WELLCUM MERCOLEDI’ 11/9/2019
Arrivo alle 16 in solitaria. Il mio amico Valentino mi raggiungerà solo attorno alle 20. Svestizione, vestizione e si entra in arena non prima di un pit-stop pipì. Noto subito un buon numero di donzelle a fronte di uno scarso numero di orsetti. Perfetto. Atmosfera vivibilissima come piace a me. Bicchiere tattico di acqua in quello di vetro da tè e si esce a fumare una sigaretta. Un timidissimo sole mi bacia, senza richieste di extra. Rade nubi si scontrano contro la vetta della montagna e un cinese è intento a fare addominali sulla sdraio con lo schienale tirato su. Tutta quella tranquillità e pace, ma sopratutto il cinese, concilia un’altra sigaretta.
Terminato il workout del cinese esce SERENA. Notevole. Si siede accanto a me per due chiacchiere di numero, ma non scatta niente e la congedo. Rientro e il posto a sedere non manca. Mi siedo nei divanetti zona SARA, nella speranza si palesasse a breve. Con mio sommo dispiacere quella sera l’arena non vedrà la sua presenza.
Si palesa IOANA. Bella, molto bella. Un visetto dolcissimo reso ancora più bello dal suo sorriso. Fisico spettacolare. Affabile e solare nei modi mi convince a salire nonostante mi sia precluso il bacio. Ci spogliamo e noto subito un bel seno naturale, dalle dimensioni e consistenza perfette. Mi sta perfettamente in una mano. Anche il lato b è degno di nota, ma mi ha colpito di più il seno.
La prestazione purtroppo è insufficiente. Poca passione e fastidiosa mano per controllare che il preservativo non si sfili ,dice lei. Per controllare la penetrazione, dico io. BBJ discreto. Riesco a venire solo perché la metto a pecos in modo da vedere una tetta che si muove al mio ritmo. Mentre vengo estrae il mio arnese dalla sua vagina. In pratica vengo per metà con l’uccello dentro di lei, e l’altra metà con l’uccello di fuori. Prestazione a metà tra un missile e un legno. Peccato perché la ragazza è bellissima. Di quella stanza salvo solo il pompino, le tette e l’atteggiamento solare e scherzoso mantenuto tutto il tempo. Non ripeterò. Danno: 70 euro.
Se penso a cosa ho ottenuto con la stessa cifra da SARA, TEA, CLAUDIA, MARTA, DANA, KATARINA, ADA, ALICIA…. Meglio che non ci pensi.
Nelle tre ore successive rimbalzo un’innumerevole quantità di ragazze che proprio non mi convincono. La tattica è semplice. Prendo esempio da Leonida nella battaglia delle Termopili. Mi imbuco in un angolino in modo da incanalare le orde Dacie. In uno spazio ristretto il loro grande numero non conta un cazzo e posso affrontarle con la mia superiore abilità in scuse e temporeggiamento. Cinque proposte di threesome si infrangono contro il mio scudo Spartano. E’ un bagno di sangue. La battaglia dei threesome è mia. Ora si combatte corpo a corpo e nell’ordine cadono ANELISE per tre volte, LORI, la gentilissima BELLA, JASMIN, MILA, non mi ricordo, non mi ricordo e non mi ricordo. Stremato, sanguinante, a corto di espedienti e con la convinzione di avere la vittoria in pugno il mio scudo viene polverizzato dall’attacco di KATARINA. Capitolo. Dolce come il miele nell’approccio, passionale e frizzante in camera. FK concesso spontaneamente senza richiesta. Camera molto positiva e fisica. Avere quel culetto tra le mani fa bollire il sangue. Dopo l’amplesso mi chiede se posso massaggiarle la schiena dolorante. Probabilmente un colpo d’aria. Acconsento. Tra massaggio e chiacchere il tempo vola e sforiamo di brutto la mezz’ora. Nessuna richiesta di denaro extra per il tempo in più trascorso. Danno: 70 euro.
Avevo una mezza intenzione di stanziare CRISTINA, ma non mi convince il viso. La stanzerà Valentino, arrivato finalmente, rimanendone estremamente soddisfatto.
Ci dirigiamo al ristorante a mangiare un boccone. Non avevo molta fame. Ho mangiato solo un po’ di pasta e delle patate al forno. Senza infamia e senza lode. La carne mi sembrava un po’ stopposa. Dopo il pasto andiamo ad idratarci ai dispenser. Conosciamo TEA ed ANASTASIA. A dire il vero con TEA avevo già parlato mesi fa, e già allora mi colpii. Non la stanzai solo perché avevo la pistola scarica. Il modo in cui la descrissi colpii anche Valentino e nei successivi mesi cercai di combinare un incontro tra i due, ma con scarso successo. Conoscendo i suoi gusti sicuramente si sarebbe trovato bene. Finalmente ci siamo penso. Quattro risate e cinque chiacchere. Mi propongono le solite cose: carote in culo, cetrioli in culo, fisting con un dito poi due poi tre poi tutto il pugno ( praticamente un power fisting ), strapon ecc. Valentino contribuisce ad aizzarmele contro. Tanto il culo è il mio, mica il suo. Si scherza ovviamente.
Dico chiaro e tondo a Valentino che aveva 3 secondi per portare in stanza TEA, altrimenti lo avrei fatto io. Bofonchia qualcosa dicendo che doveva recuperare ancora dalla camera con CRISTINA. Da buon amico comprensivo quale sono comincio il conto alla rovescia da 10 invece che da 3. Arrivo a zero e non si decide. Porgo la mano a TEA, la prende e si sale tra le maledizioni di Valentino. Mi farò perdonare presentandogli DANA più tardi.
Come con SARA il mese scorso, anche con TEA per quanto mi sforzi non saprei proprio trovare parole all’altezza per descriverla, ma farò del mio meglio.
Ho fatto una mezz’ora ‘esplorativa’ nella quale ci siamo annusati e studiati a vicenda. Ragazza di un altro pianeta, dotata di una carica sessuale fuori dal comune. Va capita e conquistata. Con lei si vive istante per istante, passionale con la P maiuscola. Sa quando e come prendere l’iniziativa. Non si tira indietro, non cede, ma anzi ti incita a dare di più. Vengo. Sono stordito, sudato marcio, stupito, ancora eccitato ed appagato. Danno : 70 euro.
Una strana irrequietezza mi assale.
Rientro in arena. Non riesco a scrollarmi di dosso la mezz’ora con TEA, sono ancora impregnato del suo sesso. Esco a prendere aria più volte e a raffreddare i bollenti spiriti, ma non si raffredda una beneamata mazza di niente. La osservo più volte da lontano sorridere e scherzare con le sue amiche e più la osservo più la desidero. Non ho ancora recuperato del tutto e sono ancora stremato nonostante sia passata già un’ora. Fanculo penso. Ragazze cosi sono più uniche che rare. Vado da lei chiedendole se voleva salire per un’ora. Un’ora è troppa e non riuscirei a darti il massimo perché è tardi e sono stanca. Non voglio farti buttare via soldi. Ti offro mezzora mi dice. Apprezzo la correttezza, ma voglio un’ora per fare le cose con calma e bene. Non te ne pentirai le dico. Mi invita ad essere più persuasivo, a corteggiarla. Le sussurro all’orecchio di concedermi fiducia, ma non riesco a schiodarla. Accetto la mezz’ora. Tanto poi faremo un’ora le dico. Sei troppo sicuro di te ribadisce lei. Vedrai ribatto. Si sale. Si comincia scambiando qualche parola tra una doccia e l’altra. Intelligente e una personalità forte. Non le manda a dire. Schietta come mai nessuna. Dice quello che pensa senza paura e senza filtri, ma sempre in modo educato e mai volgare. Ci istighiamo e punzecchiamo creando l’atmosfera perfetta. I preliminari sono lunghi, intensi e reciproci. Il sesso è perfetto ed intenso come l’energia sprigionata da una supernova. Lei è perfetta. Sono morto e rinato tra le sue braccia nel tempo di un’ora. Danno 140 euro.
All’1,35 levo le tende e mi metto in viaggio verso casa sperando che la salita di ottobre arrivi presto e carica di emozioni come lo è stata quella di settembre.