Come promesso, vi aggiorno.
Purtroppo (o per fortuna?) con la rumena incontrata al supermercato non è andata come speravo: ho chiuso ogni contatto (anche in maniera piuttosto brusca a dire il vero) perché il suo comportamento mi ha messo addosso parecchi dubbi sulle sue reali intenzioni.
Vi racconto.
Stamattina ci saremmo dovuti vedere a casa sua. Negli ultimi giorni era stata abbastanza esplicita: prenditi mezza giornata libera perché ho voglia di scopare come se non ci fosse un domani. Come un fesso ho spostato gli impegni di lavoro e ieri sera le chiedo per che ora ci saremmo visti. Non ha risposto fino a stamattina, dicendomi che dopo le 9:30 andava bene qualsiasi orario.
Percorro i 40 km che mi separano da casa sua e alle 9:31 parcheggio a circa 200 metri da dove abita, le scrivo che sono arrivato ma non risponde. La chiamo, niente.
Alle 9:45 mi chiama lei dicendomi che era dovuta uscire per una commissione urgente e che stava arrivando dove avevo parcheggiato. Mi dice che vuole offrirmi la colazione prima di andare a casa. Io rifiuto dicendole che avevo già mangiato.
Dopo 2 minuti arriva dove ero parcheggiato e inizia ad insistere chiedendomi di accompagnarla al bar a fare colazione. Le dico chiaramente che non mi faccio vedere in un bar di mattina in compagnia di una donna, forse sarà pranoia la mia, ma proprio non riuscivo a capire tutta questa necessità di dover andare insieme in un bar.
"Ma dai che sarà mai, ci prendiamo un caffè!"
(Porco ***, impreco tra me e me, ma ci sei o ci fai?) Ribadisco il mio no e le dico che l'avrei aspettata dove stavo.
"Ma io faccio colazione solo al bar (nome del bar) che sta a 5 km..."
(Altra bestemmia tra me e me, sei davvero una stronza, prima mi dici di venire dopo le 9:30 e adesso se non fai sta cazzo di fottuta colazione non ti fai scopare? Mi hai pianto miseria fino a due giorni fa dicendo che a momenti non hai i soldi per la luce, però cornetto e cappuccino al bar tutte le mattine sono irrinunciabili!).
Inizio a spazientirmi, rifiuto ancora e lei mi fa: fino a che ora puoi restare?
E io: fino alle 11, 11:30...
E lei: ma è troppo poco tempo, non riusciamo a fare niente, mi sa che per oggi salta, io ci metto mezz'ora per andare e venire dal bar, già sono quasi le 10, se alle 11 devi andare via non abbiamo manco mezz'ora!
E io: guarda che sei stata tu che mi hai detto di venire alle 9:30, adesso esce fuori che non avevi fatto colazione e se non la fai prendi fuoco, comunque non fa niente, sarà per la prossima volta (avevo già deciso di eliminarla dalla mia vita).
A quel punto lei inizia a dire che sarà difficile vedersi a casa sua, perché la settimana prossima arriva sua madre a vivere con lei: e qui mi rendo conto dell'enorme mole di cazzate che mi ha sempre raccontato, perché nei giorni precedenti mi aveva detto che a breve avrebbe ospitato un'amica che aveva bisogno di un tetto. Un'amica, non la madre. Aggiunge poi che sarebbe meglio organizzarsi trovando qualche hotel nelle vicinanze (si come no, aspetta e spera stronza!).
Le faccio capire che ho fretta di andare e prima di salutarmi mi fa "certo, potrei rinunciare alla colazione e andare subito a casa e saltarti addosso".
Io replico: "ok, per me va bene".
Lei fa finta di non sentire e se ne va, salutandomi.
Due minuti dopo che me ne sono andato le ho scritto di non farsi più sentire. Lei ha affidato la risposta a un vocale che mi ha ancora di più sorpreso in negativo. Con voce calma, fredda e controllata mi ha detto "ok ci abbiamo provato e non è andata, tante cose, ciao".
Che dire, il tipico comportamento di chi perde la testa per una persona, non c'è che dire.
In realtà in ogni storia in cui c'è di mezzo una rumena, la costante imprescindibile è sempre la menzogna.
False, manipolatrici, bugiarde per genetica, calcolatrici, alla perenne ricerca del pollo da spennare.
Tu mi racconti che anni fa eri rimasta folgorata da me e per tutto questo tempo non hai fatto un cazzo per cercarmi, salvo poi cadere ai miei piedi dopo esserci rivisti per puro caso al supermercato?
Ma tu sei una troia, ecco cosa sei.
Sei una troia che ha cercato, invano, di assicurarsi uno sponsor per continuare a farsi i cazzi suoi.
Ah, piccolo particolare: sapete perché si lasciò col mio amico? Perché lui voleva andare a convivere e lei in cambio gli chiese una piccola cessione di quote della sua impresa. Il mio amico rifiutò e lei lo mandò a fanculo...