ROBA DA PUNTER
- Creatore Discussione Marcored
- Data di inizio
Vedere i profili social di donne, professioniste di vari settori tecnici, finanziari, legali.
Rilevarne la chiassosità tra foto di aperitivi, apericena, vacanze, piatti gourmet immortalati prima della consumazione, congressi professionali che paiono costituire un mero sfondo per le di loro sfilate di trucco, di botox, di parrucco, di abiti firmati freschi di outlet.
Notare che molte di codeste donne espongono foto ove indossano bikini ridottissimi, mostrano scosci inguinali, jeans a seconda pelle, reggicalze, autoreggenti: tutto mostrato dalle interessate, mentre risultano intente a scendere da vistose supercar dal proprietario ignoto.
In calce, o a fianco delle immagini, leggere un florilegio di baci, di commenti scatenati ricevuti da amici ed amiche adoranti.
Constatare, annoiato, che tra detti profili e gli annunci ( non solo i profili: proprio gli annunci) di alcune escort non corre ormai più alcuna differenza.
Poi, all'improvviso, accorgersi che una differenza c'è.
Con la quasi totalità delle tipe dei social sai già che scoperesti malissimo: il loro bisogno di mostrarsi fastose corrisponde, troppo spesso, ad una loro mancanza di sagacia.
Pertanto, sai che la precedente cena sarebbe pure un inutile calvario di idiozie, reso ancora più faticoso dall'incertezza dell'invitata a concedersi in un successivo coito.
Con alcune delle escort degli annunci, invece, sai che scoperai senz'altro.
E sai anche che, se le escort sono simpatiche , l'eventuale e successiva cena con loro sarà senz'altro piacevole.
ROBA DA PUNTER
Rilevarne la chiassosità tra foto di aperitivi, apericena, vacanze, piatti gourmet immortalati prima della consumazione, congressi professionali che paiono costituire un mero sfondo per le di loro sfilate di trucco, di botox, di parrucco, di abiti firmati freschi di outlet.
Notare che molte di codeste donne espongono foto ove indossano bikini ridottissimi, mostrano scosci inguinali, jeans a seconda pelle, reggicalze, autoreggenti: tutto mostrato dalle interessate, mentre risultano intente a scendere da vistose supercar dal proprietario ignoto.
In calce, o a fianco delle immagini, leggere un florilegio di baci, di commenti scatenati ricevuti da amici ed amiche adoranti.
Constatare, annoiato, che tra detti profili e gli annunci ( non solo i profili: proprio gli annunci) di alcune escort non corre ormai più alcuna differenza.
Poi, all'improvviso, accorgersi che una differenza c'è.
Con la quasi totalità delle tipe dei social sai già che scoperesti malissimo: il loro bisogno di mostrarsi fastose corrisponde, troppo spesso, ad una loro mancanza di sagacia.
Pertanto, sai che la precedente cena sarebbe pure un inutile calvario di idiozie, reso ancora più faticoso dall'incertezza dell'invitata a concedersi in un successivo coito.
Con alcune delle escort degli annunci, invece, sai che scoperai senz'altro.
E sai anche che, se le escort sono simpatiche , l'eventuale e successiva cena con loro sarà senz'altro piacevole.
ROBA DA PUNTER
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Ascolti un amico sfogare la propria arrabbiatura per la fine della storia con la sua compagna.
Pare siano venuti al pettine i nodi tenuti in disparte durante la relazione: gusti diversi, preferenze opposte, stili di vita contrastanti.
Ricordi che, quando la storia iniziò, tutti vennero colpiti dalla bellezza di lei.
Una ragazza molto, molto carina.
Tutti dicevano fosse dolcissima, gentilissima, affettuosissima.
A te pareva solo una ragazzotta caruccia, in cerca di un gentile ragazzo che se ne prendesse cura.
Per intenderci: non l'avresti contattata come escort, in quanto ti sembrava una di quelle che gabbano il cliente.
Una di quelle escort che dicono di non fare la pecorina perché hanno mal di schiena.
Qualche settimana dopo lo scoppio dell'ammore, venisti invitato con altri nella casa che lui prima abitava da proprietario single: ma che ora era divenuta il nido dei due piccioncini, visto che lei ci si era trasferita.
Venisti a sapere che, dal momento del primo incontro tra i due, al di lei effettivo trasferimento dalla casa dei suoi genitori a quella di lui, era intercorso un tempo che i più benevoli stimavano in circa 48 ore.
Ma scarse.
Proprio scarse scarse.
Entrato nella casa, constatasti che non di mero trasferimento si era trattato, bensì di vera e propria colonizzazione materiale e culturale.
I di lei vestiti occupavano ogni armadio: quelli estivi anche il micro-armadietto all'ingresso, originariamente dedicato ai soprabiti degli ospiti.
La sala era stata invasa da nuovo mobilio etnico: emerse che si trattava di suppellettili che lei aveva imposto ai suoi genitori quando coabitava con loro, e che erano stati evidentemente espulsi dalla precedente abitazione assieme a lei, appena i vegliardi avevano appreso del trasferimento della figliola presso un terzo in buona fede.
Sugli scaffali non c'era spiraglio che non fosse occupato da libri di lei.
Kinsella e Yoshimoto ovunque.
Chatwin in soggiorno.
Naomi Klein in cucina.
Felicia Kingsley perfino in cesso.
I libri di lui - che pure ti risultava buon lettore di Fenoglio e Sciascia - erano spariti.
Chiedere dove fossero finiti era considerato scortese: un convitato ti piazzò una gomitata nel fianco quando osasti mormorare la domanda.
Il rinfresco offerto a te ed agli amici invitati risultò la cosa più immangiabile da te addentata da anni: ricette vegane, poiché lei era una luminare del settore.
Te ne andasti in fretta da quella casa, in pratica scappasti per incontrare sessualmente una escort: certi eventi all'epoca ti facevano quell'effetto, fortissimo, che oggi l'età ha un po' mitigato.
Intanto l'amico parla.
Si sfoga.
Si lamenta pure della cucina vegana, della quale era giunto a diventare un soggiogato divulgatore solidale, e che oggi invece considera: merda, merda e poi ancora merda ( sic).
Lo ascolti in silenzio.
L'amico diventa pesante.
Piagnucola su quanto lui amava lei.
E di come lei fosse diventata pesante.
Di come il rompere fosse divenuto inevitabile.
Il problema pare essere ora il seguente: lei non se ne va di casa.
Lui ha provato con le buone: lei non se ne va.
Resta.
Sta cominciando pure ad accampare diritti.
Forse vuole una buonuscita?
Non ti stupirebbe.
Certe ragazzotte vegane sono sorprendenti.
Iniziano bramando settimanalmente quinoa, finiscono pretendendo immediati bonifici a quattro zeri.
L'amico parla e parla.
Ti viene in mente una forma di aiuto-urto.
Contatti una ditta traslochi che conosci, ti fai fare un preventivo che sottoponi all'amico per uno sgombero di tutto quanto appartiene alla ragazzotta durante la di lei assenza: tempo massimo previsto due ore, deposito in un box temporaneo a carico dell'amico.
Una spesa per lui accettabile.
Indi contatti un fabbro per il cambio chiavi, da eseguire sempre durante l'assenza della vegana: anche questa è una spesa per accettabile per l'amico.
Tu invece offrirai la ciliegina.
Contatterai e pagherai una escort, la farai trovare a casa dell'amico come gesto di vicinanza politica e sociale.
Sarebbe perfetto se la ex tipa vegana giungesse proprio nel mentre a protestare, ed al suono del campanello le aprisse la porta la escort.
Che dovrebbe dirle, con aria seccatissima: "senti scema, vedi di sparire, che qui io e il tuo ex abbiamo da fare, ciao."
Con immediata chiusura della porta, recante una nuova serratura inattaccabile.
Sì: il progetto ti sembra fattibile.
Però l' amico parla e parla, si lamenta e si dispera.
Devi solo trovare il modo di interromperlo.
ROBA DA PUNTER
Pare siano venuti al pettine i nodi tenuti in disparte durante la relazione: gusti diversi, preferenze opposte, stili di vita contrastanti.
Ricordi che, quando la storia iniziò, tutti vennero colpiti dalla bellezza di lei.
Una ragazza molto, molto carina.
Tutti dicevano fosse dolcissima, gentilissima, affettuosissima.
A te pareva solo una ragazzotta caruccia, in cerca di un gentile ragazzo che se ne prendesse cura.
Per intenderci: non l'avresti contattata come escort, in quanto ti sembrava una di quelle che gabbano il cliente.
Una di quelle escort che dicono di non fare la pecorina perché hanno mal di schiena.
Qualche settimana dopo lo scoppio dell'ammore, venisti invitato con altri nella casa che lui prima abitava da proprietario single: ma che ora era divenuta il nido dei due piccioncini, visto che lei ci si era trasferita.
Venisti a sapere che, dal momento del primo incontro tra i due, al di lei effettivo trasferimento dalla casa dei suoi genitori a quella di lui, era intercorso un tempo che i più benevoli stimavano in circa 48 ore.
Ma scarse.
Proprio scarse scarse.
Entrato nella casa, constatasti che non di mero trasferimento si era trattato, bensì di vera e propria colonizzazione materiale e culturale.
I di lei vestiti occupavano ogni armadio: quelli estivi anche il micro-armadietto all'ingresso, originariamente dedicato ai soprabiti degli ospiti.
La sala era stata invasa da nuovo mobilio etnico: emerse che si trattava di suppellettili che lei aveva imposto ai suoi genitori quando coabitava con loro, e che erano stati evidentemente espulsi dalla precedente abitazione assieme a lei, appena i vegliardi avevano appreso del trasferimento della figliola presso un terzo in buona fede.
Sugli scaffali non c'era spiraglio che non fosse occupato da libri di lei.
Kinsella e Yoshimoto ovunque.
Chatwin in soggiorno.
Naomi Klein in cucina.
Felicia Kingsley perfino in cesso.
I libri di lui - che pure ti risultava buon lettore di Fenoglio e Sciascia - erano spariti.
Chiedere dove fossero finiti era considerato scortese: un convitato ti piazzò una gomitata nel fianco quando osasti mormorare la domanda.
Il rinfresco offerto a te ed agli amici invitati risultò la cosa più immangiabile da te addentata da anni: ricette vegane, poiché lei era una luminare del settore.
Te ne andasti in fretta da quella casa, in pratica scappasti per incontrare sessualmente una escort: certi eventi all'epoca ti facevano quell'effetto, fortissimo, che oggi l'età ha un po' mitigato.
Intanto l'amico parla.
Si sfoga.
Si lamenta pure della cucina vegana, della quale era giunto a diventare un soggiogato divulgatore solidale, e che oggi invece considera: merda, merda e poi ancora merda ( sic).
Lo ascolti in silenzio.
L'amico diventa pesante.
Piagnucola su quanto lui amava lei.
E di come lei fosse diventata pesante.
Di come il rompere fosse divenuto inevitabile.
Il problema pare essere ora il seguente: lei non se ne va di casa.
Lui ha provato con le buone: lei non se ne va.
Resta.
Sta cominciando pure ad accampare diritti.
Forse vuole una buonuscita?
Non ti stupirebbe.
Certe ragazzotte vegane sono sorprendenti.
Iniziano bramando settimanalmente quinoa, finiscono pretendendo immediati bonifici a quattro zeri.
L'amico parla e parla.
Ti viene in mente una forma di aiuto-urto.
Contatti una ditta traslochi che conosci, ti fai fare un preventivo che sottoponi all'amico per uno sgombero di tutto quanto appartiene alla ragazzotta durante la di lei assenza: tempo massimo previsto due ore, deposito in un box temporaneo a carico dell'amico.
Una spesa per lui accettabile.
Indi contatti un fabbro per il cambio chiavi, da eseguire sempre durante l'assenza della vegana: anche questa è una spesa per accettabile per l'amico.
Tu invece offrirai la ciliegina.
Contatterai e pagherai una escort, la farai trovare a casa dell'amico come gesto di vicinanza politica e sociale.
Sarebbe perfetto se la ex tipa vegana giungesse proprio nel mentre a protestare, ed al suono del campanello le aprisse la porta la escort.
Che dovrebbe dirle, con aria seccatissima: "senti scema, vedi di sparire, che qui io e il tuo ex abbiamo da fare, ciao."
Con immediata chiusura della porta, recante una nuova serratura inattaccabile.
Sì: il progetto ti sembra fattibile.
Però l' amico parla e parla, si lamenta e si dispera.
Devi solo trovare il modo di interromperlo.
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Chiedere se sta male e se devo chiamare un medico quando fa i finti gemiti
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Sono in giro per strada in centro.
Incontro una escort dalla quale andai due volte anni fa.
Lei era ed è molto carina, ma le due esperienze furono pessime: una donna pesante, gasata, convinta di essere la regina del mondo.
Sessualmente, si rivelò un terribile caso di analfabeta con pretese da insegnante.
La guardo velocemente, mi guarda anche lei.
Abbozza un sorrisetto.
I casi sono due : 1) mi ha riconosciuto ; 2) l'idiozia ha compromesso anche la di lei mimica facciale e la porta a fare un sorrisetto così, di default.
E' una brutta alternativa, ma non mi sento di scartarla.
Anche perché è l'alternativa che formulo spesso quando incontro certe ragazze free che conosco di vista, e che fanno le divinità in terra.
Sorridono, mute, nell'attesa che chi hanno davanti si proponga di fare di tutto per loro.
Anche di animare una conversazione che codeste divinità non sanno nemmeno iniziare.
Le lascio sorridere e penso.
Le immagino scopare con me, ma male.
Male, male, male.
Malissimo.
Delle belle ragazze, ma totalmente incapaci di fare un pompino.
Di farsi leccare la figa.
Di farsi fare un fingering senza fretta, guidando il partner.
Di capire che ogni tanto la posizione va cambiata, perché non c'è solo la missionaria o l'amazzone.
Delle idiote totali, ma con il sorrisino a coprire tutto.
Così il tapino che se le porta a letto scopre la fregatura solo lì, dietro al sorrisino.
Intanto la escort si è allontanata.
Mi fermo, guardo una vetrina, mi accendo una sigaretta.
La escort si gira verso di me, per un ultimo sguardo di sfuggita.
Faccio un leggero inchino con il capo, mi giro e proseguo nel mio senso di marcia, fumando.
Vorrei rincorrerla, e dirle che è grazie a idiote a pagamento come lei che ho capito come inquadrare molte donne idiote non a pagamento.
Mi trattengo: direi che non è il caso di farlo.
Ne parlerò con il mio psicoanalista, alla prossima seduta.
Incontro una escort dalla quale andai due volte anni fa.
Lei era ed è molto carina, ma le due esperienze furono pessime: una donna pesante, gasata, convinta di essere la regina del mondo.
Sessualmente, si rivelò un terribile caso di analfabeta con pretese da insegnante.
La guardo velocemente, mi guarda anche lei.
Abbozza un sorrisetto.
I casi sono due : 1) mi ha riconosciuto ; 2) l'idiozia ha compromesso anche la di lei mimica facciale e la porta a fare un sorrisetto così, di default.
E' una brutta alternativa, ma non mi sento di scartarla.
Anche perché è l'alternativa che formulo spesso quando incontro certe ragazze free che conosco di vista, e che fanno le divinità in terra.
Sorridono, mute, nell'attesa che chi hanno davanti si proponga di fare di tutto per loro.
Anche di animare una conversazione che codeste divinità non sanno nemmeno iniziare.
Le lascio sorridere e penso.
Le immagino scopare con me, ma male.
Male, male, male.
Malissimo.
Delle belle ragazze, ma totalmente incapaci di fare un pompino.
Di farsi leccare la figa.
Di farsi fare un fingering senza fretta, guidando il partner.
Di capire che ogni tanto la posizione va cambiata, perché non c'è solo la missionaria o l'amazzone.
Delle idiote totali, ma con il sorrisino a coprire tutto.
Così il tapino che se le porta a letto scopre la fregatura solo lì, dietro al sorrisino.
Intanto la escort si è allontanata.
Mi fermo, guardo una vetrina, mi accendo una sigaretta.
La escort si gira verso di me, per un ultimo sguardo di sfuggita.
Faccio un leggero inchino con il capo, mi giro e proseguo nel mio senso di marcia, fumando.
Vorrei rincorrerla, e dirle che è grazie a idiote a pagamento come lei che ho capito come inquadrare molte donne idiote non a pagamento.
Mi trattengo: direi che non è il caso di farlo.
Ne parlerò con il mio psicoanalista, alla prossima seduta.
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Anche se ormai credo sia diventato il segreto "di pulcinella"...il passaparola fra le esercenti si è fatto intenso e ne hanno piena conoscenza di PF così come molti fruitori di servizi conoscono loro siti (spesso scritti in cirillico) dove si passano info riguardo i sovracitati puttanieri omologati...del resto è il gioco delle parti.
E come spesso dici tu: Stigrancàzzi (una parola sola)!
È sempre ROBA DA PUNTER.
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Che per quel che mi riguarda direi che si confà a pennello per l'ambiente specifico.
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guardare punterforum in studio mentre nell'altra stanza ci sono le impiegate
roba da punter attento ma pazzoide
roba da punter attento ma pazzoide
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Roba da punter: mi sento un mattoncino LEGO perso nella cesta dei giochi.
Contatto Russa ora diventata apolide causa guerra del di lei presidente.
Traffico, lavori nel tragitto avviso del ritardo, sbuffa ma dice ok.
Parcheggio satollo, il ritardo peggiora.
Arrivo al civico X, chiamo sbuffa, mi dice X-H, lo cerco in un vicolo chiuso ad L con scritto “segue numerazione” della via maestra…
Buio, vedo il giusto, c’è X, X-A, X-B, X-C, torno sui miei passi lato opposto X-D, X-E e…. c’è’ il civico successivo X+2.
Nel frattempo la girl mi scrive con Google translator che non mi può più prendere causa appuntamento seguente.
Mi son perso - la mia vista non aiuta - ed ero incastrato negli slot della signora come un LEGO nelle costruzioni di mio nipote.
La cosa triste è che non ho proprio trovato il Civico…
La prossima volta andrò in pieno giorno oppure chiederò in Banca, dal fisioterapista o dal piadinaio.
🖖🛴
Contatto Russa ora diventata apolide causa guerra del di lei presidente.
Traffico, lavori nel tragitto avviso del ritardo, sbuffa ma dice ok.
Parcheggio satollo, il ritardo peggiora.
Arrivo al civico X, chiamo sbuffa, mi dice X-H, lo cerco in un vicolo chiuso ad L con scritto “segue numerazione” della via maestra…
Buio, vedo il giusto, c’è X, X-A, X-B, X-C, torno sui miei passi lato opposto X-D, X-E e…. c’è’ il civico successivo X+2.
Nel frattempo la girl mi scrive con Google translator che non mi può più prendere causa appuntamento seguente.
Mi son perso - la mia vista non aiuta - ed ero incastrato negli slot della signora come un LEGO nelle costruzioni di mio nipote.
La cosa triste è che non ho proprio trovato il Civico…
La prossima volta andrò in pieno giorno oppure chiederò in Banca, dal fisioterapista o dal piadinaio.
🖖🛴
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- Località
- uno spazietto tra il 1° ed il 47°
vedere un paio di scarpe a marca Emanuela
collegarle immediatamente ad una fidelizzata albanese ora accasata
provare qualche attimo di nostalgia
roba da punter associazionista
collegarle immediatamente ad una fidelizzata albanese ora accasata
provare qualche attimo di nostalgia
roba da punter associazionista
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M
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- IO: "Che fai stasera?"
- LEI: "Niente, amore, sono a casa... Perché?"
- IO: "Per trombare, no?"
_______jul
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M
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Lei che ti fa aspettare...
... E tener fede alle promesse.
____________jul
- Messaggio: "Aspettami giù in macchina, scusa il ritardo, mi sto truccando"
- Messaggio: "Ancora pochi minuti, scusa, ho quasi finito"
- Risposta: "Adesso vengo su e ti rompo il culo"
... E tener fede alle promesse.
____________jul
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- 53
Dopo una decina di incontri sulle strade mercenarie del sesso , volli sperimentare il più confortevole e tranquillo incontro a domicilio
i siti con decine e decine di annunci erano allora pura fantascienza.
ci si affidava al cartaceo, in particolare per noi abitanti dell' Urbe al Messaggero
gli annunci erano divisi in relazioni sociali e massaggi
i primi per le girls i secondi per le trans
mi colpi, per l'appunto, nella sezione massaggi un annuncio stranissimo...
parlava d'Egitto, visioni oniriche, dominazione, stati ipnagogici di coscienza , clisteri, l'Essere ed il Tempo
Mica cazzi ...
emotivamente però sentii moltissimo il salto di categoria
ero molto giovane, forse troppo.
mi prese un ansia terribile, nervosismo, paura
era la mia prima telefonata ad una professionista
in fondo, un pò, come il primo appuntamento...
nel 1993 non avevo il telefonino ,ed allora con il quotidiano sotto il braccio mi recai in una cabina telefonica,
era Luglio, faceva molto caldo, la scheda telefonica rappresentava un calciatore di spalle, con sotto la scritta Telecom
tentennai molto prima di entrare..
diedi la precdedenza,prima ad un ragazzo somalo, poi ad una giovane del sud e per ultimo ad un gangster cipriota
ansia, ansia, ansia
training autogeno (daje sta tranqullo mica te stai a giocà le chiavi de casa, è solo una telefonata )
poi mi feci coraggio
entrai nella cabina deciso e con gli occhi della tigre..
digitai i numeri
06 8765986xxxx
la città sembrava si fosse fermata, un silenzio irreale
tu tu tu tu tu tu tu tu tu tu
attesa interminabile
finalmente rispose
una voce dall'oltretomba tanto sgradevole quanto inquietante
P " Prooooooooooooonto""
Io "ehm ciao , buongiorno ho letto il tuo annuncio sul Messaggero..e "
P "ah complimenti sai anche leggere"
tutututututututututu
telefono attaccato in faccia senza se e senza ma
usci furibondo, giurando davanti a dio e davanti agli uomini che quella sarebbe stata la mia prima ed ultima telefonata.
quel mondo non mi sarebbe mai appartenuto...
propio mai...
roba da punter
i
i siti con decine e decine di annunci erano allora pura fantascienza.
ci si affidava al cartaceo, in particolare per noi abitanti dell' Urbe al Messaggero
gli annunci erano divisi in relazioni sociali e massaggi
i primi per le girls i secondi per le trans
mi colpi, per l'appunto, nella sezione massaggi un annuncio stranissimo...
parlava d'Egitto, visioni oniriche, dominazione, stati ipnagogici di coscienza , clisteri, l'Essere ed il Tempo
Mica cazzi ...
emotivamente però sentii moltissimo il salto di categoria
ero molto giovane, forse troppo.
mi prese un ansia terribile, nervosismo, paura
era la mia prima telefonata ad una professionista
in fondo, un pò, come il primo appuntamento...
nel 1993 non avevo il telefonino ,ed allora con il quotidiano sotto il braccio mi recai in una cabina telefonica,
era Luglio, faceva molto caldo, la scheda telefonica rappresentava un calciatore di spalle, con sotto la scritta Telecom
tentennai molto prima di entrare..
diedi la precdedenza,prima ad un ragazzo somalo, poi ad una giovane del sud e per ultimo ad un gangster cipriota
ansia, ansia, ansia
training autogeno (daje sta tranqullo mica te stai a giocà le chiavi de casa, è solo una telefonata )
poi mi feci coraggio
entrai nella cabina deciso e con gli occhi della tigre..
digitai i numeri
06 8765986xxxx
la città sembrava si fosse fermata, un silenzio irreale
tu tu tu tu tu tu tu tu tu tu
attesa interminabile
finalmente rispose
una voce dall'oltretomba tanto sgradevole quanto inquietante
P " Prooooooooooooonto""
Io "ehm ciao , buongiorno ho letto il tuo annuncio sul Messaggero..e "
P "ah complimenti sai anche leggere"
tutututututututututu
telefono attaccato in faccia senza se e senza ma
usci furibondo, giurando davanti a dio e davanti agli uomini che quella sarebbe stata la mia prima ed ultima telefonata.
quel mondo non mi sarebbe mai appartenuto...
propio mai...
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M
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Chiudere i rapporti con alcune ragazze, quando i rapporti superano una certa soglia di attenzione,
o, peggio, quando, superata la soglia, è impossibile tornare indietro...
Ripensare a quelle ragazze quando sei solo, con la musica sotto e un bicchiere di rosso in mano...
... Scoprire che ti mancano da morire, ma restare fermi sulle proprie decisioni ...
... E tornare a sfogliare gli annunci.
_________jul
o, peggio, quando, superata la soglia, è impossibile tornare indietro...
Ripensare a quelle ragazze quando sei solo, con la musica sotto e un bicchiere di rosso in mano...
... Scoprire che ti mancano da morire, ma restare fermi sulle proprie decisioni ...
... E tornare a sfogliare gli annunci.
_________jul
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Senza sindromi d'abbandono, seduto sul divano , sguardo nel vuoto, musica e calice di vino.
Ripensi ai silenzi quando eri in "compagnia".
Scorri l'agendina delle trombamiche, tutte prese.
Scorri l'agendina da punter, preparando una serata di svago che si trasforma in " fermati qui a dormire".
Svegliarsi stropicciato , correre a casa per una doccia veloce, uscendo per recarti al lavoro cade l'occhio su quel calice di rosso non finito .
Chiudi la porta sorridendo alle assurdità della vita.
Buona settimana
Ripensi ai silenzi quando eri in "compagnia".
Scorri l'agendina delle trombamiche, tutte prese.
Scorri l'agendina da punter, preparando una serata di svago che si trasforma in " fermati qui a dormire".
Svegliarsi stropicciato , correre a casa per una doccia veloce, uscendo per recarti al lavoro cade l'occhio su quel calice di rosso non finito .
Chiudi la porta sorridendo alle assurdità della vita.
Buona settimana
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Post nostalgico che sarebbe andato bene pure nel thread degli amarcord degli annunci cartacei Un tuffo nel passato Uno dei primi annunci del messaggero che ricordo aver letto, era quello della mitica (segreteria) di Carmen, che i punters romani (e/o che frequentavano la Capitale nella metà degli anni 80), sicuramente ne avranno sentito perlomeno parlare.
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