FKK WELLCUM – MARZO 2020 – RECENSIONE DI IMMENSO
"L'eterno presente"
Non scomodo Kierkegaard per la locuzione, ma la prendo da uno speaker che ascoltavo alla radio sulla via del rientro nel mentre discutevo con gli amici sulla giornata trascorsa ad Arnoldstein; era di sottofondo e passava inascoltata, quando in un momento di silenzio collettivo sono passate queste parole.
“Questo ci starebbe proprio bene come titolo” ho pensato, dato che interpretava perfettamente il mio pensiero complessivo su salita e momento storico “ed è sempre meglio de "L'Amore ai tempi del corona" (che avrei usato parafrasando scherzosamente l’omonimo libro di Marquez, n.d.R.)”.
Viaggio in autostrada pressoché deserta sotto un cielo nuvoloso che lasciava qualche spiraglio al sole sovrastante, sole che purtroppo non avrà mai modo di uscire durante tutta la giornata.
Nessun controllo al confine, di nessun tipo.
L’arrivo è sul presto, dunque, e c’è la gentile Mihaela – come mi ha detto Cristiano, che invece avrebbe tardato – per espletare le operazioni. La promo a 59 euro è interessante, così come il prezzo per il pernottamento di cui non avremmo usufruito, purtroppo, dovendo rientrare in giornata.
L’ingresso in sala vede pochi avventori ed una decina di ragazze, numero che crescerà nel corso della giornata sino a superare la 50ina, un numero pari di clienti, mi è stato riferito, almeno fino all’immediato dopocena.
Line up media a primo impatto, per poi crescere di qualità nel corso della giornata.
Dei volti noti riconosco solo Emma/Cayenne, intenta a conversare con due avventori.
Normalmente avrei lanciato uno sguardo e cenno di saluto, ma un mio amico ha riconosciuto uno dei due che erano con lei, e così ci siamo avvicinati; solo poi lo ricorderò anch'io…saranno passati secoli dai giri a Sezana e in Slovenia che rimembriamo assieme…punter di livello. Parliamo un po’ mentre l’altro sale con Emma. Ovviamente una parte delle nostre parole - cosa che varrà anche per i social con le ragazze - sono assorbite dai riferimenti all'attualità ovvero “dall’emergenza covid-19” ma la visione del fenomeno ci trova tutti concordi.
Non a caso siamo tutti lì.
Arriva Anisia, bel capello sciolto e carnagione chiara, e capiamo che è il momento di congedarlo, mentre noi ci facciamo un giro in area relax.
Idromassaggio e sauna leggera, doccia e via a pranzo.
Dolci, affettati, uova e wurstel, ma opto per l’ottimo pollo impanato e della verdura.
Buffet ben presentato e variegato, direi, che integrerei con un primo piatto più consistente.
Esco giusto per provare i nuovi gazebo/smoking area, e fare due parole con le ragazze con mini pile – carino – che già insistevano al suo interno.
Certo, non è il massimo di comodità, ma se la legislazione consente solo questo, bisogna fare di necessità virtù.
Rientriamo e c’è qualche ragazza in più di prima.
L’unica che non “rispetta” il total naked è Anelise, bionda con taglietto sbarazzino sul divanetto centrale, con un reggiseno bianco (e basta), ma è giustificata.
Declino gentilmente l’approccio di Bruna, mora abbronzata con belle ciglia e gran sorriso, che mi ha fatto una ottima impressione nel modo di porsi.
Lo stesso per Jasmin e Giuliana, sebbene assolutamente non proprio i miei ideali femminili.
Emma/Cayenne è rientrata nel frattempo, e parliamo per un bel po’.
Conversazione interessante. Anche lei mi espone il suo pensiero sul coronavirus, che la vede preoccupata ma giustamente non più di altro che potrebbe accadere, ed indirettamente mi conferma il pensiero di altre ragazze, di amici presenti nei giorni vicini la mia salita che hanno interloquito con loro, e delle ragazze che mi hanno scritto o parlato.
Non a caso anche loro sono lì.
Saliamo per l’ennesima stanza fatta nel corso degli anni. Ha messo su due o tre chili nei punti giusti, e in stanza è generosa e la solita granitica certezza. Non ci sono parole semplici...come lo scrivo?
Una razza in via d'estinzione: nessun risparmio, sotto nessun punto di vista.
A bocce ferme dico che - non sapendo se ci sarebbero state altre occasioni di stare insieme - mi ha fatto davvero piacere rivederla, in ogni senso, e devo dire che è sicuramente una delle ragazze “speciali” che ho incontrato nel corso degli anni.
Aggettivo che estendo all’animo, oltre che al talamo.
Da parte mia meritevole del massimo della considerazione e del rispetto.
In arena salutiamo i due amici incontrati e già pronti a ripartire, saliti appositamente per le due ragazze, Emma e Anisia, e andiamo a piluccare qualcosa d’altro.
Infatti è arrivato anche Cristiano, che non posso fare altro che ringraziare anche oggi.
Ha molto da fare, quindi dopo avere assaggiato qualcosa insieme, lo congediamo per vederci per cena, e noi ci guardiamo attorno.
C’è una bella musica di sottofondo, diverse ragazze sui divanetti o che girano per prendere nella rete qualche orsetto, asiatici inclusi, e un’atmosfera rilassata. Gli approcci non sono per nulla insistenti, almeno quelli che ho avuto io o visto in giro o nei paraggi, ma direi che ciò e dovuto un po’ al fatto che le ragazze stanno capendo che non è il caso di stressare il cliente, vuoi perché essendoci stato un calo della clientela una condotta pressante sarebbe controproducente, vuoi perché un contatto rilassato è una condotta che paga di più, nel lungo periodo.
Adané ha un bel copricapezzolo adesivo, e sfodera un bel sorriso, e pur parlandoci amabilmente non cediamo, tuttavia lavorerà molto; una delle più attive sulla scalinata con Lorena – fisico da omicidio e solo con occhialini neri, seppur per lunghi tratti solitaria, infatti glisso sul social, assolutamente migliorabile – che con Tea & Co. pascola in zona bevande self service.
In coppia le definirei martello e scalpello: due in grado di frantumarti.
Malino il divanetto zona ex DJ, in cui si salva solo Anisia, e meglio come attività l’altro all’ingresso sulla sinistra, tra gli scalini e lo scivolo che portano alla scalinata per le camere.
Bevo qualcosa e al mio fianco si materializza Luna, scricciolo con caschetto moro e fisico – con qualche aiutino – veramente in ordine, parliamo un bel po’, mentre sorseggia una sua pozione al gusto mango e si maledice per le pesanti scarpe che aveva scelto.
Simpatia contagiosa, e la ricordo in altri lidi, italiani e stranieri.
Ma non è il suo momento, ancora.
Pur sapendo che avrebbero riposato diverse della “vecchia guardia”, resto in zona, ed infatti si materializza una delle papabili.
Ha un bel taglio asimmetrico, con la parte destra più lunga della sinistra, Sonja.
"Di che colore sono gli occhi tuoi? Se me lo chiedi non rispondo"...Occhi furbi.
Indossa solamente – oltre ad una adorabile espressione finto-imbronciata – un microbustino rosso con elastici che le partono dallo sterno e si incrociano sulla schiena, a lasciare scoperto un bel seno acerbo.
Chi vuole farsi sotto non si faccia ingannare dalle apparenze.
Bel sorriso e fisico sodo e molto “compatto”, con il peso specifico dell’osmio, cosa che non si direbbe fino a che non si trova sopra di voi.
Tende a velocizzare allo scadere della mezz'ora, ma peccato veniale, dato che in camera non si tira indietro, e mi sento assolutamente di promuoverla, la giovane bellezza romena di scuola casacarintiana: un diamante grezzo.
E’ tempo di sfruttare la zona wellness, dato il vapore invitante che sale dalla piscina esterna.
Una bella sauna a temperatura 90°, con la visuale del giardino (parzialmente oscurata da un gazebo con gli attrezzi, come segnalato a chi di dovere) e poi fuori a farsi una doccia gelata e via dentro di nuovo in sauna.
Tornati fuori, qualche minuto fumanti sotto la pioggia, e altra doccia gelata e via nell’acqua tiepida della piscina.
Puro godimento.
Veramente mi chiedo sempre come mai sia così poco sfruttata questa zona.
Rientro rinato, e vado a prendermi da bere.
Tea, rumena senza tette e senz’anima ma di gran classe, sui 25-30 direi, mi approccia, e parliamo un po’.
Ti guarda dritto negli occhi e bisogna sostenere quello sguardo.
Capisco subito che bisogna andarci piano, ma la ragazza esercita uno strano fascino su di me.
Mi dileguo e lei va a fumare.
Rientrerà poi puntandomi e aprendosi il pile proprio davanti ai miei occhi.
Immagine da ricordare.
Mi guardo attorno e mi siedo. La musica è stata alzata di volume, ma accettabile, e sono arrivate le ultime ragazze.
Si avvicina Luna congedata da due clienti, e direi che ora è il momento.
Occhi contattati celesti e full gfe. Baci umidi e lei molto succosa.
Esce una bella camera, piena di sigle, senza risparmio e senza guardare l’orologio.
Anche lei porto sicuro e non ho appunti da muoverle. Nessuna mediocrità e nessun compromesso. Direi che in fondo siamo stati bene. Gran sesso.
Scendo giusto per doccia e cena.
Buffet spettacolare: salmone marinato, trota ai ferri, insalata di pollo in monoporzioni, 5 tipi di pizza, dell’eccellente riso speziato con verdura, e la solita ricca selezione di dolci.
Si unisce a noi il nostro ospite, e parliamo della situazione, in continuo divenire, tra un piatto e l’altro.
Ora, alcune cose posso anche dirle - e le riservo alle considerazioni finali - altre no.
Rientrati in sala per l’ultima parte della giornata, oramai prossima alla chiusura per noi, rientro e saldo il conto in sospeso con Tea, che mi sento di consigliare solo a punter molto scafati e non di primo pelo, dato che bastano due specchi, uno di fronte all'altro, per costruire un labirinto (cit.) e mi fermo qui.
Veloci operazioni propedeutiche all’uscita e un saluto e due parole con il Direttore in reception.
Rientro, sotto il diluvio, in un'autostrada non più trafficata dell’andata.
Osservazioni finali: personalmente ho passato una gran bella giornata, mangiato bene, ottimi servizi e grandi camere.
Ora, generalmente preferisco evitare l’affollamento nei locali, quindi paradossalmente una riduzione di clientela fa il mio gioco.
Capisco tuttavia le esigenze del locale e di chi vi opera.
Di certo ragazze ce n’erano e direi con livello medio-buono, considerato anche che lunedì e martedì sono i giorni di riposo elettivo e fisiologicamente con meno ingressi.
Il locale sta facendo il massimo sforzo in questo periodo, verso i clienti (e le ragazze) con le riduzioni di prezzo per l’ingresso - che riguardano anche l’hotel - e mantenendo standard elevati nei servizi, comunque (dimenticavo: un plauso ai giovani ragazzi del bar).
Direi che principalmente, a mio modesto avviso, i problemi sul tavolo oggi sono tre, due già presenti, il terzo potenziale:
1) certi clienti, in particolare quelli che riportano notizie ai limiti del terrorismo alle ragazze, addirittura arrivando a pagarle perché restino a casa (ma qui si vira sul patologico, posso rendermi conto);
2) alcune ragazze che, in rotta con il locale e migrate in altri lidi - o proprio per fare il gioco di questi locali, che ne sono a conoscenza - diffondono notizie false sulla pericolosità (quando addirittura non sulla presenza conclamata di malati) del locale, consigliando di andare a lavorare dove si trovano loro, come se in Svizzera (che è immediatamente sopra la Lombardia, con una nutritissima presenza di utenti italiani nei locali, casomai qualche ragazza non conoscesse la geografia), Germania (in cui non solo vi sono molti italiani, ma si ha a che fare con turchi, arabi, cingalesi ovvero clientela non proprio “benevola e pacata” in camera come gli italiani con le ragazze, oltre a lavorare a rates inferiori) o in altri locali austriaci più distanti dal confine vi sia immunità da rischi;
3) la spada di Damocle di eventuali provvedimenti delle autorità austriache verso i bordelli, che ad ora tacciono.
Dico solo questo: prima o poi questo stato di fatto passerà e si faranno i conti e tireranno le somme.
Mi auguro ci si ricorderà di chi è rimasto, di chi se ne è andato, magari senza avvertire, magari nel cuore della notte, e di chi ha giocato sporco, quando si dovrà fare selezione, anche sul line up.
E' un difficile periodo per chi lavora alacremente nel locale e per il locale, Direttore su tutti, che ho visto molto dispiaciuto, ma – mi fa piacere – fortemente determinato.
Poi è normale che ognuno possa fare quello che può…fino a lì. Il resto tocca ad altri.
Quanto a me, massimo rispetto per le decisioni individuali, ognuno deciderà liberamente cosa fare, come ho scritto in giro, e mi auguro la decisione finale sia il frutto di scelte ragionate e non di psicosi o allarmismi.
Dipendesse da me, risalirei sicuramente a breve. Pure in questo frangente, non ritengo eccessivamente imprudente abbandonarsi al piacere.
Ultimo: quello che scrivo riguardo la giornata va contestualizzato nel momento in cui si è svolto e lo leggete, e non escludo le cose possano evolvere anche in modo rapido.
Come si usa dire “la situazione è tuttora fluida” e praticamente si vive alla giornata - potendo difficilmente pianificare il futuro - trovandoci oramai, per l’appunto, in un “eterno presente”