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Wellcum atto II 2022: la caduta di Reed
Come promesso, mi accingo a descrivere la mia ultima incursione al Wellcum. Il titolo della rece, purtroppo, riassume bene quella che è stata la mia peggior avventura negli FKK degli ultimi anni.
Arrivo presto, intorno alle 11:30 e come di consueto, mangio qualcosa al volo e mi fiondo in area relax. Dopo i tanti km passati alla guida per raggiungere il tempio della patata d'oltralpe, ho sempre bisogno di un po' di riposo. Ricaricate le batterie, mi sposto in zona di caccia dove faccio la conoscenza di alcune ragazze: Sasha, una moretta dai modi gentili che si ferma a parlare con me e che avrei anche portato in camera ma non volevo bruciarmi tutte le possibilità subito. Jasmine, ragazza dal fisico importante, occhi chiari e capelli lunghi biondo-castani, non esattamente il mio tipo e infine Marina, una ragazza mora con capelli lunghi fino alle spalle e una voce dal timbro quasi maschile forse segnata da eccesso di fumo; declino l'invito di lei che mi verrà più volte ripetuto nell'arco della giornata.
Le ore passano velocemente e anche se non è giornata di total naked, il veder sfilare queste belle ragazze molto poco vestite a pochi centimetri dal naso è sempre uno spettacolo piacevole. Il locale non sarà mai affollato e le ragazze lavorano ma non come vorrebbero, almeno così mi ha confessato una di loro che non si è presentata.
Presenti Kelly, impegnata in più riprese con duetti; Sara (ex Andiamo), bionda, magra occhio azzurro assassino che stava sempre sui divanetti situati verso l'ingresso dello spogliatoio ragazze e Anka (ex Marina).
Mi viene proposto ancora una volta il famoso pompino tropicale (qualcuno l'ha provato?) ma rifiuto, se non me lo spiegano.
L'orologio interno mi avvisa che è arrivato il momento di salire nelle stanze del piano superiore. Il mio obiettivo numero 1 era una ragazza con i capelli castani lisci non molto lunghi che, a differenza delle altre sedeva come mamma l'ha fatta all'ingresso del salone insieme ad un'amica dotata di trecce sulla falsariga di Pippi Calzelunghe ma di lei vi parlerò più avanti.
Vedendo il mio punto strategico di osservazione occupato, mi siedo dal lato opposto al bar e dopo qualche tempo arriva una bella ragazza mora dai capelli lunghi lisci, fisico snello con davanzale ottimo per i miei gusti e mi si siede in braccio. il suo nome è Briana. Interrogo l'hard disk interno ma non mi fornisce indicazioni utili. La ragazza è molto garbata, non insiste per andare in camera, pertanto decido io di aprire le danze.
Anche senza tacchi e biancheria Briana ha un certo fascino. Iniziamo il rito dell'accoppiamento con un BJ coperto chiesto da me e qui cominciano le note dolenti: il tronchetto della felicità non ne vuole sapere di collaborare, rifiuta qualsiasi stimolo o manipolazione. Lei toglie il rivestimento e si prodiga in un BJ scoperto. La sortita sembra aver effetto ma al momento cruciale dell'entrata in galleria si verifica di nuovo una perdita di pressione su tutta la linea. Concludo tristemente con una manovella adolescenziale, eseguita da lei mentre io incredulo, nella mia mente cercavo di capire i motivi di una simile défaillance.
Scendiamo la scalinata, pago l'obolo e non ricevo nemmeno il bacetto finale di commiato. Che tristezza!
Ho ancora tempo a disposizione. "Devo assolutamente riprendermi", penso e per farlo mi muovo lungo due direttive: il doping e la gita al cinema, anche perché la musica in sala mi aveva un po' annoiato.
Come doping avevo con me un'integratore a base di creatina che di solito fornisce un tantino di energia supplementare. Al cinema davano un film con un noto attore italiano, abbastanza datato ma in compenso c'era una coppia che stava eseguendo uno spettacolo dal vivo con contorno di frasi in inglese e gemiti degni dei miglior porno targati USA.
Provo a mangiare una cosa leggera al ristorante e mentre rientro dallo spogliatoio in sala dopo verifica del cellulare, mi blocca con una mano la "ragazza dei miei sogni". Conosco così Adelina. Lei incarna tutti i miei canoni estetici in fatto di bellezza femminile. Alta 170 cm circa, capelli lisci di color castano, visetto dolce senza labbroni gonfiati e protesi siliconiche, non ne ha bisogno. Rompiamo il ghiaccio con due battute e lei mi infila una mano sotto l'accappatoio accarezzandomi i pettorali (o almeno quello che ne rimane). Io le cingo un fianco con la mano destra ma non voglio perdere tanto tempo in convenevoli, quindi saliamo le scale per il secondo round. Rimango un attimo rapito dal fisico di questa deliziosa fanciulla coricata al mio fianco. Si inizia con un BJ delicato ma ancora una volta il mio amichetto fa i capricci e si rifiuta di collaborare. Allora cambio strategia: mi alzo in piedi mentre lei seduta continua un delicato lavoro di bocca. Finalmente si odono segnali di vita e prima che il signorino cambi idea, lo rivesto e inizia una sessione di doggystyle. Sfortunatamente, sul più bello mentre mi stavo godendo la vista spettacolare di lei a 90°, si verifica di nuovo una perdita di pressione nel circuito, inspiegabile. Lì per lì avrei voluto volatilizzarmi. Lei molto carina prende un po' di olio e tenta le classiche manovre di rianimazione ma non c'è stato verso di riportare la sessione sulla via maestra. Stizzito e parecchio inc...arrabbiato le chiedo di fermarsi. Parafrasando il gergo militare, la battaglia oramai è persa, conviene ritirare le truppe. Scendiamo, pago il dovuto e mi dirigo a capo chino verso la sala dove cominciavano a calare le prime ombre della sera.
Me ne sto in disparte seduto e scuro in volto. Giornata pessima sotto ogni punto di vista. Soldi e tempo buttati pur avendo incrociato due magnifiche ragazze almeno per quelli che sono i miei canoni estetici. Non cerco prestazioni assolute ma sono attratto in genere dalla bellezza e dai modi gentili delle mie fidanzate di giornata.
Ora occorre capire le ragioni di questa clamorosa disfatta che credo sia dovuta in parte allo stress accumulato in questi ultimi anni per cause varie e perdonatemi, ho voluto condividerla; una specie di outing in salsa puttanesca.
Ad maiora semper!
R.R.
Come promesso, mi accingo a descrivere la mia ultima incursione al Wellcum. Il titolo della rece, purtroppo, riassume bene quella che è stata la mia peggior avventura negli FKK degli ultimi anni.
Arrivo presto, intorno alle 11:30 e come di consueto, mangio qualcosa al volo e mi fiondo in area relax. Dopo i tanti km passati alla guida per raggiungere il tempio della patata d'oltralpe, ho sempre bisogno di un po' di riposo. Ricaricate le batterie, mi sposto in zona di caccia dove faccio la conoscenza di alcune ragazze: Sasha, una moretta dai modi gentili che si ferma a parlare con me e che avrei anche portato in camera ma non volevo bruciarmi tutte le possibilità subito. Jasmine, ragazza dal fisico importante, occhi chiari e capelli lunghi biondo-castani, non esattamente il mio tipo e infine Marina, una ragazza mora con capelli lunghi fino alle spalle e una voce dal timbro quasi maschile forse segnata da eccesso di fumo; declino l'invito di lei che mi verrà più volte ripetuto nell'arco della giornata.
Le ore passano velocemente e anche se non è giornata di total naked, il veder sfilare queste belle ragazze molto poco vestite a pochi centimetri dal naso è sempre uno spettacolo piacevole. Il locale non sarà mai affollato e le ragazze lavorano ma non come vorrebbero, almeno così mi ha confessato una di loro che non si è presentata.
Presenti Kelly, impegnata in più riprese con duetti; Sara (ex Andiamo), bionda, magra occhio azzurro assassino che stava sempre sui divanetti situati verso l'ingresso dello spogliatoio ragazze e Anka (ex Marina).
Mi viene proposto ancora una volta il famoso pompino tropicale (qualcuno l'ha provato?) ma rifiuto, se non me lo spiegano.
L'orologio interno mi avvisa che è arrivato il momento di salire nelle stanze del piano superiore. Il mio obiettivo numero 1 era una ragazza con i capelli castani lisci non molto lunghi che, a differenza delle altre sedeva come mamma l'ha fatta all'ingresso del salone insieme ad un'amica dotata di trecce sulla falsariga di Pippi Calzelunghe ma di lei vi parlerò più avanti.
Vedendo il mio punto strategico di osservazione occupato, mi siedo dal lato opposto al bar e dopo qualche tempo arriva una bella ragazza mora dai capelli lunghi lisci, fisico snello con davanzale ottimo per i miei gusti e mi si siede in braccio. il suo nome è Briana. Interrogo l'hard disk interno ma non mi fornisce indicazioni utili. La ragazza è molto garbata, non insiste per andare in camera, pertanto decido io di aprire le danze.
Anche senza tacchi e biancheria Briana ha un certo fascino. Iniziamo il rito dell'accoppiamento con un BJ coperto chiesto da me e qui cominciano le note dolenti: il tronchetto della felicità non ne vuole sapere di collaborare, rifiuta qualsiasi stimolo o manipolazione. Lei toglie il rivestimento e si prodiga in un BJ scoperto. La sortita sembra aver effetto ma al momento cruciale dell'entrata in galleria si verifica di nuovo una perdita di pressione su tutta la linea. Concludo tristemente con una manovella adolescenziale, eseguita da lei mentre io incredulo, nella mia mente cercavo di capire i motivi di una simile défaillance.
Scendiamo la scalinata, pago l'obolo e non ricevo nemmeno il bacetto finale di commiato. Che tristezza!
Ho ancora tempo a disposizione. "Devo assolutamente riprendermi", penso e per farlo mi muovo lungo due direttive: il doping e la gita al cinema, anche perché la musica in sala mi aveva un po' annoiato.
Come doping avevo con me un'integratore a base di creatina che di solito fornisce un tantino di energia supplementare. Al cinema davano un film con un noto attore italiano, abbastanza datato ma in compenso c'era una coppia che stava eseguendo uno spettacolo dal vivo con contorno di frasi in inglese e gemiti degni dei miglior porno targati USA.
Provo a mangiare una cosa leggera al ristorante e mentre rientro dallo spogliatoio in sala dopo verifica del cellulare, mi blocca con una mano la "ragazza dei miei sogni". Conosco così Adelina. Lei incarna tutti i miei canoni estetici in fatto di bellezza femminile. Alta 170 cm circa, capelli lisci di color castano, visetto dolce senza labbroni gonfiati e protesi siliconiche, non ne ha bisogno. Rompiamo il ghiaccio con due battute e lei mi infila una mano sotto l'accappatoio accarezzandomi i pettorali (o almeno quello che ne rimane). Io le cingo un fianco con la mano destra ma non voglio perdere tanto tempo in convenevoli, quindi saliamo le scale per il secondo round. Rimango un attimo rapito dal fisico di questa deliziosa fanciulla coricata al mio fianco. Si inizia con un BJ delicato ma ancora una volta il mio amichetto fa i capricci e si rifiuta di collaborare. Allora cambio strategia: mi alzo in piedi mentre lei seduta continua un delicato lavoro di bocca. Finalmente si odono segnali di vita e prima che il signorino cambi idea, lo rivesto e inizia una sessione di doggystyle. Sfortunatamente, sul più bello mentre mi stavo godendo la vista spettacolare di lei a 90°, si verifica di nuovo una perdita di pressione nel circuito, inspiegabile. Lì per lì avrei voluto volatilizzarmi. Lei molto carina prende un po' di olio e tenta le classiche manovre di rianimazione ma non c'è stato verso di riportare la sessione sulla via maestra. Stizzito e parecchio inc...arrabbiato le chiedo di fermarsi. Parafrasando il gergo militare, la battaglia oramai è persa, conviene ritirare le truppe. Scendiamo, pago il dovuto e mi dirigo a capo chino verso la sala dove cominciavano a calare le prime ombre della sera.
Me ne sto in disparte seduto e scuro in volto. Giornata pessima sotto ogni punto di vista. Soldi e tempo buttati pur avendo incrociato due magnifiche ragazze almeno per quelli che sono i miei canoni estetici. Non cerco prestazioni assolute ma sono attratto in genere dalla bellezza e dai modi gentili delle mie fidanzate di giornata.
Ora occorre capire le ragioni di questa clamorosa disfatta che credo sia dovuta in parte allo stress accumulato in questi ultimi anni per cause varie e perdonatemi, ho voluto condividerla; una specie di outing in salsa puttanesca.
Ad maiora semper!
R.R.