Dopo aver passato praticamente la notte insonne e parte della giornata a rigirarmi il biglietto tra le mani, alle 17.30 hoo smesso di triturarmi il cervello e ho fatto quello che ho sempre desiderato.
Ho preso il telefono e con molta emozione ho fatto il numero.
Dopo cinque o sei squilli sento la sua voce dall'altra parte.
"Sì...pronto..."
"Ciao Marina... - mi accorgo che mi trema la voce e faccio un lungo respiro per calmarmi - sono Daniele...!"
"... Daniele...? Oddio Daniele... che sorpresa... Oh mamma mia...!"
Mi mancavano le parole e avevo il cuore in gola.
"Come... come stai Marina? Ti disturbo...."
"Disturbarmi...? Ma scherzi? Oh signore... fammi sedere..."
Sento i passi delle sue scarpe sul parquet, e il respiro attraverso il telefono.
"Ecco, scusa ma mi sono dovuta sedere sul divano... sto bene, grazie ma... mi tremano le gambe... e non per l'eta, non credere... mamma mia che emozione... che sorpresa..."
"Ti ho riconosciuta subito, la tua voce è sempre la stessa, non è cambiata..."
"Anche la tua... è esattamente come la ricordavo... ti ho riconosciuto immediatamente, ma non mi sembrava possibile..."
"Quanto tempo è passato... quasi vent'anni..."
"18 per l'esattezza... e sono sicuro che sei sempre la donna bellissima e affascinante che ricordo..."
La sento ridere, in quel modo inconfondibile, contenuto e quasi riservato.
"Sei sempre carino, ma diciotto anni sono tanti e i segni il tempo li ha lasciati, non tanti per fortuna... mi aiuto come sempre con ginnastica, terme, creme e vita sana... e tu... tu come stai?"
"Senza infamia e senza lode, bene comunque... con molti capelli in meno, ormai completamente grigio, e con diversi chili in più... credo che tra i due quello che è invecchiato sono io, meglio no...? Così sembriamo coetanei...! Per il resto sono rimasto quello di allora..."
"Sei così gentile Daniele... non sei cambiato... Sei sempre la bella persona che ho ricordato con infinito piacere e dolcezza...Dio come sono felice di sentirti dopo tutti questi anni... ma... come mai mi hai cercata... come hai fatto a trovarmi...?"
"Non ti ho mai dimenticata Marina, ti ho pensata spesso in questi lunghi anni... ho rispettato la tua scelta di allora, anche se qualche tempo dopo ho provato a chiamarti sia sul cellulare che al numero di casa sul lago, ma erano tutti e due disattivati... ho provato anche con internet, ma non sapendo dove abitavi, non ho trovato niente, poi ieri, casualmente, parlando con Giulio, il figlio di Elia (il Boss) ho chiesto se avesse tue notizie. Mi ha detto di aver incontrato Lara, la tua segretaria ai tempi dell'Agenzia, un anno fa e di aver saputo che eri tornata a Milano.
Ho provato a cercarti sulle pagine bianche ma non c'eri. Ieri pomeriggio, mi ha chiamato; su una delle vecchie agende di suo padre, oltre al tuo vecchio indirizzo, ha trovato questo con il numero di telefono... Ha verificato che fosse attIvo e me l'ha dato... mi sono ricordato che mi avevi parlato di questa casa, me ne ero scordatato completamente... guarda che non ho mai detto a nessuno della nostra relazione di allora..."
"Sei il gentiluomo che ho sempre ammirato Daniele... Sono tornata a Milano e ci sono rimasta per circa sei anni, poi ho deciso di trasferirmi qui definitivamente, mia mamma è mancata un paio d'anni fa, mentre mia figlia è rimasta Milano, si era separata poco dopo che... si, dopo che sono andata sul lago, era venuta con il bambino piccolo a vivere con me, ricordi? Oggii mio nipote ha quasi 20 anni... e il sig. Elia come sta?"
"Purtroppo è mancato cinque anni fa... Non l'hai saputo?"
"No.... mi spiace tantissimo... se l'avessi saputo mi sarei messa in contatto con il figlio e sarei certamente venuta al funerale... ma non era vecchio, aveva 4-5 anni più di me... cos'è successo...?"
"Negli ultimi anni, nonostante la sua calma era piuttosto teso e negli ultimi mesi molto sotto stress... è andato a dormire e la mattina la moglie lo ha trovato morto... un infarto durante il sonno... ci eravamo parlati proprio quella sera al cellulare..."
"Mi spiace poverino, però conoscendolo, ha fatto la fine che desiderava, una malattia non l'avrevbe mai accettata..."
"Hai ragione, è stato un duro colpo, gli volevo molto bene... per me è stato come un padre..."
Parlare con lei è bellissimo, dopo il primo momento di emozione e di imbarazzo, mi sembra di essere tornato di colpo indietro nel tempo, come se questi ultimi 18 anni non fossero passati.
È lei a riprendere a parlare.
"Ma se hai avuto il numero ieri, come mai hai aspettato fino ad ora per chiamarmi...?
"Non riuscivo a immaginare quale potesse essere la tua reazione Marina, temevo di infastidirti, di risvegliare ricordi che forse avevi dimenticato, temevo che la ritenessi una mia mancanza di rispetto nei confronti della tua decisione di allora... avevo paura di ferirti... non sapevo che fare, non ci ho dormito tutta notte, e fino a cinque minuti prima di chiamarti, sono rimasto a girare e rigirare tra le mani il biglietto con il tuo numero..."
"E poi...?" mi chiese incuriosita
"Poi mi è risuonata nella mente una frase che mi avevi detto allora, quella prima notte a casa tua...
L'unico modo per realizzare i sogni è quello di svegliarsi...
Così ho preso il telefono e ti ho chiamata..."
"Sei sempre dolce e attento... Io non ti ho mai dimenticato, non potrei mai dimenticare il periodo più bello della mia vita, quello che ho vissuto con te... non immagini come sono felice di sentirti, mi hai fatto una bellissima sorpresa e un grande regalo.
Allora feci l'unica cosa possibile, erano sorti parecchi problemi nella mia famiglia e non volevo coinvolgerti, ho fatto quella che allora era la scelta giusta, anche se non era quello che volevo, mi sono quasi fatta violenza da sola.
Qualche anno dopo ho provato a cercarti, ma con l'ufficio vi eravare trasferiti e probabilmente la società aveva cambisto nome... avevo anche perso il tuo numero di cellulare... provai anche a chiamarti a casa... mi rispose tua moglie dicendomi che non abitavi più lì e che non poteva darmi il tuo numero... volevo rivederti...!"
"Mi sono separato qualche anno dopo e la mia ex moglie non me l'ha mai perdonata, ha fatto di tutto per mettermi il bastone tra e ruote... e... anche adesso avresti piacere di vedermi...? Io si... tantissimo..."
"Oh si... mi piacerebbe, moltissimo... io vengo a Milano un paio di volte all'anno... immagino che non ti capiti di passare da queste parti..."
"Ti dico una cosa che sicuramente ti sorprenderà... io avevo completamente dimenticato che tu avessi una casa dalle parti di Montecatini, non so perché, me ne avevi parlato una volta, ma di sfuggita... fatto sta che, pur non ricordandolo, qualche hanno fa ho comprato anch'io una casa in Toscana, ad un centinaio di chilometri da casa tua e ci devo andare entro la fine della prossima settimana..."
"Ma... è incredibile Daniele... da non credere... fantastico...!"
"Se vuoi possiamo vederci, con calma... se ti fa piacere..."
"Se mi fa piacere...? Non vedo l'ora... È la cosa più bella che mi è capitata da allora..."
"Anche per me Marina... ti lascio il mio numero di cellulare ok?"
"Perfetto, così ti mando un messaggio e ti rimane amche il mio... sono davvero felice, senza parole..."
Abbiamo parlato ancora un po' poi, a fatica, ci siamo salutati, con la promessa che le farò sapere in che giorni andrò da lei.
Dopo cinque minuti mi è arrivato il suo sms.
"Anche se speravo che potesse accadere
non volevo farmi illusioni.
Oggi le nostre strade, grazie a te si sono
finalmente incontrate ancora una volta.
Un bacio dolce
Marina"
Ho ancora il cuore che mi batte all'impazzata nel petto, come quel giorno di tanti anni fa nell'ufficio del Boss, qualosa è ancora, improvvisamente e inaspettatamente accaduto.
Non vedo l'ora di incontrarla, anche se non so cosa accadrà...
Preferisco non immaginare nulla e non porre nessun limite a quello che il futuro può aver riservato a Marina ed a me...