immorale appoggio al modello svedese comporterebbe la perdita del vostro voto. Facciamoci sentire, cazzo, è una questione di difesa delle libertà personali!
Inoltre d'ora in avanti starò molto attento a come amici e conoscenti la pensano sull'argomento. Se qualcuno dovesse esprimere posizioni abolizioniste sull'argomento, eviterò il più possibile contatti con costui/costei, anche se ovviamente non posso scaldarmi troppo sull'argomento, data la mia situazione personale. Ma amico di un abolizionista MAI!, non credo all'amicizia disgiunta dai principi morali
 
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Sono sostanzialmente d'accordo con il tuo intervento, due sole osservazioni.

Stato fasciofemminista

Non è un ossimoro?


Io so che faccio sesso a pagamento da vent'anni, mi sono avvicinato a questo mondo temendo che fosse infestato da crimine e sopraffazione e francamente ho trovato nella stragrande maggioranza solo tipe normalissime, lontane anni luce dalla figura della ragazza affranta, piangente, segnata dai lividi, marchiata dai papponi. Guarda caso le mie osservazioni coincidono alla perfezione con gli interventi di prostitute vere, come quelli che si leggono sul blog di Eretica.
E che dicono tutte di aver scelto il mestiere e di non volere la legge svedese.

Appare tuttavia improbabile leggere in un blog l'opinione di quelle che sono schiave e sottomesse, non potendo le stesse aver libero accesso a questi strumenti di manifestazione dell'opinione.
 
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Originariamente Scritto da Underground2:
Stato fasciofemminista

Infizz:
Non è un ossimoro?

Mi fate pensare, il vostro scambio di battute è molto stimolante.
Non so se il sostantivo "Stato" sia determinante, dunque mi limito all'aggettivo "fasciofemminista", supponendo che sia questo ad avere lasciato perplesso il Prof. Infizz.
Mettendo da parte la connotazione storico/ideologica delle origini dei termini che lo compongono, l'aggettivo fasciofemminista rischia a mio avviso di essere pienamente plausibile, risultando una congrua descrizione di ciò che il fenomeno risulta oggi nei fatti.
Mi viene in mente un paragone un po' forte , passatemelo: quando le Brigate Rosse uccisero Roberto Peci, fratello di Patrizio Peci che si era pentito, qualche giornalista osservò che non si trattava dell'omicidio di un controrivoluzionario politico, ma di una vendetta trasversale di puro stampo mafioso, e definì i terroristi "picciotti rossi".
Mi fermo qui, scusate l'ot e chiedo scusa all'amministrazione per aver sconfinato in temi " politici".
 
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Abolire la prostituzione = abolire il cazzo.

Aneddoto: un giorno il gen. De Gaulle vide un tizio che reggeva un cartello con su scritto: "A morte gli imbecilli!", e commentò: "Vaste programme".
 
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Concordo con Deadpool, essendo più o meno coetaneo, mi trovo in linea con il suo pensiero.

In italia ci sono due problemi che stanno creando per me dei problemi, troppi morti di figa che sbavano anche per un cetaceo e ragazze che ormai pensano di essere tutte delle modelle. Iniziano più a vivere serenamente l'astitenza e renderci conto che non dobbiamo morire dietro alle ragazze e nell'arco di un po' di tempo è più facile andare free piuttosto che pay.
Sottolineo che la prostituzione remunerata è spesso a basso costo, rispetto a quella non remunerata.
Inoltre per chi non l'avesse ancora letto, se fosse presente il modello svedese in Italia, la prostituta maggiorenne e consenziente sarebbe indirettamente punita per il reato di ricettazione od agevolazione reale di reato (art. 648 o 379 del Codice Penale), con tanto d'arresto facoltativo in flagranza connessa (art. 381 Codice di Procedura Penale), siccome le relative pene massime superano i 3 anni di reclusione.
 
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Non so se il sostantivo "Stato" sia determinante, .

Lo è.
Ragionando in termini puramente astratti e decontestualizzati (quindi non mi riferisco nè all'Italia nè ad altri Stati reali), nella mia testa uno stato fascista dovrebbe essere poco femminista, in quanto poco incline alla tutela delle minoranze (di qualsiasi tipo).
Mi appare come coniare il termine nazisionismo​: una contraddizione.
E' un puro ragionamento di carattere dialettico, avulso dalla realtà politica.
 
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Dissento, caro Rettore. Il termine nazifemminista si adatta alla perfezione, e la mia non è (solo) voglia d'invettiva contro le abolizioniste, ma si basa sui fatti. Innanzitutto la loro delirante pretesa di "elevare" l'uomo, insegnandogli che "comprare le donne" è sbagliato, nonchè quella di "elevare" la donna, imponendole di non lavorare con il proprio corpo, ricorda tanto lo stato "etico" instaurato dal baffetto di Braunau. Poi c'è la violenza verbale utilizzata da queste donnacce, che ci schiamano pervertiti, sfruttatori, schiavizzatori e stupratori. Come non ricordare il linguaggio dei nazisti, che descrivevano gli ebrei come ratti e parassiti? Lungi da me paragonare noi punters agli ebrei, ma le femministe abolizioniste (ed i femministi alla Massimo Lizzi) li paragono ai nazisti eccome! Infine prendiamo in esame la voglia degli abolizionisti di creare uno stato di polizia, che vada a sindacare su una libera transazione economica tra un uomo ed una donna (che espressione orrenda, lo so, ma era per mostrare l'inanità delle tesi proibizioniste), nonchè il loro sputare sulle libertà personali (dire ad una donna: "io so meglio di te, che cosa è meglio per te"). Mettiamoci anche un odio ideologico per il genere maschile, o la loro ossessione per il sesso (come un certo Julius Streicher) ed il gioco è fatto. Quando penso a Francesca Puglisi ed a Mary Honeyball sento un puzzo di camicia bruna...
 
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In questa ottica, i due termini appaiono effettivamente accostabili.
Solo che la parte nazi appare come una conseguenza del femminismo
Ma curiosamente, invertendo l'ordine dei vocaboli, femmin-ismo. si scopre che la parola femminismo ha già dentro di sè il nazismo....

Puri giochi di parole, avulsi da connotazioni politiche.
 
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tra il Tevere e i loft.
Volevo condividere con voi, a fagiolo, questo passo della biografia di Lenin che sto concludendo:

"Divento' una femminista convinta e appassionata(tale Inessa Armand amante di Lenin fino ai primi del '900. Ndr). Entro a far parte della Associazione moscovita per l'emancipazione femminile, che tra le altre attività cercava di aiutare le prostitute a cambiare vita.Inessa in questo periodo era una ammiratrice di Tolstoj. Uno degli altri membri del suo gruppo ebbe l'idea di scrivere al grande scrittore e chiedergli cosa pensava di potesse fare in merito al problema sociale della prostituzione, che distruggeva la vita di tante donne russe.
Tolstoj conosceva bene il problema, perché da giovane era notoriamente stato cliente di cortigiane e, com'era altrettanto noto, cambio' atteggiamento è divenne un arbitro morale della coscienza della nazione. Tolstoj rispose: "la vostra opera non porterà a nulla. È' stato così prima di Mose', è stato così dopo Mose'.Così è sempre stato e così sarà". Inessa rimase disgustata e abbandono' Tolstoj."

Lenin: Viictor Sebestien, ed 2017. Pag 185.


Sembrano battute e risposte di nostri contemporanei. Amo la storia perché vedete... non c'è mai nulla di nuovo sotto al sole.:unknw:
 
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Rispondo un po' in ritardo causa altri impegni.

In realtà credo che la spiegazione sia molto più semplice: io credo di essere uno dei più giovani qua dentro (preferisco non dire l'età esatta ma sto attorno ai 25) e noto che tra i ragazzi della mai età e quelli più giovani la figa è veramente ipervalutata, per carità sarà anche vero che l'uomo ha una capacità minore di reggere l'astinenza rispetto alla donna (detto volgarmente deve svuotarsi le palle) e quindi faccia meno lo schizzinoso, ma assisto continuamente a scene raccapricciante: chiattone inchiavabili (cit.) con decine di spasimanti migliori di loro, ragazze fisicamente niente di che corteggiate ed adulate manco fossero modelle di Victoria Secret eccetera eccetera.
In Germania, dove ho vissuto, questo fenomeno non dico che non esista ma è molto più limitato, le donne europee più alla mano che ho conosciuto sono state le spagnole, la Spagna è "casualmente" il Paese europeo con le leggi più liberali in materia di prostituzione. Se anche da noi aprissero locali in stile FKK e con 50 euro potresti assistere alla sfilata di gnocche seminude e portatene una in camera con qualche decina di euro, magari lentamente ma qualcosa cambierebbe anche qua. Per questo da noi (ed in altri Paesi dove la gnocca è ipervalutata come in Francia) se ne guardano bene legalizzare gli FKK e i movimenti femministi spingono invece nella direzione opposta.
Più in generale buona parte dei maschi occidentali se ne vanno a puttane perché non possono più delle pippe mentali delle donne del loro paese, alle femminazi questo non sta bene e cercano di impedirci di fare ciò mediante la criminalizzazione del cliente.

Sono perplesso, non sono sicuro di aver capito il senso del post
Esiste ovunque un'offensiva femminista per lo sradicamento della prostituzione attraverso la criminalizzazione del cliente. Mi sembra, leggendo i precedenti interventi, che tu ne sia consapevole. In molti paesi il modello svedese è passato. In Germania una nuova legge prevede una registrazione obbligatoria delle lavoratrici del sesso, in Olanda stanno chiudendo un sacco di vetrine, in Gran Bretagna continuano a tentare di far passare la legge svedese in Parlamento, in Israele sta per passare, negli USA inaspriscono le pene per i clienti. Potrei continuare. Non è una situazione limitata a Francia e Italia, né penso che italiani e francesi siano particolarmente succubi delle donne, non più di altri occidentali. E comunque in Italia non ci saranno gli FKK ma c'é un'offerta in appartamento più che decente.

La prostituzione è, mi sembra ovvio, uno spazio di libertà maschile che limita il potere sessuale delle donne. Per il semplice fatto che se se la tirano, se ti snobbano, se si negano per qualsivoglia ragione, puoi andare da una a pagamento, evitare le umiliazioni della tipa di turno che, non ritenendoti alla sua altezza, ti tratterebbe da povero sfigato, soddisfare il bisogno primario e uscirne (quasi) sereno e soddisfatto.
Le donne quindi non hanno motivo di essere favorevoli alla prostituzione, tranne quelle che lo fanno per mestiere. E infatti, in tutti i sondaggi che ho visto, la percentuale di proibizionisti, cioé di persone che vorrebbero criminalizzare la prostituzione, è più alta tra le donne che tra gli uomini.
Coerentemente con ciò, le femministe vogliono reprimere questa libertà, nascondendosi dietro motivazioni fantasiose o fasulle cioé che la prostituzione è degradante per la donna, è un segno di disuguaglianza di genere, è una forma di sfruttamento della donna e balle varie.
Su questo non ci piove.

Quando descrivevo i punter come i "nuovi negri" del nostro tempo, mi limitavo alla constatazione di un dato di fatto. Non sto dicendo che è una spiegazione del proibizionismo. Ne è una conseguenza. Del resto tu stesso osservavi che anche chi si oppone alla criminalizzazione lo fa solo per difendere gli interessi delle sex-worker, non per difendere un principio di libertà generale e tanto meno il benessere psicofisico che la prostituzione garantisce agli uomini.

Quanto ai tipi che voi (alludo all'intervento di MrRossetti) descrivete come "morti di figa", se non vogliono saperne di andare a pagamento, cosa che potrebbero benissimo fare visto che in Italia non è reato, sono evidentemente affamati di qualcos'altro. Secondo me di successo seduttivo. Cioé di dimostrare che sono apprezzati, desiderati, ecc. dalle donne. Questo è sempre stato importante, ma è diventato cruciale nella nostra epoca, un vero test di mascolinità, o comunque di valore per un maschio. In ciò, il sesso a pagamento non aiuta, anzi, equivale a una confessione di insuccesso. Quindi, ci fossero anche gli FKK, per vincere la sudditanza psicologica nei confronti delle donne, bisogna comunque saper superare il principio secondo cui vali nella misura in cui ti filano.


Appare tuttavia improbabile leggere in un blog l'opinione di quelle che sono schiave e sottomesse, non potendo le stesse aver libero accesso a questi strumenti di manifestazione dell'opinione.

Obiezione inoppugnabile dal punto di vista logico e del resto, mentre scrivevo il mio post precedente, sapevo che sarebbe stata fatta. Il punto è che non è possibile dimostrare la non esistenza di uno schiavista, soprattutto a chi ci crede come atto di fede.
Lo chiedi alla ragazza e ti dice che è libera? Certamente, avrà paura a confessare che è controllata da qualcuno. Scopri che non vede nessun uomo al di fuori dei clienti? Magari i criminali minacciano la famiglia nel paese di origine. C'è sempre un modo per tenere vivo il dubbio.
Il fatto è che la questione va rovesciata: non è l'assenza dello schiavista a dover essere dimostrata, è la sua presenza.
Ce l'hanno fatto dimenticare le menzogne propagandistiche, del tipo "una donna non si prostituirebbe mai se non fosse costretta".

Io faccio un ragionamento induttivo. E' da quasi 20 anni che vedo tipe a pagamento e nella stragrande maggioranza mi sono sembrate tipe assolutamente normali, senza nessun segno di violenza e/o sofferenza, tranne 3 casi dubbi (di cui uno recente, recensito in questo forum). Anche considerando le location dove passano ragazze russe che con ogni probabilità si appoggiano a chi fornisce inserzioni, appartamento e centralinista, trovi una tipa che bacia e una no, una che bacia una volta e la volta dopo no, una che si trattiene più della mezz'ora pattuita. Nulla a che vedere con i racconti terrificanti delle presunte "sopravvissute".
Inoltre, leggo ormai regolarmente articoli, interviste, blog di sex-worker reali. Un sito interessante dove c'è un po' di tutto è sexworknews.com, ma trovo particolarmente illuminanti i blog della escort attivista americana Maggie McNeill e della rumena Felicia Anna, che lavora nel quartiere a luci rosse legale di Amsterdam (entrambi i nomi sono pseudonimi). Mi descrivono una realtà molto plausibile e coincidente con quello che vedo negli incontri, e cioè che il lavoro di prostituta non sarà per tutte, ma ha ovvi vantaggi, come i lauti guadagni, la flessibilità degli orari, ma anche la possibilità di conoscere gente e, da parte di qualcuna, anche l'ammissione che non è privo di gratificazioni sessuali.
Cosa forse più interessante di tutte è che i due blog sopra menzionati sono particolarmente determinati a contestare il cliché secondo cui il mondo della prostituzione è dominato dal crimine e che la maggioranza di prostitute sono costrette.

Quali conclusioni devo trarre?
C'è un detto americano che dice: se assomiglia a un'anatra, nuota come un'anatra, starnazza come un'anatra, allora probabilmente è un'anatra.


Non è un ossimoro?

Le donne non sono una minoranza, e questo è un fatto numerico incontestabile. Tanto meno sono oppresse.
Per stato fasciofemminista intendo uno stato autoritario che in nome del femminismo sopprima certe libertà fondamentali e tratti i maschi come cittadini di serie B. Vietare a due adulti consenzienti di fare sesso a pagamento è una grossa violazione della libertà personale e punire solo l'acquirente, che di fatto è sempre un maschio, vuol dire avere un orientamento punitivo verso i maschi.

Altre caratteristiche, in parte realizzate in parte in via di realizzazione: considerare un reato la critica al femminismo, l'inversione dell'onere della prova nel caso di accuse di violenza sessuale, quote rosa ossia assunzione privilegiata delle donne (formalmente la legge parla di quote senza distinzione di sesso, ma ad oggi di quote azzurre non se ne sono viste).
Mi fermo per non violare l'obbligo di astenersi da discussioni politiche.
 
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@underground2: vero che in Italia pur non essendoci gli FKK c'è un'offerta loft rispettabile il cui usufrutto non è vietato, ma è vero che le balle della propaganda femminazi (dal famoso "sono tutte schiave" fino ad arrivare al "andare a prostitute poteva avere senso 60 anni fa, adesso le donne sono tutte promiscue e quindi uno che va a prostitute deve essere per forza un misogino o un disadattato") non si sono tradotte (almeno per il momento) in un proibizionismo legislativo ma hanno comunque generato un "proibizionismo morale" secondo il quale andare a prostitute, sopratutto in giovane età, sarebbe una bruciante sconfitta per un uomo.
Se si adottasse il modello tedesco o quello spagnolo andare al bordello non dico che sarebbe come andare dal barbiere ma diverrebbe una cosa sicuramente più socialmente accettata di quanto non lo sia ora.
Probabilmente è vero che quelli che io e Rossetti definiamo "morti di figa" cercano autostima seduttiva e non mero sesso (anche se, secondo me, la capacità di sedurre, nella società occidentale odierna è molto sopravvalutata) ma può anche essere che vero che se girassero meno stronzate sulla tratta delle schiave e sul fatto che le prostitute sono le untrici della società moderna e andare con una di esse equivale a prendersi la sifilide molti di loro capirebbero che una figa a pagamento è meglio di una cessa gratis, facendo inevitabilmente crollare il "prezzo di mercato" della gnocca free, per questo le femministe (non solo in Italia e in Francia ovviamente) spingono nel senso opposto.
 
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tra il Tevere e i loft.
È' interessante la posizione di chi dice di continuare, con più cautele è più attenzioni, qualora dovesse passare anche qui da noi il barbaro modello nordico, come forma di lotta simbolica.

Purtroppo nel curriculum di ogni rivoluzionario che si rispetti c'è o almeno in passato c'erano spesso, la galera e l'esilio.

Comunque la condivido, in uno stato che dovesse arrivare a un simile delirio, chi non è disposto a rischiare nulla per trombare .. O non vale nulla il punter, o non vale nulla la pay.:lol:
 
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sodo, se non ricordo male tu vivi da solo e hai anche ricevuto a casa tua svariate outcall girls, non credo che questa soluzione ti possa dar problemi. Onestamente non ho mai sentito di un cliente arrestato in casa sua mentre riceveva una pay, nemmeno nei paesi col ripugnante modello nordico.
 
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tra il Tevere e i loft.
Per la verità per motivi economici ho smesso di riceverle, (120 euro in media. Contro il classico 50ino), si molte sono anche le mie rece sulle outcall in anni passati.

Certo se si mette male, dovrò riprendere questa abitudine, magari meno volte, ma più di qualità.

Credo che ad ogni modo se non siano persone fidate, ci si esponga a pericoli ipotetici anche in quel caso.. Ricatti ecc.

Perciò come la giri la giri..
 
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perugia
Scusate ma forse mi sono perso qualcosa delle pagine precedenti: In Italia, al momento, esiste il rischio di una legge simile? Non mi pare di averne sentito parlare....
 
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Sono presenti almeno 3 disegni di legge in questione. Basta consultare il sito del Parlamento Italiano per vederli.
 
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