Sono una puttana perché

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Sembra che per alcuni/e non possa esistere una terza via, le prostitute o si disprezzano o si ammirano. E chissà che non siano sempre le stesse persone a passare da un sentimento all’altro in base a come soffia il vento e magari ad estendere questa stessa considerazione a tutto il genere femminile: puttana o madonna, angelo o demone a seconda che gli sorrida o meno.
Sembra pure incomprensibile che alcuni uomini siano interessati esclusivamente al servizio che una prostituta può offrire loro, quand'anche fosse una semplice svuotata, come se la vita non fosse abbastanza breve e complicata da levare tempo, voglia e, perché no, l'interesse per sfrugugliare tra le paturnie di una sconosciuta con cui si divide appena un frugale pasto carnale. A pagamento.
Certo, capita a tutti di aver bisogno di una stampella ed il sesso alle volte sostiene benissimo. Per poco ma sostiene. In certi casi andare a prostitute può amplificare un momento di solitudine interiore e spesso si rischia di scambiare lucciole per lanterne, è il caso di dirlo.
Molti puttanieri però sono interessati unicamente al servizio e non alla persona, bisogna farsene una ragione; tuttavia questo non significa disprezzo. Semplicemente danno per scontato che dietro una prostituta ci sia un banale essere umano che ride, soffre, piange come tutti gli altri esseri umani e che come tutti gli esseri umani, puttanieri inclusi, abbia una vita altra che, bella o brutta che sia, preferisce tenere nettamente distinta dal mondo del meretricio, per pudore, convenienza, necessità o semplicemente per preservare un equilibrio delicato da qualcosa che alle volte non è immediatamente comprensibile e lodevole. Niente di più e niente di meno, senza sentire la necessità di idolatrare chissà quali creature angeliche e senza demonizzare e tantomeno disprezzare.
Addirittura molti puttanieri non si sono mai innamorati di una prostituta. A qualcuno/a sembrerà un fatto inspiegabile, eppure può succedere, perdonateli.
E poi, a voler essere pedanti, non sono proprio loro, le prostitute più "evolute" intendo, a non mancare occasione di ricordarci che paghiamo esclusivamente un servizio.
Com’è che dicono giustamente?
Vedi caro, tu mica mi stai comprando, non penserai che io sia in vendita. Tu paghi il mio tempo, paghi solo per la mia compagnia, bene che vada per il mio corpo. Pitù pità, ciccipiccipù.
Bene, a molti puttanieri quello interessa. Solo quello.
Tornando al disprezzo (questo per me è un deja 50, un argomento già trattato con gli stessi termini e forse anche con la stessa persona), non l’ho mai percepito.
L’unico sentimento che si avvicinasse al disprezzo è stato il profondo sconforto con cui alcune ragazze hanno parlato, in confidenza, della loro situazione. Ben poche me l’hanno illustrata agghindandola con tutti gli improbabili fiocchetti e le arzigogolate giustificazioni postate ad inizio discussione. Direi che per loro il fascino della prostituzione non fosse così forte e per me non è stato difficile da credere.
Anzi, il discorso fattomi è sempre stato lo stesso, molto dignitoso ed onesto nella sua banalità. Ognuna di loro subito dopo si affrettava a rimarcare come la propria condizione fosse qualcosa di transitorio, un mezzo per realizzare un progetto futuro nei più disparati ambiti, nobili e meno nobili ma tutti enormemente distanti rispetto alla angusta scorciatoia in cui si erano infilate.
Chissà se poi le cose saranno andate secondo le loro speranze, speriamo di sì. O forse la vita avrà preso una piega storta ed allora magari qualcuna di loro contribuirà ad infoltire la lista dei perché a forma di coccarda.
Fortunatamente non ho conosciuto il disprezzo ma ho conosciuto prostitute che detestavano la propria condizione e puttanieri che, per lo stesso motivo, non sempre sono stati fieri di esserlo.
 
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xfun69

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Bell'analisi quella precedente che condivido integralmente ma.. è un po' in contrasto con l'affermazione che qui ti quoto e che mi ha lasciato senza parole...
Sono totalmente d’accordo su tutti gli interventi che Punter-Inside ha fatto in questa discussione. Avrei dovuto quotare tutto, anche le virgole, e sommergerlo di Like, ma non volevo beccarmi una denuncia per stalking.
 
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puoi leggere tutto il mio testo sostituendo "troia" in luogo di "puttana".

no però ecco, è proprio questo il punto: qui si parla di puttane, prostitute, non di troie (si passi il termine nell'accezione con cui lo abbiamo adottato..) insomma, si parla di donne che come lavoro vendono prestazioni sessuali. Tutto il discorso che tu fai (e che in parte mi piace) si allarga troppo.. o forse è una limitatezza mentale mia e ad un certo punto non riesco più a seguirlo in questo contesto. Tra la donna troia (qualsiasi professione svolga) e la prostituta..c'è ben poco in comune. Ci sono moltissime troie in giro..che non si prostituirebbero mai. E il disprezzo di cui parlavo io era quello specificamente per la prostituta, colei che lega nel modo più esplicito il sesso al denaro dando un prezzo alle proprie performance ,a volte persino a livelli imbarazzanti..imbarazzanti per il cliente intendo: il bacio lì sono 20 extra,il gfe 50,la frustata 30, per il 69 devi aggiungere 3 euro e 50; roba che neanche al mcdonald :)
 
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Molti puttanieri però sono interessati unicamente al servizio e non alla persona, bisogna farsene una ragione; tuttavia questo non significa disprezzo. Semplicemente danno per scontato che dietro una prostituta ci sia un banale essere umano .

ma infatti quando si parla di disprezzo verso le puttane mica ci si riferisce a questo. Alla puttana che il cliente sia interessato alla sua persona o alla prestazione non gliene può fregare di meno...anzi, le puttane lo sanno che i clienti sono interessati alle loro prestazioni. Come la mia estetista sa che sono interessata alla sua ceretta, non certo alla sua persona. Che poi ci sia dell'umana simpatia è un altro discorso. Ma è chiaramente la prestazione il motivo dell'incontro. Essere interessati esclusivamente al servizio e non alla persona (per un puttaniere) , come dall'altro lato essere interessate esclusivamente al cachet piuttosto che alla persona (per la puttana) è una condizione più che normale che non indica certamente disprezzo. Anche se chissà perché quando è la puttana a dire che del cliente le interessano solo i soldi viene coperta di insulti, comunque, questo è un dettaglio, meglio non divagare.
Bisogna essere proprio ciechi però per negare che esista al mondo un gran disprezzo verso le donne che esercitano la prostituzione. E dietro di loro non si vede un banale essere umano, affatto, ma a seconda dei casi: una disgraziata all'ultimo gradino della società, piuttosto che una stronza materialista senz'anima che pensa solo ai soldi (dev'essere per forza stronza), una persona senza dignità, una psicolabile, una ladra (essì, le prostitute vengono anche paragonate ai ladri o ai delinquenti).
Negare che esistano giudizi del genere sulle puttane è come dire che è il sole a girare attorno alla terra. Penso che Galileo lo conosciamo da un pezzo, ormai..
 
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Glenda Cherubino

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m'impegnerò forse un giorno a dire quello che un puttaniere riuscì a scrivere a dimostrazione del suo disprezzo verso le puttane di professione e della sua falsità che utilizzò per manipolare certe situazioni, ma capisco che dietro a questo "odio" qualche volta ci siano profondi disagi.
 
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vela75

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Ma sai di vecchietti che vanno a puttane non ce ne sono poi così tanti, a meno che tu non consideri vecchietto un uomo di 55-60 anni. La fascia d'età che usufruisce maggiormente del sesso a pagamento è compresa tra i 30 e i 50. Inoltre una donna può scegliere con chi andare e ultima cosa... non credi che dovrebbe essere una donna a dire quanto è "disgustoso" fare pompini o aprire le gambe piuttosto che pulire sederi di vecchietti non autosufficienti? Forse ti sei prostituito anche tu, per dire che è così disgustoso? Nessun uomo può sapere cosa si prova a far la puttana...lasciatelo dire alle donne.
Io non ho detto "disgustoso" ho usato espressamente altri termini.
Non mi sono mai prostituito.
 
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Petra, la verità è che ci nascondiamo perchè viviamo in una società dove la maggioranza di persone non accetta o comunque non approva quel che facciamo. Viviamo in una società dove non possiamo permetterci il lusso di fare quel che ci pare infischiandocene del giudizio altrui. Io lavoro, ho dei colleghi, ho dei familiari con i quali mi confronto. Molti punter si nascondono anche perchè le donne free non vedono di buon occhio chi va a puttane e se sapessero che tizio è un puttaniere, tizio non avrebbe più la benchè minima chance di conquistarle. Ci nascondiamo anche per una questione di privacy. A nessuno piace mettere in mostra i cavoli propri più intimi e questo vale per i puttanieri e non. La nostra vita da puttanieri riguarda fondamentalmente la nostra vita sessuale e non credo che nessuno abbia piacere di accendere i riflettori sulla propria vita sessuale.

infatti questo è il nocciolo della questione. questo è l'unico punto per cui considero che la prostituzione non sia un lavoro "normale" equiparabile ad altri. Non perchè è deprecabile in sé maneggiare un pisello, ma perché tocca l'intimità, l'intimità sessuale..la sfera più privata che abbiamo. E mettere in piazza la propria intimità sessuale non piace a nessuno...è contro natura, è una forzatura dolorosa. Ma la società in cui viviamo è tale da identificarci attraverso il ruolo che ricopriamo nel mondo, ovvero la professione che svolgiamo. Mentre un uomo il proprio vizio lo può legittimamente tenere nascosto (son azzi sua),e inoltre non si identifica col suo vizio, dall'altra parte la donna invece deve fare i conti con la propria identità nella società..
 
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Io non ho detto "disgustoso" ho usato espressamente altri termini.
Non mi sono mai prostituito.

Si stava parlando di pulire culi ai vecchietti (le badanti anche questo fanno) e tu hai detto che nemmeno prendere in bocca un pisello dev' essere piacevole. Beh se a te non è piaciuto e me lo paragoni a pulire il sedere di un vecchietto mi spiace per la tua esperienza. Potevi almeno farti pagare :)
 
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smith

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Fermo restando che tutte le opinioni sono lecite (benchè questo non significhi che siano "giuste e corrette") e prima di tutto deve valere il rispetto della persona e della dignità umana (sia di chi vende il proprio corpo che di chi ne gode del servizio), io tenderei a non mitizzare nè la professione nè il cliente.

Anche perchè tenderei ad "allargare il problema" nel seguente modo: sareste felici o tutt'al più indifferenti se un vostro parente stretto si dedicasse ad una o entrambe delle occupazioni qui citate?

Perchè ripeto, un conto vuol dire non essere ipocriti, ma un altro essere "obiettivi" (anche se potrebbe sembrare il non essere ipocriti dovrebbe portare automaticamente ad essere obiettivi e ponderati in un giudizio).
 
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Fermo restando che tutte le opinioni sono lecite (benchè questo non significhi che siano "giuste e corrette") e prima di tutto deve valere il rispetto della persona e della dignitÃ* umana (sia di chi vende il proprio corpo che di chi ne gode del servizio), io tenderei a non mitizzare nè la professione nè il cliente.

Anche perchè tenderei ad "allargare il problema" nel seguente modo: sareste felici o tutt'al più indifferenti se un vostro parente stretto si dedicasse ad una o entrambe delle occupazioni qui citate?

Perchè ripeto, un conto vuol dire non essere ipocriti, ma un altro essere "obiettivi" (anche se potrebbe sembrare il non essere ipocriti dovrebbe portare automaticamente ad essere obiettivi e ponderati in un giudizio).

Ma infatti nessuno mitizza nessuno, secondo me! Per me le prostitute non sono né delle sante, né delle reiette. Vivono certamente in una condizione di maggiore difficoltà, dovuta al fatto che ovviamente devono occultare il proprio ruolo (discorso che facevo prima). Ma sono persone come le altre, come anche chi le frequenta. Normalità assoluta dal punto di vista umano. Nessuno/a si deve giustificare con nessuno per come vive la propria sessualità.
Poi ti dico questo, e credimi te lo dico in tutta sincerità come ogni cosa che scrivo in questo forum: se un mio parente si dedicasse a una delle due occupazioni per me sarebbe totalmente indifferente. Felice lui/lei..per me proprio non fa differenza.
 
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off topic. comunque ragazzi catene a bordo.. domani nevica, ho ricevuto un like da xfun69 :lol:
 
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Con tutti questi discorsi, spero che la prossima volta che vado da una "signorina", non mi venga un'attacco di panico:mega_shok:
 
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smith

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Ma infatti nessuno mitizza nessuno, secondo me! Per me le prostitute non sono n� delle sante, n� delle reiette. Vivono certamente in una condizione di maggiore difficolt�, dovuta al fatto che ovviamente devono occultare il proprio ruolo (discorso che facevo prima). Ma sono persone come le altre, come anche chi le frequenta. Normalit� assoluta dal punto di vista umano. Nessuno/a si deve giustificare con nessuno per come vive la propria sessualit�.
Poi ti dico questo, e credimi te lo dico in tutta sincerit� come ogni cosa che scrivo in questo forum: se un mio parente si dedicasse a una delle due occupazioni per me sarebbe totalmente indifferente. Felice lui/lei..per me proprio non fa differenza.

Dici?
A me i post di ste discussioni sembrano sempre o delle prese di distanze o delle apologie di qualcosa.

Ma in effetti mi sa che male interpreto tutte le volte.

E sopratutto mi pento ogni volta che decido di postarci un commento. Infatti mi sa che con questo passo e chiudo in questa discussione.
 
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xfun69

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ma infatti quando si parla di disprezzo verso le puttane mica ci si riferisce a questo. Alla puttana che il cliente sia interessato alla sua persona o alla prestazione non gliene può fregare di meno...anzi, le puttane lo sanno che i clienti sono interessati alle loro prestazioni. Come la mia estetista sa che sono interessata alla sua ceretta, non certo alla sua persona. Che poi ci sia dell'umana simpatia è un altro discorso. Ma è chiaramente la prestazione il motivo dell'incontro. Essere interessati esclusivamente al servizio e non alla persona (per un puttaniere) , come dall'altro lato essere interessate esclusivamente al cachet piuttosto che alla persona (per la puttana) è una condizione più che normale che non indica certamente disprezzo. Anche se chissà perché quando è la puttana a dire che del cliente le interessano solo i soldi viene coperta di insulti, comunque, questo è un dettaglio, meglio non divagare.
Bisogna essere proprio ciechi però per negare che esista al mondo un gran disprezzo verso le donne che esercitano la prostituzione. E dietro di loro non si vede un banale essere umano, affatto, ma a seconda dei casi: una disgraziata all'ultimo gradino della società, piuttosto che una stronza materialista senz'anima che pensa solo ai soldi (dev'essere per forza stronza), una persona senza dignità, una psicolabile, una ladra (essì, le prostitute vengono anche paragonate ai ladri o ai delinquenti).
Negare che esistano giudizi del genere sulle puttane è come dire che è il sole a girare attorno alla terra. Penso che Galileo lo conosciamo da un pezzo, ormai..

infatti questo è il nocciolo della questione. questo è l'unico punto per cui considero che la prostituzione non sia un lavoro "normale" equiparabile ad altri. Non perchè è deprecabile in sé maneggiare un pisello, ma perché tocca l'intimità, l'intimità sessuale..la sfera più privata che abbiamo. E mettere in piazza la propria intimità sessuale non piace a nessuno...è contro natura, è una forzatura dolorosa. Ma la società in cui viviamo è tale da identificarci attraverso il ruolo che ricopriamo nel mondo, ovvero la professione che svolgiamo. Mentre un uomo il proprio vizio lo può legittimamente tenere nascosto (son azzi sua),e inoltre non si identifica col suo vizio, dall'altra parte la donna invece deve fare i conti con la propria identità nella società..

Andrebbe però fatto un distinguo.
La maggior parte dei disprezzatori delle prostitute sono non-punter... osei dire quasi tutti quelli che "non andrebbero mai con una prostituta", più la maggior parte (il 99%?) delle donne non dedite alla professione... Il perchè è ovvio. (Perchè non concepiscono il sesso come un qualcosa da mercificare, oltre ad un senso di disgusto per la promiscuità delle loro frequentazioni...)
Più interesante invece è capire se c'è, e dove, disprezzo tra i fruitori del sesso a pagamento.
Ho letto post confusi che partivano dal disprezzo per poi parlare di clienti fessi che cercano fidanzate, con tanto di like-like blasonati... (no comment)
Una cosa è certa: sicuramente non c'è, e non può esserci, disprezzo in chi è riuscito a vedere "la persona" dietro la professione. Potrebbe altresì esserci anche in loro dopo un eventuale rifiuto, ma questo ovviamente è più una frustazione che un giudizio...
E in quelli che si vantano del fatto che "mai si innamorerebbero" di una di loro? e che "non si deve" cercare altro che una svuotata di maroni? che ritengono che per ad un determinato rate (spesso al ribasso) debba "per forza" corrispondere un altrettanto determinato servizietto? Probabilmente non c'è (consapevolezza di) disprezzo, ma una idea particolare di "quelle" donne sicuramente...
Certo farò incazzare qualcuno... pazienza!

P.S. io non sono nè un ammiratore della professione nè delle professioniste "in quanto tali". Mi piace fare sesso, farlo bene e non mi interessa masturbarmi addosso ad una persona. Amo tirar fuori belle prestazioni senza che siano necessariamente preconfezionate... frequento qualche escort per fare del buon sesso. Penso comunque che sia un mondo variegato come tutti gli ambienti, in cui c'è bene e male...
riguardo sl mio modo di pormi, sicuramente rispetto le persone, e non riesco ad approfittare delle debolezze altrui, se ci sono e soprattutto se le percepisco...
 
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Glenda Cherubino

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Penso che sia un mondo variegato come tutti gli ambienti, in cui c'è bene e male...
Ma sicuramente rispetto le persone, e non riesco ad approfittare delle debolezze altrui, se ci sono e soprattutto se le percepisco...

è proprio così...è un mondo molto variegato, fatto di persone.....e dietro ad ogni persona c'è un vissuto, teniamolo presente...perchè questa cosa non và sottovalutata ed io so, come penso sappiano altre persone, che non sia sempre tutto così scontato come dovrebbe essere. Le eccezioni...ci sono.... nel bene e nel male.
 
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Bisogna essere proprio ciechi però per negare che esista al mondo un gran disprezzo verso le donne che esercitano la prostituzione.
...
Negare che esistano giudizi del genere sulle puttane è come dire che è il sole a girare attorno alla terra. Penso che Galileo lo conosciamo da un pezzo, ormai..
Nessuno lo nega, anzi è evidente in ogni società, senza distinzione geografica o storica e le cause sono di ogni tipo: culturali, religiose, antropologiche e tante altre. Sinceramente, dal tenore di alcuni discorsi, pensavo ci si riferisse al disprezzo che potrebbero provare alcuni puttanieri e la cosa ho ritenuto che andasse approfondita.
Fuori dal nostro universo invece il compito è troppo impegnativo per addentrarsi in una spiegazione, ma il disprezzo esiste eccome e nessuno mi sembra l'abbia mai negato.
 
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Glenda Cherubino

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e questa mentalità univoca che invece qualcuno gli dà....resta nel pensiero di chi ha le proprie "convinzioni" e che io rispetto, peccato che qualche volta riescano anche a frantumarsi le convinzioni. così come chi è convinto che essere puttana sia sempre un modo per togliersi qualcosa per avere solo materialmente.
in questo mio percorso, come in altri, ho avuto e ho perso....ma ho allargato il mio "essere", mi ha dato la possibilità di vedere e sentire sulla mia pelle cose che non conoscevo,ho ampliato la mia visione sull'uomo, ho apprezzato e ho sofferto...ho pure gioito. Probabilmente sono diversa? ...può darsi, ma la mia vita, in termini umani, si è arricchita molto e questo lo dico per quelle persone che vedono spesso a senso unico ( sia uomini che donne ). sono stata disprezzata da qualcuno, ma apprezzata da altri e forse non è un caso che sono finita su un giornale.
Ciò che decidiamo di vivere dipende molto da come noi lo vogliamo vivere e non solo, dipende molto dal nostro pensiero.
 
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