Ritrovarsi 14 anni dopo.....


Caffé di rito e poi entrò un signore alto, distinto, il suo socio (che scoprirò poi, essere stato per un breve periodo suo compagno, senza però aver mai convissuto).
Il lavoro assorbiva tutto il suo tempo e le energie, rendendo impossibile conciliare il ruolo di "donna in carriera" con quello di madre, ma soprattutto di moglie, così quando la bambina aveva solo cinque anni si separò dal marito, prendendosi cura dela piccola con il grande aiuto della madre e della sorella.
Continuò spiegandomi che dopo aver lasciato la vecchia azienda, si era concessa un paio d'anni di riposo, durante i quali conobbe il proprietari della società che stavo valutando. Divenne socia, rislzando le sorti di quell'impresa ed ebbe una breve relazione con il suo socio. Ormai era sola da diversi anni.
Purtropo l'accordo tra le due aziende non si concluse... sia lei che il Boss, ritennero che non sussistessero tutte le condizioni per poter concludere quella trattativa. Nessuno ne fece un dramma... fu un occasione e si valutò se fosse stata possibile una collaborazione. Questo non compromise i precedenti rapporti e non influì tra quelli miei e di Marina.
Continuammo a vederci e a trascorrere insieme tutto il nostro tempo libero, poi gli incontri si diradarono...
Non per cinismo (ma per lavoro mi tocca sempre pensar male ed è una deforamzione professionale dura a morire): sarà mica che la donna in carriera pensava di agevolare, attraverso la conquista dell'uomo chiave per la valutazione del proprio prodotto, la trattativa contrattuale? e che, tramontata definitivamente l'ipotesi, si sia proprio per questo successivamente ritratta (ovviamente, visto il suo savoir faire, è stato un allontanamento graduale onde evitare che la cosa destasse sospetti)? Non vorrei che tutto cio' fosse, per lei, il mero remake di quando entro' nel'azienda di cui era poi diventata la socia di maggioranza.
A prescindere, comunque, da queste mie valutazioni strettamente personali, queste sono esperienze che, a mio avviso, devono essere assaporate e vissute per il tempo che durano, rimanendo grati alla vita che ci abbia potuto concedere questo "inaspettato dono". Il "dopo" non dovrebbe essere vissuto né con rimpianto né con nostalgià, ma all'impronta di un gradevole ricordo.
 
..eppoi farai la rece...................

bella storia, dì la verità, l'hai raccontata per farci morire d'invidia vero???

Non amo creare invidia negli altri, è un "sentimento" che non conosco...
Quando mi sono iscritto, questo forum mi è piaciuto, perché a parte le recensioni, ho trovato degli interventi interessanti, delle riflessioni che mi hanno fatto"scoprire" delle belle persone, ho capito che si poteva parlare di sentimenti, forse più qui, che nei nostri ambiti rivati e, visto i primi commenti, devo dire che avevo visto giusto...
 
Non per cinismo (ma per lavoro mi tocca sempre pensar male ed è una deforamzione professionale dura a morire): sarà mica che la donna in carriera pensava di agevolare, attraverso la conquista dell'uomo chiave per la valutazione del proprio prodotto, la trattativa contrattuale? e che, tramontata definitivamente l'ipotesi, si sia proprio per questo successivamente ritratta (ovviamente, visto il suo savoir faire, è stato un allontanamento graduale onde evitare che la cosa destasse sospetti)? Non vorrei che tutto cio' fosse, per lei, il mero remake di quando entro' nel'azienda di cui era poi diventata la socia di maggioranza.
A prescindere, comunque, da queste mie valutazioni strettamente personali, queste sono esperienze che, a mio avviso, devono essere assaporate e vissute per il tempo che durano, rimanendo grati alla vita che ci abbia potuto concedere questo "inaspettato dono". Il "dopo" non dovrebbe essere vissuto né con rimpianto né con nostalgià, ma all'impronta di un gradevole ricordo.

Ciao e grazie per la tua riflessione, mi da lo spunto per spiegare qualcosa che, ho non volutamente, omesso nel racconto.
Pensai anch'io a questa ipotesi fin dal primo invito a pranzo, però man mano che le cose procedevano, mi accorsi che non era affatto così... anche perché in quella trattativa eravamo più noi a trarre un vantaggio immediato, infatti avevamo bisogno di un "partner" che ci consentisse di far fronte alle richieste dei nostri clienti e che da soli ci riusciva quasi impossibile soddisfare. Ancora prima di stendere la mia relazione, le feci notare quali sarebbero stati sicuramente gli aspetti negativi della loro struttura... in parte mancavano delle ultime tecnologie e dell'adeguato know-how, per garantire i nostri standard qualitativi, cosa di cui lei era assolutamente consapevole, tanto da averlo fatto notare al Boss, ancora prima di iniziare i due mesi di test. Per il know-how il problema era più facilmente risolvibile, me ne sarei occupato io, seguendo direttamente l'aggiornamento del personale, mentre per la parte tecnologica, si sarebbe dovuto intervenire con degli investimenti economici, mirati all'acquisizione delle nuove attrezzature necessarie nella parte terminale della produzione.
Come ho raccontato, Marina lesse la relazione prima che venisse consegnata e fu assolutamente d'accordo sulle mie considerazioni e sulle conclusioni.
Durante i due mesi di test, quando ci incontravamo fuori dall'ambito lavorativo, non parlammo mai del progetto, dei possibili sviluppi o di qualcosa che comunque avesse a che vedere con le rispettive aziende.
Dopo aver presentato la mia relazione, il Boss si disse disposto a sostenere i costi degli interventi economici, ponendoli a carico della propria società. Fu proprio Marina a rifiutare.
Tutto questo esclude nel modo più assolutol'ipotesi che giustamente e logicamente hai prospettato.
 
Ti quoto tutta la risposta: siamo praticamente coetanei , solo che la mia storia è successa qualche anno prima e con una ragazza più giovane...ma le cifre non cambiano il senso!
Ho la tua stessa situazione (ah, a parte la chioma...ho sempre i capelli troppo lunghi, solo decisamente grigi :prankster2: )
Anche io sono cambiato , almeno credo...vivo i rapporti in maniera più riflessiva e nelle donne (pay o no-pay) cerco caratteristiche indubbiamente diverse anche solo da qualche anno fa

Che sogno vuoi vivere ?

Lo stesso di una ventina di anni fa? Lo sai bene anche tu che non sarà possibile...
Rapporto platonico?
Solo un saluto?

Noi maschietti putroppo a volte ragioniamo col nostro fratellino minore, è risaputo: per esempio, sei sicuro che anche a lei interessi reincontrarti?
Non ho difficoltà a dire che potrebbe essere , ma anche no! Forse per lei gli anni sono passati troppo rapidamente , magari conserva di te un ricordo sbiadito dalle situazioni della vita (figli, nipoti)...ma pensa invece se si è pentita di aver troncato la relazione pazzesca che avevate creato.
A settantanni potrebbe essere una bellissima nonna (perchè questo è...) ma anche una anziana signora cui il tempo ha giocato qualche scherzo...

Io lascerei fare al destino , senza minimamente aiutarlo.........

Le tue considerazioni non fanno una grinza, anzi devo dire che corrispondono appieno ai mie pensieri ed alle mie riflessioni.
Motivo per cui sino ad oggi, ho rimosso dai miei pensieri l'eventualità du cercarla.
Non mi spaventa tanto il fatto di come lei possa essere sicuramente cambiata...
I miei timori sono sltri: la paura di riaprire una ferita ormai chiusa, di poter in qualche modo scombinare la sua attuale esistenza...
 
Le tue considerazioni non fanno una grinza, anzi devo dire che corrispondono appieno ai mie pensieri ed alle mie riflessioni.
Motivo per cui sino ad oggi, ho rimosso dai miei pensieri l'eventualità du cercarla.
Non mi spaventa tanto il fatto di come lei possa essere sicuramente cambiata...
I miei timori sono sltri: la paura di riaprire una ferita ormai chiusa, di poter in qualche modo scombinare la sua attuale esistenza...

Io sono un curioso smisurato, se mi viene un dubbio, mi pongo una domanda, non riesco a staccare il pensiero fino a che non ottengo una risposta
Questo costi quel che costi.
Sicuramente non l'incontrerei, ma vorrei sapere come è stata ed è la sua vita in questi lunghi anni
Adoro le storie, ma odio quando rimangono sospese
Sicuramente, spenderei assoldando un'agenzia investigativa, ma vorrei sapere com'è stata la sua vita, forse non vorrei vederla proprio per non rientrare nella sua vita dalla quale mi ha escluso, ma la sua storia la vorrei sapere
Per me una storia sospesa è una ferita di per se, dovrei sapere il seguito per rimarginarla
 
Un quarto d'ora fa mi chiama il mio amico, il figlio del Boss, scomparso qualche anno fa.
"Sai - mi dice - dopo la telefonata di stamattina, mi sono tornati alla mente tanti ricordi di quel periodo. Ho ripensato ai bei tempi con Roberto, Monica, Yuri e gli altri..."
"Li ricordo spesso anch'io... certo che è stato davvero un bel periodo..."
"Infatti, per questo ho preso le vecchie agende di papà che conservo in ufficio... ricordi? Appuntava tutto, scriveva ogni cosa..."
"Mi ricordo... Faceva anche una fotocopia di tutto... era precisissimo..."
"Direi maniaco, comunque... sfogliando le agende ho trovato il numero di telefono di Marina, ma quello di allora, e poi sotto il suo nome ho trovato un altro indirizzo e un numero di telefono di una casa in Toscana...mi è tornato in mente che una volta ci andai di passaggio con mio padre..."
"È vero - dissi con un lampo che mi balenò improvvisamente nella testa - adesso ricordo, mi aveva detto di avere una casa nei dintorni di Montecatini Terme, dove andava spesso a fare le cure termali, me ne aveva parlato una volta, per caso. Avevo completamente dimenticato questo particolare... chissà se è ancora sua, dovrei verificare il numero..."
"Già fatto... Ho controllato su Pagine Bianche e risulta ancora attivo e intestato a lei... ti mando via mail indirizzo e numero... io ho trovato anche quello degli altri, mi piacerebbe risentirli.."
"Anche a me... Comunque grazie, magari quando ho un attimo provo a chiamarla..."
Due minuti fa mi è arrivata la mail con indirizzo e numero...
Adesso non so davvero che fare...
 
Prima cosa, bellissima storia. Complimenti
Seconda cosa: non cercarla. Vivi nel bel ricordo e basta. Non sarebbe come te la ricordi. Per una tua debolezza, curiosità o tenerezza per vederla, rovineresti una storia durata una vita.
 
Prima cosa, bellissima storia. Complimenti
Seconda cosa: non cercarla. Vivi nel bel ricordo e basta. Non sarebbe come te la ricordi. Per una tua debolezza, curiosità o tenerezza per vederla, rovineresti una storia durata una vita.

Grazie,
È uno dei motivi per cui non l'ho cercata in questi anni...
Mi hai letto esattamente nel pensier, ma... La tentazione è davvero forte...!
 
Grazie,
È uno dei motivi per cui non l'ho cercata in questi anni...
Mi hai letto esattamente nel pensier, ma... La tentazione è davvero forte...!

..liberati di quella tentazione e chiamala....tanto tu sei persona abbastanza adulta e vaccinata per sapere:

che lei ha settanta anni, consapevole certo del suo fascino ma anche sella sua età
che se non ha voluto continuare una relazione...pericolosa allora, non credo ci pensi ora, a un'età in cui ha altri pensieri
che non ha nulla da rimproverarti ma l'hai devotamente venerata allora, quando era il tempo (omnia tempus habent)
che una relazione tra un cinquantenne (uomo) e una settantenne ancorché affascinante (donna) non ha senso; ha senso invece una bella amicizia.

Poi certo tu non sai quello che le è capitato in questi anni;
ma almeno una telefonata la farei....vedersi poi è un altro discorso.

Mi fermo qui perché mi sembra di entrare nella tua privacy e non mi piace. Sai bene tu quello che devi fare. ma , appunto, male noin fare, paura non avere.
Io nelle tua condizioni mi sarei fatto vivo.....
 
....e soggiungo.....potrai anche rimanere deluso per il suo aspetto fisico....ma tu la penserai sempre al tempo della vostra relazione...quelli sono gli scenari che ricorderai...e nulla di quello che è stato si rovinerà, ormai appartiene ad una dimensione mitica, quasi sacra e incorruttibile....
 
....e soggiungo.....potrai anche rimanere deluso per il suo aspetto fisico....ma tu la penserai sempre al tempo della vostra relazione...quelli sono gli scenari che ricorderai...e nulla di quello che è stato si rovinerà, ormai appartiene ad una dimensione mitica, quasi sacra e incorruttibile....

Caro FAONE,
La tua è un'analisi precisa e assolutamente corretta.
Non preoccuparti per quanto riguarda il discorso sulla privacy, ho scelto di "pubblicare" qui questa storia, consapevole che avrei ricevuto commenti e pareri, tra l'altro ringrazio tutti, sia per i complimenti, sia per le belle parole che mi avete scritto.
So che se dovessi incontrarla ancora, non sarebbe certo l'aspetto fisico, che ovviamente dopo 18 anni e a quell'età sarà per forza cambiato, a deludermi e neppure l'effetto che tale incontro potrebbe procurare al sottoscritto.
Mi sono sempre messo in gioco ogni volta che dovevo rischiare del mio.
Il mio timore è solo la reazione che potrebbe procurare a lei anche il solo sentirmi... poi magari sbaglio...
Ho il suo numero da oggi pomeriggio e continuo a rigirare quel foglietto tra le mani, incapace di decidermi sul da farsi, ma so che arriverò comunque ad una decisione, come ho sempre fatto nella mia vita.
 
Caro FAONE,
Ho il suo numero da oggi pomeriggio e continuo a rigirare quel foglietto tra le mani, incapace di decidermi sul da farsi, ma so che arriverò comunque ad una decisione, come ho sempre fatto nella mia vita.

io prima di telefonare, proverei ad "INDAGARE" com'è la situazione oggi e cercherei di sapere i suoi trascorsi di questi anni

qui io avrei appagato la mia curiosità..... com'è finita la storia

sulla base delle notizie raccolte avrei 3 opzioni
1) lascio perdere
2) la chiamo al telefono
3) cerco di incontrarla per caso
4) cosa oggi desueta, ma per me adatta al personaggio come da te descritto, le scriverei una lettera..... lunga lunga
 
...ecco, se mi è comnsentito, sulla lettere lunga lunga avrei qualche dubbio, così d'improvviso.......
ma una telefonata e ancor meglio un incontro finto casuale...ma ripeto, non voglio dar consigli a AceCOOper che sa certo da se quel che deve fare..
e riguardo al timore della sua reazione risentendo dopo tempo la sua voce.....beh, questo non si può sapere ma da quanto hai descritto, caro AceCooper, mi sembra una donna molto padrona di sè e determinata sia sul lavoro - e te ne sei accorto - (forse aveva fatto qualche campo estivo con la Hitlerjugend....scherzo.!!!) che nei sentimenti.......certo si è lasciata andare perchè vi piacevate, ma lei stessa ha poi preso una dolorosa decisione..
mi sembra una donna decisamente con gli attributi....Poi , che dire, quel che passa nella mente dele donne......è un mister orfico-pitagorico....
 
Direte che sono stupido, ma io stanotte non ci ho dormito...
È stato un continuo pensare e ripensare. Quando mi sebrava che fosse giusta una cosa, immediatamente mi sembrava ancor più giusto l'esatto contrario.
Più che consiglio a me la notte ha portato... scompiglio...!
Me ne sto sul divano con l'ipad, ho riletto più volte quello che ho scritto e i vostri commenti... ogni consiglio potrebbe essere quello giusto o forse no...
Una cosa l'ho capita per certo, finché non decido che fare, non saprò mai quale sarebbe stata la giusta strada...
 
mah, in vita mia, le decisioni prese di impulso sono sempre state le più azzeccate. quando una cosa mi gira e mi rigira nella mente, deve essere fatta, non perché devo liberarmi la mente, ma perché spesso è quella giusta. se non lo fai, rimarrai sempre col dubbio di aver sbagliato a non farla. del resto, cosa cambia? hai paura che una sua risposta fredda trasformi ciò che hai idealizzato di lei? suvvia, non sei più un adolescente.
magari, invece, farebbe molto piacere a lei
 
mah, in vita mia, le decisioni prese di impulso sono sempre state le più azzeccate. quando una cosa mi gira e mi rigira nella mente, deve essere fatta, non perché devo liberarmi la mente, ma perché spesso è quella giusta. se non lo fai, rimarrai sempre col dubbio di aver sbagliato a non farla. del resto, cosa cambia? hai paura che una sua risposta fredda trasformi ciò che hai idealizzato di lei? suvvia, non sei più un adolescente.
magari, invece, farebbe molto piacere a lei

infatti...il tempo ha svolto la sua opera, ha anestetizzato, ha segnato entrambi...chiedo scusa, a me non viene in tasca nulla ma mi sento partecipe pur non conoscendo nè lui nè lei...forse perchè , come scriveva Leopardi, "vo comparando" questa storia alle mie......
facci sapere Ace!!
 
Direte che sono stupido, ma io stanotte non ci ho dormito...
È stato un continuo pensare e ripensare. Quando mi sebrava che fosse giusta una cosa, immediatamente mi sembrava ancor più giusto l'esatto contrario.
Più che consiglio a me la notte ha portato... scompiglio...!
Me ne sto sul divano con l'ipad, ho riletto più volte quello che ho scritto e i vostri commenti... ogni consiglio potrebbe essere quello giusto o forse no...
Una cosa l'ho capita per certo, finché non decido che fare, non saprò mai quale sarebbe stata la giusta strada...

Un mio vecchi professore diceva:
"Un domani sarete degli ingegneri, dei manager, dei dirigenti o qualsiasia altra cosa, ma RICORDATE : "una decisione NON presa è SEMPRE una decisione sbagliata"
 
Dopo aver passato praticamente la notte insonne e parte della giornata a rigirarmi il biglietto tra le mani, alle 17.30 hoo smesso di triturarmi il cervello e ho fatto quello che ho sempre desiderato.
Ho preso il telefono e con molta emozione ho fatto il numero.
Dopo cinque o sei squilli sento la sua voce dall'altra parte.
"Sì...pronto..."
"Ciao Marina... - mi accorgo che mi trema la voce e faccio un lungo respiro per calmarmi - sono Daniele...!"
"... Daniele...? Oddio Daniele... che sorpresa... Oh mamma mia...!"
Mi mancavano le parole e avevo il cuore in gola.
"Come... come stai Marina? Ti disturbo...."
"Disturbarmi...? Ma scherzi? Oh signore... fammi sedere..."
Sento i passi delle sue scarpe sul parquet, e il respiro attraverso il telefono.
"Ecco, scusa ma mi sono dovuta sedere sul divano... sto bene, grazie ma... mi tremano le gambe... e non per l'eta, non credere... mamma mia che emozione... che sorpresa..."
"Ti ho riconosciuta subito, la tua voce è sempre la stessa, non è cambiata..."
"Anche la tua... è esattamente come la ricordavo... ti ho riconosciuto immediatamente, ma non mi sembrava possibile..."
"Quanto tempo è passato... quasi vent'anni..."
"18 per l'esattezza... e sono sicuro che sei sempre la donna bellissima e affascinante che ricordo..."
La sento ridere, in quel modo inconfondibile, contenuto e quasi riservato.
"Sei sempre carino, ma diciotto anni sono tanti e i segni il tempo li ha lasciati, non tanti per fortuna... mi aiuto come sempre con ginnastica, terme, creme e vita sana... e tu... tu come stai?"
"Senza infamia e senza lode, bene comunque... con molti capelli in meno, ormai completamente grigio, e con diversi chili in più... credo che tra i due quello che è invecchiato sono io, meglio no...? Così sembriamo coetanei...! Per il resto sono rimasto quello di allora..."
"Sei così gentile Daniele... non sei cambiato... Sei sempre la bella persona che ho ricordato con infinito piacere e dolcezza...Dio come sono felice di sentirti dopo tutti questi anni... ma... come mai mi hai cercata... come hai fatto a trovarmi...?"
"Non ti ho mai dimenticata Marina, ti ho pensata spesso in questi lunghi anni... ho rispettato la tua scelta di allora, anche se qualche tempo dopo ho provato a chiamarti sia sul cellulare che al numero di casa sul lago, ma erano tutti e due disattivati... ho provato anche con internet, ma non sapendo dove abitavi, non ho trovato niente, poi ieri, casualmente, parlando con Giulio, il figlio di Elia (il Boss) ho chiesto se avesse tue notizie. Mi ha detto di aver incontrato Lara, la tua segretaria ai tempi dell'Agenzia, un anno fa e di aver saputo che eri tornata a Milano.
Ho provato a cercarti sulle pagine bianche ma non c'eri. Ieri pomeriggio, mi ha chiamato; su una delle vecchie agende di suo padre, oltre al tuo vecchio indirizzo, ha trovato questo con il numero di telefono... Ha verificato che fosse attIvo e me l'ha dato... mi sono ricordato che mi avevi parlato di questa casa, me ne ero scordatato completamente... guarda che non ho mai detto a nessuno della nostra relazione di allora..."
"Sei il gentiluomo che ho sempre ammirato Daniele... Sono tornata a Milano e ci sono rimasta per circa sei anni, poi ho deciso di trasferirmi qui definitivamente, mia mamma è mancata un paio d'anni fa, mentre mia figlia è rimasta Milano, si era separata poco dopo che... si, dopo che sono andata sul lago, era venuta con il bambino piccolo a vivere con me, ricordi? Oggii mio nipote ha quasi 20 anni... e il sig. Elia come sta?"
"Purtroppo è mancato cinque anni fa... Non l'hai saputo?"
"No.... mi spiace tantissimo... se l'avessi saputo mi sarei messa in contatto con il figlio e sarei certamente venuta al funerale... ma non era vecchio, aveva 4-5 anni più di me... cos'è successo...?"
"Negli ultimi anni, nonostante la sua calma era piuttosto teso e negli ultimi mesi molto sotto stress... è andato a dormire e la mattina la moglie lo ha trovato morto... un infarto durante il sonno... ci eravamo parlati proprio quella sera al cellulare..."
"Mi spiace poverino, però conoscendolo, ha fatto la fine che desiderava, una malattia non l'avrevbe mai accettata..."
"Hai ragione, è stato un duro colpo, gli volevo molto bene... per me è stato come un padre..."
Parlare con lei è bellissimo, dopo il primo momento di emozione e di imbarazzo, mi sembra di essere tornato di colpo indietro nel tempo, come se questi ultimi 18 anni non fossero passati.
È lei a riprendere a parlare.
"Ma se hai avuto il numero ieri, come mai hai aspettato fino ad ora per chiamarmi...?
"Non riuscivo a immaginare quale potesse essere la tua reazione Marina, temevo di infastidirti, di risvegliare ricordi che forse avevi dimenticato, temevo che la ritenessi una mia mancanza di rispetto nei confronti della tua decisione di allora... avevo paura di ferirti... non sapevo che fare, non ci ho dormito tutta notte, e fino a cinque minuti prima di chiamarti, sono rimasto a girare e rigirare tra le mani il biglietto con il tuo numero..."
"E poi...?" mi chiese incuriosita
"Poi mi è risuonata nella mente una frase che mi avevi detto allora, quella prima notte a casa tua...

L'unico modo per realizzare i sogni è quello di svegliarsi...

Così ho preso il telefono e ti ho chiamata..."

"Sei sempre dolce e attento... Io non ti ho mai dimenticato, non potrei mai dimenticare il periodo più bello della mia vita, quello che ho vissuto con te... non immagini come sono felice di sentirti, mi hai fatto una bellissima sorpresa e un grande regalo.
Allora feci l'unica cosa possibile, erano sorti parecchi problemi nella mia famiglia e non volevo coinvolgerti, ho fatto quella che allora era la scelta giusta, anche se non era quello che volevo, mi sono quasi fatta violenza da sola.
Qualche anno dopo ho provato a cercarti, ma con l'ufficio vi eravare trasferiti e probabilmente la società aveva cambisto nome... avevo anche perso il tuo numero di cellulare... provai anche a chiamarti a casa... mi rispose tua moglie dicendomi che non abitavi più lì e che non poteva darmi il tuo numero... volevo rivederti...!"
"Mi sono separato qualche anno dopo e la mia ex moglie non me l'ha mai perdonata, ha fatto di tutto per mettermi il bastone tra e ruote... e... anche adesso avresti piacere di vedermi...? Io si... tantissimo..."
"Oh si... mi piacerebbe, moltissimo... io vengo a Milano un paio di volte all'anno... immagino che non ti capiti di passare da queste parti..."
"Ti dico una cosa che sicuramente ti sorprenderà... io avevo completamente dimenticato che tu avessi una casa dalle parti di Montecatini, non so perché, me ne avevi parlato una volta, ma di sfuggita... fatto sta che, pur non ricordandolo, qualche hanno fa ho comprato anch'io una casa in Toscana, ad un centinaio di chilometri da casa tua e ci devo andare entro la fine della prossima settimana..."
"Ma... è incredibile Daniele... da non credere... fantastico...!"
"Se vuoi possiamo vederci, con calma... se ti fa piacere..."
"Se mi fa piacere...? Non vedo l'ora... È la cosa più bella che mi è capitata da allora..."
"Anche per me Marina... ti lascio il mio numero di cellulare ok?"
"Perfetto, così ti mando un messaggio e ti rimane amche il mio... sono davvero felice, senza parole..."
Abbiamo parlato ancora un po' poi, a fatica, ci siamo salutati, con la promessa che le farò sapere in che giorni andrò da lei.
Dopo cinque minuti mi è arrivato il suo sms.

"Anche se speravo che potesse accadere
non volevo farmi illusioni.
Oggi le nostre strade, grazie a te si sono
finalmente incontrate ancora una volta.

Un bacio dolce
Marina"


Ho ancora il cuore che mi batte all'impazzata nel petto, come quel giorno di tanti anni fa nell'ufficio del Boss, qualosa è ancora, improvvisamente e inaspettatamente accaduto.
Non vedo l'ora di incontrarla, anche se non so cosa accadrà...
Preferisco non immaginare nulla e non porre nessun limite a quello che il futuro può aver riservato a Marina ed a me...
 
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