Ho letto articolo e ordinanza, che allego, perché non mi pare di averla vista in giro.di nuovo uso improprio di armi giuridiche... meno male che si sono consultati
Terni, sindaco: "Nessun divieto di minigonne o scollature, non ritiro l'ordinanza"
Le solite banalità che leggiamo ogni giorno.
Con lo scopo ammirevole di salvare queste povere ragazze dallo sfruttamento si cerca in tutti i modi di non farle lavorare, anzi si pensa di segnalarle per precisi piani di recupero agli enti e alle associazioni che operano sul territorio!
Quale bigotteria, quale ignoranza in materia, qui si butta via direttamente il bambino e si lascia l'acqua sporca.
Vuol dire non avere proprio la minima idea di cosa spinge queste persone sulla strada, e pensare per stereotipi consolidati, invece che col proprio cervello.
Il vero unico scopo, come sempre, è togliere le OTR dalle strade, almeno da quelle strade, perché danno fastidio alla gente per bene, agli elettori, non importa poi che fine faranno e se finiranno da qualche altra parte.
Come sempre fa comodo confondere lo sfruttamento con la prostituzione.
LA PROSTITUZIONE NON E' UN REATO.
Questa è la scritta che dovrebbero invece affiggere a grandi lettere all'ingresso di ogni comune, con buona pace di tutti i bigotti e di tutti gli ipocriti.
E non sono poche le OTR che si gestiscono in proprio, e hanno deciso volontariamente di fare questa vita durissima sulle strade.
E' chiaro che nell'ordinanza non sussiste alcun divieto generalizzato di mettere la minigonna, il divieto è strettamente legato a certe vie e certi atteggiamenti ben noti nelle postazioni di lavoro delle ragazze; i giornalisti come al solito prendono uno spunto per la polemica.
Una mia amica OTR diurna ha preso una analoga multa di 400,00 euro, in un noto comune della mia zona. solo perché era seduta in auto da sola con la portiera aperta e, a detta del funzionario solerte, si intravedevano le mutande.
Certo per vederle a distanza si deve essere ben concentrato!
Il Sindaco afferma che l'ordinanza è soprattutto contro i clienti; a me sembra invece che sia prevalentemente contro le OTR, che vengono multate anche da sole per le sole intenzioni, a discrezione del funzionario di turno, e che, alla fine, sono quelle che perdono il lavoro.
In questa ordinanza, come in tante altre analoghe, al di là delle questioni riguardanti la sicurezza stradale, per le quali basterebbe già il Codice della Strada, si riscontrano a mio avviso dei passi altamente lesivi della libertà personale e della nostra Costituzione.
Nessuno, per dirne una, mi può impedire di parlare con un'altra persona, ne di farla salire sulla mia auto, e non importa di che nazionalità sia, che professione svolga, ecc., ecc.
Insomma, come al solito, di tutta la complessità del problema, i giornalisti hanno saputo cogliere solo la questione delle minigonne, forse l'unica di qualche interesse per i lettori e per il pubblico televisivo, evitando invece di evidenziare le indubbie storture legali.