Incontro per caso un mio conoscente, Tizio (1).
Sono seduto al tavolino esterno di un bar con alcuni amici.
Ultimi giorni di sole: anche in centro città si sta proprio bene.
Tizio saluta, si siede.
Parte con uno dei suoi monologhi su di sé.
Su quanto è bravo. Su come è capace nel suo lavoro. Sulle sue giuste scelte di vita. Su come la sua ex moglie è solo una povera imbecille che non ha capito il privilegio di averlo incontrato. Su come la sua ex moglie fosse un disastro, specie da punto di vista sessuale. Su come il figlio stia venendo su idiota, perché passa troppo tempo con la madre, ossia la ex moglie di lui, Tizio, presso la quale il figlio è domiciliato.
Tizio si ferma. Poi riprende.
Racconta di quanto era bravo anche durante il servizio militare, svolto come ufficiale. Era bravo anche nello sport. Sci, calcio, tennis, bicicletta, arrampicata in montagna, marcia, nuoto, vela, canoa: tutto gli è sempre riuscito benissimo. Medaglie e tornei vinti ovunque. Dice di avere sempre disprezzato il pericolo: anche in auto, oppure in moto, lui procede alla massima velocità ovunque, perché sostiene di avere la capacità di controllare qualunque mezzo. Come guida bene lui, non guida nessuno. Non parliamo poi di come cucina: sa fare tutto, anche piatti complicati, grazie ai quali tra l'altro conquista molte donne.
Già, le donne.
Uno dei suoi argomenti preferiti: infatti riparte di slancio.
Dice sempre di averne avute a decine. Bellissime, coltissime, intelligentissime ( tranne la ex moglie, è ovvio). Scopatrici indefesse, che avevano come unico scopo nella vita il soddisfarlo sessualmente, perché avevano capito di avere in lui, Tizio, il vero maestro della scopata (sic).
Tizio va avanti ormai da un'ora.
Gli altri un po' lo ascoltano, un po' provano ad intervenire, a dire qualcosa.
E' inutile: Tizio riporta sempre la conversazione su di sé.
Io lo ascolto con espressione neutra: da circa un quarto d'ora la mia mente è altrove. Penso ad un paio di cose.
La prima è che qualche settimana fa ho incontrato una sua recente ex fidanzata.
Mi ha spiegato che ha dovuto allontanarlo per come era diventato insistente, geloso, possessivo.
Un fissato.
Un paranoico che non voleva mai decidere che fare, sempre preso da mille dubbi, mille fobie.
Mi ha detto che Tizio ancora la cerca, e che lei deve tenersi alla larga: tanto che mi ha intimato di non dirgli che l'avevo incontrata.
Non l'avrei comunque fatto.
Anche perché giorni dopo ho incontrato un di lui ex amico.
Anni fa era passeggero a bordo dell'auto di Tizio, quando questi ha ben pensato di invadere la corsia opposta e di stamparsi frontalmente contro un'altra auto che stava arrivando per fatti suoi.
Totale: due mesi di prognosi per tutti i coinvolti.
L'ex amico non vuole più saperne di Tizio: se qualcuno glielo nomina, lui ha i brividi.
Anche perché sa che la media di Tizio è di avere almeno un paio di sinistri all'anno.
Intanto Tizio parla. Parla. Parla.
Gli altri lo ascoltano, non si capisce se rassegnati o rapiti.
La mia mente invece vaga.
Arriva a Stefania (2), una mia amica escort, oggi ex escort.
Una donna piacevole.
Ha cambiato vita, fa tutt'altro lavoro.
Ogni tanto la sento, la vedo per un caffè.
Anche lei conosce Tizio.
Mi viene in mente di quando anni fa, ad una cena, la presentai ad un gruppo di amici e conoscenti, nel quale c'era anche Tizio.
Lui cominciò subito a fare il piacione con lei.
Lei lo ignorò.
"Che donna stronza che conosci, Lafayette! E' una bella figa, ma che stronza!" mi disse Tizio, giorni dopo.
Però poi quando mi vedeva mi diceva: " oh, salutami la tua amica figa Stefania, eh? "
Intanto Tizio parla.
Ormai siamo alla seconda ora di monologo.
Faccio per per alzarmi, voglio andarmene.
"Te ne vai? Perché?"
"Ho da fare, scusate ma ho proprio da fare."
Tizio disapprova, rumorosamente.
"Uh, che palle. Sempre con 'sta fretta... oh, senti un po': ma che fine ha fatto la tua amica Stefania? Che stronza! Ma è sempre una bella figa?"
Con il capo gli faccio un segno di assenso, poi mi alzo.
Per un attimo sono tentato di dirgli cosa diceva Stefania di lui, se quando uscivamo insieme capitava di incontrarlo a cena, o in qualche posto.
Era molto breve, Stefania.
Categorica.
"Lafayette, ma ancora frequenti quel deficiente di Tizio? "
Invece non dico nulla. Resto in silenzio. Saluto Tizio e gli altri. Mi allontano.
Penso che nei prossimi giorni potrei andare a prendere un caffè con Stefania.
Sì, sarà meglio.
ROBA DA PUNTER
_______________________________________________________
(1) e (2) Nomi di fantasia.