Breve puntatina serale giacche in zona al Marina e breve resoconto dello stato dei fatti.
Il locale con mio grande piacere siccome adoro la maggior parte delle fanciulle che vi dimorano (letteralmente
in quanto al 99.9% vivono proprio li) direi che ha ingranato alla stragrande. Molto frullo, molti avventori, ragazze
di ottimo umore, molte (quelle brave) e di umore più scazzato, poche (i missili). Ma quando addirittura Soraya
si sgancia dalla sua postazione e si viene a proporre, mai successo in 2 anni che ci slumiamo, significa che
qualcosa nelle congiunzioni astrali di tutto l'ambaradan è decisamente cambiato, in positivo.
Le ragioni per le quali è avvenuto questo?
A mio modesto avviso due: la prima è stata la recente acquisto nella finestra di mercato di due pezzi da 90
tipo la meravigliosa Kim ed il cavallo pazzo Michey, figa spettacolare. La prima per attirare l'intenditore
del pompino ed il raffinato avventuriere, la seconda un autentico delirio per la platea sbarba, in quanto
incarnante la tipica bellezza barbie da selfie-fb, dove non è necessariamente importante la sostanza, quanto che
la forma. E di forma in Michey c'è da sbrodolargli addosso ogni volta che passa. E poi l'ho trovata davvero
bene, rilassata, intraprendente, stranamente lucida, tanto da scorgermi appena entrato nel locale e lanciarsi
su di me manco fossi stato Adrian Mutu o ancora meglio George Hagi, il Maradona (tamarro) dei Carpazi.
Goduria immensa vedere cotale pezzo di figa che si fionda su di te per salutarti. Per tutto il resto c'è Rina.
La sostanza.
Insomma, dicevo: Kim e Michey (e non dimentichiamoci Emma, l'autentica Maitre à Trombèr del locale)
come calamite per calamitare frotte di orsi fidelizzati. Tutte le altre in forma puttanologica strepitosa, dove
non ho più parole per definire la carinitudine e la gioia di vivere che ti trasmettono due tipo Bernadett e Anka.
Presente ed indaffaratissima pure la timbartoniana Rebecca/Roxana. E presenti anche molte delle solite.
Qualche assenza, tipo Sonia e Angela. Una interessante nuova entrata che chiamasi Erika, mora, rumena
zingaresca, gran telaio, da più d'uno definita in spogliatoio "una che da del tu al cazzo".
Poi, non so a voi, ma a me attizza una cifrissima la cassiera mora.
Speriamo che un giorno si butti nella mischia.
Con simpatia, Gomez
