Spero di sbagliarmi, ma da quello che capisco questo disegno di legge tutto fa tranne che "liberalizzare" l'esercizio della prostituzione. Al contrario, impone una quantità straordinaria di vincoli, almeno rispetto alla situazione attuale.
Leggo qui:
http://it.ibtimes.com/articles/6346...tamento-mussolini-giovanardi-legge-merlin.htm
In pratica, l'aspirante prostituta, che oggi deve solo mettere un annuncio su internet o aspettare all'angolo di una strada, dovrà invece:
1. Ottenere l'autorizzazione di idoneità psicologica dall'ASL, che attesti che non é costretta da uno sfruttatore. Già mi chiedo con che criterio lo psicologo sarà in grado di decidere se concedere il permesso
2. Ottenere l'ok dalla Camera di Commercio. Anche qui vedo la necessità di iscriversi a un registro, cosa che sicuramente non piacerà molto: ben poche accettano che il loro nome e cognome sia associato all'attività del meretricio
Fatto ciò, otterrà un bellissimo "patentino", al modico costo di 6000 (seimila) euro per 6 mesi, in pratica 1000 euro al mese, da pagare anche se in quei 6 mesi non vede l'ombra di un cliente.
3. Potrà a questo punto soddisfare il desiderio segreto di ogni escort: aprire la partita IVA per poter pagare le tasse sugli effettivi introiti.
4. Non basta. Se l'articolo sopra citato é corretto dovrà ottenere anche il permesso del Comune ad esercitare nella propria abitazione.
Io dico che se il 10% delle sexworker che attualmente esercitano in Italia decide di aderire a questo schema demenziale sono già tante.
Sarò ottimista, ma io da tempo sono convinto che la stragrande maggioranza delle prostitute, anche in Italia, fa quel lavoro liberamente.
Questa legge dichiaratamente è fatta perché non siano controllare e sfruttate. Per raggiungere questo obiettivo impone che la loro attività sia controllata da: 1. ASL 2. Camera di Commercio 3. Comune e ovviamente 4. Agenzia delle Entrate.
La "liberazione dallo sfruttamento" costa la modica cifra di 1000 euro al mese più ovviamente le tasse sul reddito.
Tra l'altro, nessuno degli articoli che ho letto dice cosa succederà a quel 90% che comprensibilmente non vorrà aderire a questo groviglio di imposizioni.
Bisognerà in qualche modo reprimere la trasgressione. Ma siccome la prostituta irregolare non avrà passato il test dell'ASL e secondo l'etica femminista imperante queste ragazze sono potenzialmente schiave, si sospetterà che é stata costretta a prostituirsi.
Secondo voi allora,
chi si punirà con multe salatissime in quel 90% di casi in cui l'esercizio si svolgerà senza autorizzazioni?
Concentratevi bene perché questa é difficile.