@alligator non ti conosco, ma "a pelle" mi sei simpatico, perché mi ricordi il mitico Wally Gator della mia infanzia.
La sigla ai tempi mi faceva impazzire.
Penso che l'aumento esponenziale dei femminicidi sia provocato in parte anche da sentenze di questo tipo, che trattano le persone con poca sensibilità, come se fossero dei pezzi di legno, e che possono mettere con le spalle al muro, senza via di scampo, qualche poveraccio, magari già in gravi difficoltà economiche, lasciandogli come unica alternativa a una vita di umiliazioni e di problemi insormontabili il suicidio.
Queste sentenze, a cui viene dato grande risalto mediatico, costituiscono da un a parte un monito al matrimonio, dall'altra contribuiscono ad acuire gli attriti all'interno di qualche rapporto che sta già scoppiando, di cui il marito vede già anticiparsi il tragico epilogo.
Sempre più assistiamo ad atti estremi di autolesionismo, che portano mariti e padri a fare strage di mogli e di figli, anche solo per vendetta, con la finalità unica che "
muoia Sansone con tutti i Filistei".
Non comprendo come si possa fare del male alle persone che più hai amato, e magari ancora in fondo ami, solo per disperazione o vendetta, o peggio per gelosia e/o possessività estrema: "
o sei mia o di nessun altro".
Forse alla base di tutto c'è un profondo egoismo, tipico di questi tempi, che ci porta a richiuderci su noi stessi, vedendo esclusivamente i nostri problemi e il nostro benessere/malessere, mentre fuori di noi c'è solo il nemico.