Acapulco Apres Ski Party 8.2.2014
Ingresso 50 euro anche prima delle 13.00 per via del party, che poi si sostanzierà in una manciata di palloncini buttati in giro per il locale, qualche tartina al formaggio e insalata di uova e patate oltre alla consueta grigliata con patate fritte (queste sempre ottime) e un dj che spara musica a palla dalle sei di sera, ora in cui il locale comincia ad animarsi.
L’impressione è che il locale sia sempre più sciatto, la zona weelness abbandonata a se stessa, con asciugamani buttati dappertutto e il bagno turco fuori uso. Anche i tavolini striminziti e un pò lerci al piano di sopra nella zona fumatori grigliata mettono tristezza, come i filmini antidiluviani del Kino del resto praticamente sempre deserto, con l’eccezione di un paio di girls di livello scarso appostate per qualche esibizionista di passaggio.
Pochissime ragazze al mattino, ma neanche tantissime in ora di punta (dopo le 17.00), livello estetico medio senza, per mio gusto, nessuna veramente eccellente (per intenderci di quelle che nella zona NRW si possono vedere al GT). Prevalenza ovviamente Rumena.
Diverse ragazze intervistate non praticano FK, che a loro dire si sentono di praticare solo con mariti o fidanzati. Perplesso sul da farsi, dato che per me l’ FK è requisito importante per valutare l’attitudine GFE della ragazza, rompo gli indugi e porto in camera:
Dora: spagnola, bionda, genere gazzella, tettine naturali molto belle, a mio parere la più intrigante in vista. A un certo stile, una camminata un po’ da modella, morbida, senza la durezza muscolare di tante rumene. A suo dire è lì da soli quattro giorni assieme ad una amica, non testata, ma anche lei interessante (mora, con begli occhi scuri, carnagione chiara, tette finte). Dora è molto carina, simpatica, socievole, molto curata, mi racconta molto di sé, ma mi lascia perplesso perché si intuisce che non è davvero molto dentro il mestiere. Glielo comunico e lei a parole mi rassicura. In camera è valida, anche se mantiene sempre un certo distacco che non le attribuisce la palma del GFE. FK superficiale compreso. Però mi piace, ha un corpo davvero bello e curato, recita con un certo impegno, con sguardi molto intriganti. Le piace parlare di sé, mostrare foto sul cellulare. . Lavorandoci su sicuramente poteva dare di più. Però alla fine non mi ha fatto scattare l’ispirazione. Anche se rimane la meglio del locale (per me). Anche quando la rincrocio è sempre simpatica e sorridente. Brava ragazza. Voto 7.
Miruna (o qualcosa del genere): rumena, bionda, anche lei genere slim con tettine finte, piccolo piercing nero sul labbro superiore che sembra molto in voga tra le rumene, qualche tatuaggio (spalla braccio sinistro, esterno gamba destra). Parla italiano molto bene, è stata in Italia (il che di solito non è buon segno di disponibilità nel servizio: ho parlato anche con un'altra rumene che mi ha detto che in Italia le hanno fatto il foglio di via e per cinque anni non può tornarci). Anche lei prima nega l’FK, poi quando capisce che sto per mollare, ci ripensa. Non che questo mi rassicuri, ma ormai mi sono rassegnato al clima del posto e decido di andare. Carina è carina, se vogliamo dello stesso tipo fisico della spagnola, anche se la spagnola aveva più stile, fisico e mentale. In camera è ok, senza niente di memorabile. Ah, prima mi netta il pene coi fazzoletti umidi. Strano per un Fkk. Mestierante. Voto 6 e ½.
Cassandra: oh, questo è un capitolo a parte. Rumena di Costanza, piccolina e non appariscente, ma intrigante. Mora, ha quegli occhi arabeggianti e un sorriso che, specie nella penombra della camera (le luci non erano regolabili) la fanno assomigliare tantissimo a Penelope Cruz (una delle mie attrici preferite, bellissima: se non l’avete visto consiglio a tutti la visione di Lezioni d’amore, film che non è un granché, tratto dal romanzo di Philiph Roth “L’animale morente”, dove la Penelope è davvero un incanto, da adorazione, con scene di nudo integrale). Comunico sulla somiglianza a Cassandra che, molto compiaciuta dice che sì, lo sa, glielo dicono tutti (parliamo in inglese). In intervista mi ha detto che bacia, in un modo che non mi convince per niente, ma il suo sguardo penelopesco mi piace tanto, al punto che incredibilmente mi arrapo solo a parlarle. Subdorando la rampa missilistica, ma disperato di trovare migliori opzioni, decido per la camera. Qui lei è davvero incredibile. Prima mi chiede quanto tempo voglio stare, puntando al minimo di un’ora. Io la rassicuro dicendo che non ho un limite, ma neanche posso decidere prima. Seguiamo il flusso e alla fine guardiamo l’orologio. Ok? Lei è un po’ perplessa, poi si convince. E ci spogliamo. Al primo approccio, con fare dolcissimo e voce minuta, blocca da subito qualsiasi mia iniziativa dal bacio oltre il mero stampino da bambini di cinque anni al tocco e leccaggio della patonza, spiegando che lei non è come le altre ragazze, che lei è speciale, psicologicamente speciale. Giuro, ha detto psicologicamente speciale. Magari un altro si sarebbe innervosito o sarebbe rimasto deluso, beh, non so, i suoi modi, le sue parole, il suono minuto e delicato della sua voce, l’intera situazione mi è parsa grottesca, e sono scoppiato a ridere di gusto. Ciò l’ha sorpresa e contrariata, e più mi chiedeva perché ridessi, e più mi veniva da ridere. Poi le ho detto, sempre ridendo, ma scusa, te dici che vuoi stare le ore, ma se non fai niente come lo passiamo il tempo? Lei, sempre con quel suo modo infantile e compunto, mi spiega come se fosse un compitino a casa che io dovrei stendermi giù, immobile come l'attaccante del Toro, e ci pensa lei a fare tutto. Io rido ancora, e delicatamente la giro di schiena:voglio vedere il tuo “back” , le sussurro, mi piace il tuo “back”, e lei prima si gira, poi quando comincio ad accarezzarla, sempre molto delicatamente, salta sù spaventata e mi dice che lei il back non lo dà, sempre con quella vocina vellutata, facendomi ridere ancora. Un misto di innocenza e paraculaggine inestricabile, dove non si capiva dove iniziasse l’una e finisse l’altra. Un ambiguità così squisitamente femminile, che ammetto, nonostante non mi stesse facendo fare un cazzo, mi piaceva. Perché lei è comunque, molto femminile. Peccato così barricata. Va beh, è molto giovane. Penso 20 anni. Mi dice pure che deve comprarsi la casa per lei e sua madre che è sola e in Romania non c'è lavoro. Ok, sono le solite, e lo dice nel momento meno opportuno, nessuna professionista navigata si comporta in questo modo maldestro, ma proprio questa diciamo "sprovvedutaggine" , condita dai suoi modi angelicati, paradossalmente mi intenerisce, che mi è lampeggiato anche un filo di senso di colpa che volevo chiuderla lì. Ma la consapevolezza che suonava come un copione già inscenato altre volte mi ha trattenuto. E poi, insomma, mi piaceva: aveva una pelle bellissima, e mi sono rimesso lì, ad esplorarla, sempre coi limiti invalicabili. Un po’ si è rilassata. Ma poco. Poi mi sono messo a sua disposizione, come voleva lei. E devo dire che il suo stile pompinesco era anche quello, un misto di tecnica asettica e di inconsapevole femminile dolcezza, che mi ha fatto arrapare tantissimo. I suoi occhi poi, ripeto, mi piacevano assai. Anche quest'altra ambiguità: prima tutte quelle storie, poi mi guardava così compiaciuta del suo effetto su di me. Le faccio i complimenti per la sua bellezza, e, non l’avessi mai detto, mi molla lì il pisello e ricomincia il pistolotto che lei è speciale, che se io davvero la trovo così bella, dovrei dare sostanza alle parole, perché è facile parlare. Contano i fatti. Esilarante il suo tentativo di estorsione. Preoccupato solo che torni all’azione e taccia, trattenendo la risata impellente, faccio il finto tonto e le dico ti chiedo scusa non volevo urtare la tua sensibilità, e lei dice, no, no, non mi hai urtato, solo che se uno dice che sei bella e davvero ci tiene, deve "give more"! Io dico, hai ragione, scusa, come non detto, sto zitto, non voglio urtare la tua sensibilità, mentre penso, dai ricominciamo così finiamo ed esco da questa stanza. Lei ricomincia, e, nonostante la situazione oggettivamente non arrapante, il mio fringuello la sente e la vuole più della mia mente, ed è subito sul punto di cantare. Allora le chiedo di passare alla fase penetration, e lei anche lì, tira fuori un armamentario di cremine, fazzoletti umidi, spray, preservativi, e mi monda e monta come un'infermiera preoperazione chirurgica. Ma, mistero del mio pene, anche questo non riesce a smontarmi: è irresistibilmente comica, ma anche tenera, e sensuale, nel suo confusionario armeggiare. E dopo un paio di rapidi cambi di posizione, con lei sempre con la mano e le gambe ad impedire il mio totale affondo ( e sono normodotato), e ricomincia a dire che è molto sensibile e non può farmi entrare tutto, me ne vengo come un muflone.
Che dire? Un disastro. Eppure mi piaceva tantissimo. Un mistero di chimica. Mi bastava guardarla negli occhi per arraparmi. Viene da pensare sia a come sarebbe stata se fosse stata disponibile come una normalissima sua collega, sia a come diamine faccia a fare quel lavoro in un posto come l’Acapulco poi, stracolmo di turchi beluini che non credo vadano così per il sottile.
Voto: non classificabile.
Lia: rumena, corpo da bona maggiorata intrecciato in un body rosso, il culo più bello e tondo e massiccio del locale. Viso non all’altezza del corpo, occhiali, capelli neri lunghi. Ci avevo già parlato prima: una di quelle che dice che i baci li da solo al marito. Era chiara la sua attitudine rigida. Ma per contrasto con l’adolescenziale fragilità della Cassandra, decido che voglio un gran bella manza da stantuffare e basta. Tanto poi me ne vado.
In stanza comincia subito un rapporto scherzoso in cui lei vuole come previsto comandare su tutto. Anche lei, oltre a non FK, tira fuori armamentario paramedico, con disposizione addirittura di non toccarsi l’uccello una volta infilato e ungellato da lei il preservativo. Sì, sai che palle! Ma non me frega un cazzo, penso al culo. Ha un bel corpo. Proprio bona. Mi spompina da PSE, guardandomi negli occhi, mostrandomi il culo e toccandosi la fica e esortandomi con parole (inglese). E’ volenterosa, ma professionale e senza feeling, come immaginavo. Appena in tiro, senza indugi, le chiedo di montarmi la copertura paramedicale e poi si va di trombo. Lei parte da sopra dandomi della botte che ad un certo punto mi fa male schiacciandomi le palle. Poi la metto alla pecora come volevo. E si pompa. Forte. Lei si muove, anche troppo, e recita, ma fredda come un cobra. Ma me ne sbatto e la sbatto. Ma sono alla quarta e non vengo. Paradossalmente sono sicuro che con Cassandra, anche se ci fossi tornato alla quarta, e lei fosse stato il disastro che è, sarei venuto subito. Con Lia, nonostante abbia un corpo da Lap dancer e finga come in un porno, non vengo. Sudato e stanco, mi fermo. Lei si preoccupa (è vanitosa…la ragazza…) e mi dice…vieni qua. La seguo fino alla poltroncina nell’angolo della stanza, dove si posiziona alla pecora con gamba alzata su un bracciolo e con sguardo porco inarca quel culo da giumenta. La pompo a sfinimento, un sacco, ma non vengo. Lei mi esorta, e più mi esorta più ovviamente non vengo, poi colgo il particolare della sua mano sinistra spalancata sul bracciolo bianco della poltrona. Le unghie laccate rosso fuoco sulle dita bellissime. E sto per esplodere, ma lei si girà di nuovo per esortarmi e toglie la mano. Non riuscirò più a venire, nonostante altri dieci minuti buoni. Le chiedo il CIM. Lo nega. Beh, mi sono rotto i coglioni. Dico basta, grazie, sono stanco, va bene così. Quando la saluto ha la faccia un po’ delusa. Non le capita spesso che un uomo non esploda con quelle chiappe così.
Voto: 5
Conclusione:
Se non fosse stato per l’invito di un amico incuriosito dalla programmazione del party, all’ACA difficilmente ci sarei tornato. Dopo questo giro, non penso che ci tornerò mai più. Il locale non è un granché e si sapeva, che fosse tenuto male si sapeva, ma se adesso le ragazze diventano così poco disponibili nel servizio.... anche considerando il rate di 40 euro (che poi, con la scusa del party, l’ingresso era a 50 anche a mezzogiorno), per me è da evitare. Poi ognuno ha i suoi gusti e le sue esigenze. Ma in NRW direi che come figaggina e servizio è meglio andare al GT. Tornerei anche al LR nel week.end, che come attitudine delle ragazze mi è sembrato infinitamente meglio. Mi è rimasta la curiosità del DV e dell'Haus Pantera. Oltre al Samia che però e a Koln.
Ciao a tutti.