@
Marcus: dato che si chiava Eva Dacia maritata in Peugeot, o ha lavorato alla Peugeot e guida una Dacia, oppure il viceversa. Essendo però una rumena un po' rustichella e non una francesina con la puzza sotto il naso, uno dei due scenari è più probabile

Per lo stesso motivo, è assai probabile che i suoi seni siano rifatti
SI RITORNA A FARE DUE PASSI SUL BOULEVARD
Dopo l'ennesimo, quanto inutile, tentativo di andare a fare Vendemmia lungo la promenade, me ne torno a Bergamo con le pive nel sacco. L'UTB è protagonista di memorabili lavori di asfaltatura (sicuramente pagati con le multe comminate ai colleghi), per cui è quasi giocoforza deviare verso il centro di Bergamo. Le tre bariste - Luana, Claudia e Andra - sono appollaiate (e alquanto sfaccendate) all'ingresso del primo distributore sulla destra, dove probabilmente la loro affezionata clientela non sa di doverle cercare. Mi spingo fino alla successiva stazione di servizio (a marchio TE, se non sbaglio) per fare inversione e posso finalmente vedere la famosa Geanina/Giannina/Janina di cui tanto bene mi hanno raccontato. Ha davvero un bel visino e due occhi da cerbiatta, ma le gambe non mi sembrano slanciatissime.
Riattraversato l'UTB, vedo una fanciulla che pare carina nel primo distributore sulla destra (è lì ormai da qualche settimana ma non è strano che ne nessuno ne abbia ancora parlato, dato che i volenterosi che scrivono sono i soliti 2-3), ma tiro comunque diritto, perché prima voglio compiere una vasca completa. Nulla di nuovo (Corina sulla sinistra, la presunta Daniela al successivo semaforo) sino al cartello di Lallio, dove scopro portroppo che della mia nuova amichetta del Q8 non c'è alcuna traccia.
Anche il Grana Padano è abbandonato al suo destino, qualche black attende speranzosa sulla sinistra e in un batter di ciglia sono a Dalmine. Sono fermo al semaoforo dell'Eni e quasi mi innamoro di una moretta che è tanto carina quanto scosciata, con indosso un abitino corto e svolazzante. E' ferma sul lato sinistro (dove c'è un albergo, se non sbaglio) e sta probabilmente aspettando di attraversare la carreggiata. Tento un'inutile quanto disperata inversione di marcia appena possibile, fingo persino di andare a fare benzina al distributore giallo (immaginando che lavori lì con l'ungherese piccolina), ma non la rivedrò più per tutta la serata. Conclusione: non dev'essere un'OTR ma semplicmente un'entraineuse del vicino Kristall, che probabilmente stava recandosi al lavoro.
Tutto regolare al Velodrome (Alina la kebabbina, Nicoletta la kebabbetta e Adriana sono in postazione), al pont de l'autoroute c'è sempre la fanciulla che avevo notato un paio di mesi fa (e la cui coupé è parcheggiata sotto la pensilina del Kebab), mentre la bionda Mirella sembra avere abbandonato la mora Giulia e da venditrice d'auto (Mercedes, per l'esattezza) si è reinventata lampadarista. Chissà se il sodalizio si è incrinato definitivamente o se la rumena ha solo deciso di farsi assegnare una mattonella meno problematica, dopo l'apertura del 525.
Alla rotonda della REA faccio un'intera giravolta su me stesso e, un po' nell'ombra, riesco a vedere la vettura di EVA Peugeot. Quindi aveva ragione l'amico cpl: la fanciulla ha tutt'altro che appeso il perizoma al chiodo e, anzi, lavora a spron battuto! Anche la nuova Ginascore (o Adalgina?), una bionda che occupa il quadrante opposto della rotonda, non è malaccio. Ma tiro ancora diritto e, alla successiva rotonda, trovo la solita mora sulla sinistra (Cristina la finta greca, se non ricordo male) e una biondina con la frangetta sulla destra. Al secondo passaggio, quest'ultima mi lancia anche un provocante bacio, ma ho imparato a diffidare di questi colpi di fulmine e quindi continuo il mio viaggio verso sud.
La scuderia Perletti si è decisamente ridimensionata, perché la potente BMW dei bei tempi è stata rimpiazzata da una più piccola utilitaria rossa. Non so se la nuova pilotessa sia più o meno brava a guidare di Juliette, ma appare decisamente meno carina. Alla mattonella successiva (ingresso dell'Eurospin), la Smart è occupata da una sola delle studentesse, la Michela dalla chioma mora. Voci di corridoio mi riferiscono che Adela si sia addirittura laureata, ricevendo in dono una più potente vettura e forse questo è il motivo per cui stasera non c'è.
Neppure l'albanese Giulia è presente davanti alla Mercedes e quindi quel tratto di strada è deliziato solo dalle due nuove fanciulle che sculettano nello slargo sulla destra (poi scoprirò che quella a mio avviso più carina si chiama Ina e si dichiara nientemeno che brasiliana). La solita OTR con gli occhiali prima del paninaro, due grazione presenze alle sbarre (chissà se una di loro è ancora Nadia, i cui lineamenti non ricordo più!) e poi bisogna già affrontare la variante Ascari che dà accesso all'abitato di Osio Sotto.
La
rumena de Roma Elisa, una moretta abbastanza bassa che stava allo svincolo delle black sino a un paio di settimane fa, si è riposizionata nel parcheggio della Socaf, assieme a un'altra collega. Al TotalErg il solito duo bionda+mora (Alexandra + Alice, ma Amico_C mi corregga se sbaglio

) e infine si arriva al solito Quadrilatero della Topa. Mi erano state segnalate presenze molto interessanti all'edicola (tale Ramona e, probabilmente, la rediviva Viktoria), mentre all'incrocio c'è il solito quartetto degli ultimi tempi: due fanciulle che difficilmente potrebbero essere di mio gradimento sulla sinistra, la ministra Brambilla e una nuova apprendista mora sulla destra. Quest'ultima è minuta, ma ha davvero un bel fisichino e un viso grazioso, per cui il suo nominativo ("fuseauxrosa") finisce sul mio taccuino.
La vasca è quasi finita, ma c'è ancora il tempo di vedere Daniela la Continentale, la bionda Michela al Benaglia, un duo davanti all'Eden (una delle due potrebbe essere l'Irina che mi aveva sfilato un pandoro o un panettone prima dello scorso Natale), una morettina dalla lunga coda nera al Benaglia sud, una nuova custode all'edicola di Santa Teladosia (sa di avere delle belle chiappe, perché le mostra in continuazione alle vetture di passaggio

) e infine un duo alla rimessa di bus (la mora è indubbiamente Adelina, non so se la bionda sia Maria "culetto d'oro" che si è dorata anche i capelli).
Dopo un po' di girovagare, decido che sarà nottata di nuove conoscenze e, alla fine, individuo nella Punteasa di Dalmine e nella moretta del Benaglia sud le ragazze che mi paiono più affidabili per un giro di giostra prolungato. Accostare dalla prima senza macchine che arrivino da Osio o da Dalmine (ed evitare di distruggere il sottoscocca sullo spiazzo dissestato) è quasi più difficile che vedere un allineamento di nove pianeti e un'eclissi di sole simultaneamente, per cui per il momento ci rinuncio (
Maestro cpl, come facevi a fermarti da Alinette le Citroen?). Mi porto allora ad Osio Sotto, dove mi tocca anzitutto pazientare che Michela si assenti, per evitare un pericoloso incidente diplomatico.
Quando finalmente il Benaglia Nord è sguarnito, attendo allo svincolo delle black che non arrivi alcuna macchina, né da Bergamo né da Boltiere, e mi fiondo lungo il boulevard, direzione il capoluogo. Non vado però molto lontano, perché 100 m più avanti sto già svoltando a destra, nello slargo che dà accesso al mini-centro commerciale dove c'è anche il Benaglia. Appena abbasso il finestrino, la morettina si avvicina, mi faccio confermare che disponga di un loft, avvio una brevissima trattativa che si conclude con successo (60) e quindi la invito ad accomodarsi a bordo.
Ci riaffacciamo sullo stradone e, stavolta, prendiamo la direzione opposta, cioè quella che conduce al rondeau du Boltiere. Prima ancora di scambiare i convenevoli di rito, la fanciulla mi sorprende, allacciandosi spontaneamente la cintura di sicurezza: devo averle dato l'impressione di essere un pessimo autista, insomma

Lei, invece, mi dà l'impressione di essere rumena e così è. "Ma di dove sei?", chiedo maggiori lumi. "Vengo da una città vicina a Bucarest ... Più o meno a 200 km ...", sta sul vago. "Non è proprio vicina ...", mi limito a commentare, mentre penso a quali città possano essere lambite da tale circonferenza. Di primo acchito avrei pensato alla solita Pitesti, ma una verifica su Google Maps indica tutt'altre città della Dacia, ognuna delle quali ha dato i natali a numerose OTR che affollano le nostre strade: Craiova, Brasov, Galati oppure Constanta, ruotando con le lancette dell'orologio.