QUANDO IL DESTINO COMINCIA A "GIOCARE"...

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La mattina è passata velocemente, abbiamo pranzato insieme anche oggi e l'ho riaccompagnata a scuola.
Dovrebbe finire per le 18.30... siamo un po' stanchi tutti e due, non siamo più due ragazzini e questi giorni sono stati pieni, lunghi e carichi di emozioni, in più abbiamo entrambi trascurato il lavoro... io ho accumulato un po' di arretrati e oggi dovrò fare i salti mortali per riportarmi pari, ma va bene così...
Il pomeriggio passa veloce tra i mille impegni e il maledetto traffico milanese, ha ricominciato a piovere e la gente in giro pare impazzita, ma riesco ad arrivare da lei mezzora prima che esca e a posteggiare a pochi metri dal portone.
Spegno la macchina e mi abbandono esausto sul sedile... mi tornano alle mente dei versi di Lord Byron e le mando un messaggio:

♥ Farò della mia anima uno scrigno
per la tua anima,
del mio cuore una dimora
per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro
per le tue pene.
Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la vita di un fiore
sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle
canta l'eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta
la storia delle onde. ♥

Reclino un po' il sedile e chiudo gli occhi, ho bisogno di rilassarmi... mi bastano 5 minuti... giusto per scaricare un po' la tensione accumulata nelle ultime ore.
Possono essere trascorsi pochi minuti o ore intere, quando sento le labbra di Camilla sulle mie, mi sveglio... ho perso la cognizione del tempo, l'orologio della macchina segna le 18.15... sono passati solo dieci minuti.. lei sorride e mi accarezza...

"Ciao Amore... ti sei addormentato... ho ricevuto il tuo sms e ti ho risposto... non ho ricevuto risposta al mio e mi sono preoccupata, sapevo che eri qui, ho visto la macchina... ma con i vetri appannati non capivo se eri dentro o meno... sono uscita prima... temevo non ti fossi sentito bene..."

Le sorrido mentre sistemo lo schienale, poi le prendo il viso tra le mani...

"Sto bene stai tranquilla, e adesso che sei qui... benissimo... e poi non devi preoccuparti! Ho fatto un accordo con il nostro Padre Celeste: mi lascerà in questo mondo finché non avrò portato a termine tutti i progetti che ho in testa... non è colpa mia se appena ne realizzo uno me ne vengono in mente almeno altri due nuovi..."

Scoppia a ridere e mi abbraccia...

"Ma ti vengono in mente di notte...?"

"A parte che in queste ultime notti avrò dormito forse 4 ore in tutto... guarda che è vero... non è una battuta...!"

Per quanto provi ad avere un'espressione seria e convincente, finisce che ci mettiamo a ridere tutti e due.

Ci avviamo, stasera abbiamo deciso di prendere un apertivo insieme e una serata di riposo...
Camilla ha parecchi documenti da sistemare e vorrebbe sbrigare il tutto per avere il sabato pomeriggio e la domenica liberi e pure io ho un po' di scartoffie da togliermi dai piedi e visto che vorremmo trascorrere i prossimi giorni insieme, sarà il caso che mi dia da fare... devo anche iniziare a sistemare la mia attuale situazione... non sono sposato, ho un rapporto assurdo che si trascina da parecchi anni, ma chiudere una convivenza che dura da 12 anni non è comunque una cosa semplice... le cose da sistemare e a cui pensare sono molte.
Dopo l'aperitivo la riaccompagno a casa... restiamo un po' in auto a coccolarci come due fidanzatini ventenni... parliamo di molte cose, anche della mia situazione e lei si raccomanda affinché io faccia tutto senza correre e soprattutto senza dover arrivare a discussioni..
Tra noi c'è sempre stata una grande intesa, cosa che non ho avuto ne con la mia ex-moglie e men che meno con la mia compagna.
È un intesa fatta di sguardi, espressioni del viso, di poche parole... è quel codice con il quale comunicavamo ai tempi della scuola, che anche oggi ci permette di capire i nostri pensieri, le emozioni, idesideri...
I desideri...
In questi lunghi anni l'ho pensata sempre e anche desiderata... e quel desiderio è esploso quattro giorni fa quando ci siamo ritrovati su quella panchina...
È stato sufficiente rivederla, sfiorarle il viso per sentirlo in lei...
L'abbiamo percepito entrambi, lo abbiamo sentito crescere, aumentare, farsi palpabile in questi giorni, ad ogni abbraccio, ad ogni bacio, ad ogni sorriso... ma entrambi sappiamo di non essere ancora pronti, siamo consapevoli di non dover forzare gli eventi, di lasciare che le cose accadano nel momento e nel modo in cui dovranno succedere.... con naturalezza, senza forzatura alcuna da parte di nessuno dei due...
È come se vivessimo dividendoci un cuore in due, come se guardassimo nella stessa direzione condividendo gli occhi...
La accompagno fin dentro l'androne di casa e ci baciamo a lungo e poi ancora...

"Ricordi i versi di Cyrano...?"

le sussurro dolcemente...

"Ma poi che cos'è un bacio?
Un giuramento fatto poco più da presso,
un più preciso patto, una confessione che sigillar si vuole,
un apostrofo rosa messo tra le parole "T'amo",
un segreto detto sulla bocca,
un istante d'infinito che ha il fruscio di un'ape tra le piante,
una comunione che ha gusto di fiore,
un mezzo per potersi respirare un poco il cuore
e assaporarsi l'anima a fior di labbra."

Camilla mi guarda e io mi perdo nei suoi occhi, mi stringe, con la forza del suo amore... cerca la mia bocca...
Ed è tutto come in quei versi... in quel bacio le nostre anime si fondono...

Piove a dirotto mentre torno a casa, non ne posso più di tutta questa umidità... ho bisogno del sole, delle stelle...
...ho bisogno di Camilla...

ACE
 
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fabxpiace

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Meno male...

Per noi, quegli anni rappresentano una sorta di film... la nostra vita quella vera, si era fermata allora ed è ricomiciata quattro giorni fa...

Beh se questo non è un bellissima... altro non so.

Eh scusa Gianluca, ma dai ripetizioni anche via internet... no, perchè la tua Camilla cita Shakespeare e tu vai di Edmond Rostand come io cito Checco Zalone... Capirai che mi sento un attimo in affanno... :unknw:
 
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una novantina di km da Ancona , un centinaio da Bo
Ciao Ace,
questi tuoi scritti sono veramente belli, e danno ancora una speranza a coloro, per varie vicissitudini hanno una situazione sentimentale incasinata, difficile......... apparentemente senza via d'uscita.

La vita è strana, può andare tutto bene e di colpo crolla tutto, oppure l'esatto contrario .....ma soprattutto la vita è imprevedibile ed è questa forse la cosa più affascinante.

Sono veramente felice per te e sono sicuro che d'ora in poi sarai felice.........e sereno......

Ti saluto Ace e ti abbraccio......... sono contentissimo per te .......te lo meriti.

Ciao

Rino32
 
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ho letto d'un fiato tutto quello che hai scritto. Ti auguro una vita piena, densa di soddisfazioni con la tua prof. Sono giovanissimo ma ti consiglio una cosa: siete stati divisi per 35 anni ed appena vi siete rivisti il fuoco che vi univa quando avevate poco più che 20 anni ha ripreso subito vigore quindi ti consiglio di correre, di sbrigarti e di vivere fianalmente con lei. Non aspettate, il tempo vi ha dimostrato che siete fatti l'uno per l'altra. Vi auguro tanta felicità dal più profondo del mio cuore. Grazie infinito per aver condiviso con noi quanto ti è accaduto.
 
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Magari potresti portarla in montagna!!!

Purtroppo quella casa, la casa di mio padre dove andammo da ragazzi, oggi non c'è più... dopo la sua morte, il falli ento dell'azienda di famiglia ci ha portato via tutto...
Sarebbe bello comunque tornare in quei posti... è una cosa alla quale stavo pensando...
 
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Caro Ace, sono qui con i lacrimoni agli occhi. Ti ringrazio per aver condiviso questa importante tappa della tua vita con noi.
Leggendo questo thread, e gli interventi dei colleghi mi rendo conto di quante brave persone ci sono in mezzo ai puttanieri.
Forse una cosa ci unisce, siamo delle persone che vivono, o hanno vissuto, dei periodi di profonda solitudine.
 
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Ciao e grazie a tutti, siamo ancora vivi tranquillo Simbad e complimenti per la foto... Ho trascorso due giorni indimenticabili... in serata vi aggiorno... Promesso!
 
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Acqua e ancora acqua... si prospetta un'altro dei tanti week-enda bagnati di questo strano e assurdo inverno... stanotte sono riscito a dormire qualche ora in più, per la stanchezza, non perché avessi sonno... mi sono svegliato con la schiena a pezzi, il divano non è il massimo della comodità.
Mentre guido per andare da Camilla e accompagnarla al lavoro, rifletto su come trascorrere questi due giorni con lei... difficile pensare di andare da qualche parte con questo tempo. Ne parliamo mentre facciamo colazione e anche lei crede sia meglio aspettare che ci sia almeno un po' di sole...
Ci salutimo con un bacio dolcissimo e restiamo d'accordo che passo a prenderla per le 13 al termine delle lezioni.
Alle 10.30 mi chiama.

"Ciao Amore, sono uscita a bere un caffé, hai visto che tempo..? Sta diluviando..."

"Ho visto, se continua ancora un po' al posto dei capelli mi cresceranno i funghi..."

"Ho pensato cosa potremmo fare, se sei d'accordo..."

"Sicuramente avrai pensato a qualcosa di bello, comunque l'unica cosa che conta è stare insieme... dove e come non ha importanza!"

Sento arrivarmi lo schiocco di un bacio...

"Tu fai le cose con calma, io ritorno a casa a piedi e poi... mi piacerebbe invitarti a cena stasera... a casa mia... cucino io, sono bravina sai?"

Le rimando il bacio dicendole che per me va benissimo, ma di non impazzire passando tutto il pomeriggio ai fornelli, qualsiasi cosa per me va bene..."

"Eh no... deve essere una serata speciale... tu stai tranquillo, penso a tutto io..."

Ci salutiamo dandoci appuntamento per le 19.

A casa avevo già avvisato che sarei mancato fino a lunedì dovendo far vedere a dei possibili acquirenti la casa delle vacanze che ho messo in vendita.
Approfitto per fare la spesa, visto che comunque non ho mai rifiutato le mie responsabilità, poi preparo la valigetta con il cambio per due giorni e gli effetti personali e alle 17 esco da casa... prima di andare da lei ho un paio di commissioni da fare...
Squilla il telefono e con piacere vedo che è Gilax (utente di PF col quale è nata una bella amicizia e che ho avuto modo di incontrare più volte abitanto entrambi a Milano).
Ha letto il 3d ed è molto contento per me, chiacchieriamo del più e del meno e gli dico che sto andando da lei...

" Evvai...!!! Passa un buon fine settimana e non pensare a niente che non sia lei e goditi questi momenti... te li meriti..."

Mi arriva un messaggio da Camilla chiedendomi di chiamarla... accosto la macchina e le telefono.

"Dimmi tutto Signorina...."

"Senti... siccome ti conosco, non portare niente ok? Niente vino, dolci o altro... ho già pensato a tutto io... dall'aperitivo a..."

"A...?" ripeto io

"A. Punto..." ribatte abbassando la voce e sorridendo...

"Scusa, ma vengo da te per la prima volta e ci vengo a mani vuote...?"

"C'e' tutto quello che serve, non preoccuparti... manchi solo tu..."

"Ok... Ok... come vuoi... non insisto... a dopo allora..."

E adesso?
Non sono mai stato ospite di qualcuno presentandomi a mani vuote, vero che con Camilla non devono esserci formalità, vero anche, però, che è la prima volta che vado da lei, per di più ospite a cena...
Tutto vero... ma non posso andarci così... sarò magari all'antica, ma non ci riesco proprio...
Cosa mi invento per non mancare comunque alla promessa che le ho appena fatto...?
Inseguendo i miei pensieri e cercando di farmi venire un idea arrivo a destinazione... stavolta non c'è un buco pe mettere la macchina e mi tocca girare nella speranza di trovare o che si liberi un posto... niente non c'è verso...
Per forza, sto pensando a cosa portarle...! Calma, riordiniamo le idee... una cosa alla volta... dunque mi devo concentrare... puff...
Eccolo, proprio dietro l'angolo e per di più nelle righe bianche... non potevo "far" meglio!
Chiudo la macchina e mi dirigo verso C.so Buenos Ayres... santo cielo, ma quanto piove? Ehi... lassù... vi si sono rotti i rubinetti? Mi sistemo il cappuccio del giaccone (odio gli ombrelli...) e cammino buttando qua e là lo sguardo in cerca di un'idea, mancano tre quarti d'ora alle 18.30 vuoi che non trovo qualcosa?
Vuoto... non mi viene in mente nulla, sto andando a zonzo... finché non vedo sull'altro lato della strada un negozio che attira la mia attenzione.
Attraverso al volo, senza curarmi che ci siano o meno "le zebre"... qualcuno mi "strombazza" nervoso e mi pare che mi abbiano pure indirizzato un "vaffa..."
Mi fermo davanti alla vetrina e vedo un grande espositore girevole in vetro, pieno di bellissimi oggetti di Swarosky... trovato!
Sul ripiano centrale mi fa l'occhiolino un bellissimo pianoforte di cristallo... sembra li apposta per me... entro deciso e me lo faccio confezionare e prendo anche un biglietto...

Ora che ti ho ritrovata,
ho scordato tutto il tempo trascorso senza te...
Ti amo!

Gianluca


Lo infilo nella busta e la chiudo mettendola nel sacchetto con il regalo e mi avvio.
Alle 18.20 sono alla macchina, prendo dal bagaliaio la valigetta dove ho riposto anche l'ipad dal quale non mi separo mai e arrivato davanti al portone trovo uno di quei citofoni a codice... la chiamo.

"Ciao, dove sei?"

"Qui sotto ma non mi hai detto il codice..."

"Oh... scusa Amore... devi comporre 15 e premere "C", altrimenti quando schiaccio, il portone non si apre... ultimo piano, entra ti lascio la porta aperta, io finisco di prepararmi..."

Arrivo al sesto piano, l'appartamento è proprio di fronte all'ascensore... mi ha lasciato la porta blindata accostata, non potendola aprire dall'esterno...

"Permesso...?"

"Ciao Amore, entra arrivo subito..."

Entro in un'ampia anticamera dove c'è un bellissimo appendiabiti antico sul quale lascio il mio giaccone, su un lato un mobiletto sovrastato da uno splendido specchio racchiuso in una cornice intarsiata e dorata... a sinistra una porta che scoprirò dare in un ripostiglio e sulla destra un'arcata che immette in un ampio locale diviso da una grande libreria che crea da un lato, una zona pranzo più piccola, dove si apre una grande arcata delimitata da un muretto, attraverso la quale si vede un bella cucina in stile rustico/country, sull'altro lato il salotto, con un grande divano angolare, il televisore, un'altra libreria, un tavolino basso in granito e cristallo e una grande lampada da terra.
Entrambi gli spazi hanno una porta finestra che si affaccia su un terrazzino abbastanza spazioso, dove grazie alle luci lasciate accese, vedo un salottino da esterno e un tavolo circolare. Il terrazzo è circondato da vasi con piante rampicanti che si adagiano sulla tettoia fatta di travi di legno.
Sulla parete di destra del salotto un'altra porta da in un corridoio piuttosto largo che porta alla zona notte.
È arredata con buon gusto, un misto di antico e moderno sapientemente abbinato, cui il parquet in legno chiaro e i quadri alle pareti, anch'essi di stile diversi, dann un senso di calore molto piacevole...
La "mano" di Camilla si vede anche nei più piccoli particolari.
Sono i piedi di fronte alla finestra, guardo il terrazzo e le luci che vengono da fuori quando da dietro la sento abbracciarmi...non l'ho sentita arrivare e ho un leggero sussulto... mi giro stringendola a me e la bacio... mi sorride...

"Cosa fai qui in piedi? Potevi sederti e metterti comodo..."

"Beh, sai è la prima volta che vengo da te... non conosco la casa..."

"Ma un divano la sai riconoscere però..." e scoppia a ridere...

La guardo... è un incanto...
Porta una gonna rosa chiaro chiusa sul davanti con un piccolo spacco creato dagli ultimi tre bottoni aperti, una camicia con maniche a tre quarti ricamata nella parte alta, che lascia intravvedere l'intimo bianco con i primi tre bottoni slacciati, la catenina con la medaglietta come quella che porto io, appoggiata sulla pelle chiara, le calze velate e le scarpe con il tacco alto appena più del normale, i capelli sciolti e ondulati e i suoi occhi che da dietro gli occhiali sembrano ancora più grandi... ed io davanti a lei che rivivo in un lampo, tutti i momenti vissuti con lei, fin da primo incontro tanti anni prima...

"Ti sei incantato...?"

"Sì, incantato dalla tua bellezza..."

"Dai... smettila... non sono più la ragazza di allora..."

"A parte che io ti vedo sempre come allora... oggi sei ancora più bella e affascinante..."

Ci abbracciamo e rimaniamo così a lungo...

Poi mi guarda...

"Lo vuoi un aperitivo vero? Vado a prederlo..."

Ritorna subito con il cestello del ghiaccio, due flûte e una botiglia di Bellavista...

"Lo stappi tu...?"

Mentre apro la bottoglia e verso lo spumante nei bicchieri lei va in cucina e ritorna con un vassoio di tartine. Facciamo un brindisi chiacchierando delle rispettive giornate, di questo tempo che ci sta esaurendo...

"Sai... sei il primo uomo che entra in casa mia... a volte viene qualche amica a trovarmi o le colleghe, ma un uomo mai... Fino a dieci anni fa vivevo con mamma, poi dopo la sua scomparsa ho venduto la casa e sono venuta qui, i mobili antichi più belli li ho riutilizzati, ho mischiato un po' di stli... mi sono creata il mio spazio, il mio mondo..."

Le sorrido e le prendo la mano, percepisco la sua emozione e la mia non è da meno...

"Quand'è stata l'ultima volta che siamo stati soli iome te, come ora...? In montagna, nella casa dei miei... ricordi?"

Ci tornano alla mente tanti ricordi, vivissimi, come se fossero appena trascorsi...

"Quasi me ne dimenticavo... questo è per te..." e le porgo la busta con il mio regalo che avevo appoggiato a fianco del divano e che probabilmente, visto il suo stupore, non aveva notato...

"Mi avevi promesso...." la interrompo

"Ti avevo promesso che non avrei portato nulla per la cena, visto che hai pensato a tutto tu... infatti con la cena non c'entra... è dolo un mio piccolo regalo... posso?

Annuisce sorridendo, legge il biglietto commossa e apre il pacchettino...

" Ohhh... è bellissimo... un pianoforte in cristallo... grazie... sei un Amore!

Mi abbraccia e mi bacia...

Il tavolo è apparecchiato con molto buon gusti e nel pieno rispetto del bon ton... accendo la candela e lei inizia a servire la cena...

Trenette al pesto fatto da lei e come secondo coda di rospo in crista di patate cin verdure al vapore, con un ottimo abbinamento di vino...
mi complimento con lei per la scekta e per la sua bravura di cuoca... ho scoperto un lato di Camilla che non conoscevo...

"Ho imparato da mia mamma, lei era di S. Margherita Ligure, cucinava molto bene e visto che mi piaceva la buona cucina mi ha insegnato..."

Poi serve il dolce... il tartufo nero...

"Non mi sono dimenticata che ti piace il cioccolato... visto? Questo non l'ho fatto io però... l'ho preso da Rachelli..."

Il tartufo di Rachelli... per chi ha la nostra età, lo definirei un must...

La cena è stata ottima, le faccio più volte i complimenti... e solo insistendo riesco a convincerla a lasciarmi sparecchiare, sciacquare le stoviglie e caricare la lavapiatti e noto la sua sorpresa vedendo la "perizia" e la disinvoltura con cui faccio il tutto...
Andiamo a sederci sul divano, accende la lampda che diffonde una cakda, siffusa e rilassante...
Mi chiede della mia vita, di mio figlio, mostrandosi sinceramente spiaciuta dalla totale mancanza di rapporti... le racconto della lunga e tribolata "avventura giudiziaria" per la separazione ed il divorzio e le spiego più nel dettaglio l'assurda situazione nella quale vivo ormai da quadi otto anni...
Camilla si limita a qualche commento a delle riflessioni, senza mai fare una critica nei confronti di nessuno, ma la vedo veramente dispiaciuta... quindi cerco di cambiare discorso...
Con lei il tempo trascorre veloce... troppo... si sono fatte le 23
Non mi sono fatto nessun programma mentale su quello che potrebbe o non potrebbe accadere... lei mi ha invitato a cena, non si è parlato d'altro, certo trascorreremo insieme anche la domenica... ma stanotte mi troverò un albergo non distante dove dormire... a casa non sarei comunque andato (e non potrei neppure tornarci visto che ufficialmente sto a 500 km da Milsno...

"Ti andrebbe un buon caffé o è troppo tardi?".

"Per un buon caffé non é mai troppo tardi - le risposi - adoro il caffé... lo sai... e anche a te è sempre piaciuto molto...".

"Anch'io, lo bevo a qualsiasi ora... non resto mai senza caffé e senza le mie sigarette alla menta..."

Io ho smesso da dieci mesi grazie alla sigaretta elettronica, ma non ho mai capito, anche se lei fuma pochissimo, 4/5 sigarette al giorno, come si possano fumare le sigarette mentolate... dopo il caffè poi....!

"Beh... a me non capitava mai di restare senza sigarette... era una vera e propria dipendenza... una schiavitù... e po ultimamente fumavo in modo esagerato, non stavo bene..."

"Sei stato bravo... hai capito che non potevi continuare e hai trovato il sistema per smettere..."

Mette le tazzine sul tavolino di fronte al divano e si siede vicino a me, dandomi un bacio sulle labbra.

"Due vero..?"

"Sì... grazie..."

Mi porge la tazzina con quell'incredibile sorriso che mi ha accompagnato in questi lunghi anni.

"Complimenti... buonissimo davvero..."

"Grazie..."

Sorseggiamo la bevanda e intanto si accende una delle sue "famose" sigarette..
Fuma lentamente gustandola... che sapore avrà il caffè aromatizzato alla menta...? Sicuramente lei è abituata... io preferisco non pensarci...
Finiamo e quasi contemporaneamente appoggiamo le tazzine...
Due secondi dopo siamo l'uno nelle braccia dell'altra.

Il suo profumo, la morbidezza dei suoi capelli e la delicatezza della sua pelle mi inebriano, ci baciammo a lungo, dolcemente con passione, è come il primo bacio, sulla panchina del parco, come se il tempo si fosse fermato in quel preciso momento... come se quel bacio fosse durato 35 anni... la donna che ho tra le braccia, che sto baciando, è la stessa ragazza di allora ed io stesso mi sento ancora quel ragazzo, timido e imbranato, che stava vivendo qualcosa che quasi non aveva osato sognare, ma che inaspettatamente, magicamente stava accadento, era diventato reale...
La stringo a me, le accarezzo il viso, quei capelli che sembrano seta e mentre il desiderio cresce in entrambi... sento il suo respiro diventare più caldo, affannoso... la sento abbandonarsi tra le mie braccia, con una mano le sfioro il seno, delicatamente... lei ha un fremito..
Quel seno che ero riuscito a intravedere, ai tempi della scuola, sbirciando nella scollatura della camicetta, non grande o prosperoso, tutt'altro, non più di una seconda, ma proprio per questo mi attirava, mi faceva ribollire... allora come anche in questo momento...
Si lascia andare appoggiandosi allo schienale del divano...
Mentre la bacio slaccio i bottoni, ecruvedo il duo seno dalle trasparenze dell'intimo, la accarezzo, la bacio sul collo, sulla spalla, risento il sapore della sua pelle e mi abbandino a lei che mi stringe passandomi le mani sulla schiena... nei capelli...
Mi bacia il collo e sento la sua voce calda, dolce...

"Non voglio rimanere sola questa notte... ho bisogno di te..."

Si alza quasi imponendoselo, tanto era la voglia di stare abbracciata a me, mi guarda... sorride quasi imbarazzata...

"Vado un momento in bagno a rinfrescarmi e a cambiarmi... vieni..."

La seguo in camera... un stanza ampia con un ampio armadio che tiene tutta la parete sulla quale si apre la porta, sopra la quale l'aarmadi prosegue fino al muro di sinistra... a destra un letto matrimoniale con due cuscini sistemati al centro, appoggiati alla testiera imbottita e rivestita di tessuto blu, i comodini ai due lati, un poltroncina con i cuscini di raso a destra, sull'altro lato del letto di fronte all'ingresso una porta finestra che s'affaccia sul terrazzo, incorniciata da grandi e morbide tende ricamate, di fronte al letto un tavolo basso e lungo cin un grande specchio, con in perfetto ordine, trucchi, profumi e diversi flaconi decorati, tra il davolo e la parete destra una chaise longue completa l'arredamento...

"Ti spiace se ti lascio un attimo solo?"

"Non preoccuparti... ma non farmi aspettare troppo" le risposi strizzandole l'occhio.

Ride e vedo quanto sia bella e dolce...

"Faccio subito... tu mettiti pure comodo... se vuoi in cucina c'è ancora un po' di caffé nella caffettiera... serviti pure".

Scompare in bagno mandandomi un bacio con la mano.
Vado a guardare fuori dalla finestra, guardo il terrazzo ricco di piante, mentre sento scorrere l'acqua della doccia.
In meno di una settimana, la mia vita si è steavolta, è accaduto l'impensabile... ho pensato milioni di volte a lei chiedendomi cosa avesse fatto, come fosse la sua vita e ora sono qui, nella sua camera.
Rivolgo lo sguardo al cielo e con la mano "lancio" un bacio verso l'infinito... quasi senza rendermene conto...

"Grazie... grazie con tutto il cuore...!"

La sua voce mi scosse...

"Chi stai ringraziando...?"

Mi volto e la vedo, illuminata dalla fioca luce della lampada che ha acceso dopo averla coperta con un foulard creando bellissimi giochi di colore sulle pareti... è ancora più bella di quanto ricordassi, sorridente e con gli occhi che brillano come le stelle...

"Chi? - risposi - ... Dio... mio padre che è lassù... il destino... chiunque mi abbia fatto il grande regalo di poterti ritrovare..."

Ci ritroviamo ancora avvinghiati, le nostre bocche si cercano, mentre le mie mani si perdono tra i suoi capelli...

"Vuoi rinfrescarti anche tu...?".

"Si grazie..."

Apre un anta dell'armadio e mi porge un grande asciugamano di cotone che profuma di lavanda.

"Da allora non ho più trascorso una notte con nessuno..."

Ci guardiamo in silenzio poi, sorridendo, mi dirigo verso il bagno.

"Ti aspetto...."

L'acqua mi scorre sulla pelle, sono felice, di una felicità sconosciuta fino a questo momento, felice ed emozionato, come in un sogno, ma niente è più reale di quanto sta accadendo.
Esco dal bagno con l'asciugamano avvolto alla vita e con i vestiti in mano che appoggio ordinatamente sulla pultrincina.
Camilla è seduta sul letto con la sua camicia da notte che le arrivava poco sopra le ginocchia, chiusa sul davanti solo da tre bottoni, gli altri slacciati, lasciano vedere le sue gambe affusolate e sopra, il seno appena scoperto.
Mi siedo accanto a lei che, premendo il tasto di avvio accende stereo...
Bastano solo tre note per riconoscere la musica che usce dagli altoparlanti, sol diesis... do diesis... mi...
La Sonata per pianoforte "Al Chiao di luna" Opera 27 n. 2, primo movimento, Adagio Sostenuto, di Beethoven... la mia preferita in assoluto, il brano per pianoforte più bello che sia mai stato scritto, quello che ho suonato per lei due sere fa...

"La riconosci vero...?"

"Certo... l'ho suonata l'altra sera..."

"Lo so... intendevo se riconosci, l'esecuzione, il pianista..."

"Mi prendi alla sprovvista... così su due piedi non saprei, anche se mi ricorda qualcosa..."

"Sei tu Amore... è una delle incisioni che avevi fatto per me in Conservatorio, ricordi? Ti avevo detto che le ho fatte riversare su CD... è la mia preferita, da sempre... potrei ascoltarla all'infinito... mi ha fatto compagnia durante tante notti insonni... mi aiutava a sentirti vicino, era come se mi accarezzassi per farmi addormentare..."

"L'ho fatto Camilla, tutte le volte che l'ho suonata in questi anni, l'ho fatto pensandoti, tenendoti stretta nel mio cuore e nei miei pensieri, chiedendomi dov'eri, cosa stessi facendo... sperando che il vento portasse la musica fino a te, che ascoltandola ti ricordassi ancora di quel ragazzo che impazziva per te... risentendomi, sento l'Amore che ci ha legati... e sento anche che allora suonavo mille volte meglio di oggi..."

Mi abbraccia, stringendomi forte e sorridendomi...

"Non sei un sogno vero...?"

Mi chiude la bocca baciandomi e impedendomi di rispondere... ci lasciammo scivolare sul letto abbracciati, mentre quella musica, la nostra musica ci avvolge completamente.

"Tienimi stretta... fammi sentire che è tutto vero..."

Mentre la bacio, slaccio que tre bottoni della camicia da notte e le mie labbra scendono sul suo collo, sulla spalla fino sul suo dolcissimo seno, bello e perfetto.
Posso percepire ogni sua vibrazione, ogni brivido che la percorre diventava un mio brivido.
Mi accarezza il viso mentre le sue labbra si staccano dalle mie per cercare i lobi delle mie orecchie, il mio collo e poi scendere sul mio petto... sento i suoi baci sulla mia pelle, li sento diventare sempre più intensi e caldi sul mio ventre... le mie mani accarezzano le sue spalle, le onde dei suoi capelli... sento il calore delle sue labbra, mentre mi abbandono completamente alla dolcezza dei suoi baci e delle sue carezze...
E la musica... quella musica...
Le sue mani mi accarezzano... le prendo tra le mie, tirandola dolcemente a me... mi bacia e mi guarda con il sorriso negli occhi... mi giro lasciandola scivolare sulla schiena... le mie mani percorrono il suo corpo... la bacio lentamente e ad ogni bacio la sento sussultare, sento l'affanno nel suo respiro...
Con le mani mi accarezza la testa, i capelli... tirandomi sempre più a sè, so che sente quanto la desidero, così come lei desidera me, non riesco a parlare, voglio solo guardarla, accarezzarla e baciarla, ho fame dei suoi baci, quei baci che porto ancora impressi nel mio cuore...
Si adagia su di me, tenendo il mio viso tra le mani, mi bacia le palpebre, la fronte, le guance, le labbra, e poi quei piccoli baci si trasformano in un bacio profondo, caldo, appassionato... sento le sue gambe allargarsi e il suo bacino ondeggiare dolcemente... mi sento scivolare dentro di lei...
Il suo calore mi avvolge mentre le accarezzavo i fianchi, il ventre, mentre lei si muove su di me dolcemente...
Non è sesso, non stiamo facendo l'amore, è qualcosa di ancora più alto, più grande, qualcosa di sublime... una danza dolce, sensuale e appassionata, come un rito... un crescendo senza fine... si piega in avanti e mi bacia...
Si avvicina con voce tremante...

"È come se io fossi il tuo pianoforte... mi accarezzi come si accarezzano i suoi tasti... facendo vibrare le corde della mia anima... e insieme... le nostre anime, i nostri cuori... sono la musica, questa musica..."

Riprende a muoversi, mentre anch'io assecondo i suoi movimenti... fino al culmine... fino a quando mi sento sciogliere dentro di lei...
Si lascia cadere su di me, stringendomi, mentre io le accarezzo il volto e la schiena.
I nostri respiri cominciano a rallentare, diventando più regolari.
Mi accorgo che la musica ci sta cullando...
La stringo forte a me e sdraiati su un fianco ricominciamo a baciarci.
Il desiderio è ancora più forte...
Abbiamo fatto l'amore fino a crollare l'uno nelle braccia dell'altro... e ci siamo addormentati così, abbracciati, esausti e felici!

Non so quanto tempo sia passato... apro gli occhi...
Camilla è attaccata a me, con la testa sulla mia spalla e una mano dolcemente appoggiata sul mio petto... la guardo dormire... non ho parole per descrivere quanto è bella!
Vorrei che questa notte non finisse mai...

Fuori ha smesso di piovere... il cielo non vuole disturbare il sonno del mio Amore!

ACE

 
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GRANDISSIMOOOOOO ora sposala! sei un grande, spero di provare anche io queste emozioni
 
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E' da oltre un ora che sono chiuso in macchina,con l'ipad acceso a leggerti,visite a clienti saltate,una telefonata in ufficio per dire che non torno dentro questa sera.
Ho letto poesia,poesia pura.
Mi hai emozionato,mi sono dovuto togliere gli occhiali 3 volte,mi si erano inumiditi gli occhi,e mi si è chiuso lo stomaco,sensazioni che non provavo da tanto tempo,troppo.
Ti ringrazio di cuore per le sensazioni che mi hai regalato,in questa vita dove il quotidiano ci ammazza e ci imbruttisce,leggerti e' come essere saliti su una montagna e risentire,dopo tanti anni,cos'è' l'aria pura.
Un abbraccio da uno sconosciuto come me,ed un in bocca al lupo dal profondo del cuore.

pinchetti
 
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sti' cazzi Gianluca....... non so se prevale l'invidia, l'ammirazione o la felicità per i vostri ritrovati sentimenti........... mi associo agli altri colleghi e vi faccio un grande "in bocca al lupo" per il vostro amore.... ne esco con le ossa rotte..... capiterà anche a noi? un abbraccio socio..... (tra poco EX socio!)
 
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Vengo svegliato da un buonissimo profumo di caffé e da un raggio di sole che filtra dalla finestra. Mi giroun po' nel letto, felice di rendermi conto che non ho affatto sognando. Mi "stiro" sbadigliando, e riaprendo gli occhi la vedo ai piedi del letto, ancora più bella della sera precedente, a piedi scalzi con addosso solo la mia camicia... è splendida...

"Buongiorno amore... ben svegliato... hai dormito bene?"

Mi sento in Paradiso.

"Bene? Benissimo, divinamente... mai dormito così bene prima d'ora... ma che ore sono?

"Le dieci e mezza... io mi sono alzata quasi un'ora fa, ho fatto la doccia e sono scesa qui sotto a prendere le brioche... al cioccolato... giusto?"

"Sì... giusto - rispondi incredulo e sorridente - è incredibile come riesci a ricordare tutte le cose che mi piacciono..."

"Sono felice, come non lo sono mai stata... quando sono salita, mi sono cambiata... ho visto la tua camicia e l'ho infilata... volevo sentire il tuo profumo... mi piace il profumo della tua pelle..."

"Con la mia camicia sei bellissima... anch'io sono felice Camilla... con te è come essere in paradiso....!"

Sorrise e la felicità le illuminava il volto.

"Non alzarti... porto la colazione di qui..."

Ritorna con un grande vassoio che appoggia sul letto... caffè fumante, caraffa di latte, brioche calde... Camilla si sistema vicino a me infilando le bellissime gambe sotto le lenzuola e si avvicina per baciarmi.

"Io... sono innamorata di te... lo sono sempre stata... da sempre, forse ancora prima di conoscerti..."

Le prendendo il viso tra le mani... appoggio le mie labbra sulle sue, sono soffici, si aprono, sento la sua lingua cercare la mia, accarezzarla delicatamente... ci baciamo guardandoci negli occhi ed è come fare un tuffo nel mare azzurro..

"Ti amo Camilla...con tutto me stesso, con tutta la forza e il desiderio possibile..."

Ci baciamo a lungo continuando a sussurrarci dolci parole, parole che avevo detto solo a lei tanti anni prima e che non avevo più ripetuto, che senza di lei non avevano nessun significato...

Le campane suonano le 11,30... mi sposto su un fianco e resto a guardarla, sdraiata al mio fianco, con la mia camicia che si è aperta e mi lascia vedere, il duo corpo stupendo, la pelle liscia, curata, quel seno che solo un grande pittore potrebbe immaginare al culmine dell'estasi creativa... la accarezzo delicatamente, quasi con il timore di "rovinare" quell'opera d'arte...

"A cosa pensi?" sussurra

"Sto pensando a te... a noi, a tutto quello che è accaduto... solo una settimana fa, l'idea anche solo di incontrarti, era qualcosa che andava oltre il sogno, come illudersi di poter allungare una mano e toccare la luna... e questa notte la luna ho potuto abbracciarla, stringerla a me... degli anni senza di te mi resta il dolore di non averti avuta accanto, ma è come se pensassi a qualcosa che non mi appartiene, come se guardassi un film...
Esistono questi sei giorni e il tempo vissuto insieme da ragazzi... ricordo ogni istante, ogni tuo sguardo, ogni parola, tutte le emozioni vissute con te che credevo di poter vivere solo nei miei pensieri... sicuro che niente e nessuna avrebbbe potuto farmi provare la milionesima parte, di quello che tu e solo tu puoi darmi, per il solo fatto di esistere e di essre davanti ai miei occhi...
Tutto questo l'ho provato quella mattina quando entrasti in classe la prima volta... quando ti vidi capii che non saresti mai più uscita dalla mia vita... come se una spada mi avesse trafitto il cuore... quella ferita non si sarebbe più rimarginata... mi sentivo travolto da un uragano che mi strappava dalla terra..."

Camilla mi ascolta accarezzandomi e stringendomi...

"Vorrei passare la vita ad addormentarmi tra le tue braccia per poi risvegliarmi... e riaddormentarmi ancora e ancora risvegliarmi..."

Una bella doccia e ci vestiamo... abbiamo fatto colazione tardi e in modo piuttosto abbondante, l'appetito non è molto. Facciamo una bella passeggiata in zona, approfittando della giornata di sole, mano nella mano arriviamo non molto distante dove ci fermiamo per un pranzo leggero.
Poi, camminando abbracciati, ci ritroviamo ai Giardini Pubblici... la nostra panchina è libera e ci sediamo...

"Questo posto è magico... qui ci siamo scambiati il primo bacio, qui siamo stati tante volte a parlare, a ridere e qui sono tornata tante volte in questi anni, chiedendomi dove fossi, se un giorno ci saremmo mai rivisti e qui ti ho ritrovato lunedì, meno di una settimana fa... quando ti ho visto seduto qui, ho pensato di avere avuto un'allucinazione, credevo di svenire per l'emozione... avrei voluto abbracciarti e baciarti... ho paura Gianluca... paura di svegliarmi e accorgermi di aver fatto un sogno, il più bello dei sogni... ma solo un sogno..."

"Sono qui Camilla, sono vero e anche se anch'io a volte lo penso, questo non è un sogno... è la realtà... anch'io sono venuto qui spesso, sperando di rivederti, fosse stato anche solo per dieci minuti... tante volte mi sono seduto qui e ho chiuso gli occhi pensando a quei momenti...
Una cosa non mi hai mai detto e forse pure io non te l'ho mai chiesto... quando ti sei accorta di esserti innamorata di me...?"

Sorride accarezzandomi...

"Quando entrai in quella classe era il mio primo giorno di insegnamento e non avrei mai immaginato che mi sarebbe potuto capitare qualcosa del genere... mi accorsi quasi subito di te, di come mi guardavi... ti distinguevi dagli altri, pur essendo un ragazzo allegro e spiritoso, avevi una maturità non indifferente e una grande sensibilità... eri molto determinato... la scuola, il Conservatorio e le ore che dedicavi al lavoro aiutando tuo padre... eri una "voce fuori dal coro..."

"Dai... addirittura...?"

"Sì... e facevi tutto al meglio... Quando quel giorno mi chiedesti di parlarmi dopo la lezione, avrei dovuto immaginare cosa mi avresti detto e forse, dentro di me, lo sapevo anche, ma sempre inconsciamente lo rifiutavo... Ci hai messo mezzora e una quantità infinita di parole per dichiararti e ricordo che non mi stupii tanto per quello che mi avevi detto, ma del fatto stesso di aver deciso di farlo e di esserci riuscito... Rimasi molto turbata, non sapevo cosa fare, ripensai tutto il giorno a quel momento e la sera a letto nella mia camera mi ritrovai a pensarti, a pensare alle tue parole a cosa ti avevo risposto e solo allora mi accorsi di aver detto tante cose, ma non che io non ero innamorata... sarebbe stata la cosa più logica da dire... ero spaventata..."

"Spaventata da cosa Amore...?"

"Dalla situazione, di quello che sarebbe potuto accadere... tu non perdevi occasione per farmi sentire la tua presenza, i tuoi sentimenti... giorno dopo giorno cominciai ad accorgermi che aspettavo di vederti, contavo i giorni, soprattutto nel fine settimana... dopo neanche un mese lasciai il ragazzo che avevo... era il figlio di amici di famiglia, la cosa era nata più che altro perché se lo aspettavano le famiglie... hai conosciuto i miei genitori, sai com'erano e che mentalità avevano... quando mi chiese il perché della mia decisione, quasi senza rendermene conto gli risposi che mi ero innamorata di un'altra persona... non ho dormito due giorni ripensando alle mie parole, ma soprattutto a guardarmi dentro, fino a non poter fare a meno di ammettere che mi ero innamorata di te..."

"Però non mi hai detto niente... hai taciuto fino a quel primo bacio..."

"Non immagini quanta fatica mi sia costata, ma ero la tua insegnante, non potevo correre il rischio che in classe capissero... non tanto per me, quanto per te, per non crearti difficoltà... ogni volta che ti vedevo avrei voluto stringerti e dirtelo..."

Nonostante il sole, l'aria comincia a rinfrescarsi e lentamente iniziamo a incamminarci... vedo il suo volto rattristarsi...

"Adesso cosa fai? Devi tornare a casa immagino..."

"Tu cosa vorresti...? rispondo sorridendole

"Vorrei che tu potessi restare ancora con me..."

"Vedi...? Indovini sempre quello che desidero...! Anch'io voglio restare con te... posso fermarmi fino a domani se vuoi...!"

Me la ritrovo in braccio, stretta al mio collo... e mi riempie di tanti piccoli, dolci, teneri baci.

Arrivati a casa, Camilla infreddolita prepara il té che beviamo accoccolati sul divano chiacchierando.

Mi squilla il telefono, è l'agenzia alla quale ho dato il mandato per vendere la casa al mare, il titolare mi informa che un cliente ha fatto una proposta scritta, depositando una cauzione, mi legge le condizioni e mi dice di avermi spedito una mail qualora fossi interessato ad accettare. La cifra non è quella che avevo chiesto inizialmente, ma sapevo che sarei dovuto scendere, visto il crollo del mercato immobiliare, soprattutto per le seconde case. Ringrazio e saluto dicendo che entro il giorno seguente gli avrei dato una risposta.
Prendo l'ipad e con lei vicino a me leggiamo la proposta d'acquisto...
In questi giorni le ho spiegato la mia situazione e le grandi difficoltá degli ultimi due anni, facciamo alcune considerazioni e tenuto conto che tutte le altre proposte giunte in precedenza erano di molto inferiori conveniamo che mi conviene accettare...

"È vero, ci perderesti un bel po', però è anche vero che ti toglieresti il peso del mutuo e comunque recupereresti parte dell'investimento... e considerato il momento di crisi generale... non sarebbe male..."

"Sì, infatti... a questo punto credo sia bene confermare subito che accetto... così mi tolgo definitivamente il pensiero..."

Con il computer di Camilla riapro la mail e stampata la proposta la controfimo e rimando imediatamente il fax.

"Visto che entro fine mese dovrò andare per il compromesso, sarebbe bello organizzare per un fine settimana e andarci insieme... mi piacerebbe tantissimo..."

"Potrei prendermi due o tre giorni, così potremmo partire o il giovedì pomeriggio o il venerdì mattina e rientrare il lunedì..."

"Sarebbe fantastico Camilla..."

"Allora domani quando vado a scuola guardo quando potrei liberarmi e te lo faccio sapere subito..."

Quattro giorni interi noi due soli... non vedo l'ora...

Abbiamo preparato la cena cucinandoo insieme... risotto alla milanese, cotoletta e patate al forno, ridendo e scherzando, divertendoci come due ragazzini, poi dopo mangiato siamo rimasti a lungo sul divano a coccolarci... baciare Camilla è come trovarsi improvvisamente proiettati in un'altra dimensione, il suo profumo, la morbidezza delle sue labbra, il sapore dei suoi baci mi fanno perdere il contatto con la realtà, come se improvvisamente una forza misteriosa mi trasportasse su, sempre più in alto, sospeso e circondato dal nulla.
Questa notte ci siamo amati con tutta la passione e l'amore che abbiamo dentro di noi... ci siamo addormentati abbracciati, la tenevo stretta a me, in un abbraccio che rendeva impossibile distinguere dove finiva il corpo dell'uno e dove cominciava quello dell'altra.

La mattina l'ho accompagnata a scuola e quando siamo andati a pranzo mi ha detto che può essere libera la prossima settimana o quella dopo, così ho chiamato l'agenzia per far fissare l'appuntamento.
In questi giorni ogni momento libero lo abbiamo trascorso insieme, felici del nostro amore, grati alla vita per ogni istante che ci viene regalato, consapevoli di aver ricevuto un dono grande, insperato...
Il destino ci aveva tolto tutto... inspiegabilmente...
Dopo tanti anni ci ha offerto un'altra possibilità che nessuno dei due vuole sprecare...

Credo che tutti abbiamo due destini: quello che alla fine ci scegliamo e quello che sarebbe dovuto essere.
Per questo certe storie non finiscono mai, per questo quel legame non si scioglierà mai e si continua a cercarsi, nonostante tutto... nonostante la vita...
Questo perché, che si voglia o meno, noi continuiamo ad essere ciò che avremmo dovuto essere.

E non ci sarà mai un preavviso all'imprevedibilità della vita...

ACE








 
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Grande ACE finalmente anch’io ho avuto un po’ di tempo per leggere la tua storia..veramente bellissimo e commovente quello che ti sta accadendo..dopo tutte le disavventure che ti sono capitate durante la tua vita finalmente è arrivato anche per te uno spiraglio di sole...
È vero il destino ti ha offerto nuove carte da giocare..e sono carte vincenti questa volta però..
Quindi caro ACE GIOCATELE BENE QUESTE CARTE E VINCI FINALMENTE LA TUA PARTITA CHE HAI LASCIATO IN SOSPESO PER QUESTI 35 ANNI!! TANTI AUGURI!!!
 
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Città murata.
Sono milanese pure io, sono nato e cresciuto fino all'adolescenza a porta ticinese.
Poi i miei hanno deciso di trasferirsi in veneto, e da allora non mi sento più di appartenere a nessun luogo.
Tra gli amici che mi rincresce di aver lasciato c'era una ragazza. Non c'è mai stato nulla, allora non si era precoci come adesso, ma le premesse per cui col tempo potesse nascere qualcosa c'erano tutte.
Poi come ho detto noi ci siamo trasferiti, la sua famiglia non aveva il telefono, e per giunta lei venne portata via dalla famiglia e mandata in un istituto in piemonte e quindi vennero persi tutti i contatti.
3 o 4 anni fa ho scoperto facebook. Lei è stata la prima persona che ho cercato, ma non c'era. Da allora ogni due o tre mesi ho provato a cercarla, fino a quando circa sei mesi fa si è iscritta.
Le ho mandato la richiesta di amicizia, e le ho chiesto tutto di lei, che studi avesse fatto, come se la passasse, ecc ecc. Avrei voluto veramente iniziare un dialogo, in fondo siamo cresciuti assieme.
Mi ha risposto che convive da un anno è che è incinta. Punto. nemmeno mi ha chiesto come sto.

Ace, ti invidio. Non posso che farti i miei migliori auguri e confessarti che pure a me è scesa la lacrima.

E pensare che avevo acceso l'ipad per andare su youporn....
 
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I giorni stanno trascorrendo sereni e rapidi, ogni momento libero lo trascorriamo insieme... sto riscoprendo il piacere delle piccole cose, fermarmi davanti ad una vetrina a guardare un vestito e ritrovarmi a pensare come potrebbe stargli, guardarla mentre cucina... o starmene seduto sul bordo della vasca da bagno ed osservarla mentre si lava i denti... non sarà il massimo del romanticismo... però io la trovo bellissima anche in un momento così... forse l'amore è anche questo, vedere le cose da un punto di vista diverso.
Parliamo molto e scherziamo, ridiamo come forse i ragazzi d'oggi non sono più capaci di fare... ci piace camminare tenendoci per mano e scoprire che abbiamo voglia di baciarci nello stesso momento... e farlo anche in mezzo alla strada, senza preoccuparci di chi abbiamo intorno...

Stiamo organizzando i nostri primi quattro giorni di vacanza insieme, a breve l'agenzia mi farà sapere se il compromesso verrà fissato per il prossimo fine settimana o per l'altro... siamo tutti e due eccitati e non vediamo l'ora di partire.
Abbiamo voglia di stare vicini, di toccarci, di parlare... di conoscerci... sono passati molti anni, nessuno dei due è quello di allora, certo siamo sempre noi due, ma con le esperienze e la vita vissuta in questi lunghi anni, che sicuramente ci ha cambiati...
In quel periodo mi chiesi spesso se la mia non fosse altro che una forte infatuazione dell'allievo affascinato dalla prof. giovane e bella, non sarei stato il primo e neppure l'ultimo... il punto è che non me ne fregava niente di chi fosse, mi interessava lei, Camilla... avrei provato le stesse sensazioni se, anziché dalla porta della classe, fosse entrata dalla porta di un bar o se si fosse presentata alla porta di casa mia vestita da postina...

Oggi abbiamo la possibilità, non di recuperare il tempo perduto, sarebbe un errore madornale... il tempo andato in quanto tale non può tornare, ma di ripartire da dove eravamo rimasti, non più come due ragazzi, ma come le persone adulte che siamo diventati, ognuno con il proprio vissuto, con il proprio bagaglio di gioie e dolori.
Lo sappiamo entrambi, per questo non vogliamo forzare i tempi, anche se d'impulso vorremmo tutto e subito, ma la maturità è anche questo... essere più riflessivi, senza che questo renda più freddi o distaccati i nostri sentimenti.
Ne abbiamo parlato insieme serenamente, confidandoci la gioia, le certezze ed i timori... quando si ama veramente, non può non esserci anche una componente di incertezza, di paura...

L'unico timore, ed è forse più mio che non suo, è di capire se i miei sentimenti non siano confusi: sono innamorato ora di Camilla per quello che è e rappresenta oggi, o sono innamorato dell'amore vissuto 35 anni fa?
È la domanda che mi pongo e alla quale anche Camilla vuole che io riesca a dare una risposta... non siamo più quei ragazzi, ma un uomo e una donna più che maturi, che hanno il dovere (ed anche il diritto) di essere chiari, trasparenti l'uno verso l'altra e viceversa...
E poi devo sistemare la mia attuale situazione, in modo onesto, possibilmente limitando il dispiacere e forse il dolore che la mia decisione potrebbe procurare ad un'altra persona... è un mio desiderio e lo è anche di Camilla.

Ora viviamo ogni istante che possiamo trascorrere insieme come un grandissimo dono, una possibilità insperata che solo fino a 10 giorni fa nessuno avrebbe mai pensato potesse diventare reale...
Sabato scorso ero a cena da lei, è stato l'inizio di due giorni splendidi, di due notti d'amore, come un tuffo in un mare di dolcezza... abbiamo vissuto emozioni che erano rimaste nei nostri ricordi e che improvvisamente sono tornate a vibrare a vivere attraverso noi...
Oggi abbiamo avuto poco tempo, solo qualche ora stamattina... Camilla è ospite da una sua cugina, un incontro programmato da tempo... per il momento, di comune accordo, abbiamo deciso che è meglio tenere i rispettivi parenti fuori dalla nostra storia...

Io me ne sto qui, a casa, con il mio tablet, a parlarvi di me e di lei, di una parte importante delle nostre vite, vissuta 35 anni or sono e di quello che stiamo vivendo in questi ultimi dieci giorni... di quello che potrebbe essere il nostro futuro...

Approfitto di questo momento per ringrazire tutti voi che mi state leggendo, per la pazienza dimostrata nel "sorbirvi" questo pazzo che se non ha imparato sino ad ora ad essere sintetico, non lo imparerà certo a 54 anni, per le parole che mi avete scritto, per le emozioni che avete saputo trasmettermi con i vostri commenti e soprattutto per il grande affetto che mi avete regalato...

Grazie di cuore... per tutto...!

ACE




 
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