Cari amici, che dire...
Ho buttato l'occhio un pò qui e un pò là e potrei dire che non condivido praticamente nulla di quanto letto.
In molti messaggi traspare una visione del mondo, perdonatemi, piuttosto retrograda e perfino un vago sprezzo nei confronti delle sex worker, cosa che trovo sinceramente paradossale da gente come noi, talmente "addicted" a questo mondo da essere presenza fissa in un forum ad esso dedicato.
Velocemente...
1. Se considerassi una sex worker una persona che fa un lavoro abbietto e che si "degrada" non mi avvarrei MAI dei suoi servigi, per il semplice fatto che NON amo umiliare nessuno, men che meno le donne (per le quali nutro, generalmente, una considerazione superiore rispetto alla media degli uomini)
2. Fare la sex worker è un LAVORO esattamente come un altro. Il fatto che sia considerato diversamente, lo stigma che ne deriva è solo un condizionamento sociale frutto di una società sessuofoba e maschilista. Ogni lavoratore, se vogliamo, è la "puttana" di qualcuno. Chi più chi meno, TUTTI facciamo compromessi con la nostra dignità. E' solo un diverso modo di prostituirsi. La prostituzione intellettuale è considerata diversamente solo perchè, appunto, viviamo in una società patriarcale, puritana e ipocrita per la quale fare sesso per 300€ l'ora è più compromettente, disdicevole ed abbietto di lavorare per lo stesso cachet orario come legal advisor di Philip Morris Italia (93.000 morti l'anno correlate al tabacco solo nel nostro paese).
3. Ci sono le motivazioni più disparate per andare con le pay...c'è chi nn ha più vita sessuale con la compagna, c'è chi è impedito con le free, c'è chi ha motivazioni mediche o psicologiche, chi ha una ipersessualità repressa, ci sono i feticisti, i depravati, i misogini etc etc... Siamo sicuri che in tutto questo "bestiario umano" (del quale io stesso, quale sex addicted, faccio serenamente parte) se proprio vogliamo attribuire etichette, la parte che si "degrada" sia la pay? Non ne sarei così certo.
4. Le sex worker sono persone e come tali non sono definite dal lavoro che fanno. Sotto la maschera che indossano quando le incontriamo sono donne come tutte le altre. Ci saranno quelle stronze, quelle buone, quelle stupide, quelle intelligenti etc etc etc. Non vedo quindi perchè sia scandalo e raccapriccio pensare di averle come partner. Tanto, a giudicare da quel che leggo, non mi pare che con le "altre" quelle "brave", "da sposare", le possibilità di riuscita di un rapporto siano di molto superiori. E per di più spesso, a differenza delle pay, sessualmente sono assai poco appaganti.
Boh... non so... sarà che io, con buona pace del soldatino di piombo, il mondo lo vorrei veramente al contrario, ma personalmente la vedo così.