Da frequentatore occasionale della Togliatti, mi permetto di aggiungere qualche riflessione, che spero aiuti a fare chiarezza e permetta al collega di valutare un "ricorso", che sarebbe sicuramente vincente.
I Comuni che cercano di mettere i bastoni fra le ruote all'esercizio della prostituzione per strada di solito lo fanno emanando un'
ordinanza ad hoc o inserendo specifici articoli nel
regolamento di polizia urbana.
Il Comune di BS fece lo stesso, ma uno dei tanti sanzionati fece ricorso (tramite uno studio legale citato nel primo articolo di giornale) e la lunga vicenda si è conclusa con il pronunciamento della Cassazione: il Comune
non ha il potere di limitare un'attività lecita quale è la prostituzione, se non per fare fronte a un'emergenza di carattere "contingibile e urgente". Un'ordinanza sine die o una modifica del regolamento di p.u. sono per loro stessa definizione di natura
permanente e dunque eccedono i poteri conferiti al sindaco. Per questo, un comune del comasco (Lomazzo), usa l'escamotage di emanare un'ordinanza valida per i soli mesi estivi, che io definisco "balneare".
Prostituzione, multa al cliente cancellata: Brescia perde il ricorso e paga
Il Sindaco non può impedire l’attività di prostituzione sulle strade
Il fatto che ci sia questo pronunciamento della Cassazione non significa però che il collega possa non pagare la multa: dato che nessuno ha fatto opposizione al TAR, il regolamento di p.u. è vigente e quindi ci sono solo due possibilità, o si paga, o si contesta il verbale.
Come dovrebbe essere scritto sul retro del verbale, il primo passo è inviare le proprie
memorie scritte o chiedere di
esporle verbalmente al Sindaco (viste le dimensioni di Roma, immagino ci sia un delegato). Questi potrebbe accoglierle formalmente, far decadere i termini (la cosa più probabile, ma mi pare che siano ben 5 anni ... chiederei conferma a
@Francostars) oppure respingerle con una vera e propria
ordinanza-ingiunzione.
Se dovesse accadere l'ultimo scenario, si presenta il proprio
ricorso al giudice di pace (sono una 40ina di euri di contributo unificato, più le spese di preparazione del ricorso, se ci si appoggia a un avvocato), questi fissa un'udienza a cui ci si deve presentare e al 99.9% dispone l'annullamento dell'ordinanza-ingiunzione e mette a carico della controparte le spese.
Che io sappia, solo BS ha tentato di appellare una decisione del GdP e, dopo l'ulteriore sconfitta, di portarla in Cassazione, per vedere di nuovo smontata la sua tesi. Tutti gli altri Comuni prendono atto dell'annullamento del verbale, perchè per 1 che ricorre ce ne sono 99 (o magari 999) che pagano e dunque il giochino è a somma positiva.
Questa è la teoria, la pratica è che il collega era su una vettura
non di sua proprietà, per cui è terrorizzato che gli incartamenti possano arrivare anche al proprietario, in caso di ricorso.
Io sono in una situazione simile alla sua, presi una multa da 150-160 euri (ora non ricordo più l'importo esatto), sentii il legale citato in quell'articolo, il quale mi offrì la consulenza più o meno per lo stesso prezzo e mi disse che le comunicazioni sarebbero dovute arrivare solo al diretto interessato, ma non seppe darmi la certezza assoluta. Visto che sanzione e consulenza legale facevano pari e patta, in quel frangente decisi di pagare. Per una multa di 400 euri, probabilmente ne avrei investiti 150 per fare ricorso, così da avere un "lasciapassare" da mostrare ai vigili le volte successive.
Prese le ovvie difese del punter, mi sento di spezzare un paio di lance in favore del Comune, che non emana queste ordinanze per sport, ma per far vedere che tenta di fare qualcosa per arginare un fenomeno (l'Otr) che non è certamente gradito ai residenti.
Visto con l'occhio di chi è forestiero e quindi è avvezzo ad altri "Migli d'oro":
1. E' vero che a Roma faccia più caldo che a Milano, ma diverse ragazze lungo la Togliatti sono oggettivamente oltre il limite della pubblica decenza. Soprattutto sul lato opposto al parco Teresa di Calcutta, sabato notte ce n'erano diverse che o indossavano un filo interdentale al posto delle mutande o erano davvero nude, sotto al vestito con lo spacco ascellare. C'era una pattuglia della polizia (non la locale) che girava avanti e indietro, ma hanno fatto finta di nulla.
2. Il retrobottega usato da Clara/Carla (e credo da diverse altre) è oggettivamente un immondezzaio di fazzolettini e ci sta che poi i residenti si inca..ino e chiedano ai vigili di intervenire. Dalle nostre parti, ogni ragazza ha un sacchettone della monnezza appeso al guard rail o al palo segnaletico più vicino alla mattonella. Le rumene hanno un senso civico prossimo allo zero ("tanto c'è qualcuno pagato per pulire", mi sono sentito rispondere), ma almeno voi assicuratevi che facciano canestro nel cassone della monnezza più vicino, o provvedete personalmente allo smaltimento.
3. Non sono tante, ma ci sono un po' di mattonelle dove non è possibile fermarsi, se non arrestandosi proprio in mezzo alla corsia di marcia, arrecando così intralcio al traffico. Da punter, si accetta la sosta alla garibaldina del collega che ti sta davanti, ma l'automobilista che è di passaggio per tutt'altri motivi giustamente si inca..a. Se posso dare una dritta, fermatevi dove è lecito farlo, aspettate che il semaforo dietro di voi sia rosso, così avete più o meno un minuto per abbordare la vostra bella di notte, senza beccarvi le strombazzate e gli insulti di quelli dietro
