Tassabile la prostituzione.

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speriamo per la prima volta si riesca a ottenere qualcosa di buono. Invece di punire ladri ed eventuali sfruttatori si colpisce il cliente che vuole concedersi uno svago trattandolo come il peggiore dei criminali. Sono sicuro che alla fine come avete detto faranno una legge che sarà un casino. Le escort di alto livello magari la seguiranno pure, ma quelle di basso livello che si possono permettere noi umili operai non aderiranno alla legge e per noi clienti saranno altri casini. Se approvassero la legge credo quindi per per strada si vieti la prostituzione e se qualche meretrice bazzica i marciapiedi prevedo grossi problemi per il punter che viene pizzicato.
 
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La prostituzione in strada credo che ci sara' sempre. In Italia il 30 percento delle persone non paga le tasse, non si puo' certo pretendere che a pagarle siano nigeriane clandestine o donne dell'est Europa in mano ad organizzazioni malavitose.Il fenomeno e' troppo radicato per poter essere estirpato con una legge del genere, diverso sarebbe se facessero una legge in cui il cliente pizzicato a contrattare con una prostituta ai bordi della strada venisse arrestato e costretto a pagare una multa di 5000 mila Euro, ma in Italia una cosa del genere non accadra' mai. Anche se dovesse passare questa legge sulla tassabilita' delle prostitute, cosa che ritengo difficile visti i precedenti, per il Punter cambierebbe poco perche' le straniere e le organizzazioni che stanno dietro di loro mica rinuncerebbero ai loro lauti guadagni, quindi finirebbero sempre sulle strade.
 
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La prostituzione in strada credo che ci sara' sempre. In Italia il 30 percento delle persone non paga le tasse, non si puo' certo pretendere che a pagarle siano nigeriane clandestine o donne dell'est Europa in mano ad organizzazioni malavitose.Il fenomeno e' troppo radicato per poter essere estirpato con una legge del genere, diverso sarebbe se facessero una legge in cui il cliente pizzicato a contrattare con una prostituta ai bordi della strada venisse arrestato e costretto a pagare una multa di 5000 mila Euro, ma in Italia una cosa del genere non accadra' mai. Anche se dovesse passare questa legge sulla tassabilita' delle prostitute, cosa che ritengo difficile visti i precedenti, per il Punter cambierebbe poco perche' le straniere e le organizzazioni che stanno dietro di loro mica rinuncerebbero ai loro lauti guadagni, quindi finirebbero sempre sulle strade.
Come ho già detto in precedenza, la prostituzione in Italia è già tassata e la criminalità al giorno d'oggi sfrutta il meretricio, anche sulle strade, non tanto come organizzazione, ma come pizzo, chiesto alle sesse professioniste, esattamente come nei confronti dei commercianti e negozianti. In effetti, grazie alle leggi e regolamenti attuali, chi è clandestino non può stare molto tempo sulle vie a ricevere la clientela; tale soggetto verrebbe subito portato nei Centri di Identificazione ed Espulsione e successivamente rimpatriato.
 
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quante chiacchiere .. nell'europa migliore -austria germania svizzera- ci sono dei legalissimi megacasini pieni di gnocche dove i nostri compatrioti itagliani fanno la fila per andare a scopare liberamente ..
una volta si sarebbe detto che quella è esportazione di capitali .. mentre qui si parla solamente di spending review e di patto di stabilità i tre paesi detti prima ci fottono alla grande in tutti i sensi ..
però mi rallegra il fatto che in veneto un milione di elettori ed elettrici abbiano espresso il libero pensiero di volersi staccare da questo paese inconsistente e ormai morente chiamato ancora itaglia perchè non vedono l'ora di fare pane per proprio conto ..
se dal veneto se ne stanno andando alla grande aziende piccole e medie verso i paesi confinanti perchè offrono migliori garanzie rispetto all'itaglietta romanocentrica vorrà dire qualcosa ..
se dal veneto i veneti sono costretti ad andare in austria per fare una sana e onesta scopata in tutta libertà vorrà dire qualcosa ..
 
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Bene. Il tutto nel federalismo fiscale previsto dall'articolo 119 della Costituzione Italiana. http://www.liberoquotidiano.it/news/cronaca/11615248/Prostituzione--da-Lega-progetto-legge.html
Ricordo che la prostituzione in Italia è già tassata e quindi anche le Regioni dello stesso Stato possono regolamentare la relativa tassazione.
Spero proprio che questo sia un vero sollecito a far rispettare la fiscalità della prostituzione nel nostro Paese.
Ovviamente, mi auguro che la connessa legge regionale venga approvata, non solo in Lombardia, ma anche in tutte le altre Regioni d'Italia.
 
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Intervengo solo per far notare due fatti:
1) Se la prostituzione fosse libera professione consentirebbe l'immigrazione ad hoc per la costituzione di impresa individuale nel territorio della Repubblica.
2) L'IVA ha come soggetto passivo il consumatore del bene o servizio.
 
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Intervengo solo per far notare due fatti:
1) Se la prostituzione fosse libera professione consentirebbe l'immigrazione ad hoc per la costituzione di impresa individuale nel territorio della Repubblica.
2) L'IVA ha come soggetto passivo il consumatore del bene o servizio.

Per il punto 1) .. direi che non sarebbe male per le casse dello stato...
Per il punto 2) .. la professione rientrerebbe nelle categorie speciali ( edicola, ricariche, giochi etc ) ovvero ESENTE IVA
 
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immenso

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...la professione rientrerebbe nelle categorie speciali ( edicola, ricariche, giochi etc ) ovvero ESENTE IVA

Scusa, e chi lo dice?
 
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...la professione rientrerebbe nelle categorie speciali ( edicola, ricariche, giochi etc ) ovvero ESENTE IVA

Scusa, e chi lo dice?

Certo non io...

IVA esente
Sono esenti dall'IVA alcune tipologie di cessioni di beni o prestazioni di servizi espressamente previste dalla legge.
Si tratta, in particolare, di operazioni che integrerebbero tutti i tre presupposti del tributo ma che il legislatore ha preferito non assoggettare ad imposizione per motivi di politica economica o utilità sociale.
Le operazioni IVA esente sono comunque soggette agli adempimenti formali legati al tributo come, ad esempio, la fatturazione.
 
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@L3ONARDO
1) Dipende dal punto di vista. Secondo me aumenterebbe il PIL e non sarebbe male comunque farla emergere come servizio ed incrementarne la diffusione. Considera per esempio una persona che ora non se ne avvale o lo fa poco per timore di essere malvisto, con un inquadramento del servizio potrebbe essere portato ad avvalersene di più, a lavorare di più e produrre maggior reddito per pagare le prostitute e in fin dei conti aumentare la produzione nazionale e il gettito fiscale.
Altri, contrari alla visione della prostituzione come servizio, ne vedrebbero semplicemente una convenienza economica per lo stato. Sbagliando, ed è questo che intendevo sottolineare. Cfr anche il seguito.
2) Due delle tre categorie che hai elencato non sono esenti IVA. Tuttavia il mio sentenziare era solo un modo esemplificativo per far capire che non possiamo illuderci che una prostituta che adesso prende 100 euro per un servizio un domani faccia il medesimo servizio per guadagnare 60 euro. D'altra parte se sono disposto a sacrificare 100 euro per soddisfare le mie necessità potrei non essere disposto a dedicare 165 euro alla stessa causa. Ergo, come sempre succede, come ho studiato nel '90 ma i consulenti del Governo non hanno capito ancor oggi, tassando un settore se ne riduce il volume d'affari, anche di molto (in passato è successo di azzerare un prodotto in quel modo).

Riguardo all'IVA a mio parere come servizio essenziale la prostituzione dovrebbe avere l'IVA al 4%. E non sto scherzando, anzi è un continuo dispiacere vedere come proprio i frequentatori del forum non siano capaci di prendersi sul serio.
L'ipotesi di mettere una tassa speciale del resto violerebbe gli articoli 3, 36, 41, 53 della Costituzione.

Il centro della questione non è per niente tassare o non tassare. Il problema è¨ vietare o permettere ed è quello da sessant'anni; chi non vuole vederlo perlomeno non dica d'essere in buona fede.
La questione tasse è ed è sempre stata un modo di impedire, dissuadere. Non è che non puoi farlo, però devi pagare; molti italiani sono diventati incapaci, talvolta, di distinguere le tasse dalle multe giacché molte hanno stesso scopo e metodo.
Non fatevi imbrogliare. La prostituzione fa circolare denaro e come tale è già adesso un valore: le prostitute quando spendono i loro (ex nostri) soldi al supermercato non è¨ che non paghino IVA sui prodotti, non è che il dipendente del supermercato non paghi i contributi e così via girotondo. Si tratta solo di riconoscerne la professionalità e farla emergere.
L'occasione m'è¨ gradita per ringraziare le professioniste dei servizi sessuali che ogni giorno si dedicano ai bisogni delle persone nonostante l'ampia ingiustificata critica sociale a cui sono sottoposte.
 
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@Lore6 .. : ti vedo bene come tutore legale/economico delle amiche meretrici ..
però, a mio avviso, sei fuori strada...
l'attività, qualora venisse regolamentata, dovrebbe svolgersi in strutture create appositamente da regolari imprenditori ( sulla falsa riga dei vicini austriaci/svizzeri ).
Non si pagherebbe di più, ma, molto probabilmente, meno per servizi di uguale/migliore fattura
Iva 4% non compatibile, perché destinata a beni alimentari/prima necessità
Non vedo come possa violare taluno articolo della Costituzione, visto che non prevista (dovessero regolamentarla, si entrerebbe nel merito dei casi specifici)
Se davvero pensi che i ricavi dell'escortaggio vengano spesi nei supermercati italiani dalle stesse meretrici, asserisci di credere a Babbo Natale.. (le amiche in questione hanno tirato su, nei rispettivi paesi, dalle 2 alle 8 abitazioni .. c'è chi (le più audaci) hanno creato attività imprenditoriali con tanto di dipendenti, e sempre nel loro paese o in paesi comunque diversi dalla nostra madrepatria..
A voler rimanere bassi, l'attività di prostituzione in italia, creerebbe un indotto fiscale tassabile pari ad almeno 500 milioni l'anno.

P.S. = cerca di settare la tastiera in italiano....
 
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kiss1

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A sud di nessun nord. - (BUKowhiskey)
Cari Fratelli per fare quello che dite voi bisognerebbe abolire la Legge 20 febbraio 1958 n. 75 ( la c.d. legge Merlin ) et ripristinare la normativa sulla prostituzione che va dal regolamento Cavour, fino alla legge di pubblica sicurezza del 1931. Le prostitute andrebbero iscritte in appositi registri, su richiesta delle donne o su iniziativa arbitraria della polizia, sulla base appunto di semplici sospetti ( la pubblica "notorietà" ). Dal momento dell'iscrizione ricevevano un libretto professionale, erano soggette a due visite mediche alla settimana, e in caso di omissione, arrestate et condotte coattivamente alla visita. Nel caso di infezione erano ricoverate semper coattivamente in appositi istituti chiamati " sifilocomi" . Ora non occorre esser Giudice delle Corte Costituzionale per ravvisare evidentissimi ed abnormi violazioni alla Nostra Carta Costituzionale art. 3 comma 1 et art. 32 comma 2 et similia.
 
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su via amico Kiss..
la costituzione italiana è del 1947 ..

« Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione. »
ora...
i tempi cambiano .. non è che dobbiamo rimanere fossilizzati sui nostri ricordi
 
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kiss1

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A sud di nessun nord. - (BUKowhiskey)
Non sono ricordi lontani nel tempo è la nostra vita reale et quotidiana. La costituzione è come dicono i crucchi la "GRUND NORM" - la pietra miliare se salta lei salta tutto il sistema normativo che è come una piramide all'estremità SUPERIORE c'è la Costituzione, e tutte le leggi vi si debbono conformare, sennò vengono cassate dalla Consulta. Nelle dittature non ci sono costituzioni o se ci sono son ottiatre vengono dall'alto (es. LO STATUTO ALBERTINO durante il fascismo)...le scrive il dittatore stesso, ergo la COSTITUZIONE è sinonimo di DEMOCRAZIA cioè di "LIBERTA'".
 
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..qui si finisce in OT

non si sta parlando di fare un attentato alla nostra Costituzione..

se si vuole, Bergoglio permettendo, la prostituzione può essere regolamentata ...

il punto è .. sarebbe un bene o un male???

io la mia l'ho detta .. favorevolissimo sugnu
 
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Allora. Come ho già affermato in precedenza, la prostituzione in Italia è già tassata http://www.webalice.it/cstfnc73/prostituzionetasse.htm
Questo grazie all'articolo 36 comma 34bis della Legge 248/2006, che ha reso tutto tassabile in Italia e la Legge 75/1958 "Merlin" è stata derogata in materia fiscale. Il tutto specificato dalla Cassazione con le Sentenze n. 10578/2011 e 18030/2013. Il Codice ATECO relativo migliore dovrebbe essere quello 96.09.09 "Altre attività di servizio alla persona non comuni altrove" e l'attuale aliquota IVA dovrebbe essere quella al 22%.
La famigerata legge Merlin suddetta è una norma d'esecuzione della Convenzione ONU 1949/51, che l'Italia, a differenza di altri Stati come la Germania e l'Olanda, ha ratificato nel 1980. http://www.webalice.it/cstfnc73/convenzioneonu.htm
In essa viene specificato che deve essere reato lo sfruttamento dell'altrui prostituzione da parte di altre persone, ma non dello Stato e che le meretrici non possono essere iscritte in registri speciali, ma non regolari. Quest'ultimo punto significa che le prostitute non potrebbero avere tasse specifiche ed uniche, ma dovrebbero avere un trattamento fiscale totalmente alla pari di tutti i liberi professionisti.
Purtroppo tutt'ora, questa condizione di tassazione del meretricio nel nostro Stato viene continuamente snobbata e tenuta nella non conoscenza relativa.
 
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kiss1

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Allora. Come ho già affermato in precedenza, la prostituzione in Italia è già tassata http://www.webalice.it/cstfnc73/prostituzionetasse.htm
Questo grazie all'articolo 36 comma 34bis della Legge 248/2006, che ha reso tutto tassabile in Italia e la Legge 75/1958 "Merlin" è stata derogata in materia fiscale. Il tutto specificato dalla Cassazione con le Sentenze n. 10578/2011 e 18030/2013. Il Codice ATECO relativo migliore dovrebbe essere quello 96.09.09 "Altre attività di servizio alla persona non comuni altrove" e l'attuale aliquota IVA dovrebbe essere quella al 22%.
La famigerata legge Merlin suddetta è una norma d'esecuzione della Convenzione ONU 1949/51, che l'Italia, a differenza di altri Stati come la Germania e l'Olanda, ha ratificato nel 1980. http://www.webalice.it/cstfnc73/convenzioneonu.htm
In essa viene specificato che deve essere reato lo sfruttamento dell'altrui prostituzione da parte di altre persone, ma non dello Stato e che le meretrici non possono essere iscritte in registri speciali, ma non regolari. Quest'ultimo punto significa che le prostitute non potrebbero avere tasse specifiche ed uniche, ma dovrebbero avere un trattamento fiscale totalmente alla pari di tutti i liberi professionisti.
Purtroppo tutt'ora, questa condizione di tassazione del meretricio nel nostro Stato viene continuamente snobbata e tenuta nella non conoscenza relativa.

Oh, Illustre Francostars codeste son parole esattissime ma risapute ( specie dagli AVVoltoi ops...dagli AVVocati ). Io mi son tenuto volutamente sul generico, volando a...volo d'uccello...come si suol dire per PAURA di tediare i NOSTRI CARI FRATELLI di PF.

baciamo le mani a Vossia!
 
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immenso

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Infatti è il Lesgislatore a doverlo fare. Ritiene così meritevole il fenomeno da non regolamentarlo, ma abbastanza da esentarlo (conosco l'art. 10 del 633)? Mah...
E poi già mi vedo orde di prostitute a credito fisiologico di IVA che chiedono i rimborsi per quanto speso per cremine, condom e vibratori...
Se poi dovesse passare l'assoggettamento ad IVA, altro che 4%. Saremmo fortunati nel 10%.
 
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