Quando la pay è la mamma di una compagna di classe di tuo figlio

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..non credo sia un problema tuo.

Vero.
Dal momento che lo hai portato a conoscenza della comunità, però, devi accettare e, se vuoi, rispondere anche a commenti che ritieni impertinenti.
Dire non è un tuo problema è scortese allo stesso modo ed è anche inesatto. Fosse vero non lo avresti fatto sapere né a lui né a noi.
 
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Dopo più di due settimane di esilio forzato, rieccomi nel forum
.
Come prima cosa, anche se l'ho già fatto privatamente, mi scuso con l'amministratore ed i Moderatori per il comportamento poco responsabile che ha portato al mio ban.

Al termine del mio ultimo intervento inserii due fotografie che mi erano state inviate dalla ragazza in questione, Roberta. preso dal desiderio di raccontare quello che mi stava accadendo, molto stupidamente, lo ammetto, ho creduto opportuno allegare quelle due immagini.
Ovviamente prima avevo provveduto ad oscurare completamente il volto, a correggere cromaticamente le fotografie, a ritoccarle, eliminando e aggiungendo particolari in modo tale da renderle veramente irriconoscibili. Ne ho modificato il taglio e verificato che non riconducessero a social sui quali è presente la ragazza. Solo a quel punto ho postato le immagini.
Fare questo genere di interventi per me non è un problema, è il mio lavoro da sempre, sono uno dei massimi esperti di Photoshop e prima ancora dell'avvento del digitale, facevo lo stesso lavoro direttamente sulle pellicole...
Il punto però non è tanto la non riconoscibilità della persona, della quale io sono certo, ma della quale non poteva esserlo TBG, ma il fatto, come lui stesso mi ha spiegato, che il sottoscritto ha utilizzato materiale sensibile di proprietà di una terza persona senza l'autorizzazione della stessa.
Cosa ovvia, direi addirittura banale e scontata, alla quale avrei dovuto pensare subito, se non mi fossi tanto "intrippato" nella scrittura di quello che stavo vivendo in quei giorni.

Ho potuto accedere come ospite e quindi leggere i vari interventi che sono seguiti alla mia temporanea sospensione e mi riallaccio a quanto scritto da GREYN per rispondere a tutti i post.

La "storia" caro GREYN è assolutamente vera, le cose si sono svolte esattamente come le ho raccontate, ovvio che abbia modificato alcune cose, proprio per non rendere riconoscibili le persone: ho cambiato i nomi, i luoghi sono molto generici, poi che la ragazza abiti il piano sopra, quello sotto, l'appartamento a fianco o in un condominio a 200 m. da casa mia, al fine degli eventi non cambia nulla... così anche per "la ragazza del Lago" i fatti sono quelli, con le modifiche tali rendere irriconoscibili le persone... magari non era il lago, ma un fiume oppure il mare; forse faceva la sarta o magari l'operaia o la commessa.... chissà!

Non sono le ambientazioni o i contorni che contano... racconto di mie esperienze, del mio vissuto, di sensazioni ed emozioni a volte dimenticate, altre volte ritrovate, altre sempre vive e presenti.

E così è stato sempre da quando mi iscrissi il 31 agosto 2012.

Ho sempre raccontato la vita, la mia vita, fatta di alti e bassi, di contraddizioni, incoerenze, vittorie e sconfitte, gioie e dolori.
Mai inventato nulla, non ce n'è motivo, sarebbe come prendere in giro voi che leggete, perchè mai dovrei farlo?
Non sono certo quello che fa lo "sborone" o che ha bisogno di mettersi in mostra, ne tantomeno sono un "cazzaro".
Mi piace scrivere, credo di farlo abbastanza bene, certamente non ho il dono della sintesi, scrivo innanzitutto per fare ordine nei miei pensieri, mi piace condividere i miei ricordi le mie doti, sempreschéne abbia...i, ma non ho mai "usato" il forum" come una palestra dove allenarmi e testare quali sono le mie reali capacità, semmai ne sentissi il bisogno lo farei su siti e social dedicati, sicuramente non qui o, a limite, lo farei dicendo che sitratta di un racconto frutto della fantasia.
Ripeto: di tutte le cose che ho scritto qui in tre anni sono vere, sono la mia vita.
Non è obbligatorio crederci o credermi, ognuno è libero di pensare quello che vuole, non mi permetto di giudicare i pensieri degli altri, trovo però singolare che qualcuno non credendo si tratti di fatti reali, ne parli, discuta, faccia valutazioni... su cosa? Sul nulla?
Per quanto mi riguarda quando leggo qualcosa che mi sa di bufala, faccio un commento ironico, una battuta e vado oltre, non mi metto certo a disquisire tirando in ballo Freud, Kant e le teorie dei massimi sistemi...
In questi anni PF mi ha permesso di relazionarmi con tantissime persone, con la maggior parte su queste pagine, in chat o via mail, con altri mi sento al telefono, altri ancora (pochi) mi conoscono personalmente. Mi considero fortunato perché ho trovato delle belle persone, soprattutto persone vere.
In queste settimane la vicenda oggetto del mio post ha avuto ulteriori sviluppi, sono successe diverse cose, mi sono tenuto una sorta di diario con l'intenzione di postare il tutto una volta riammesso, ma credo che ormai la cosa non interessi più...

Concludo con un ringraziamento "ad personam", sperando non dia adito a battute più o meno ironiche.

Il mio grazie particolare va a te Glenda, per le belle parole che mi hai dedicato e per la tua capacità
credo unica, di riuscire a guardare nell'anima delle persone.
In sole tre righe mi hai descritto come io stesso non sarei riuscito a fare in 10 pagine.
Grazie di cuore...!


ACE
 
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AceCooper, non ci conosciamo ma leggo spesso con piacere i tuoi interventi.
Hai peccato di ingenuità nel momento in cui non hai specificato il lavoro di fotoritocco che hai apportato alla foto prima di pubblicarla. Nonostante ciò, ritengo saresti incorso nel ban ugualmente per i motivi spiegati dal fondatore del forum che, a fini preventivi, non può credere sulla parola a tutti quelli che pubblicano un'immagine benché asserendo di averla resa irriconoscibile. Oltretutto è il caso di dire che pubblicare immagini di una terza persona senza consenso è illecito, a prescindere dal regolamento di PF.

Detto ciò seguirei con piacere l'evolversi della situazione che raccontavi.
 
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Polentonia
Tutto è bello quel che si conclude bene.
Le parti si son chiarite. Ace oltre ad allietarci con la sua compagnia, ci ha fornito la spiegazione che quanto aveva fatto non era poi una bischerata, avendo curato nei piccoli dettagli l'anonimato oltre al non riconoscimento della ragazza.
Rassereniamoci e proseguiamo.....
 
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Bentornato dopo la sospensione.
Però adesso non ci dire che la storia non ci interessa per farti pregare.... se abbiamo scritto anche in tua assenza questo significa che la storia interessa, è evidente, no?
 
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G

Glenda Cherubino

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Vero.
Dal momento che lo hai portato a conoscenza della comunità, però, devi accettare e, se vuoi, rispondere anche a commenti che ritieni impertinenti.
Dire non è un tuo problema è scortese allo stesso modo ed è anche inesatto. Fosse vero non lo avresti fatto sapere né a lui né a noi.
Ho risposto...penso con piu' educazione di quanto abbia fatto qualcuno ( ci fai o ci sei?). Mi pare, oltretutto di aver accettato. Solo una cosa, il rispetto...questo è a prescindere anche se ad interagire sono una puttana ed un puttaniere ( chissà forse sono cmq persone indipendentemente dalle "etichette" ), inoltre puoi credere a quello che ritieni. Bye!
 
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una puttana ed un puttaniere ( chissà forse sono cmq persone indipendentemente dalle "etichette" )
In fondo dei due l'etichetta è quella di puttaniere perché l'altra è una professione. Se sia meglio dargli un nome dignitoso o se rendere dignitoso quello originale è un buon argomento di discussione; un'altra discussione, naturalmente.

commenti che ritieni impertinenti.
Scusate se mi intrometto, e scusate anche l'ironia perché la discussione è pubblica e non c'è alcuna intromissione.
I commenti non erano impertinenti, erano insulti e tu per primo sai bene che il troll se non fosse blu non sarebbe più dei nostri.
Gradirei anche nell'occasione difendermi dalla eventuale accusa di aver criticato pubblicamente la moderazione: critico la struttura del sito perché questo è un problema. Se si riterrà si potrà spostare questa parte in "Vorrei che Punterforum fosse".
Ciò che distingue una critica da un insulto sembra soltanto una questione di forma ma più analiticamente è sostanziale: la critica è motivata e mediante i motivi si apre alla discussione; l'insulto enuncia la conclusione offensiva senza sostenerla. Infine quando l'insulto ha tono derisorio, questa sì è soltanto questione di forma, costituisce anche una provocazione, che è una forma espressiva notoriamente vietata sui forum in generale.
 
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Riprendo da dove avevo lasciato forzatamente.
Chiedo scusa a tutti anticipatamente per la lunghezza del post, ma è il sunto di questi ultimi quindici giorni e come ormai è arcinoto, il dono della sintesi. purtroppo non mi appartiene...


"... ho bisogno di parlarti Roberta, prima possibile... dimmi tu quando."

"Domani pomeriggio sono libera, vado alla mattina da mia nonna e mangio da lei, dopo le 14.00 sono libera, dimmi tu..."

"Io ho una commissione da fare nel pomeriggio. Devo passare dall'ufficio, potresti prendere l'autobus e farti trovare alla fermata della metro per le 14.30 se ti va bene..."

"Ah... ok... perfetto... se non è un problema però facciamo alle 14.45"

Prendiamo l'ascensore e come ieri mentre sta per ripartire mi dice di pensare alle sue parole del giorno prima.

Già, perché avevo bisogno che me lo ricordasse lei...!

Un'ora fa mi arriva un altro messaggio su WA

"Buona serata... ti mando due mie foto, così ti sarà più facile pensare... a me...! Kiss, Roberta

E mi trovo queste due foto, alle quali per ovvie ragioni oscurato il viso...


Domenica 16 agosto ore 14.10

Arriva ancora un messaggio Wa, con allegato un'altra foto

"Sto uscendo, ci vediamo alla fermata della metro... Kiss, Roberta"

Preferisco non commentare.
Mi avvio pure io, con calma, facendo una strada diversa da quella dell'autobus e arrivando a destinazione con dieci minuti di anticipo. Lei arriva puntuale, vede la mia macchina, sale e ancor prima di chiudere la porta si avvicina dandomi un bacio sulla guancia, all'angolo della bocca. Quel contatto inaspettato mi fa sentire una specie di brivido e lei se ne accorge, cerco di controllarmi facendo finta di nulla e avvio la macchina.

"Ti sono piaciute le mie fotografie?"

"Certo, davvero molto belle..." rispondo, ma devo prendere in mano la situazione, cambiare discorso, non posso lasciare che sia lei a tenere il "timone" della conversazione, quindi le chiedo subito come ha trascorso il Ferragosto.
Mi dice di essere stata da sua nonna (che abita in un paese limitrofo, a poche centinaia di metri da mia “suocera") con i genitori, il fratello e la sua ragazza. Conoscendo sua nonna approfitto per chiedere notizie, sapere come sta e "costringendola" a chiedermi come ho trascorso la giornata.

"Come al solito negli ultimi anni... siamo stati dalla mamma di Lidia (chiamerò così la mia compagna), eravamo solo noi e una delle sorelle, quattro in tutto, abbiamo mangiato bene come sempre, anche troppo direi e anche noi etornati poco dopo le 17."

Così parlando di tutto e di niente, arriviamo al mio ufficio.
Le chiedo di aspettarmi, devo prendere solo una busta di documenti. Preferisco andarci da solo ed evitare di trovarmi in un luogo chiuso io e lei soli... vista la sua sfrontatezza e decisione c'è da aspettarsi di tutto e non voglio correre nessun rischio. Impiego non più di 5 minuti, risalgo in macchina e mi dirigo verso un parco nelle vicinanze. Posteggio e entriamo in questi giardini dirigendoci verso un chiosco che ha dei tavolini sistemati all'ombra. Roberta addocchia un dondolo e propone di sederci li e ordiniamo da bere...

"Hai detto di volermi parlare e mi sembra di aver capito che avevi una certa urgenza..."

"Si, e vero... vedi Roberta, questo per me è un periodo davvero brutto, pessimo, diciamo pure schifoso. Ho una montagna di problemi dai quali non so come e quando riuscirò ad uscire e i motivi che hanno causato questa situazione sono molti e diversi tra loro... ti assicuro che non è davvero facile.
Inutile che ti nasconda la verità, tanto a quanto hai detto, non sei l'unica a conoscenza della mia situazione con Lidia. Ti prego solo di tenere per te quello che sto per raccontarti..."

Lei annuisce senza aprir bocca prestando molta attenzione alle mie parole.

"Noi non abbiamo alcun tipo di rapporto intimo da oltre 8 anni... ci vogliamo sicuramente molto bene e andiamo d'accordo su tutto quello che riguarda la quotidianità, con le normali discussioni che esistono in tutte le coppie ovviamente... ma dal punto di vista sessuale non c'è più nulla e non per causa mia, per cui ti lascio immaginare come mi posso sentire e quanto sia difficile vivere così, per di più non conosco i motivi di questo rifiuto da parte sua, il perché di questo blocco..."

Siamo seduti vicino e mi prende la mano.

"Mi spiace davvero... non immaginavo una cosa del genere... peccato Lidia è una bella donna, ha un bel fisico ed è davvero molto giovanile... se non la conoscessi bene penserei che potrebbe esserci un'altro, ma sapendo come la pensa, quali sono i suoi valori e i suoi principi, so che è impossibile, stenterei a crederci anche se la vedessi con i miei occhi... no è impossibile, da escludere, figurati..."

"Infatti, è di un'onestà che non ha pari, non terrebbe ma il piede in due scarpe... oltretutto come sai anche tu, quello che fa lo fa sempre insieme a me, difficilmente esce da sola e se capita, va al negozio vicino casa o da sua mamma, ma comunque l'accompagno io... ha pure smesso di guidare... Il risultato però non cambia, viviamo praticamente come fratello e sorella, anzi, forse neanche così... un fratello e una sorella magari si scambiano una tenerezza, una carezza, un bacio della buonanotte... noi assolutamente niente..."

"Ma perché scusa, cos'è successo? Ci sarà pure un motivo per cui si comporta così... possibile che non ti abbia mai dato una spiegazione? Tu non le hai mai chiesto qual'è il motivo?"

"Ho perso il conto delle volte che gliel'ho chiesto... svia il discorso o al massimo si limita a dire che non le interessa, non ha voglia, che si sente bloccata e la cosa finisce lì ed è questo il motivo delle discussioni che avete sentito... non capisce di come vivo io la cosa, di quanto mi faccia star male, che se si aprisse, se si confidasse potrei aiutarla... ma niente... a lei sta bene così..."

"Sono davvero dispiaciuta, credimi... non deve per niente essere facile..."

"No, infatti non lo è, se poi a questo aggiungi che da quattro anni a questa parte il mio lavoro si è praticamente azzerato... lo sai anche tu, due anni fa ho venduto la macchina e poi lo vedi... il nostro stile e tenore di vita è cambiato drasticamente... niente vacanze da sei anni, neppure un week end, mai un'uscita... niente di niente... per questo ho iniziato una nuova attività con mio fratello. Se guardiamo i numeri, le percentuali, dovrei essere contento. in due anni e mezzo abbiamo più che raddoppiato le entrate, però le spese sono tante e i margini di guadagno sono quel che sono. Quando alla fine dividi, resta davvero poco. Lui ce la fa, ha anche lo stipendio di sua moglie che prende bene e messo tutto insieme, anche se hanno due figli ce la fanno, non possono scialare, ma vivono abbastanza tranquilli.
Noi possiamo contare solo su quello che porto a casa io e non basta. Negli ultimi 10 mesi, mediamente mi sono entrate 700/750 € al mese e non bastano. Per di più non è che posso farci un conto... Un mese magari ne prendo 2.000 e poi non so quando ne vedrò altri, quindi amministrarsi è quasi impossibile... basta una spesa imprevista e non sai più dove sbattere la testa, come adesso... devo cambiare la caldaia, non so neppure come riesco a far funzionare l'acqua calda, solo che per sostituirla ci vogliono circa mille euro ed ora non li ho... non me lo posso permettere..."

"Capisco... non avrei mai immaginato..."

La vedo davvero addolorata per le mie parole, mi guarda e mi ascolta con attenzione.

"Ti rendi conto che con tutte queste cose messe insieme c'è da impazzire, e per quanto mi dia da fare non so se e quando ne verrò fuori. C'è gente che per situazioni meno drammatiche della mia si è tirata un colpo o si è appesa alla corda... io non mollo, ma alla mia età tutto è più complicato, nessuno ti vuole più... non sto a spiegarti i motivi perché sarebbe lungo, ma non avrò neppure le pensione, quindi non posso sperare neppure di tirare almeno fino a quel momento.
Dovrò lavorare sempre, finché mi sarà possibile... poi non so..."

"Ma tu sei molto bravo nel tuo lavoro, un professionista, ho visto le cose che hai fatto, anche lavori importanti per aziende molto conosciute, possibile che l'esperienza, le conoscenze non contino nulla?"

"Si, è possibile... il mercato vuole novità, gente giovane da poter spremere e accantonare quando non serve più, purtroppo è così, anche se non è vero che non ho più nulla da dire e da dare, ma non ti ascoltano..."

"Non so che dire, se potessi aiutarti, in qualsiasi modo lo farei davvero..."

"Grazie, sei davvero carina... vedi in tutta questa situazione all'improvviso sei arrivata tu, con la tua energia, la tua bellezza e spensieratezza ed è stato come essere travolti da un uragano. Le tue parole mi hanno sconvolto, dico davvero, mai mi sarei aspettato qualcosa di simile... anche se è un termine che oggi si usa poco... beh, mi hai turbato, si... turbato è la parola giusta.
Certo che non sei più la bambina che tenevo in braccio, mi sono accorto di come sei cresciuta, che ad un certo punto sei sbocciata e ti sei trasformata in una bellissima ragazza, è così ti ho sempre vista, senza mai pensare ad altro... fino all'altro giorno... poi dopo quello che mi hai detto, oltre le parole in testa continua ad apparirmi l'immagine di noi due a letto insieme...! Non avevo mai pensato a te in questi termini!
Già dormo poco e pure male, le ultime due notti poi le ho passate in bianco, non ho chiuso occhio, le tue parole, le foto che mi hai mandato continuano a tornarmi in mente...!
Non avevo bisogno di tutto questo Roberta... non so se riesci a capirmi...!"

Resta in silenzio, mi guarda, abbassa lo sguardo, poi torna a fissarmi negli occhi come a volermi leggere nel pensiero...

"Io sono un uomo aperto, estroverso, ma anche molto riservato sulle mie cose e sui miei pensieri e non mi è mai capitato di parlare di queste cose così, come sto facendo con te, mi sembra pure strano esserci riuscito e, in un certo senso, mi sento anche un po' in imbarazzo... perché proprio io?"

"Perché mi sei sempre piaciuto, ti trovo affascinante, interessante, mi piace ascoltarti quando parli, mi piace come lo fai, le cose che dici... sai essere simpatico spiritoso, allegro e con te mi sento a mio agio, tranquilla, senza alcun imbarazzo..."

"Di questo me ne sono accorto...!"

Mi alzo, pago il conto e lentamente mi avvio lungo un vialetto, con lei al fianco che mi prende la mano, senza aggiungere una parola, senza un commento alle mie...

"Ti rendi conto che quello che vorresti è impossibile? Al di la della differenza di età che non è poca, visto che ho il triplo dei tuoi anni, sai cosa comporterebbe?
Supponi che io sia disposto a passare sopra tutto, ok andiamo a letto insieme, e già qui tu non hai detto una sola volta e basta ma "una, due, tre, non so quante volte"... vuol dire diventare amanti... andiamo a letto insieme, poi torniamo a casa come se niente fosse, incontro con tua madre, ci vediamo in cortile con i tuoi e Lidia, mentre noi facciamo come se non stesse accadendo nulla?
Capisci che non sarebbe possibile una cosa del genere?
Credi che nessuno si accorgerebbe di come possono cambiare i nostri sguardi?
Pensa poi se ci scoprissero... tuo padre e tua madre e pure tuo fratello mi ammazzerebbero di botte e credo non avrei la forza di reagire perché avrebbero non una, ma mille ragioni... sempre che non mi abbia fatto a pezzi prima Lidia... che fai gli dici che sei stata tu a provocarmi, a volerlo?
Così dicono pure che ti ho plagiata?
È una pazzia pura e semplice...
Eppoi, ma che premura hai? Fino ad oggi non hai trovato un ragazzo all'altezza? Ok non è la fine del mondo, credo sia capitato a tutte le ragazze, anche alla mia fidanzata con la quale l'ho fatto la prima volta... ci vuole tempo, si cresce insieme, troverai un ragazzo che saprà avere attenzioni anche per te, per il tuo piacere oltre che per il suo... perché bruciare le tappe? Perché tutto e subito? Le esperienze vanno fatte gradatamente, nel tempo, quando le occasioni si presentano, senza forzare la mano..!"

Dopo tanto silenzio alla fine parla, anche se sentite le sue parole era meglio se continuava a stare in silenzio.

"A me l'occasione si è presentata... sei tu... e non è che non voglio aspettare, che voglio tutto e subito... so che quello che voglio sei tu e saprò aspettare finché non mi dirai di si..."

Ho parlato quasi un'ora, le ho spiegato i miei problemi, le ho raccontato di me, ho cercato di farle capire come va il mondo, di saper aspettare e rispettare i tempi della vita e so che mi ha ascoltato, con attenzione anche.
Ora sicuramente mi conosce meglio, ma il risultato non cambia...
Ha in mente una sola cosa, è decisa e determinata... lei vuole venire a letto con me. Tutto il resto lo capisce, certo, ma di fronte a questo chiodo fisso tutto passa in secondo piano.
Forse la cosa migliore, penso mentre ci avviciniamo alla macchina, è non parlarne più, lasciar cadere la cosa, evitare situazioni nelle quali lei possa "tornare alla carica".
Le apro la portiera e lei mi mette le mani sulla spalle, si gira facendomi trovare chiuso tra la porta e il battente.

"Ho capito quello che mi hai detto e sono felice che tu ti sia confidato con me, è vero, sono giovane e sicuramente sono la persona meno indicata per darti consigli, quindi ti dico solo quello che penso.
Sono sicura che piano piano risolverai tutti i tuoi problemi, almeno quelli di tipo finanziario, legati al lavoro, però non è giusto che per questo e per i comportamenti di Lidia tu chiuda le porte alla vita.
Lotta, combatti, ma vivi... ora..."

Mi abbraccia, non posso ritrarmi, mi ha praticamente incastrato, sento il suo seno appoggiarsi al mio petto e la sua guancia sfiorare la mia, mi stringe, sento il suo profumo, la morbidezza dei suoi capelli, la freschezza dei suoi 18 anni...
Sposta il viso facendo scivolare le sue labbra sulle mie, un brivido mi scende lungo la schiena mentre lei inclina il capo e apre leggermente le labbra... sento la sua lingua infilarsi piano tra le mie labbra... non riesco a ritrarmi, cerco di mantenermi freddo, distaccato, di non ricambiare, ma lei non si ferma, la sua lingua cerca la mia e cedo, prima cercando di controllarmi e poi senza più alcun pudore la bacio sentendola abbandonarsi...
Quando si stacca, dopo un minuto, due, non so quanto, mi guarda...

"Se questo è il bacio, meglio che non pensi a cosa può essere il resto o mi sale la pressione..."

E sorridendo, si gira entrando in macchina mentre io resto come un ebete con la maniglia della portiera in mano.
Salgo in macchina anch'io, mentre avvio il motore la guardo...

"Non dovevi Roberta... non dovevamo..."

Non so che altro dire, ho l'impressione che qualsiasi altra parola sia superflua, direi sicuramente qualche stupidata... meglio tacere ed in silenzio percorro il tratto che porta alla fermata della metro.
Mi fermo senza dire una parola, lei si avvicina, mi accarezza il volto e mi bacia nuovamente, senza che io sia in grado di reagire o di oppormi, poi scende dalla macchina, chiude la porta e guardandomi dal finestrino aperto mi fa un sorriso.

"Grazie per il bel pomeriggio e... pensaci!"

La guardo allontanarsi e raggiungere la fermata dell'autobus, rimetto in moto e mi allontano, farò un giro un po' più lungo per rincasare, ho bisogno di pensare, di rimettere ordine nella mia testa e poi, mi sono visto nello specchietto retrovisore, sarà il caso che riesca a cambiare espressione, non posso presentarmi con questa faccia.
Certo che ho voluto incontrarla per chiarire le cose una volta per tutte, ed il risultato è che è stata lei a chiarirmi che non farà un passo indietro dalla sua posizione, anzi... è riuscita pure a rubarmi due baci e il primo l'ho pure ricambiato. Se prima ero incasinato ora sto messo peggio, parlare non serve, l'unica cosa che posso fare a questo punto è tacere, non rispondere ai suoi messaggi, fare in modo di non incontrarla e qualora dovesse accadere essere freddo, distaccato e cercare comunque di evitarla.
Da domani ricomincio a lavorare e per quindici giorni sveglia alle 4 e rientro alle 20, quello che fino a ieri vivevo come una "tortura" ora diventa una sorta di ancora di salvezza, per due settimane è matematico che non la vedrò e non può che essere d'aiuto a me e soprattutto a lei per metterci una pietra sopra.
Questa idea mi risolleva e mi fa tornare un minimo di buon umore.
Arrivo a casa e decido di farmi i due piani a piedi. Giunto al piano, vedo uscire da casa mia i genitori di Roberta e mi viene quasi un colpo.

"Ciao Monica, ciao Davide... tutto bene...?"

"Si grazie... vi aspettiamo su da noi dopo cena per il caffè, siamo già d'accordo con Lidia".

"Ah... va bene, a dopo allora".

Entro in casa, saluto e chiedo come mai fossero venuti da noi.

"Sono venuti a chiederci un piacere..."

"Guarda che se c'è da accompagnare ancora Roberta a Milano, non posso, lo sai che per le prossime due settimane io esco alle quattro e mezza... e poi cavolo, com'è che se qualcuno deve chiedere un favore viene sempre qui? Non siamo mica il banco del mutuo soccorso..."

"Guarda che lo so che sei impegnato... sai che Roberta è stata assunta a Milano?

"Si lo so, ma cosa centriamo noi?"

"Lei comincia a lavorare il prossimo lunedì, il 24 e per la prima settimana non ha problemi visto che i suoi sono chiusi per ferie, il problema inizia dalla settimana dopo. Il primo autobus parte da qui alle 7.30, arriva in paese, deve prendere un altro bus e poi cambiare altri due mezzi per arrivare e per le 9, quando deve iniziare, non fa in tempo..."

"Ok... e allora...?" la cosa mi prende male, ho capito dove sta per arrivare.

"Allora visto che tu esci sempre prima delle 7, Roberta potrebbe venire con te, non devi fare strade diverse, arrivi in ufficio, da li lei prende il tram e in centro la metropolitana e così arriva in orario, poi la sera può tornare con la metro che arriva a venti minuti da qui e, o i genitori o suo fratello,possono andare a prenderla. Il problema è la mattina, loro devono andare in negozio e non riescono ad accompagnarla, Matteo (il fratello) esce più tardi e lei non sa come fare... diversamente deve rinunciare, ma di 'sti tempi scherzi lasciarsi scappare un posto di lavoro?"

"A parte il fatto che ci sono volte che vado il pomeriggio e non la mattina ed altre che mi capita di andare da un cliente e quindi il problema le si porrebbe comunque... per quanto tempo dovrebbe durare questa cosa..?"

"Beh intanto di non andare in ufficio la mattina ti capita tre, massimo quattro volte in un mese ed in quel caso una volta può accompagnarla suo fratello e un'altra sua madre che per una due volte andrà in negozio un po' più tardi, nella peggiore delle ipotesi si tratterebbe di un paio di volte al mese a testa. Il tempo che prenda il giro con il lavoro poi si iscrive a scuola guida e fa la patente, dopodiché prenderà la macchina di Monica che lei non usa durante la settimana, per arrivare fino alla Metro...
Diciamo che nella peggiore delle ipotesi dall'inizio di settembre fino a giugno, massimo luglio... tanto tu fai quella strada, a te cosa cambia? E poi dividerebbe le spese della benzina...!"

"Giugno, luglio? Stai parlando di quasi un anno... vabbè senti, in questi giorni ne parliamo, va bene?

"Veramente io a Davide e Monica ho già detto di sì... a te tanto non cambia niente, e diamo la possibilità a Roberta di iniziare a lavorare, è una brava ragazza, se si può darle una mano perché no? In fondo non ti costa nulla, tu vai in ufficio come sempre e lei da li se la sbriga da sola con i mezzi..."

"Bella questa cosa... chiedono a te favori che devo fare io e decidi tu... perfetto... complimenti... potevi almeno dire che prima dovevi parlarne con me ti pare? D'altronde si sa che per te conto poco o niente... e come mai siamo invitati a bere il caffè...?"

"Per ringraziarti di persona... uff... come sei complicato, fai un problema per una cosa da niente..."

Certo, un problema da niente, se sapessi la ragazzina cosa si è messa in testa! Altro che una mano, è ben altro quello che vuole... Scommettiamo che quando oggi l'ho incontrata sapeva benissimo che i suoi sarebbero andati a parlare a Lidia...? Ecco perché più di tanto non ha obiettato, sapeva benissimo di potermi stare tra i piedi più di quanto io potessi immaginare... altro che evitare di incontrarla, va esattamente al contrario.
È tutto il giorno che le cose mi vanno all'opposto di come le penso e di come vorrei.
Alle 20.30 saliamo.
Mentre beviamo il caffè Lidia ha l'idea del secolo.

"Perché non vai a prendere il gelato? Lo volete...?

La strozzerei, so già come andrà a finire e infatti mentre sto per uscire Roberta si offre di accompagnarmi.
Come si chiudono le porte dell'ascensore mi butta le braccia al collo e mi spara un bacio a stampo.

"Basta, dai, smettila, ma vuoi che ci scoprano così... per favore..."

Fa un mezzo sorriso senza dar peso alle mie parole. Arriviamo in paese, la gelateria è lungo la strada principale e non si può parcheggiare, devo andare nella via parallela e da li a piedi, percorrere un vecchio vicolo fatto di ciotoli, illuminato da piccole lanterne. Arrivati circa a metà della stradina, dove c'è una specie di doppia curva, all'improvviso mi attira a se appoggiandosi al muro e stringendomi le braccia al collo.
La sua bocca cerca la mia...

"No Roberta, ti supplico... fai del male sia a me che a te, non lo capisci? Che senso ha?"

"Ma oggi vicino alla macchina ti è piaciuto... adesso no?"

"Si è vero, mi è piaciuto, ma è sbagliato... ho sbagliato, non dovevo, possibile che non capisci?

"Sei tu a non capire, io ti desidero, e questa cosa non mi fa dormire, non so che farci... io non voglio scopare con te, quello lo fanno i miei coetanei, non mi interessa... l'hai capito o no? Io con te voglio fare l'amore, con passione, voglio abbandonarmi alle tue carezze ai tuoi baci..."

"Per favore non parlare così, è ancora peggio..."

"Però oggi pomeriggio ti è piaciuto, hai ricambiato il mio bacio..."

Sento che mi stringe, la sua bocca cerca la mia, sento le sue labbra ed è come se la nebbia mi avvolgesse rendendomi incapace di vedere e sentire quello che sta accadendo... so che è sbagliato, ma non riesco a fermarmi e a fermarla, non riesco a pensare... l'abbraccio, la stringo forte ricambiando il suo bacio con passione, desiderio, voglia, ma anche rabbia... so che non devo, che sto sbagliando, ma voglio anche vivere questi istanti...
Faccio fatica a staccarmi da lei, che mi guarda con due occhi che non avevo mai notato prima, non così... sorride e mentre ci avviamo si appoggia a me, per staccarsi solo un attimo prima di immetterci nella via principale. Mentre torniamo alla macchina ogni tanto i nostri sguardi si incrociano senza che nessuno dica una sola parola e sempre in silenzio arriviamo a casa.
Domani mattina devo alzarmi molto presto, alle 4 e ho così la scusa per non trattenerci troppo con i suoi.

Sono le tre e mezza di notte, sono andato a letto alle 23.30 e mi sono addormentato quasi subito, ma è stato un sonno breve ed agitato, mi sono svegliato dopo poco e ho iniziato a rigirarmi nel letto... ormai è chiaro che non riuscirò a chiudere occhio, troppi pensieri ed emozioni mi riempiono la mente, così decido di alzarmi o finirò per far perdere il sonno anche alla mia compagna...
Non è ancora la una, mi siedo sul divano, prendo il tablet e inizio a scrivere, mi aiuta a rilassarmi, a riordinare le idee... a fare una sorta di autoanalisi... mi arriva una nuova foto e nuovo msg:

“Io ho una pazienza infinita... così non mi dimentichi... baci, Roberta”

Andrò a farmi la barba mentre la caffettiera è sul fuoco...
È quasi ora di uscire, un nuovo giorno sta per iniziare sperando che possa essere più tranquillo degli ultimi che l'hanno preceduto.


Luned' 17 agosto

Il primo giorno è sempre duro, per di più non ho chiuso occhio. Finalmente arrivo a casa, pranzo e mi “sbatto” letteralmente sul divano a riposare... verso le 16.30 suonano alla porta.
E' Roberta, ha portato una torta fatta da lei (ha l'hobby della pasticceria ed è pure brava) per ringraziare della disponibilità ad accompagnarla a Milano. E' stato abbastanza imbarazzante, ma lei era davvero molto disinvolta, per cui dopo il primo momento la situazione si è tranquillizzata. Si è parlato tranquillamente del più e del meno, tanto che mi sembrava di essere tornato a prima della sua "dichiarazione".
Solo apparenza...infatti dopo poco chiede del mio lavoro, di com'è e come funziona un'edicola, con molta curiosità ed interesse, tanto che la mia compagna, fresca come il sole le propone di accompagnarmi, così vede com'è il mio lavoro attuale. Figurati se si lascia scappare un'occasione simile. Io le faccio notare che esco di casa alle 4.30 ma lei ribatte dicendo che spesso è andata con il padre che esce un'ora prima.
Chiama sua madre al telefono e le chiede il permesso e quella che si fida ciecamente sia della figlia che del sottoscritto ovviamente acconsente... così stanotte alle 4.30 uscirà con me e staremo insieme fino alle 14.
Sta ragazza sa cosa vuole, ma ancora di più come ottenerlo.
Ma io non ho intenzione di farmi mettere i piedi in testa, ne di farmi raggirare da una diciottenne... se prova qualche giochetto o va sul discorso le chiarisco le idee una volta per tutte.


Martedì 18 agosto

Quando siamo insieme non perde occasione per lanciarmi sguardi e ammiccamenti così le ho parlato in modo più deciso e risoluto, sia in edicola nei tempi morti che durante la strada per tornare a casa... senza arrivare alle minacce o cose simili, ho puntato più sul fatto che nella vita non sempre si può avere ciò che si desidera, il desiderio è lecito, ma realizzarlo non sempre è possibile e molte volte non è neppure opportuno...
Le ho spiegato che il suo atteggiamento mi sta creando grandi problemi e che mi sta mettendo in difficoltà e che trovo poco educato e rispettoso il comportamento che sta tenendo con la mia compagna, che la tratta come una figlia mentre lei come ringraziamento cerca di portarsi a letto il suo compagno, sfruttando l'amicizia e la fiducia.
Sembrava che le mie parole l'avessero toccata, ha fatto una specie di passo indietro, diventando più taciturna e pensierosa.
Arrivati a casa mi ha salutato dicendomi, che pur avendo ragione nelle cose che le avevo detto, è più forte di lei, non riesce a togliersi sta cosa dalla testa, che devo pensare a come fare....
Verso le 23 fa mi arriva un msg su WA...

"Non faccio che pensarti... le tue parole di oggi mi hanno fatto capire che ora sei l'unica cosa che desidero, pensami anche tu e sognami! Kiss, Roberta”

E mi invia un'altra foto... io ce la metto tutta, ma mi sta distruggendo...


Mercoledì 19 agosto

Arriva un nuovo messaggio:

"Se con il mio comportamento ti ho creato problemi mi spiace veramente tanto, non era nelle mie intenzioni... anche se gli anni che ci dividono sono tanti, io a te ci tengo davvero. So che non potrò mai averti solo per me... ma ti prego non chiudermi la porta in faccia... un bacio, Roberta"

Quando rientro trovo una novità.. ha chiesto alla mia compagna se può venire con me in negozio la mattina seguente, perché deve andare a ritirare alla sua vecchia scuola dei documenti che le occorrono lunedì... e ovviamente lei le ha detto che non c'è problema
A questo punto dico a Lidia se non le sembra un po' strano il comportamento di Roberta negli ultimi giorni. Vero che c'è sempre stata una frequenza piuttosto assidua, ma in questo periodo è sempre piuttosto "tra i piedi". Risponde che non le pare, si forse con il fatto del lavoro suo... Ma le pare tutto normale. Al che le dico che da qualche mese a questa parte ho notato degli atteggiamenti diversi nei miei confronti, che non perde occasione per fermarsi a parlare, che fa di tutto per mettersi in mostra, per farsi vedere, che ha un atteggiamento un po' da civetta e che spesso nonostante magliette o camicette scollate con sotto nulla, fa di tutto per avere la scusa per piegarsi in avanti e mostrare il panorama.
Le dico che è sempre più evidente questo suo comportamento e che è stato inevitabile notarlo, visto che lei fa di tutto per essere al centro dell'attenzione. Cosa che non fa però se c'è presente lei o qualcuno della sua famiglia...
Lidia si mostra molto sorpresa da quello che sto dicendo, sorpresa e infastidita, mi dice se per caso sto dando i numeri, che non è da Roberta avere simili atteggiamenti, che visto il loro rapporto mai le mancherebbe di rispetto facendole una cosa simile, mai tradirebbe la sua fiducia e che comunque sono io che ho travisato... Certo è cresciuta è diventata una bellissima ragazza, chiaro sia cambiato il modo di porsi, ma che sicuramente non c'è malizia nei suoi atteggiamento, sono io che ho frainteso, vedendola non più come la bambina che tenevo in braccio, ma come una ragazza adulta, che sta diventando donna... Aggiunge che è abbastanza normale nelle ragazze a quell'età avere un po' l'atteggiamento della smorfiosetta, ma che mai Roberta si permetterebbe di fare la stupida con me...!
Le dico di ascoltarmi bene e di non interrompermi e le spiego, che quello che le sto dicendo non è frutto della mia fantasia, che è stata esplicita, che in me non vede l'uomo maturo che le ha insegnato ad andare in bicicletta, che l'ha aiutata a fare i compiti quand'era prima bambina e poi ragazzina, ma un uomo da cui si sente attratta fisicamente... lei mi guarda con un mezzo sorriso e mi chiede se per caso, visto la nostra situazione, non stia piuttosto cercando di farla ingelosire o spaventare, per spingerla a tornare ad avere rapporti con me...
Allora sono io che le chiedo se per caso invece non sia lei d'accordo con Roberta a volermi provocare per vedere come reagisco a delle avance inequivocabili, proprio in considerazione della mancanza di rapporti tra di noi e concludo dicendole che quello che dico in merito agli atteggiamenti ed alle parole inequivocabili della ragazza lo posso dimostrare in qualsiasi momento, ma che preferirei essere creduto sulla parola e che vorrei evitare di rendere questa situazione ancora più spiacevole di quanto già non sia, soprattutto per lei che l'ha sempre trattata e considerata come una figlia.
Mi dice seccata ed alzando la voce (cosa che non fa mai neppure quando discutiamo delle nostre cose) di smetterla con questa storia, non vuole sentire più niente, sa che lei è una brava ragazza, seria e con la testa sulle spalle, che non le farebbe mai un torto, men che meno le mancherebbe di rispetto e che devo smetterla di usare ogni scusa e ogni motivo per farle pesare ancora di più la situazione che si è venuto a creare tra noi. Le faccio presente che non si è venuta a creare, ma che l'ha determinata lei da sola, imponendomi le sue scelte, i suoi problemi, ed escludendomi dalla sua vita.
Alla fine si è incazzata e non ne ha più voluto parlare, per cui non ho osato mostrale i messasggi e le foto...
Si arrabbierebbe con Roberta e di questo me ne può anche fregare niente, ma sicuramente scaricherebbe addosso a me almeno il 50% delle responsabilità... in sto periodo l'ultima cosa di cui ha bisogno sono altri casini e tensioni, ma pare non riesca ad evitarli.


Giovedì 20 agosto

Alle 4.30 sono uscito e Roberta era già in cortile ad aspettarmi, saliti in macchina si è avvicinata come a volermi dare un bacio sulla guancia, ma sono riuscito ad evitarlo. Non ho parlato mentre guidavo, mi sono limitato a risposte con monosillabi, si... no... non so...
Arrivati in edicola mi ha dato una mano a sistemare quello che è arrivato e a togliere quello che devo rendere, verso le 8.30 ha preso il tram per andare a scuola a ritirare i documenti che le occorrono
Verso le 9 la mia compagna mi ha telefonato dicendomi di non far cenno a Roberta di quanto ci siamo detti ieri sera, non vuole più sentire parlare di sta storia.
In poche parole, non mi crede e non vuole che ci siano strascichi
Poi verso mezzogiorno è tornata Roberta, normale come sempre, allegra gioiosa e piena di sorrisi per il sottoscritto, mi ha detto che non vuole crearmi casini, si è scusata per i suoi comportamenti, specie con i messaggi e le foto, tanto che mi ha assicurato che non me ne manderà più... però ha aggiunto che ci tiene a me, di permetterle di starmi vicino anche se in disparte.
Ho ribadito che non potrà mai esserci nulla e che deve capire che è assolutamente impossibile... per metterla di fronte alla realtà le ho pure detto che è materialmente impossibile.
Lei da lunedì uscirà alle 7 e rientrerà non prima delle 20, io sono impegnato più di lei, pure il sabato e spesso la domenica mattina e che il poco tempo che mi resta sa che devo occuparmi della spesa e di mille commissioni... quindi metterci una pietra sopra è la cosa migliore sia per me, ma anche per lei che diversamente anziché un desiderio rischierebbe di vivere di mere illusioni.
Nel pomeriggio Roberta è scesa e ha portato dei fiori alla mia compagna, per scusarsi del disturbo di questi giorni e per ringraziarla della disponibilità, visto che dalla prossima settimana la accompagnerò al lavoro.
Tralascio di descrivere i convenevoli tra di loro, conclusione: verrà anche domani mattina con me in edicola e pure sabato, si è offerta di farmi compagnia dicendo che è davvero un lavoro pesante e che anche se è poco è un modo per sdebitarsi della mia disponibilità.
Io in tutti i loro discorsi ho evitato di entrarci.
Risultato finale: quando se ne è andata la mia compagna si è premurata di farmi notare la gentilezza della ragazza e la sua educazione e commentando quanto le ho detto ieri sera, mi ha detto in modo più pacato e tranquillo, che sicuramente ho frainteso i suoi atteggiamenti, scambiando la sua gentilezza per smancerie e che sono stato troppo malizioso.
Ho lasciato cadere il discorso evitando altri commenti e polemiche. Ho deciso di non dire più niente e di vedere come evolve la cosa.


Venerdì 21 agosto

Stamattina come al solito era in cortile ad aspettarmi, abbiamo preso la macchina e quando siamo saliti mi ha dato un bacio sulla guancia in modo normale... ho fatto finta di niente e sono stato zitto, dopo un po' mi ha chiesto come stavo. Le ho detto che sono molto stanco (cosa verissima), non riesco ad andare a letto prima di mezzanotte e alle 4 mi alzo e se va bene dormo non più di due ore, per cui...
Poi mi dice che è passata una settimana da quando siamo venuti a Milano insieme la prima volta, che sono successe tante cose e io lascio perdere, non dico nulla
Lascio parlare lei.
Dice che mi pensa spesso, che non riesce a non pensarmi
Mi limito a commentare che comunque è così, che se ne deve fare una ragione e impegnare i suoi pensieri su altro, sul suo lavoro ad esempio.
Risponde che si rende conto che tra noi non può esserci nessuna relazione, ma non per la differenza di età che a lei non interessa, ma perché io anche se non sono sposato, sono comunque impegnato
Le faccio notare che bisogna essere d'accordo in due perché inizi una relazione e io comunque non sarei disponibile anche se fossi libero, che l'età conta eccome... Certo oggi con l'entusiasmo non le importa, ma se prova a pensare tra 15 anni, lei ne avrà 33 e sarà nel fiore degli anni, io invece, sempre che ci sia ancora, ne avrò 70 e per quanto possa portali bene non sarò certo l'uomo di oggi... quindi conta eccome! In più le faccio presente che lei ha la bellezza di dieci anni meno di mio figlio e pure questo non è un aspetto da trascurare... già ora, senza aver fatto nulla di male se non l'essermi separato da sua madre, non ho rapporti con lui, se poi avessi una "fidanzata" di 18 anni, me lo giocherei definitivamente...
Roberta aggiunge che però le sarebbe piaciuto, senza far progetti, vivere un'esperienza così, con me...
Bene, siamo al punto che accetterebbe una storia anche da amante...
Dico che alla sua età è normale e giusto fantasticare e avere desideri, ma molti bisogna capire che resteranno tali...
Non ha aggiunto altro anche perché poi sono arrivati i giornali e tempo per parlare non ce n'era più...
Verso le 11 è venuto suo padre... voleva vedere il negozio, siccome non c'era mai stato, così le ho detto che poteva tornare a casa con considerato che era in piedi dalle 4.
Dalla faccia che mi ha fatto non è stata molto contenta della mia idea, ma se l'è dovuta fare andar bene...
Suo padre non lo sa ma involontariamente mi ha dato una mano...
Sono tornato a casa alle 13.45 entro e Lidia mi aggredisce chiedendomi cosa avessi fatto a Roberta. Quando è rientrata con il padre si sono viste in giardino e le ha detto che l'ho mandata via approfittando della visita di suo padre e che era mortificata.
Al che mi incazzo... comincio ad averne i coglioni pieni di tutti, io non ho cacciato nessuno, ho solo pensato, visto che era in piedi dalle 4 e che era quasi mezzogiorno, che poteva rientrare in modo da poter pranzare ad un'ora decente... e mi sono incazzato pure perché basta che questa parli ed è vangelo, mi tocca sempre giustificarmi.
E siccome quando mi incazzo ho il vizio di alzare la voce dopo neanche 5 minuti è arrivato suo padre che uscendo di casa ha sentito il battibecco, gli ho chiesto visto che lui era presente, di spiegare a Lidia come stavano le cose al che ha confermato le mie parole. Ho spiegato cosa avesse detto Roberta al che s'è incazzato pure lui, dicendo che sarebbe salito a dirgliene 4 e a Lidia ha detto di non farsi incantare da una ragazzina, poi è tornato a casa e da quanto ho sentito deve aver dato una bella girata alla figlia.
Suona il cellulare della mia compagna e sento nell'altra stanza che parla con la madre di Roberta e da quello che capisco dalla loro conversazione, sia la madre che il padre devono averla ripresa duramente e la madre ha chiamato probabilmente per scusarsi (anche se semmai lo dovrebbe fare con me). Certo Lidia è scema e tonta... le sta dicendo di non esagerare, che è giovane, che è un'età critica, che magari ha una cotta per qualcuno ed è con la testa fa le nuvole...
Si, la testa fra le nuvole... lo so io dove vorrebbe metterla la testa la signorina...!
Ma che palle... volevo riposare e mo arrivano 'ste due... uff...
Arrivano e Roberta si scusa subito con me, dicendo che però ci deve essere stato un fraintendimento e dice a Lidia che probabilmente non si sono capite. Le dice che era spiaciuta non perché le avessi detto di rientrare con il padre, ma perché non voleva lasciarmi da solo visto che era venuta per farmi compagnia e vedeva che ero stanco. Ovvio che essendoci lui mi sarei fatto lo scrupolo di non farle far tardi, tanto che era risentita per il fatto che fosse venuto. Lidia è titubante, come se si rendesse conto di aver travisato e Roberta conclude dicendo che o lei si è spiegata male o Lidia ha capito male.
Si scusa ancora con me per il disguido e conferma che verrà anche domani mattina come d'accordo. Io non ci metto lingua, lascio che si parlino loro e altrettanto fa la madre. Finché arriva anche il padre che per tagliar corto e sdrammatizzare ci invita a mangiare una pizza insieme.
Risultato che la mia compagna, stranamente, visto che non è da lei, mi chiede scusa per avermi aggredito...
Per cui stasera pizza... sotto tutti i punti di vista...
Ora o le cose stanno veramente così o sta ragazza è di una furbizia senza pari...!
Con il fatto che mi alzo.... anzi... ci alziamo alle 4 siamo andati per le 19.30 vicinissimo a casa.
Serata tranquilla a parte quando Lidia parlando con la ragazza le ha chiesto se ha il ragazzo... a momenti mi andava la pizza di traverso
Le chiede se c'è qualcuno che le piace o le interessa e Roberta normalissima senza imbarazzo o altro, risponde che si c'è uno che le interessa, ma non è una cosa semplice.


Sabato 22 agosto

Come sempre anche oggi quando sono uscito era alla macchina già pronta.
Per strada abbiamo fatto cenno alla serata di ieri e ho approfittato per dirle che poteva evitarsi le risposte che ha dato a Lidia in merito al fatto che abbia o meno il ragazzo e lei mi risponde che è stata sincera... ha detto la verità senza dire come stanno realmente le cose. Le faccio notare anche la discussione di ieri pomeriggio e su questo in modo molto deciso mi dice che le spiace molto per quello che è successo, ma che lei ha detto esattamente le cose che ha ripetuto quando è venuta da noi con la madre e che è stata Lidia a fraintendere tutto e a creare casino. Mi limito a ribattere che se evitasse di palare di me in presenza di altri, sicuramente casini non ce ne sarebbero e lascio cadere il discorso.
Abbiamo parlato ancora, ma in merito al mio lavoro, al lavoro che inizierà lunedì, niente di particolare... non ha fatto più alcun riferimento sui suoi desideri o quant'altro... posso solo sperare che l'abbia capita.
Stasera con Lidia andiamo a cena da sua mamma, poi lei resta li per la notte, visto che è da sola e non è proprio al 100%, io torno subito dopo cena perché vorrei andare a dormire presto, questa settimana se ho dormito 8 ore in tutto sono tante. e domani mattina vado in edicola per le 6.30, vorrei riuscire a recuperare un po'
Sono rientrato da una quindicina di minuti, mangiato quasi niente, non avevo molto appetito.
Quando siamo usciti abbiamo incontrato Roberta, ci ha salutati normalmente, ha chiesto se uscivano a cena e Lidia le ha detto che andavamo da sua madre e che si ferma da lei per la notte perché non sta molto bene ed è da sola... risultato: non era cinque minuti che ero rientrato che suona il telefono di casa.
E' Roberta, mi dice che ha un problema con il suo ipad, ha fatto un aggiornamento automatico e adesso non riesce più a collegarsi ad internet... le era già successo un mese fa e chiede se può venire un momento da me per sistemarlo.
Dunque... lei sarà anche furba, ma io non sono nato ieri... sa che sono solo e piomba qui?
Capito male... le ho detto che salgo io da lei tra dieci minuti, meglio non trovarmi da solo con lei, quindi meglio che vada io da lei considerato che ci sono i genitori...
Salgo, busso e mi apre, entro in casa e percepisco uno strano silenzio, mi fa accomodare in camera sua dove ha computer, tablet e modem e le chiedo dove sono i suoi genitori. Mi dice che sono andati a trovare la sorella della madre in montagna, nella bergamasca e torneranno domani per cena.
Mi ha fregato... comunque decido di non dire niente, mi metto a sistemare la connessione e lei mi chiede se prendo il caffè, ormai sa che mi piace e che in pratica non lo rifiuto mai.
Torna con le tazzine mentre io in pratica ho finito, bevo e controllo che computer e tablet funzionino correttamente quindi mi alzo dalla poltroncina.
Come faccio il primo passo mi prende un giramento di testa impressionante, fortunatamente il letto è vicino e riesco a sedermi senza cadere...
Roberta si spaventa, vede che sono impallidito e che sto sudando freddo, vuole chiamare la Guardia Medica o l'ambulanza, ma le dico di stare tranquilla che non è niente... probabile si tratti solo di un calo di pressione. Le do le chiavi di casa e le chiedo di scendere a prendermi l'apparecchio per misurare la pressione e la camicia che ho lasciato sulla sedia all'ingresso.
In meno di 5 minuti è di ritorno, mi provo la pressione e fortunatamente i valori sono normali... sono fradicio di sudore, lei se ne accorge e mi porta un asciugamano, tolgo la t-shirt e mentre mi asciugo mi accorgo che, anche se in forma minore ho sempre questo senso di vertigine.
Deve essere la stanchezza, sommata allo stress di questa settimana, le pochissime ore di sonno e il non aver mangiato. Chiedo se mi può preparare un bicchiere d'acqua ben zuccherata... la bevo sorseggiandola e mi stendo un attimo.
Roberta mi dice che è meglio che la mattina non vada in negozio, ma le spiego che non è possibile. Lascerebbero le ceste con i giornali fuori e nel giro di un'ora sparirebbe tutto, ci devo andare per forza e le dico se mi può accompagnare a casa visto che ho la testa ancora un po' sottosopra.
Mi risponde di aspettare un attimo prima di alzarmi, di rimanere sdraiato una decina di minuti... in effetti non ha torto.
Lei si siede sul bordo del letto e mi prende la mano... cerco di rilassarmi e di stare tranquillo e penso che sono stato anche fortunato, se mi fosse capitato mentre ero in casa da solo sarei potuto cadere e farmi anche male... preferisco non pensarci.
Riapro gli occhi e al momento non capisco dove sono... mi sono addormentato, possono essere passati 5 minuti o due ore, non ho assolutamente la percezione del tempo.
Sposto il braccio sinistro per guardare l'orologio e solo in quel momento mi accorgo che Roberta si è sdraiata al mio fianco, con la testa appoggiata alla mia spalla e il braccio sopra il mio petto... si sposta, mi guarda e mi chiede come mi sento.
Rispondo che sembra vada meglio e chiedo che ore sono.
Le 23.30 ho dormito una mezzora.
La ringrazio e dico che è meglio che scenda

"Non è meglio se ti fermi qui? Almeno non sei da solo e poi sarei più tranquilla anch'io..."

"Non è una buona idea... meglio se vado a casa..."

"Ma sei già sdraiato, dai... resti a letto e riposi... devi alzarti sempre alle 4?"

"No, domani mattina alle 6, i giornali arrivano per le 7"

"Dai resta qui, io vado a prenderti i vestiti per domani mattina e torno subito... tu intanto togliti i pantaloni e mettiti sotto le lenzuola..."

Quando torna io mi sono sistemato, ho messo la sveglia sul cellulare e penso a sta situazione assurda... quante volte sono stato in questa stanza? Quante volte alla scrivania l'ho aiutata con i compiti o le ho sistemato il PC?
Mai avrei pensato di trovarmi qui, da solo con lei a dormire nel suo letto... e non l'ho neanche mai lontanamente desiderato... certo che la vita è ben strana...
La sento rientrare e chiudere la porta di casa, si affaccia sull'uscio della camera e mi dice che va in bagno a lavarsi e chiede se voglio andarci anch'io... la ringrazio, ma ho fatto la doccia prima di salire da lei.
Mi appisolo, ma sento il rumore dell'acqua venire dal vicino bagno, poi arriva con una camicia da notte cortissima e sbracciata, va sul lato sinistro del letto, sposta le lenzuola, si siede e se la toglie rimanendo solo con gli slip...

"Ma.. cosa fai?"

"Niente... cosa faccio? Vengo a letto..."

"Ho capito, ma sei quasi nuda... scusa..."

"Ho gli slip, come te... io dormo sempre così..."

"Si ma stasera ci sono pure io..."

""Io non ho vergogna di te..."

E' di una bellezza disarmante e vederla così mi provoca un effetto facilmente immaginabile, che fortunatamente le lenzuola nascondono.

"Lo vedo che non ti vergogni e l'avevo detto che non era una buona idea che mi fermassi qui... non doveva andare così e comunque non deve succedere niente... ho bisogno di dormire..."

Roberta si sdraia su un fianco, girata verso di me, si avvicina, mette il suo braccio sul mio petto e si avvicina dandomi un bacio sulla guancia... sento la sua pelle sulla mia, il suo seno premere, la sua gamba accavallarsi sulla mia e il suo calore...

"Buonanotte..."

"Buonanotte..." rispondo anche se adesso addormentarmi non sarà facile.

Sento il suo respiro rallentare, farsi caldo, quasi suadente, il suo cuore leggermente accelerato e la morbidezza del suo corpo, sento che si muove lentamente come a volermi massaggiare... è una tortura..., la guardo e incrocio il suo sguardo e il suo sorriso e la abbraccio, le nostre bocche si cercano, si trovano, si aprono, le nostre lingue si toccano lentamente poi più profondamente... questa volta non solo non ho provato a fermarla, a resistere, sono stato io a cercare questo bacio... so che non devo e non voglio, ma non riesco a pensare e mi abbandono a lei, alle carezze, ai baci lunghi, interminabili, la accarezzo, la stringo, non riesco a pensare... mi ritrovo sopra di lei e poi lei sopra di me... la guardo...

"Fermati Roberta... non posso... siamo andati oltre, già questo è sbagliatissimo, non sarebbe mai dovuto accadere, non deve accadere mai più e non voglio che succeda il resto... è una follia e io sono il più pazzo dei due..."

"Io ti desidero tantissimo... almeno una volta..."

"Ti desidero pure io e non puoi immaginare quanto, se tu fossi un'altra, non la figlia di Davide e Monica, se abitassi da un'altra parte, non me ne sarebbe fregato niente dell'età... ma così... non posso Roberta, non potrei più guardare in faccia te, i tuoi genitori, Lidia e neppure me stesso..."

"Sarebbe bellissimo..."

"Si... sarebbe bellissimo, ne sono sicuro, ma quei momenti finiremmo per pagarli cari, troppo... sia tu che io e non è giusto, credimi... non offenderti e non prenderla male... ma non possiamo farlo... lo sai anche tu..."

Si sposta e mi si attacca sul fianco, si rannicchia...

"Possiamo rimanere così? Lasciami almeno stare vicina e dormire con te..."

L'abbraccio e facendomi violenza per non ricominciare a baciarla e accarezzarla, la stringo a me e mi addormento.
Non sto a descrivere i sogni che hanno affollato la mia mente, li lascio immaginare...


Domenica 23 agosto

Mi ha svegliato poco prima delle 6, aveva già preparato la colazione.
Poi mi sono vestito, ho preso le mie cose e lei mi ha chiesto se volevo che venisse con me, visto che non mi ero sentito bene. La ringrazio, ma le dico che è passato tutto, sto bene e non ce n'è bisogno. La ringrazio per l'aiuto e per l'ospitalità evitando di fare cenno a quanto successo.
Lei ha la camicia da notte corta ed è davvero bella, prima di uscire mi abbraccia e mi dice che è stato bellissimo starmi vicino e che non dimenticherà mai questa notte.
Mi da un bacio sulla guancia, le sorrido ed esco.
Passo da casa, lascio l'apparecchio della pressione e il cordless che mi ero portato la sera prima e vado in edicola.
Stamattina non c'è molta gente, quindi mi sono messo a scrivere quanto è capitato, per riordinare le idee e per capirci qualcosa
Lo so... sono stato un cretino, uno stupido... ma adesso credo sia finita davvero.
Oggi quando chiudo vado da mia suocera a mangiare, mi fermo qualche ora poi rientro con Lidia, quindi io non resto più solo, lei invece lo sarà fino a stasera, mi aveva detto che i suoi rientravano dopo cena...
Quando ho chiuso ho pensato a una cosa: ieri lei è entrata in casa mia, tornarci con Lidia senza aver verificato che tutto fosse a posto mi sembrava rischioso, così ho avvisato che ero stanco e sarei andato a casa subito
Arrivato ho incontrato Roberta che probabilmente curava dalla finestra il mio ritorno, mi ha chiesto come stavo, se volevo andare da lei a mangiare qualcosa.
Sono stato un pezzo di ghiaccio le ho detto che ero stanchissimo e avevo già mangiato qualcosa e avevo solo bisogno di dormire un po' e me ne sono andato quasi senza salutarla.
A metà pomeriggio la mia compagna mi chiama dicendo che l'ha chiamata la mamma di Roberta chiedendole se poteva venire a cena da noi visto che loro avrebbero tardato. Le ha detto che saremmo stati a cena da sua madre, ma che comunque non c'era problema e quindi mi dice di chiamare la ragazza per dirle che verrà con me da mia suocera.
Salita in macchina mi ha salutato e ha fatto per darmi un bacio, ma mi sono spostato, mi ha chiesto come stavo e ho risposto solamente bene, molto freddo. Mi ha anche domandato se avevo pensato a lei, a stanotte e io muto come un pesce tanto che lei si è anche un po' stizzita.
A casa di mia suocera sono tornato ad avere un comportamento normale e a un certo punto Lidia mi dice:

“Ah, ieri sera hai messo a posto il computer di Roberta?”

“Si sono salito da lei perché mi serviva il collegamento con il suo modem”

“Mi aveva chiamato per chiedermi se eri a casa e se poteva disturbarti”

Al che interviene Roberta:

"Sai che non è stato bene? Ha avuto un forte giramento di testa...”

Lidia mi guarda stupita e mi chiede come mai non le avessi detto niente.

“Perché è stata una cosa da niente”

E Roberta:

“Si però si è provato la pressione, poi gli ho dato acqua e zucchero e si è sdraiato 10 minuti e poi..."

Ho avuto un flash di un decimo di secondo dove ho pensato che o la bloccavo o questa le diceva pure che avevo dormito da lei nel suo letto...

"... poi mi è passato e sono andato a casa, ho preso una bustina di sali minerali e sono andato a dormire e adesso sto meglio di prima..."

Poi durante la cena mia suocera le chiede se ha il fidanzato... che palle, tutti a chiederle sta cosa...

"No, c'è uno che mi interessa ma è una cosa un po' complicata"

"Si l'hai detto anche l'altra sera, ma cosa vuol dire una cosa complicata?" commenta Lidia.

“Che lui è molto più grande di me, potrebbe essere mio padre, ci ho perso proprio la testa, non riesco a pensare ad altro, ma lui non ne vuole sapere e poi non è libero..."

Mi sono venuti i bruciori di stomaco e al pensiero li ho ancora adesso... sia mia suocera che Lidia ovviamente le hanno detto che è meglio che lasci perdere, in più le hanno pure detto di pensare a come la potrebbero prendere i suoi se lo sapessero...
Lei e Lidia hanno parlottato un po' e poi siamo rientrati e lei è salita a casa...
Due cose le ha ottenute di sicuro con quello che è successo ieri sera e con le cose di oggi... 1° non riesco a togliermi dalla testa lei praticamente nuda abbracciata a me, 2° non riesco a fare altro che pensare a lei e a tutta sta maledetta storia e a quanto sono stato stupido.
Se voleva insinuarsi nei miei pensieri ci è riuscita, accidenti a lei e a me!


Lunedì 24 agosto

Alle 4.30 quando sono uscito, ho trovato una busta sotto i tergicristalli....
Lettera di Roberta...
Sono arrivato in edicola, ho fatto tutto quello che c'è da fare quando arrivano i giornali e poi l'ho letta con calma.
Dice che mi scrive perché non sa quando ci vedremo ancora e anche perché ha capito che comunque farò di tutto per evitare di parlarle da sola.
Si scusa per i fastidi che mi ha procurato in quest'ultima settimana e per la sua insistenza nel mettere davanti a tutto i suoi sentimenti e i suoi desideri. Capisce solo adesso quanto sia stata stupida e infantile con il suo modo di fare, quasi al limite della molestia.
Confessa di aver perso la testa per me e di non poter evitare di pensarmi e desiderarmi, in realtà vorrebbe dire parole diverse, ma sa che le accetterei ancora meno di queste.
Sa di non essersi comportata bene l'altra sera, ha approfittato del mio malessere e di un mio momento di debolezza per potersi avvicinare, per poter avere un contatto vero, sa che non avrebbe dovuto farlo...
Ha ripensato alle mie parole, a tutto quello che le ho detto in questi giorni e sa che è tutto vero, che ho ragione, la mente le dice che ho ragione, ma il cuore le dice l'esatto contrario e questo conflitto la logora.
Non sa quando è iniziato tutto, sa che mi vorrebbe per se anche se capisce che non è possibile, le basterebbe anche solo un po' del mio tempo, anche solo le briciole, anche se immagina che le dirò che deve aver più rispetto di se stessa.
Mi chiede scusa per tutto e spera di potermi ancora vedere e parlare, chiede di non cancellarla come ho fatto ieri in macchina e chiude dicendo di volermi bene, molto.
Roberta non mi è indifferente, per niente... anzi, anche se ammetterlo mi costa fatica e mi fa sentire a disagio... nella mia situazione un amante non sarebbe una soluzione da buttare... se avesse 30 anni la prenderei in considerazione... ma così anche se confesso mi piacerebbe molto, no... rovinerei la sua gioventù oltre a tutti i rischi di cui ho parlato, considerato la vicinanza e tutto il resto.
Dopo la lettera di stamattina più nessun contatto... mi sono accorto che mi manca... strano non lo credevo possibile, invece con il suo modo di essere, con la sua ingenuìtà, la testardaggine è riuscita e “invadere” i miei pensieri... non so dire cos'è, so che non va bene, che sarebbe sbagliatissimo, un errore imperdonabile vivere qualcosa del genere con lei... o forse è solo la mia situazione attuale che mi fa vedere questa cosa come qualcosa di bello, qualcosa che mi farebbe sentire ancora vivo dopo tanto, ma so che è impossibile, una storia sarebbe impossibile da gestire e troppo rischiosa. Mi sto facendo una violenza tremenda a non cedere al desiderio, ma non c'è altra via, non solo per me, ma anche e soprattutto per lei... comunque sarebbe qualcosa destinato a finire, le ruberebbe tempo e una parte della sua giovinezza, fosse anche solo per pochi mesi e sono certo che la segnerebbe e questo non sarebbe giusto, sarebbe da persona immatura e irresponsabile... anche se una volta nella vita vorrei pensare a me solo, anziché agli altri come ho sempre fatto... vorrei ma non sono fatto così, quindi continuerò questa lotta sperando sia di breve durata e meno dolorosa possibile...


Martedì 25 agosto

Stamattina sono in ritardo con la consegna dei giornali e mi tocca aspettare. Comunque della serie chi ha tempo non perda tempo, una volta rincasato ho detto subito a Lidia che non mi sarà possibile accompagnare Roberta la prossima settimana, perché ho dovuto invertire i turni con mio fratello, quindi di avvisare la madre in modo che possano avere il tempo di riorganizzarsi.
Pensavo la cosa la scocciasse, invece mi ha detto che pur spiacendole per la ragazza è contenta perché dopo questi quindici giorni di tour de force almeno ho la possibilità di riposare e recuperare il sonno.
Dopo cena ha chiamato la madre e l'ha avvisata, mi ha detto che le spiaceva per il contrattempo, ma anche lei ha detto che almeno posso recuperare.


Mercoledì 26 agosto

Ancora una busta sotto il tergicristallo: dice che le manco, che questi due giorni senza sentirmi ne vedermi sono stati molto lunghi, che sua madre le ha detto che non potrò accompagnarla come d'accordo e questo la fa star male perché contava i giorni per arrivare a lunedì, vorrebbe vedermi anche se non sa come e quando e mi chiede di non dimenticarla.
Verso le 23 sono sceso in cortile a portare le mie cagnoline prima della notte... 5 minuti dopo è arrivata lei... Ha tentato di avvicinarsi per baciarmi su una guancia, ma sono stato bravo ad evitarlo, facendole notare che comunque avrebbero potuto vederci.
Dice che non riesce a reggere questa situazione, il mio silenzio, la mia indifferenza, il fatto che non abbia risposto in alcun modo alle sue due lettere. Ripete che ha bisogno di vedermi, di parlarmi... io l'ho lasciata dire e sono rimasto molto freddo, poi ho chiamato le mie cagnoline e mentre stavo per salire, mi sono limitato a dirle che non c'è niente di cui si debba parlare, che quello che c'era da dire è stato detto e ripetuto. Le ho augurato la buona notte e sono salito...


Giovedì 27 agosto

L'ho incontrata anche stasera. Rientrava con sua madre e si sono fermate a parlare 5 minuti... e io ho fatto come al solito, come se non fosse successo nulla... sorridente, le ho chiesto del lavoro, di come si trova, dell'ambiente e delle colleghe. Le mi ha risposto in modo abbastanza normale, direi stupita per la freddezza di ieri sera e la normalità di questa sera...


Sabato 29 agosto

Dall'altra sera di Roberta nessuna notizia, tra l'altro neppure a farlo apposta lunedì faccio ancora l'orario di questa settimana e quindi davvero non avrei potuto accompagnarla.

Nel frattempo lite furiosa con la mia compagna, ha cominciato a dire che deve fare tutto lei, che non l'aiuto che me ne frego di lei, al che le ho detto se stava scherzando o cosa, le ho fatto notare che mi alzo alle 4 da due settimane e che sono a pezzi e lei a dire che penso solo ai cazzi miei ecc. allora le o fatto notare che lei per me non fa niente, che semmai sono io a non esistere per lei. E lei a dire che s'è scocciata di sta vita che non ne può più, che se ne vuol stare per i cazzi suoi, che si è rotta le palle ecc
Da domani comincio a portare via un po' di cose mie, mi sono scocciato veramente, gli ho dedicato 13 anni della mia vita un minimo di gratitudine almeno, invece no solo lamentele e insoddisfazione, mi sta rovinando quel che mi resta da vivere... è vero sono sempre molto pensieroso, ma sono preoccupato, non ce la faccio più, devo trovare altro per guadagnare, lei se ne sta seduta li solo a lamentarsi, penso a sistemare le cose e mi sento dire che mi faccio i cazzi miei?
Ma che... sei scema?
Sono sceso un attimo a portare i cani e ho visto Roberta, rientrava con sua madre, stasera era particolarmente bella, accidenti a lei... e adesso che saprà che sono in rotta con la Lidia facile che non mi darà tregua...

Questo è quanto è accaduto in questi 15 giorni di forzato silenzio e ad oggi non c'è un finale... lei continuerà ad insistere ed io a respingere i suoi tentativi di far crollare il muro che per forza di cose ho dovuto frapporre tra noi... l'unica certezza che ho è che tutto questo sarebbe stato meglio non fosse mai accaduto... è una situazione che mi ha distrutto soprattutto sul piano mentale ed era l'unica cosa di cui proprio non avevo bisogno in questo periodo...

ACE
 
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azzo come non ti invidio...anzi forse un po' si...

complimenti, sembra di essere li con te a vivere le tue vicissitudini, uno spaccato di vita nel quale riesci a trasmettere al lettore i tuoi sentimenti, i dubbi, gli stati emotivi, davvero bravo.

ora, però mi raccomando, tienici aggiornati, aspettiamo il seguito.
 
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azzo come non ti invidio...anzi forse un po' si...

complimenti, sembra di essere li con te a vivere le tue vicissitudini, uno spaccato di vita nel quale riesci a trasmettere al lettore i tuoi sentimenti, i dubbi, gli stati emotivi, davvero bravo.

ora, però mi raccomando, tienici aggiornati, aspettiamo il seguito.

Credimi sulla parola... non c'è niente da invidiare, nemmeno un pochino e spero che non ci sia più nessun seguito...
 
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Sei in un bel ginepraio caro Ace...
ad ogni modo bella e descrizione dettagliata in cui emergono più problematiche.

Con ordine tu sei sotto forte stress fisico ed emotivo...più che normale e a mio avviso dovresti sparire da tutto e tutti per un pò poer riprenderti...ma non è possibile.

La tua "roberta" si è dimostrata donna di 7 furbizie. Ha la capacità di intuire le debolezze aòltrui (o di chi a lei interessa) sà come provocare meglio di te di me e di molti ma le viene naturale, e riuscita a far cambiare l'idea che tu ti eri fatto di lei da una bambina asessuata a donna mmaliatrice che ti stà tormnentando l'anima.

Ho vissuto una donna così seppur entrambi adulti e sono devastanti io ho ceduto e penso cederai anche tu è solo questione di tempo ma non rammaricartene.

In tutto stò bailame paradossalmente ti stà aiutando a far chiarezza, vedi tu lei te la sei già portata a letto con il primo bacio quello sul parco, l'intimità la relazione si è creata lì, il resto son quisquillie di contorno. Vedi il fatto è che tu sei in crisi con te stesso perchè con la testa con il ragionamento tutti i bei discorsi di logica e oppurtunita contrastano con il tuo reale desiderio che è quello di vivere questa storia di passione (che poi si vada a letto 1 o 10.000volte poco cambia) e lei con quel primo bacio ha capito tutto.
Anzi lo avete capito entrambi, solo che lei è serena perchè e quello che voleva tu no, perchè sei stato preso alla sprovvista e perchè logicamente hai alle spalle situazioni complesse.

Non voglio e non mi permetto di indagare i rapporti tra te e la tua compagna, ma da quanto scrivi certo non è una volpe ma ha ben drizzato le antenne quando ha capito che qualcosa insidia la sua posizione nei tuoi confronti.
Mi spiego meglio quando le hai accennato di Roberta lei ti ha dato del visionario (cosa non corretta a mio avviso avrebbe dovuto crederti), tuttavia si è premurata di controllare ed indagare a modo suo, ed ha capito anche lei che la ragazza non è più l'innocente fanciulla ma una donna (bella e giovane) con i suoi desideri ed istinti...
Ha capito la tua compagna non riesce ancora ad vedere che tu e roberta siete intimi ma non ci vorra molto che ci arrivi, il fatto che ha compreso benissimo è che c'è qualcuna che ti ha preso il cuore caro Ace. Era disposta ad accettare e a pensare non sapendolo che magari tu qualche scopatina foresta magari con una pay potevi farla, ma non accetta che tu possa esserti allontanato da lei con il pensiero e i sentimenti, ed è quello che la passione di Roberta stà portando allo scoperto.

Se andrai con roberta non lo sò (ma mi sembra logico ed inevitabile) però l'unica cosa che mi sento di dirti è questa se vivrai e come vivrai la storia con la 18enne sarà esaltante magnifico ed estremamaente eccitante (preparati parecchi zabaione) ma finirà quando roberta rivolgerà, come naturale, lo sguardo altrove, lei avrà fatto esperienza e proseguirà oltre tu potresti prendere un colpo molto potente se nella tua vita hai resistito a varie prove questa davvero qunado finirà potrebbe stroncarti sul serio.

Adesso sei in mezzo al guado cerca di far chiarezza in te stesso su ciò che desideri davvero, chiaramente il tuo corpo andrà da roberta e se le direai di aspettare un pò lei attenderà con piacere avrà il suo trofeo, ma devi chiarire davvero il rapporto con la tua compagna, se siete arrivati alla frutta se ve la sentite di andare avanti ma dovete trovare la forza ed il coraggio di dirvi tutto anche il perchè lei non ti sfiori più, cosa che a te pesa.
Personalmente ti faccio un grosso in bocca al lupo, io a suo tempo feci una scelta che sconto ancora oggi sul piano sentimentale e che mi fece perdere lucidità e forse alcune conseguenze che stò vivendo ora non ci fosse stata qeulla "avventura" non le avrei pagate, non son certo se ne valesse il prezzo ma sò che sto ancora cercando di ritrovare una passione di tale portata.
Un abbraccio ed in Bocca al lupo.
 
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2 settimane praticamente distruttive, mi spiace, però forse se quella sera avessi concluso, forse avresti fatto cilecca e lei avrebbe capito che non avrà quel fuoco che pensa di trovare in over 50(senza offesa ma non si chiamerebbe invecchiare altrimenti) oppure si sarebbe liberata dell'ossessione, facci sapere le novità

P.s. elimina i caffè, e riposa di più, da notare come quando dormi accanto alla tua convivente dormi poco e insieme alla ragazza hai fatto una bella dormita...
 
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