[RECE] Elena la benzinaia (ALB) - OTR notturna - Lomazzo (CO) @ Totalerg

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SCHEDA TECNICA

CITTA DELL'INCONTRO: Lomazzo (CO)
ZONA: 45.693663, 9.027140 (al TotalErg)
NOME: Elena
NAZIONALITA': sedicente albanese, forse di Durazzo
ETA': 21 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ + HJ finale (1° incontro); BJ + RAI1 (smorza e mission) + HJ finale (2° incontro)
COMPENSO RICHIESTO: 20, 20+10
COMPENSO CONCORDATO: 20, 20+10
DURATA DELL'INCONTRO: un quarto d'ora abbondante nel retrobottega
DESCRIZIONE FISICA: statura attorno all'1,60, fisico tonico da teen, seno piccolo (1a-2a taglia), capelli mori non troppo lunghi, viso carino dai lineamenti mediterranei, occhi scuri ed espressivi
ATTITUDINE: BJ discreto, ottima nella copulazione ; più che parlare, ride

LA MIA RECENSIONE

Il racconto è venuto un po' lungo, perché è in realtà la sintesi di due incontri: la prima volta le ho chiesto solo di cimentarsi in un BJ conoscitivo; nel secondo, abbiamo anche acceso il televisore su RAI1

Come avevo riportato nel thread generale, a marzo avevo provato ad abbordare per ben due sere l'allieva della Caterina del TotalErg di Lomazzo, ma ne ero stato misteriosamente respinto entrambe le volte, giungendo alla conclusione che la fanciulla si trovasse ben poco a suo agio come OTR e che cercasse di non lavorare, accampando vari pretesti per non lasciare mai le pompe di benzina. In effetti, è rapidamente scomparsa dal TotalErg e quindi è probabile che le mie congetture non fossero lontane dalla realtà.

Qualche sera fa, ripasso da Lomazzo per vedere se ci sia qualche novità, ma il distributore è momentaneamente occupato dai Verzii, che stanno controllando minuziosamente il funzionamento delle luci e delle frecce del malcapitato di turno. Allungo allora il mio tour sino ad Appiano (dove segnalo il ritorno della piccola Eva, in vistose calze a rete) e, al ritorno, il TotalErg è finalmente popolato da presenze più amichevoli. Butto un occhio verso le pompe e vedo una bella morettina di piccola statura, che mi lancia un bacio e mi segue con lo sguardo. Un altro paio di vasche per studiarla meglio, non mi sembra proprio colei che mi aveva rimbalzato e allora mi infilo nell'area di servizio, imboccando la corsia più interna, per potere condurre l'intervista in modo più riservato.

La moretta è tutt'altro che alta, ha un visetto carino da teen e capelli neri non troppo lunghi, raccolti in un codino. Sopra indossa un giubbino nero di finta pelle (e forse nient'altro :)); dalla cintola in giù, un perizomino sopra le calze trasparenti d'ordinanza e delle sgargianti high heels di colore rosso. Mi si avvicina con un sorrisone a trentadue denti e sfodera le poche parole che già conosce d'italiano: "trenta boccafiga". Io sono però più interessato a un BJ conoscitivo e ribasso la mia offerta al solito ventello. La fanciulla sembra inizialmente resistere ("No sex?"), ma alla fine accetta e compie un po' barcollante il periplo della mia macchina, per accomodarsi accanto a me.

Neppure il tempo di partire e già ci siamo presentati, lei come Elena dall'Albania, 21 primavere sulle spalle e "una semana" in servizio effettivo permanente al TotalErg. Più che parlare, Elena continua a ridere come una gallinella, il che renderà alla fine l'incontro decisamente spassoso. "Adesso di qui ...", mi fa segno con la mano. "A destra?", chiedo conferma. "Sì", conferma la moretta e poi inizia a ripetere ossessivamente la nuova parola, come per imprimersela nella mente: "De...stRRRa, de...stRRRa, de...stRRRa". Dato che le albanesi hanno talvolta la erre moscia, Elena cura di arrotarla per bene. E' poi il momento di svoltare dalla parte opposta e la fanciulla impara anche l'altra direzione: "Sini...stRRRa, sini...stRRRa". A questo punto, siamo davvero arrivati e non c'è tempo di arricchire ulteriormente il suo vocabolario.

LA RECE VERA e PROPRIA

Dopo avere respinto un altro paio di suoi "No sex? No sex?", regolo gli aspetti burocratici e seguo i suoi preparativi. Estratto il necessaire, Elena divarica un po' la giacca nera e, come in un film degli anni '80 tutt'altro che memorabile, sotto il vestito non c'è proprio niente :) ... a parte una maglietta di pizzo semi-trasparente e il reggipetto, che provvede prontamente a sollevare, esponendo dei seni che difficilmente dovrebbero superare la seconda taglia. La manicure non è particolarmente curata, perché le unghie sono smaltate alla bell'e meglio di un rosso che vira verso l'arancione, più o meno in tinta con le scarpette.

Quando finalmente siamo pronti a dare inizio alle danze, la moretta impugna il mio compare con una delle sua manine gelate e quasi tramortisce il poveretto, che impiegherà trenta secondi buoni per riattivare la circolazione. Stringo allora le sue mani fra le mie, gliele strofino per una decina di secondi (suscitando la sua ilarità) e poi le do l'Ok a ripartire. Smanaccia il fratellino per un po' e poi prova a incappucciarlo, ma con scarso successo. Più che imbarazzata, sembra alquanto divertita dalla situazione, perché attribuisce le sue difficoltà alla strana forma del mio compare semi-addormentato: "Piccolo qui (e indica la punta) ... grande lì (e col dito fa segno verso la base)! :D". Anche dopo un'altra smanacciata, non riesce però a infilare il condom e allora invoca l'intervento del 118: "Dài, aiutami!". I soccorsi sono rapidi e tempestivi, mi ritrovo le dita unte come se avessi mangiato un fritto misto al vicino ristorante, ma finalmente il condom è ben teso sino alla base.

FINALMENTE SI PARTE DAVVERO

Elena si può allora tuffare sul mio basso ventre e dà inizio a un BJ condotto in modo curioso e al di fuori dei canoni consueti. Si vede che la fanciulla ha ancora poca pratica, ma che allo stesso tempo ha ricevuto lezioni abbastanza sofisticate da maestre ben più esperte di lei (Caterina? Forse addirittura la matrona Dalida?). Non si limita infatti al classico su e giù con la testa, ma ogni tanto si ferma e - aspirando con forza - risale più lentamente l'asta, sino a sfilare la sua bocca con uno schiocco sonoro, come se fosse stata stappata una bottiglia di spumante. Il tutto è condito da incitamenti e risate, nelle fasi in cui si interrompe brevemente per riprendere fiato. Nel mentre, ne approfitto come al solito per srotolare i miei tentacoli in tutte le direzioni e la sua taglia compatta è decisamente d'aiuto in questo frangente. Non riesco a carezzarle la parte alta della schiena, ma la giacchetta è corta e lasca e allora riesco a intrufolarmi da sotto e a raggiungere, con una manovra avvolgente, prima il suo addome tonico e poi uno dei suoi seni. Inizio così a massaggiarlo con piacere, senza che lei si mostri infastidita dalla cosa. Passo poi a saggiare la consistenza delle sue chiappette, che sono davvero mignon, per scendere infine lungo le cosce, che sono pure snelle e magre. Ha tenuto addosso sia il perizomino che le calze, per cui posso solo intuire il rigonfiamento delle grandi labbra, quando infilo le dita nella fessura tra le gambe.

NO SEX? NO SEX?

Dopo che è trascorso un tempo più o meno normale per un BJ, condito dai suoi pittoreschi incitamenti e dalle sue risate, Elena fa capire che siamo ormai agli sgoccioli e prova di nuovo a giocare al raddoppio, proponendomi per l'ennesima volta il menu a base di patatine: "No sex? No sex?". "Come facciamo a fare sesso? Grande lì, ma piccolo qui!", le rispondo ridendo e mimando la scenetta di poc'anzi. "No, adesso grande qui e grande lì!", scoppia in una fragorosa risata la moretta. Alla fine, riesco comunque a resistere alle sue avances e a salvare il portafoglio, proponendole di concludere con un HJ.

L'affare è fatto (non prima che lei abbia respinto una prima telefonata da parte di Caterina, evidentemente preoccupata che fosse finita fra le fauci del mostro di Scandicci ...) e allora si risolleva col busto e inizia a smanacciare il mio compare. Nel mentre, colgo la palla al balzo e carezzo con voluttà le sue belle gambe, insistendo poi con maggiore decisione sul camel toe che si intravede sotto le sue mutandine colorate. "Dài, continua un po' tu!", propone il passaggio di testimone, quando inizia a essere un po' stanca. Il compare passa allora in mani amiche ed Elena ricambia la cortesia, carezzandomi un po' le gambe, l'addome e i gioielli di famiglia. E' però assai più divertente quando riallungo la mia mano destra verso di lei, perché la impugna con la sua e me la guida avanti e indietro lungo le sue cosce, per poi premerla e strusciarla energicamente contro le mutandine. Lo scopo della tentatrice è chiaro, perché - come da un disco rotto - esce di nuovo il ritornello del "No sex? No sex?". Sfortunatamente per lei, il suo provocarmi a parole e a gesti stuzzica i miei ormoni, il brodo ribolle sempre di più nella pentola e, sotto un colpo di pialla un po' più energico, mi conduco quasi senza volerlo oltre la linea del traguardo.

QUATTRO PAROLE D'ALBANESE

Elena è sollevata e delusa al tempo stesso: il cellulare aveva già squillato una seconda volta e dunque il tempo le stava un po' sfuggendo di mano, ma in fondo era ormai quasi sicura di avermi convinto a sintonizzare il televisore su RAI1. "Dài, sarà per un'altra volta ;)", la consolo e, per ingolosirla un po', le domando se disponga di un appartamento nei paraggi. Col suo italiano un po' impacciato, riesce a spiegarmi che c'è un hotel lì vicino, che costerebbe "quattro - cinque". "Non è proprio a buon mercato ... Tu, invece, verresti gratis, giusto? :P", è naturale chiederle, visto che ha menzionato il rate per la camera ma non il proprio. "No, per me: uno - zero - zero", puntualizza ridendo Elena. La tariffa oraria sarebbe anche onesta, ma dubito che ne approfitterò, dato che il salasso mi costerebbe come due incontri in appartamento.

Mentre ci lindiamo e rivestiamo e poi durante il tragitto per ricondurla alla mattonella, c'è tempo per le solite quattro chiacchiere finali. Il mio stupore perché è già mamma nonostante la giovanissima età è nulla rispetto al suo, quando scopre che non ho ancora sperimentato le gioie e i dolori della vita coniugale. "Tu no sposato? :O Perché?", mi chiede davvero sbalordita. "Lui piccolo ... come faccio a trovare moglie? :P", do la colpa al mio fratellino. "No, alla fine lui grande grande!", scoppia a ridere la moretta, che si esprime più a risate che a parole. "Sei proprio simpatica! Come si dice in albanese?", le domando. "Simpatic", mi traduce in tempo reale Elena, temo in modo un po' maccheronico. "Tu invece bukur", completa il suo pensiero la fanciulla. "Bukur? E che vuol dire?", devo ammettere la mia ignoranza della lingua schipetara. "Vuol dire bello ;)", mi spiega la moretta. "Non devi avermi visto bene :) O non c'era abbastanza luce - le faccio, mentre accendo brevemente quella di cortesia - oppure hai proprio bevuto stasera :P".

"Al massimo, tu sei bukura!", mi lancio in un'ultima sviolinata in un albanese alquanto improbabile, proprio mentre entriamo nel distributore, dove ha ripreso regolarmente servizio anche la sua collega Caterina. Sviolinata che però mi vale un bacetto a stampo sulle labbra, al momento del congedo e un caloroso invito a ritornare (non deve avere avuto molti clienti in questi primi giorni di lavoro, immagino). Faccio passare il trenino di macchine in arrivo da Lurago e poi mi immetto anch'io nella direzione di Lentate. Prima di lasciarmi i lidi lomazzesi alle spalle, mi volgo per un'ultima volta verso il distributore e saluto Elena con la mano. Lei fa altrettanto e mi manda un altro bacetto della buonanotte, che mi farà andare a dormire con la voglia di tornare a far benzina al TotalErg.

IL SECONDO INCONTRO: RAI1

Salto tutti i preamboli e vengo direttamente alla novità, ossia l'accensione del televisore sul 1° canale di Stato. Stavolta Elena è vestita in modo ancora più sexy: ai piedi calza le immancabili high heels rosse, ma sopra indossa solo un abitino nero di rete a maglia larga e, visto che fa più caldo, è anche a gambe nude. La fanciulla mi piace proprio e, dopo non più di 2-3 minuti di BJ, il compare del piano di sotto è già più che arzillo. Allora, quando la moretta mi domanda di nuovo "No sex? No sex?", mi assicuro solo che l'extra mi costi l'integrazione di un foglietto rosso e che lei abbia il resto (perché nel mio portafoglio ne ho solo di azzurri, avendo imparato a prelevare al bancomat 60 euri per volta) e l'affare è presto fatto.

Elena si sfila il perizoma ed è pronta a balzare dalla mia parte. "Ma ti togli anche le scarpe, vero?", devo domandarle, visto che la sua comare Caterina non aveva voluto togliersi gli stivali e avevo dovuto rinunciare alla sintonia di RAI1, per salvare le sellerie della mia vettura. "Trankillo!", esclama Elena, mentre si sfila le sue scarpette e, facilitata dalla sua piccola statura, mi sale in groppa.

SI FA UN PO' DI PALESTRA

Il fratellino è davvero bello turgido, per cui l'infilamento richiede un po' di cautela. Una volta posizionatasi nel modo migliore, Elena esordisce con un intenso strusciamento del suo pube contro il mio, mugolando in modo assai coreografico. A differenza della Gianna di Mariano, la moretta di Lomazzo parte col tronco quasi completamente eretto, ancorandosi con le braccia distese ai fianchi del sedile. Ero ormai quasi certo di dovere assegnare il gradino più alto del podio alla mia nuova amichetta ucraina, ma Elena parte come una furia, sfruttando sempre il fatto di essere di taglia compatta e anche poco pesante. Per evitare che debba interrompere troppo in fretta le sue percussioni vigorose, le impugno le chiappette e faccio anch'io un po' di palestra, aiutando i suoi squat con il movimento dei miei avambracci. Come avevo già notato durante il BJ, il tutto viene condito da quello che vorrebbe essere un dirty talk ma che è più un pittoresco accrocchio dei soliti "Sì, amore!" e di parole a casaccio in italiano e in albanese.

A un certo punto, Elena si stanca e ricomincia a strusciarsi con forza contro il mio pube, per riprendere un po' fiato. Cerca un modo diverso di ancorarsi e, alla fine, decide di flettersi maggiormente con il tronco verso di me. Le escursioni ora si fanno meno profonde, ma è proprio carino vedere la fanciulla agitarsi davanti a me con i capelli scompigliati, mentre cerca di provocarmi saettando la linguetta fuori dalla bocca aperta in modo sensuale. E' però tutta scena (o magari servirebbe alleggerire un po' il mio portafoglio per ottenere ancora di più), perché quando tento di carpirle almeno un bacetto a stampo, volge leggermente la testa a lato e il mio pegno d'amore va a infrangersi sulla sua guancia.

UNA NUOVA MISSIONE DA COMPIERE

Dopo che mi ha cavalcato per 5 minuti buoni, la moretta è stanca e mi propone di invertire i ruoli. "Come no!", accetto con entusiasmo, mentre lei si sfila, torna sul sedile del passeggero e bestemmia un po', perché fatica a reclinarne lo schienale. Sposto le sue preziosissime high heels nella parte posteriore dell'abitacolo e passo dalla sua parte, cercando di puntellarmi il meglio possibile nel pozzetto. Elena ha sdraiato completamente lo schienale e mi ha attende già con le gambe divaricate a ranocchia. Tento subito l'infilamento, ma lei mi stoppa. "Aspetta!", mi fa segno con la mano, mentre si tira un po' avanti col bacino, per rendere la posizione più comoda per entrambi. Così va decisamente meglio, il mio compare rientra al calduccio e si può ripartire con le danze.

Mi puntello con gli avambracci sopra la sua testa, quasi sommergendola col mio corpo, e do inizio alla mia ginnastica pelvica, che trovo subito alquanto piacevole. La posizione stavolta è proprio comoda e riesco a stantuffarla sia con profondità di movimento che con buona frequenza, senza venire subito paralizzato dall'indolenzimento delle gambe e della schiena. Elena è anche parecchio partecipativa, perché mi serra forte a sè, prima per la cinta e poi strizzandomi energicamente le chiappe. Come durante lo smorzacandela, continua poi la sua pittoresca sinfonia di mugolii e di parole sparate a casaccio. Anche quando interrompo le mie percussioni per rifiatare e mi struscio contro il suo pube, lei non si ritrae per nulla e anzi contrappone i suoi movimenti ai miei.

SCOPATO DA ELENA

Ripreso fiato, ricomincio una seconda sessione di stantuffamento, che è tanto piacevole quanto la prima, ma che dura decisamente meno, perché comincio a essere sudato come se avessi attraversato di corsa il deserto del Sahara. Anche Elena deve avere unito l'utile al dilettevole, perché nell'aria inizia a percepirsi sempre più distinto l'odore delle secrezioni vaginali. Anche in questo caso, la fanciulla non sembra rifuggire il contatto fisico, ma proprio cercarlo: quando io rallento il ritmo dei miei colpi e sto per arrendermi a un'altra fase di più tranquilli strusciamenti, è lei a suonare di nuovo la carica e a ripartire di corsa come i bersaglieri.

Senza che io debba fare nulla, Elena mi blocca la cinta con le mani e inizia una frenetica danza pelvica, spingendo e ritraendo con forza il suo pube contro il mio. Praticamente, mi sta scopando lei! Io sono quasi sul punto di varcare la linea del traguardo, cosa che mi accade rarissimamente durante la copulazione, ma la magia si dissolve un attimo prima che mi vengano consegnate le chiavi del paradiso: Elena ansima con sempre più concitazione, lancia in un paio di "Sì, amore!" più energici degli altri e poi collassa sfinita sotto di me.

SI RICORDA PERSINO IL MIO NOME

"Perché io sborro e tu no sborra?", mi domanda, non appena mi sono sfilato e lei ha ripreso un po' fiato. Commettendo un errore madornale, le dico che probabilmente dipende dal fatto che in macchina non sono mai del tutto tranquillo e, per rafforzare il concetto, cito le 3-4 vetture che sono entrate e uscite dal parcheggino durante il nostro incontro, provocandomi altrettanti mezzi infarti. Elena coglie la palla al balzo e propone - anzi, richiede :) - che il nostro prossimo rendez vous avvenga nelle lussuose suites del vicino motel, dove penso di essere stato una sola volta con la celeberrima Cristina di via Cristallo: "Il mio numero ce l'hai, vero? Chiami prima e andiamo a camera!". Cerco di prendere tempo, arrampicandomi un po' sugli specchi, ma mi rendo conto di essere spacciato: "Come facciamo a intenderci al telefono, se ancora quasi non parli l'italiano? :) E poi, non avrai neanche memorizzato il mio numero nella rubrica ... :P". "No, no, cosa dici! - fa quasi l'offesa Elena, mentre estrae il telefono dalla borsetta e inizia a smanettare sulla tastiera - Tu sei XXXX e questo è tuo numero!"

Quasi commosso che si ricordi il mio finto nome dopo più di una settimana (non deve avere incontrato molti clienti, allora), le faccio una mezza promessa che andremo a visitare il motel e, intanto, le strappo la conclusione delle operazioni con un po' di vigoroso smanacciamento, che alla fine sarà più mio che suo. Sulla via del ritorno, dopo avere imparato tre parole di albanese (il giorno "ditë", la notte "natë" e la luna "hëna", che splende quasi piena nel cielo terso), vengo sottoposto a un interrogatorio quasi più accurato di quando interrogo le ragazze per potere compilare correttamente la scheda tecnica. Elena deve avere parlato del nostro precedente incontro con Caterina e allora vuole assolutamente estorcermi la confessione che sono già stato con la sua comare.

SE TU KISS ME, VENGO SOLO CON TE!

Inizialmente cerco di svicolare (e di capire quanto siano in confidenza), chiedendole se lei e Caterina siano sorelle. "No, no sorelle ... amiche!", esordisce Elena, che poi elenca una serie di città a casaccio ("Milano ... Tirana ... Durres ...") e usa la mia coscia destra come se fosse la pagina di Google Maps sullo schermo di uno smartphone. "Io qui ... Caterina qui ...", mi spiega, mentre indica due punti a 5 cm di distanza. Non abitano di sicuro così vicine l'una all'altra, altrimenti sarebbero sorelle, ma la conclusione che traggo è che siano di Durazzo e vicine di casa.

Elena non si è però fatta distrarre e torna alla carica sui miei rapporti (biblici, s'intende) con la sua comare. Inizialmente nego, ma lei insiste e allora faccio una mezza ammissione, appellandomi al fatto che anche il BJ concesso da Monica Lewinski al presidente Clinton non era stato considerato un atto sessuale :) "Tu ... tu ...", ma poi fortunatamente non le vengono le parole e allora si limita a bacchettarmi agitando il dito indice nell'aria, come una maestrina che sgrida lo scolaro discolo. "Se la prossima volta mi baci, prometto che non ti tradisco più con Caterina!", le butto lì ridendo la proposta indecente. "Cos'è 'baci'?", mi domanda Elena. "Se tu kiss me, vengo solo con te ;)", le ripeto l'offerta in un itanglese degno della pubblicità del Maxibon. La moretta si mette a ridere, ma per il momento non si sbilancia e non c'è tempo per approfondire la discussione, perchè siamo di nuovo al TotalErg. La fanciulla dev'essere anzi bramosa di raccontare il tutto alla collega, perché va spedita verso di lei e, ridacchiando, iniziano subito a parlottare in albanese.

Faccio come al solito manovra per uscire dalla stazione di servizio e riprendere la direzione di Lentate, le faccio "ciao ciao" con la mano e, per tutta risposta, stavolta ne ricevo una linguaccia. Ah, la gelosia! :)
 
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Grazie Oscar, bellissima recensione, anzi recensioni per la correttezza
 
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[RECE] Elena (ALB) - OTR Notturna – Lomazzo (CO)

CITTA DELL'INCONTRO: Lomazzo (CO)
ZONA: 45.693663, 9.027140 (al TotalErg)
NOME: Elena
NAZIONALITA': albanese
ETA': 22
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ + RAI1
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30 + 30
DURATA DELL'INCONTRO: 20 min
DESCRIZIONE FISICA: statura attorno all'1,60, fisico tonico da ballerina, seno piccolo (2a taglia), capelli mori non troppo lunghi, viso carino sempre sorridente, occhi scuri ed espressivi.
ATTITUDINE: porcellina spigliata


LA MIA RECENSIONE
Dopo l’incontro poco appagante con Sara di Cermenate che mi ha lasciato col colpo in canna faccio mesto ritorno verso casa, anche perché mi stava calando la palpebra, quand’ecco che al benzinaio verde di Lomazzo un delizioso culetto in perizoma nero mi risveglia di botto.
La girl è piccolina, su altissime high heels nere da perfetta zoccolina, gambette abbronzate e viso sveglio e sorriso intrigante… Alla prima occasione inverto la rotta per tornare da lei e ora la trovo a parlare con un collega, alla seconda entro nella piazzola del benzinaio e trovo sia lei che una collega, dalla corporatura e look simile forse un filo più magra…
Elena mi accoglie con un bel sorriso mentre l’amica rimane accovacciata di spalle. Mi basta vedere il suo sorriso spigliato e malizioso, intuire la sua gioia di vivere che l’invito a salire a bordo, previo accordo per la tariffa standard.
Ci presentiamo e via verso l’imbosco che immagino già quale sia… subito con enfasi mi chiede se mi piace scopare… a me lo dici? Ma spero che anche a te piaccia lo stesso! È un po’ che trovo solo bamboline con poco ardore…
A me piacciono i soldi e scopare!!! Mi risponde impertinente… complimenti allora questo lavoro è la tua vocazione…
Che anteponga i soldi al piacere mi fa mettere sull’attenti… spero sia sincera anche sulla seconda affermazione non solo sulla prima…
Noto che parla un discreto italiano, senza il tipico accento albanese e mi racconta di essere ritornata da un mese in Italia ma di aver vissuto 12 mesi nel nostro paese per poi fare ritorno a casa, (certamente per questioni di visti). Mi racconta che in Albania ha lavorato come ballerina e ben presto ne saggerò il tono muscolare del suo corpicino flessuoso…
Impegnata a chiacchierare si dimentica di indicarmi la svolta ma sapevo dove andare e in un attimo arriviamo al piccolo parcheggio al momento vuoto… Mi chiede di accendere la luce di cortesia, per fare che cosa? La luce dei lampioni mi sembrava più che sufficiente… per i soldi e per preparare l’occorrente mi guarda maliziosa…
L’osservo meglio ha un bel viso con un neo vistoso, di una bellezza un po’ particolare, mi ricorda vagamente Jessica Morlacchi cantante della band Gazosa.
Spengo la luce ed ecco che dietro di noi vedo i fari di un auto in arrivo, osserviamo un istante e una volta appurato che sia un collega con l’amica iniziamo le danze… è il caso di dire.
Le chiedo di mostrarmi le tettine una seconda molto rotonda e sodissima con bei capezzoli di medie dimensioni, le accarezzo e titillo con la lingua sotto il suo sguardo divertito, mi faccio mostrare il culetto rotondo e sodissimo, davvero tutto muscoli allenati e poi mi invita subito ad abbassare i calzoncini…
Quando vede il mio fratellino esclama ‘che caxxo grosso’… con espressione mista di stupore e voglia… la girl ci sa fare, ben presto me lo ritrovo perfettamente vestito con il condom e preda della sua boccuccia vogliosa… comincia un bj molto energico, fatto con foga, a tratti sento i dentini in fase di risalita intervallati da tentativi di deep throat. Sono travolto dalla sua ardore e ben presto mi dice che ha voglia di scopare… il fratellino è perfettamente sull’attenti e molto contento di assecondarla… Elena si toglie le zeppe… o forse lo aveva già fatto… ed essendo ballerina e minuta con agilità si posiziona sopra di me e senza difficoltà accoglie il fratellino dentro di lei, dapprima con cautela e poi con sempre maggior ritmo… lascio fare godendo beatamente ed incitandola con linguaggio hot. La si muove come in un ballo, ti piace la danza??? Come no!
Si ferma una prima volta a prendere fiato e si sposta con il busto all’indietro verso il volante per cambiare angolo d’inserimento muovendosi con elasticità. La prendo per i polpacci sottili e duri come il marmo, risalgo accarezzandole le cosce che sono una fascio di muscoli… saggio la consistenza delle su braccia e le accarezzo le mani che sono fredde…
Il fratellino è proprio contento e non da segni di cedimento, Elena pur allenata comincia a dare segni di stanchezza, oppure con furbizia vuole monetizzare un extra perché comincia a chiedermi come mai non sono ancora venuto e mi fa presente che abbiamo superato il termine del tempo a nostra disposizione.
L’invito a proseguire rassicurandola che le avrei corrisposto il giusto ma dopo qualche tentennamento e altra richiesta si sfila portandosi sul suo sedile. Nel frattempo l’auto con a bordo la collega ci aveva lasciato… Le spiego che non sono più un ragazzino e che è un bene per la donna che il partner non venga subito (tranne per le pay evidentemente…) e le propongo una bella pecos fuori dall’auto approfittando del fatto che eravamo rimasti soli… La cosa la stuzzica, ma mi rinnova la richiesta di rose, le chiedo di non spezzare l’incantesimo, ma col suo sorrisetto malizioso è irremovibile, evidentemente non è tranquilla se prima non ha monetizzato e mi convince a sborsare subito il supplemento di 30 rose.
Incassato l’extra, contenta, può riprendere a dedicarsi al mio fratellino, le chiedo se è possibile baciare quella bella boccuccia invitante, anche perché lei ci gioca con malizia, sarebbe il massimo, ma mi nega il permesso e mi invita a uscire dall’auto e a portarmi dalla sua parte mentre si rimette le zeppe per uscire anche lei dall’auto. Le sono davanti… oh che caxxo grosso! Si posiziona di schiena appoggiata all’auto, le accarezzo le cosce risalendo fino alle chiappette di marmo e mi guida con la manina dentro di lei… Comincio con dolcezza ma aumento progressivamente il ritmo, Elena non si ritrae e mi asseconda e comincia a ripetere oh che caxxo! oh che caxxo! che diventerà un mantra che ci accompagnerà durante tutto l’amplesso.
Ora sono io che detto il ritmo e lo faccio con sempre più ardore, le accarezzo il ventre che è muscolo puro senza un filo di adipe, la tengo stretta per i fianchi e martello con sempre più foga, lei mi asseconda fino alla mia esplosione…
Si risiede sul sedile, sospira, sbuffa, mi fa male in fondo… ma sinceramente non sembra dispiaciuta…
Risalgo anch’io in auto e mi porge la serie di fazzoletini kleenex e salviettine detergenti che si preoccupa di smaltire personalmente… ci guardiamo e riaccendo l’auto per riportarla alla piazzola mentre arriva di nuovo l’auto di un collega… mano male non essere stati interrotti…
Quattro piacevoli chiacchere prima di lasciarla al suo ufficio con un bacio e la promessa di rivederci…
Devo dire che l’incontro entra di diritto nella mia personale top 10 se non top 5…
 
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