Squirting for dummies
Mi tocca ritrattare pubblicamente tutto quanto ho asserito finora sullo squirting. Riporto quanto è stato frutto della mia esperienza.
A guardarlo nei porno e quando accadeva con alcune signorine pay, ero propenso a pensare che fosse qualcosa di scenico. Anche perché,
soprattutto nei porno, i getti sono così esagerati da rivelarne immediatamente l’artificiosità. In questo argomento, temo che il porno sia stato diseducativo nella sua esagerazione, al punto da lasciarmi scettico e diffidente su qualcosa che invece esiste realmente. Dopo aver frequentato alcune “lezioni” teoriche e pratiche, ho avuto la possibilità di sperimentare per conto mio e di riuscire nell’impresa in un ambito credibile e certamente scevro da mistificazioni. Quello domestico. In fin dei conti, la carcerazione ha fatto
strabene ad entrambi. Avevamo cominciato la quarantena con timidi pompini, ora mi tocca dover buttare un materasso e tinteggiare una parete. Imbarazzante sotto certi aspetti. Ma una vera gratificazione sentirla in preda agli spasmi, nuovi e sconquassanti, e vederla spruzzare il suo piacere in maniera tangibile. Finalmente l’eiaculazione femminile, nella mia camera da letto.
Provo a farne una “breve” illustrazione, descrivo cosa ho fatto e cosa è successo, anche se non sono il soggetto più indicato a pontificare al riguardo. Prendete con le pinzette quanto asserisco. Mi sono appena diplomato. Magari qualcuna o qualcuno più titolato obietta le mie eventuali inesattezze a beneficio mio e di tutti. E non chiedetemi che roba è,
fottesega, per quanto mi riguarda è Chanel n.5!
Innanzitutto penso sia auspicabile evitare di tappezzare il letto con asciugamani, traversine per il gatto ed assorbenti vari. Rimandano al pensiero che si nutre un’aspettativa, che lo squirting debba avvenire, aspettativa che induce una sorta di ansia da prestazione (sì, la provano anche le donne, ed è uno dei motivi per cui gli imbecilli che si annunciano alla porta di una pay non tromberanno mai per bene...). Temo inoltre che non tutte le donne siano sensibili a questo tipo di stimolazione, non tutte riescano a lasciarsi andare a tal punto, magari alcune non ne sono capaci per fattori anatomici che ignoro.
Due tre flute di franciacorta non sono da sottovalutare, una donna piena di bollicine tende ad essere più frizzante anche a letto. Non farà del male nemmeno a voi.
Dei lunghi preliminari, magari un massaggio, di quelli energici che le lasciano la chiocciolina con un rivolo di broda che la congiunge direttamente al letto. Il petting, il sesso, la penetrazione. Tutto in sequenza. Panta rei. Ma privatela dell’orgasmo. Almeno finché non ritenete propizio il momento. Quando la temperatura è giusta.
Ci sono due aspetti da tenere a mente:
- la stimolazione da praticare e
- la predisposizione fisica e psicologica di una donna.
Partiamo dal secondo aspetto.
Se ho capito bene, una donna può contrarre la vagina come in un atto di chiusura, o può spingere come a voler rilassare il pavimento pelvico. L’inserimento di un corpo estraneo già di per sé dovrebbe stimolare la vagina a contrarsi, vedi il principio delle Kegel Balls (e io che pensavo andassero nel culo...).
Non ho una vagina, spero che questo aspetto lo chiarisca una vaginamunita. Noi contraiamo il perineo. Insomma bisogna parlarle, senza accennare minimamente allo squirting (non creare aspettativa, vedi sopra), c’è bisogno che lei non contragga, DEVE SPINGERE! Quasi tutte le donne tendono a contrarre, come atto riflesso, soprattutto durante l’orgasmo. Ciò pare che limiti la quantità di godimento, certamente maggiore quando espandono, rilassano, quando spingono. Deve esserci una soglia oltre la quale (se raggiunta), una donna perde della facoltà di trattenersi. Bisogna fare in modo che si lasci andare veramente e totalmente.
C’è da dire che una donna che pratica il lavaggio anale, tende a spingere senza riserve, poiché non ha il timore della conseguente perdita del controllo indotta dallo squirting.
La stimolazione da praticare compete al partner. Mi avvalgo di una illustrazione che è senza dubbio esplicativa, raccomando solo una stimolazione energica, costante, continuata nel tempo.
Se la congiuntura astrale è quella giusta, se i preliminari sono stato adeguati, se lei spinge a modo, e lui ravana a dovere, l’affanno cresce, lei ansima e il crescendo culmina in zampillate di piacere che non saranno quelle dei film porno, ma parimenti scenografiche e sorprendenti. Il risultato più o meno è quello in foto. Arte!
Ma cosa accade durante lo squirting? Se è la prima volta un bel niente. Lei perderà il controllo e per imbarazzo quasi sicuramente abortirà l’orgasmo che intanto sopraggiunge. Per un mero blocco mentale, per stupore, nel disperato tentativo di recuperare le redini, il climax andrà probabilmente a farsi benedire. Penso che nella fase immediatamente successiva sia opportuno mostrarle quanta soddisfazione possa aver prodotto il risultato ottenuto, farla sentire orgogliosa della capacità appena acquisita, quella di spruzzare la sua libidine fino ai confini se non oltre il perimetro del ring adibito al sesso. Lo squirting bisogna sdoganarlo. Nelle volte successive (attenti sempre a non lasciar presagire la volontà di raggiungere nuovamente tale risultato) se si itera la procedura, lo squirting potrebbe avvenire in concomitanza con un suo orgasmo, che a quanto mi è stato riferito, differisce per tipologia ed intensità da quelli provati fino ad allora.
Nel prossimo capitolo come trombare una transessuale fino al tanto agognato “no hands cumming”, e “perché alcune se la fanno sotto quando le sbatti da dietro”.