Lucullo ho avuto modo di leggere altri tuoi interventi e mi sei sempre piaciuto, hai fatto bene a non approfondire la conoscenza di Nadia, non per la ragazza naturalmente, ma saresti entrato in un vortice di sofferenza estrema vedendo l'impossibilità e l'impotenza di poter fare qualcosa di veramente utile per lei. Per esperienza personale ho sofferto tantissimo per una otr e ne porto ancora le cicatrici, questo è stato uno dei motivi per cui non sono intervenuto fino ad ora, mi trovo in un limbo in attesa di lasciare o partecipare, non voglio sentire e ascoltare più le richieste di aiuto diretto e indiretto di alcune ragazze che ho frequentato,il nostro vizietto a volte ci fa dimenticare il vero squallore di questa attività, le persone infime che hanno alle spalle queste ragazze. Mi vergogno di me stesso quando vengo a conoscenza di situazioni estreme in cui tante ragazze nonostante mostrino un sorriso a 32 denti nascondino realtà allucinanti, certo ci sono le eccezioni, ci sono quelle che provano a spennare il pollo di turno, ma credimi non hai idea di quante di loro vanno avanti nel migliore dei casi con antidepressivi, nel peggiore usando stupefacenti. Sono stufo di vedere ragazze che dicono di essere scivolate in bagno, addirittura cadute dalla bicicletta per nascondere i segni di violenze. Nadia sembra, per sua fortuna, di non essere appartenuta a questa categoria di ragazze "al limite". La conoscevo da circa tre anni, una gioia di vivere come tante ragazze della sua età, si faceva chiamare Genny e ha cominciato proprio ad Ischitella vicino all'hotel Patria per spostarsi sulla circumvallazione all'altezza di Bacogas, e ritornare di nuovo nella zona dove aveva iniziato. L'ultima volta l'ho incontrata a fine dicembre, abbiamo preso un aperitivo e discusso di tante cose, sarebbe partita per il suo paese per ritornare poi in Italia il 7 gennaio, il giorno seguente il tragico incidente.Prima di lasciarci mi disse testuali parole:"a settembre smetto di lavorare, sputami in faccia se mi vedrai ancora per strada". Con dispiacere dico che avrei preferito fare quel gesto che saperla morta. Una ragazza a lei molto vicina, mi ha detto che Nadia vive ancora in altre persone, si perché la madre venuta in Italia per il tragico evento, ha dato disposizione ai medici di donare gli organi, un nobile gesto di civiltà e di amore per il prossimo.Mi sono iscritto non per lucrare, semplicemente volevo sentir ancora parlare della persona a cui sono stato affezionato per alcuni anni ci siamo voluti veramente bene, io di sicuro, lei anche (spero). Ho per fortuna una moglie e dei figli che inconsapevolmente mi hanno dato la forza di superare un tormento che mi affliggeva l'anima. Chiudo salutandoti e citando una tua frase:" ragazzi restiamo umani".