QUANDO IL DESTINO COMINCIA A "GIOCARE"...

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"... rappresenta oggi, o sono innamorato dell'amore vissuto 35 anni fa?"
caro ace, penso che comprendere questo, sarà il vero momento della verità.

Avrei tanto da dire su questo passaggio, di esperienza personale,
ma non voglio interferire nella tua storia. Magari un'altra volta, da un'altra parte.
Per ora buona vacanza... questa sicuramente sarà fantastica.
Mi spiace solo che devi vendere la casa al mare.
 
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L'unico timore, ed è forse più mio che non suo, è di capire se i miei sentimenti non siano confusi: sono innamorato ora di Camilla per quello che è e rappresenta oggi, o sono innamorato dell'amore vissuto 35 anni fa?


Mi attendevo questa domanda. Ho vissuto, anni fa, una vicenda in fondo simile: incontrando per caso, dopo una decina d'anni, una ragazza di cui da adolescente ero infatuato, tutto è proseguito come non fosse passato un solo minuto. E la domanda te la fai, appena la sbornia si fa più leggera. Rispondere, nel mio caso, fu facile: camminavo ad un mero e mezzo dal suolo, e non mi sembra tu sia da meno.
 
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Oggi abbiamo la possibilità, non di recuperare il tempo perduto, sarebbe un errore madornale... il tempo andato in quanto tale non può tornare, ma di ripartire da dove eravamo rimasti, non più come due ragazzi, ma come le persone adulte che siamo diventati, ognuno con il proprio vissuto, con il proprio bagaglio di gioie e dolori.
Non volevo rovinarti la festa all'inizio, ma questa è proprio la domanda clou.
La risposta te la daranno il tempo e la "pelle" e credo sarà sicuramente positiva, soprattutto se saprete guardare avanti e non indietro.

Ma cui aggiungerei: ami ancora Camilla in quanto Camilla o perchè in tutti questi anni ha rappresentato ciò che avresti desiderato e che non hai avuto?
Qui l'unico che può rispondere sei tu
 
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Oggi abbiamo la possibilità, non di recuperare il tempo perduto, sarebbe un errore madornale... il tempo andato in quanto tale non può tornare, ma di ripartire da dove eravamo rimasti, non più come due ragazzi, ma come le persone adulte che siamo diventati, ognuno con il proprio vissuto, con il proprio bagaglio di gioie e dolori.
Non volevo rovinarti la festa all'inizio, ma questa è proprio la domanda clou.
La risposta te la daranno il tempo e la "pelle" e credo sarà sicuramente positiva, soprattutto se saprete guardare avanti e non indietro.


Ma cui aggiungerei: ami ancora Camilla in quanto Camilla o perchè in tutti questi anni ha rappresentato ciò che avresti desiderato e che non hai avuto?
Qui l'unico che può rispondere sei tu


Questa è la domanda corretta... il nocciolo della questione è tutto qui... è innegabile che lei in questi anni lei abbia rappresentato quello che avevo desiderato da sempre e che non ho potuto avere come avrei voluto e che quindi mi ha sempre portato a domandarmi ed a convincermi che con lei tutto sarebbe stato diverso e migliore...
Quanti pensieri... ma io penso sempre 24 ore su 24, anche quando dormo e ricordo tutto questo fiume di parole...
La verità sta nelle mie parole riportate al termine di ogni post:

"La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla."

Avrei dovuto ricordarla, leggerla più spesso...

La mia vita è "come un cielo trapunto di stelle"... gioie, dolori... vittorie, sconfitte... delusioni, illusioni...
E la verità è che ho un unica vera e grande certezza... "la certezza del dubbio"...
Niente è più mutevole, imprevedibile, strano della nostra esistenza, del nostro vivere...

In fondo dovrei solo vivere... ma non farmi domande, non mettermi in gioco, sarebbe solo lasciarsi vivere e io non voglio sopravvivere...

Capisco ora (o l'ho sempre saputo...) che quel che è stato... resta...
quello che non è stato, non potrà mai essere, proprio perché non è esistito... perché la vita, la mia, la sua... è stata un'altra cosa...

Sono un'altra cosa...

Non potremo mai sapere come sarebbe stato se...
Sappiamo ciò che non è stato e che quindi non potrà essere...
Sappiamo quello che è...

Un'altra cosa...

Volevamo quell'amore... vorremmo ancora quell'amore, ma sappiamo che oggi non può essere quello...

È un'altra cosa... e forse non è ciò che vogliamo...
Perché forse non è amore...

È un'altra cosa...

ACE
 
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Ciao Ace...

però se ci pensi con Camilla non potrai certo sbrindellarti la vita più di quanto non riusciresti a sbrindellartela comunque da solo
Alla peggio, alla peggio, alla peggio.... comunque ne vale la pena! Almeno da quanto ci fai capire
Sarà sicuramente diverso oggi, magari evita di farne 4 consecutive se no ti prende un coccolone, ma se guardi avanti scoprirai che male non vi farà.

E poi hai un vantaggio dalla tua: l'estrema confidenza ed intimità che avete da anni
Fosse una che hai incontrato ieri capirei certi dubbi, ma....
 
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il problema adesso è anche che... subito, appena vi siete rivisti, avete corso per un po di giorni
come se aveste ancora vent'anni, ributtandovi a capofitto in quell' amore...
solo dopo state prendendo coscienza che, forse è un'altra cosa...
per cui qualcosa l'avete già rivissuto in pieno... non negarlo, che per un po di giorni non vedevi altro e non respiravi di altro!
inevitabile ora che si deve fare i conti con la realtà... sul lago dorato :)
 
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Ciao, Ace.
Ti ho cominciato a leggere dapprima per caso, poi per curiosità, poi per...emozione.
Sembra una favola "a lieto fine" e penso che, anche se è vera soltanto la metà dei casini che avete passato, sia ora di godervi insieme il resto della vita, per cui non perdere tempo e ...sposala!
In questo perido la mia vita non va bene e non mi da nessuna soddisfazione, ma devo sorridere o quanto meno stare in silenzio xchè così mi obbligano la famiglia, i figli, la moglie e le convenzioni sociali, di cui sono prigioniero.
Tu sei, in un certo qual modo, libero di scegliere: fallo, dunque :preved:
Se io potessi tornare indietro, probabilmente vivrei un'altra vita.
 
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Spesso ci chiediamo perché allora non abbiamo lottato per poter rimanere uniti e come quei fatti abbiano condizionato le nostre vite... entrambi ci siamo cercati nelle persone che incontravamo...
Camilla se ne rese conto subito, io no... e ho inanellato una serie di errori... finché ci siamo ritrovati, con le stesse emozioni, lo stesso sentire, ma ci rendiamo conto che sono le sensazioni di allora riferite a ciò che eravamo e non a quello che siamo diventati oggi... finiamo sempre con il parlare dei nostri ricordi e questo ci porta inevitabilmente a vedere quei due ragazzi e non l'uomo e la donna di oggi...

Non è facile ammetterlo ma... amiamo quei ragazzi, non noi ora...

È come essere innamorati di un fantasma, di un idea, un sogno... la realtà è un'altra cosa...
La realtà ci farebbe vivere un presente ed un futuro, proietati nel passato, fatto di rimpianti...
Non siamo "cresciuti" insieme... siamo invecchiati vivendo esperienze diverse, portando nel cuore due persone che non invecchiavano, rimanevano quelli di un tempo, con quella bellezza, quella gioventù, quell'incoscienza che oggi non esistono più...

Ci è stato fatto un dono, ritrovarsi dopo una vita... è stato bellissimo, ma non può avere un futuro... finiremmo col farci del male anche se non volontariamente...

Senza accorgermene la risposta stava nel titolo che ho dato a questo 3d...

Il "gioco" del destino è stato quello di permetterci di "risolvere" una situazione rimasta in sospeso per 35 anni, di "chiudere il cerchio"...
Ci resta quello che abbiamo vissuto allora e in queste settimane... ma soprattutto non abbiamo più rimpianti... abbiamo scritto un'altra pagina della nostra vita...

Qualcosa di nuovo e di inaspettato mi attende...
...la vita non finisce mai di sorprendermi... tutto può accadere...

Sempre!!!

E sta già accadendo...

ACE
 
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posso farti una domanda? vabè, la faccio: questo ritrovamento ha cambiato in qualche modo il significato di quello che è successo 25 anni prima?
 
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posso farti una domanda? vabè, la faccio: questo ritrovamento ha cambiato in qualche modo il significato di quello che è successo 25 anni prima?

No... quello che è accaduto 35 anni fa resta... non cambia... abbiamo capito che era una situazione rimasta sospesa... nessuno dei due aveva lasciato l'altro... ci eravamo "persi"... incapaci di reagire alle pressioni negative che arrivavano dalla sua famiglia... non abbiamo lottato...
Oggi stavamo rivivendo qualcosa che era vivo solo nei nostri ricordi... io mi vedevo davanti la ragazza di allora, così come lei vedeva quello che ero...
Ma ora non siamo più quelle persone... non ci amiamo... abbiamo amato un ricordo...
 
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e hai imparato qualcosa da quello che ti è capitato? oppure non so...ti ha cambiato in modo particolare..è cambiato il rapporto con il tuo passato in qualche modo?
 
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e hai imparato qualcosa da quello che ti è capitato? oppure non so...ti ha cambiato in modo particolare..è cambiato il rapporto con il tuo passato in qualche modo?

Ho imparato ancor di più che il passato sono le fondamenta sulle quali costruisci il tuo presente, che è la finestra sul tuo futuro... Il mio passato resta, certo oggi cambia il modo in cui ci penso... domande tipo: chissà cosa avrà fatto, si sarà sposata, come mi ricorderà, come sarebbe stata la mia vita con lei... non me le pongo più...
Rimane quello che abbiamo vissuto allora, queste bellissime settimane, la gioia di aver avuto tutto questo... di aver condiviso con lei qualcosa di grande e importante, che ha contribuito a fare di noi l'uomo e la donna che siamo oggi...
 
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Ace, condividere in un forum significa rivelare le proprie idee e le proprie emozioni e ricevere commenti. Nel tuo caso i commenti sono tutti positivi, per ciò che racconti e per come lo racconti.
Io, non me ne volere, mi sento di essere la voce fuori dal coro.

Ti faccio, coem ti ho già fatto in passato, i miei più vivi complimenti per come scrivi, per la capacità che hai di saper trasmettere emozioni e ricostruire situazioni e momenti.
Detto questo, questo tuo "racconto", come per altri in passato, mi è sempre parso un po'... come dire... romanzato.
Il riportare il discorso diretto, con frasi da film, è bello, coinvolgente... ma mi sa di poco realistico. Poi l'incontro su "quella" panchina come in un film di Richard Gere o Hugh Grant...

Insomma, la questa storia, questa bellissima storia (su questo non ci piove) mi sembra più un racconto di un bravissimo scrittore che la cronaca di qualcosa così come è successo.
Non dico che sia tutto inventato, sia chiaro. Ma che ci sia molto contorno, che i particolari siano arricchiti, che le frasi dette da te o da lei siano ricostruite per fare atmosfera... insomma, spero di essermi spiegato.

Poi, sempre per essere sincero, il finale non mi sorprende. Alla fine non si discosta da quello di un'altra tua avventura, raccontata su questo forum l'anno scorso (o forse quello prima) che con quella della prof ha molto in comune: pensieri e riflessioni su un amore che sembra perduto, incontro inaspettato proprio con la vecchia fiamma, riaccensione dell'amore, tempo trascorso insieme, entusiasmo per una storia riallacciata, affiorare dei primi dubbi sul possibile proseguimento, fine della storia perchè entrambi siete cambiati, perchè il tempo è passato, perchè non si può tornare indietro...

Due storie con trame e sviluppi similari... un po' come i film di Pieraccioni. :)

Non me ne volere, ho solo detto la mia. Magari è una cazzata, ma non l'ho detto né con risentimento né come un giudizio. In fondo, che sia vera o no la tua storia, che sia andata proprio così o che sia stata volutamente romanzata, cambia poco... davvero. :)

Mi complimento ancora per lo stile ed il talento.
 
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Oggi stavamo rivivendo qualcosa che era vivo solo nei nostri ricordi... io mi vedevo davanti la ragazza di allora, così come lei vedeva quello che ero...
Ma ora non siamo più quelle persone... non ci amiamo... abbiamo amato un ricordo...
Aspettavo con ansia questo post, certo che prima o poi sarebbe arrivato

Ace: ne sei sicuro?? O è solo un'impressione, magari reciproca?

Poter chiudere un capitolo è il cruccio di molti, anche a costo di scoprire che non ne valeva la pena
E... se invece se ne stesse aprendo uno nuovo, che non vedete perche pensate a quello vecchio?
Se tu e Camilla, perfetti sconosciuti vi foste incontrati casualmente in un bar oggi e fosse iniziata una banalissima ma gradevole storia come tante diresti lo stesso?

Tanti anni fa pensavo che il destino mi avesse fatto incontrare una persona troppo presto.
Molti anni dopo ho capito che se non me la faceva incontrare proprio era meglio (per non rischiare, ancor'oggi quando la incrocio la evito)
A video non racconto di più, ma nel tuo caso mi sembra sia diverso.
 
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Non capisco il motivo di tanta introspezione, lo trovo un giochino sterile e regressivo.
Così si rischia di non godersi nemmeno i brevi attimi di felicità che la vita ci concede.
Cazzarola, io non avrei né il tempo né la voglia di lanciarmi in simili analisi mentre sono felice. Certo, dovrei accertarmi di essere felice ma diventare osservatori di sè stessi mentre si provano determinate emozioni è esercizio da monaco shaolin, impossibile per una persona comune misurarsi nell'osservazione partecipante rivolta verso le proprie esperienze nel momento stesso in cui vengono vissute. Un ossimoro in grado di rovinare la giornata.
Il mio consiglio, se posso, è quello di relegare l'introspezione ai momenti di difficoltà e come strumento per risolvere i problemi, non per crearne.
Abbi pazienza Ace, aspetta almeno che finisca tutto o che sorga un problema, prima di lanciarti in un'analisi sulle ragioni di un fallimento, se mai ci sarà. Se invece sei felice, godi.
Pefino Marcel Proust aspettò di aver perduto il tempo prima di apparecchiare i sette volumi della Recherche.
:wink:
 
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Io sono dell'idea che a volte farsi troppe domande non si fa altro che farsi del male. Capisco che dopo tanti anni possono essere situazioni complicate da risolvere, ma al tempo stesso il chiedersi se ciò che si sta vivendo è solo un vivere di ricordi non mi sembra giusto. Se nella frequentazione attuale sorgono problemi di compatibilità caratteriale ok (le persone negli anni cambiano), ma ogni altro pensiero è fuori logica.
Mi sento di condividere quanto dice oblomov e aggiung... due persone che si reincontrano dopo molti anni stanno ancora bene assieme, che senso ha farsi 1000 domande? Capisco anche che i dubbi possono sorgere, ma la vita è una sola e bisogna comunque viverla al meglio, senza ovviamente prendere per i fondelli nessuno
 
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Ace, condividere in un forum significa rivelare le proprie idee e le proprie emozioni e ricevere commenti. Nel tuo caso i commenti sono tutti positivi, per ciò che racconti e per come lo racconti.
Io, non me ne volere, mi sento di essere la voce fuori dal coro.

Ciao e grazie per il tuo post...
Ovviamente, scrivendo qui le mie esperienze e quindi condividendole con tutti voi, sono assolutamente disponibile a qualsiasi confronto, commenti benevoli o critiche... non c'è nessun problema, ci mancherebbe... mi conosci, abbiamo già avuto modo di dialogare su queste pagine e sai che non sono certo il tipo che ama polemizzare o tantomeno scaldarsi...
Mi fa piacere leggere i tuoi pensieri e potermi confrontare con te ancora una volta.

Ti faccio, come ti ho già fatto in passato, i miei più vivi complimenti per come scrivi, per la capacità che hai di saper trasmettere emozioni e ricostruire situazioni e momenti.
Detto questo, questo tuo "racconto", come per altri in passato, mi è sempre parso un po'... come dire... romanzato.
Il riportare il discorso diretto, con frasi da film, è bello, coinvolgente... ma mi sa di poco realistico. Poi l'incontro su "quella" panchina come in un film di Richard Gere o Hugh Grant...

Scrivere è una delle cose che amo di più fare, come suonare il mio pianoforte, leggere... sapere di riuscire a tramettere le mie emozioni a chi legge non può che farmi piacere, anche se, egoisticamente, mi preoccupo più delle sensazioni che provo io rivivendo quello che scrivo, cosa che faccio senza aggiungere nulla ai fatti, senza "colorire" la realtà. Ovviamente modifico quelle parti che diversamente potrebbero fa riconoscere le persone di cui parlo, mi limito a cambiare i nomi e i luoghi, mai i fatti.
La scelta del "discorso diretto" in realtà non è una scelta, mi viene in modo spontaneo e mi rende più semplice e veloce raccontare... ho un'ottima memoria, quindi non fatico a ricordare i discorsi che logicamente non sono riportati alla lettera, non vado in giro con un registratore, peró rispecchiano il senso delle conversazioni...
L'incontro sulla panchina è andato esattamente come l'ho descritto... per tanti anni è stato una sorta di "luogo della memoria", ogni volta che passavo per i Giardini, andavo a sedermi lì, stavo bene su quella panchina, poi ho scoperto che anche lei faceva la stessa cosa... chissà quante volte non ci siamo incontrati magari per una manciata di minuti... alla fine è successo... perché?
Non lo so... non ho una risposta... il destino forse...
Forse chi scrive i film, autori e sceneggiatori si ispirano alla vita reale, alle loro esperienze, per quanto riguarda me, mi limito a quello che mi riserva la vita... non ho bisogno di ispirarmi a film o quantaltro, e non invento, non ne sono capace...

Insomma, la questa storia, questa bellissima storia (su questo non ci piove) mi sembra più un racconto di un bravissimo scrittore che la cronaca di qualcosa così come è successo.
Non dico che sia tutto inventato, sia chiaro. Ma che ci sia molto contorno, che i particolari siano arricchiti, che le frasi dette da te o da lei siano ricostruite per fare atmosfera... insomma, spero di essermi spiegato.

Come ho scritto sopra, non c'è nessun contorno, nessun ricamo, nessuna ricostruzione ad effetto... cambiano i luoghi, i particolari: che siano i Giardini Pubblici, Parco Sempione, i Giardini di via della Guastalla, la Pizzeria di Via Bronzetti piuttosto che quella di Via Marghera, che sia l'albergo Diana o il Gallia, poco conta, quello che conta sono i fatti che ho raccontato per come si sono svolti.
Non ho alcun motivo di voler far passare per vero ciò che vero non è, non me ne viene in tasca nulla, se volessi gratificarmi come scrittore, terrei chi legge in suspance fino alla fine, rivelando in chiusura che si trattava di un sogno, un'invenzione, una novella... la realtà è una ed una sola, quella che ho sempre raccontato su queste pagine e credimi, spesso avrei preferito non vivere certe esperienze...
Poi ognuno è libero di credere o meno, di fidarsi delle mie parole o di avere dei dubbi... ci mancherebbe, non voglio convincere nessuno così come mai mi permetterei di prendere in giro qualcuno spacciando per vero il frutto di una mia fantasia...

Poi, sempre per essere sincero, il finale non mi sorprende. Alla fine non si discosta da quello di un'altra tua avventura, raccontata su questo forum l'anno scorso (o forse quello prima) che con quella della prof ha molto in comune: pensieri e riflessioni su un amore che sembra perduto, incontro inaspettato proprio con la vecchia fiamma, riaccensione dell'amore, tempo trascorso insieme, entusiasmo per una storia riallacciata, affiorare dei primi dubbi sul possibile proseguimento, fine della storia perchè entrambi siete cambiati, perchè il tempo è passato, perchè non si può tornare indietro...

L' "avventura" di cui parli si riferisce alla storia con Marina, che può avere qualche analogia, ma che in realtà è qualcosa di molto diverso. Marina l'ho volutamente cercata e dopo esserci rivisti la cosa non ha più avuto seguito, si trattava tra l'altro di una donna molto più grande di me se ricordi bene e rivedendola non ho mai pensato che potesse esserci un "dopo"... inevitabile che alcune riflessioni siano simili avendo comunque ritrovato persone che non vedevo da moltissimi anni...
Con Camilla è diverso... forse sarebbe potuta essere la donna della mia vita, ci siamo ritrovati troppo tardi...

Due storie con trame e sviluppi similari... un po' come i film di Pieraccioni.

Queste "storie" sono la mia vita, non sono film, non hanno "trame"... vivo, non chiudo la porta alle possibilità che questa esistenza mi offre e non faccio il regista, men che meno della mia vita...

Non me ne volere, ho solo detto la mia. Magari è una cazzata, ma non l'ho detto né con risentimento né come un giudizio. In fondo, che sia vera o no la tua storia, che sia andata proprio così o che sia stata volutamente romanzata, cambia poco... davvero.
Mi complimento ancora per lo stile ed il talento.

Non ho motivo di risentirmi per le tue considerazioni, dovrei?
Non hai scritto cazzate e non hai espresso giudizi, semmai perplessità... sei libero di farlo, rispetto il pensiero di tutti...
Ecco per concludere posso dirti che per me la questione sta proprio nella parola rispetto.
Anche se, tranne alcuni, non conosco chi legge, non mi permetterei mai di prendervi in giro "vendendo" per vero delle fantasie... io sono esattamente così, qui, nella mia qotidianità, quando scrivo e quando parlo.
Potrei raccontare tantissime storie che hanno fatto parte della mia vita, le situazioni più diverse che tu possa immaginare, legate a persone, luoghi, situazioni... incontri che hanno sempre lasciato un segno dentro di me, indipendentemente dal tipo di relazione o sentimento che le ha distinte...
Ho fatto cose... follie alle quali, se non fosse perché le ho vissute in prima persona, farei fatica a credere pure io...

Ti ringrazio per i complimenti, ma come ti risposi allora, non è per quelli che scrivo...

ACE
 
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Non è la conclusione che aettavo, mi dispiace.
Ma se avete deciso così, nessuno può giudicare.

Vedi Bastian, non si tratta di aver deciso... ma di aver capito che la realtà è una cosa diversa dai sogni...
Eravamo innamorati dei ragazzi di allora, di quell'amore e di quel ricordo... ritrovarsi è stato bello, dolce, inaspettato... ci ha regalato grandissime emozioni, ci ha travolto e confusi... ma non siamo innamorati di ciò che siamo oggi...
 
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