Re: [INFO] OTR TRANS A ROMA
Piccolino ha scritto:
Poi o le guidavo la mano più in basso o alzavo un pò il bacino per farle andare più sotto e la loro voce diventava più aggressiva e ... come dire ... ricca di richieste (volevano capire quanto avrebbero potuto osare).
Passami la curiosità, questo:
volevano capire quanto avrebbero potuto osare
mi fà pensare, e ti chiedo conferma, che le trans in questione si eccitavano al pensiero di essere attive.
Questo discorso corre il rischio di generalizzare l'insieme delle singole persone in un unica categoria.
Ti confesso che "completamente passive" ne ho incontrate poche: una era una trans abbastanza nota 15 anni fa in una traversa in zona Via Cavour (mi sembra Via Baccina, qualcuno ricorda di chi sto parlando?). Gran bella femmina: mi fece godere in pochissimi minuti con il suo fantastico culetto. Chissà che fine ha fatto.
Tutte le altre posso dividersi in due categorie: quelle a cui andava di scopare e quelle a cui non andava e lo facevano perchè stavano lavorando (stile impiegato allo sportello il 24 dicembre alle 16.00).
Non sempre erano felici delle mie richieste.
Per cui le mie parole vanno prese per tutte le volte che sono state contente della mia trans-passività
Spesso mi fermo da quelle che mostrano chiari segni di voglie attive: sono quelle che già conosco (grazie al ...) o quelle che tendono ad accarezzarsi il pacco quando mi fermo (se non che hanno l'attributo in esposizione).
Quando non sono sicuro chiedo sempre se sono più attive o passive.
Spesso la loro risposta corrisponde alla verità, altre volte è solo accalappiamento di un cliente pagante.
In genere (a me) questi episodi accadono a fine serata, quando ormai hanno lavorato abbastanza e non si sono ancora svuotate.
Solo quando avevo 22 anni c'era una Trans di Caracalla a cui si addrizzava mentre mi parlava.
Visto che ci sono, ti racconto alcuni episodi "notevoli"
Sono gli episodi che io ricordo per farti capire le mie parole.
Spero che la lettura possa divertirvi un pò
Vado in ordine sparso
Capodanno 1993 o 1994. Ore 6 rientro dalla festa, sotto piramide faccio il solito giretto (allora piramide pullulava) e carico due trans per darle un passaggio in direzione Acilia.
In macchina un pò parlano tra loro, un pò parlano con me con aria svogliata di circostanza.
Ogni tanto mi voltavo dietro per vedere cosa combinasse quella nel sedile posteriore (avevo una A112, distanze ravvicinate e grande visuale tra i sedili).
Non so come è andata, ma lei ha iniziato ad allargare le gambe per mostrarmi il puparuolo. Io cercavo di guardare il più possibile, aiutandomi anche con lo specchietto retrovisore. Visto il mio interesse, disse quacosa con tono stupito alla sua amica sul sedile passeggero che accarezzava il mio pupetto moscio. Sentendo l'amica, prese la mia mano e lo mise sul suo pacco e in quel momento iniziò ad indurirsi anche il mio. Da li vocine di stupore e meraviglia (ed anche un pò di presa in giro) per questa mia ... tendenza . Mi portarono in camera e ci fu un incontro a 3 che ancora ricordo con estremo piacere. Sottolineo che quello fu l'unico incontro a 3 soddisfacente della mia carriera trans .
Tra il 2001 e il 2003 (ricordo un particolare personale di quel periodo). Caricai una un pò bruttina, ma evidentemente cazzuta, in zona Foro Italico. Arrivati a casa sua (two bridges ovviamente) iniziammo questa scopatina tiepida, con lei che si faceva leccare mentre armeggia con il DVD. Lei sembrava annoiata quando ebbi l'idea (in realtà corsi un pò di rischio, ma era quella la mia fantasia in quel periodo) di prendere la sua mano e mimare il gesto di uno schiaffetto mentre le facevo gli occhi dolci. In quel momento si è come accesa, cambiando il suo entusiasmo, ed ha cominciato a scopare con foga e voglia tant'è che il "trattamento" me lo ha riservato anche per le volte successive.
Un'altra volta caricai una trans agli archi di Piramide per portarla a casa. Durante il tragitto non ha detto nulla finchè, visto che continuavo a mordicchiarmi le labbra, a poche centinaia di metri da casa sua mi disse "quando arriviamo mi fai un bocchino" con un tono di estrema sicurezza, come se già sapesse che io avrei accettato.
Un'altra volta caricai una trans che continuava ad insistere sul mio pisellino bello duro. Non mi dispiaceva, ma avevo deciso di essere passivo e quello volevo.
Le dissi che volevo essere passivo e lei mi chiese "ma lo ciucci?" ed io "certo". Lei: "vabbè, in culo non lo prendi ..." ed io "certo che lo prendo, è quello che voglio". In quel momento anche lei ha cambiato atteggiamento continuando a domandarmi come mi piaceva, quanto ne prendevo ecc. ecc. per poi "godersi" il mio incontro.
Un'altra trans, stavolta all'Agip difronte ai Carabinieri di Tor di Quinto, mi portò a casa sua, mi scopò come fosse lei la cliente e alla fine mi disse "vorrei che tutte le sere finissero così, con un bel ragazzo che mi faccia godere come te" (in realtà non sono bellissimo, ma conoscendomi mi apprezzano in molte).
Per non parlare di quelle (ne ricordo almeno 6) con cui ho avuto delle frequentazioni lunghe e sempre gradite.
Con tre di loro erano frequentazioni senza rose. Passavo, mi riconoscevano, mi davano un orario, e le portavo a casa dove passavamo più di un'ora di sesso (bei tempi).
Con una delle ultime "abitudinarie" ebbi un confronto sul tema "taglio del pisello".
Lei mi diceva che era tentata dall'operazione e mi chiedeva cosa ne pensassi io.
Ci stavo abbastanza in confidenza ed essendo un tipo schietto la psicanalizzai un pochino. Mi disse che a lei sarebbe piaciuto moltissimo essere donna completa, ma le piaceva anche usare il pisello per cui era indecisa.
Parlammo un pò e convenì sul fatto che:
1. nel suo lavoro il pisello era fondamentale, senza non avrebbe più guadagnato così. Se avesse voluto fare ZAC avrebbe dovuto progettare una nuova vita ed essere sicura di poterla realizzare. Dopo l'esplicitazione di questi suoi pensieri, era un pò meno entusiasta dell'idea della figa artificiale.
2. lei si sente donna (col pisello) ma più che donna si sente Trans. Sarebbe stata la stessa cosa con la figa?
Per cui ho capito maggiormente che molte di loro non riescono a completare la trasformazione proprio perchè l'essere donna comporterebbe forti rinunce alla loro personalità.
Credo che sia difficile categorizzare il genere Trans con una identificazione negi scopi e nei comportamenti.
Moderatore, le teniamo questi miei appunti di esperienze o dici che sono un pò troppo fuori tema?
