Re: [INFO] - OTR Roma ... Mala tempora currunt
A giudicare da quello che scrivono i giornali nulla è cambiato...
Prostituzione a Roma, nulla è cambiato
di Riccardo Panzetta
Una valanga di multe, controlli a tappeto e innumerevoli arresti. Ma di fatto, a un anno dall'ordinanza Alemanno, l'esercito delle operatrici del sesso continua a passeggiare sulle strade romane Pina è romana, lavora a Tor di Quinto. Ha 70 anni e fa la prostituta. «Ce vorrebbero davvero i fascisti per mandà via 'ste mignotte straniere. Da quando ce stanno loro io non lavoro più». Ma l'ordinanza del sindaco Alemanno non ha liberato le strade dalle lucciole? «Maddeché! Stanno sempre qua, mi hanno rubato tutti i clienti».
Pina vende sesso da cinquant'anni e come tutta la vecchia generazione di prostitute è arrabbiata. Perché le vagonate di rumene, nigeriane e transessuali, che vendono sesso nella capitale, le hanno prosciugato gli incassi. E a far ripartire il suo business non è servita neanche la crociata purificatrice contro donne di vita e clienti, lanciata a settembre 2008 dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno. A poco più di un anno dall'ordinanza, infatti, l'esercito delle operatrici del sesso è di nuovo arruolato e operativo. E passeggia sulle strade romane.
ORDINANZA ALEMANNO, UN ANNO DOPO
Ma cosa è accaduto dallo start up del piano-Alemanno? Il comune di Roma ha mobilitato tutte le forze dell'ordine per monitorare il territorio. Controlli a tappeto, pattugliamenti senza sosta e una caterva di multe dai 200 ai 500 euro: a fine ottobre di quest'anno, dopo 406 giorni dall'entrata in vigore del provvedimento, ne sono state inflitte 8310. Di cui 653 ai clienti (il 14% dei quali è composto da persone non residenti a Roma come studenti, lavoratori pendolari, turisti) e ben 7657 a prostitute, uomini e trans.
La quasi totalità delle persone sanzionate, l'83,9%, è composta da rumene; poi ci sono le brasiliane (4,8%), nigeriane (1,9%), italiane (1,6), bulgare (1,2%) e il restante 6,3% da persone di altri paesi. L'insieme delle operazioni 'no-lucciole' ha fatto scattare 351 denunce, 19 fogli di via, 31 arresti, 120 decreti di esplusione per cittadini non comunitari e 197 accompagnamenti nei Centri di identificazione ed espulsione. E nel breve periodo alcune strade, storicamente affollate di ragazze, come via Salaria e via Tiburtina, sono state ripulite.
Ma la prostituzione ha solo cambiato pelle, si è adattata. Si sono diversificati i luoghi, le modalità, i contatti. Un effetto-dispersione ha distribuito a raggiera sul territorio le lucciole e le ha spinte nell'ombra. Dove la lunga mano della criminalità controlla e dispone senza più limiti. Molte sono emigrate verso il litorale laziale, tra Ardea e Anzio, dove il racket ha preso in affitto villini e appartamenti sul mare, sfitti durante l'inverno, creando di fatto mini quartieri a luci rosse. Altre si sono sparpagliate in ogni angolo della città, rinchiuse in bugigattoli sgangherati con benefici effetti sul business. Perché poter offrire il comfort di un letto, anche lurido e malconcio, permette di aumentare le tariffe fino a 50-60 euro.
Una moltitudine di ragazze cinesi è stata sistemata in fantomatici centri massaggi dove, accanto al relax, si smerciano brandelli di erotismo a prezzi competitivi. Una 'mancia' di 15-20 euro può bastare per deragliare dallo shiatsu a contatti più piccanti. Le più disinvolte sono state naturalizzate in lap-dancer a ore, in riservati e accoglienti nightclub. Una mezz'ora di intrattenimento si compra a 150 euro all inclusive: striptease e rapporto.
DALLA STRADA AL NIGHT CLUB
A dicembre 2008 chiude un nightclub di via Ostiense, dove era possibile ottenere prestazioni hard pagando col bancomat. A gennaio i carabinieri scoprono una casa di appuntamenti a Trastevere gestita da una signora cinese di mezza età, improvvisatasi maitresse per sfruttare alcune più giovani connazionali. Pochi giorni dopo viene scoperta un'altra casa 'made in China' a Monteverde.
A marzo, a un semestre dalla sua approvazione, l'ordinanza aveva già perso la sua spinta propulsiva, al punto tale che alcuni agenti della polizia provinciale vegono arrestati, nella zona periferica di Malagrotta, perché barattavano le multe con prestazioni sessuali gratuite. Il 24 giugno scorso un blitz dei carabinieri scopre un locale notturno alla stazione Termini. Alla fine di luglio, nel quartiere Prenestino, vengono messi i sigilli a un altro centro massaggi cinese. Mentre il 20 agosto chiude l'ennesimo nightclub, questa volta in Via Veneto.