Un calvario il viaggio di andata a causa di un incidente, poi risoltosi.
Arriviamo al Wellcum alle 15, ben due ore dopo l’orario programmato. Prendiamo possesso delle camere dell’hotel,con qualche difficoltà dato che non tornavano, alla alta receptionist castana, i conti (e le chiavi) tra ingressi e camere, ma dopo una ventina di minuti abbondante ce l’abbiamo fatta.
Ingresso 49 euro ed un saluto particolare a Sanya.
Nel frattempo ho salutato qualche ragazza nota che passava per la reception o saliva le scale.
Le camere del’hotel mi sono piaciute ed indubbiamente sono comode, e personalmente dopo ogni stanza con le ragazze la utilizzavo per lavarmi. Evitano inoltre l’utilizzo dell’armadietto,tanto che viene data solo la chiave per la cassetta di sicurezza. C’è stato solo un piccolo problema nel corso della notte, dovuto ad un gocciolio la cui origine il mio compagno di stanza ed io non riuscivamo a rintracciare. Ma po iabbiamo capito che veniva da fuori, e smesso di piovere è terminato. Stillicidio da migliorare.
Entriamo nell’arena e saluto Sandra con capello un po’ accorciato rispetto a quando l’aveva vista. Decido di mangiare subito, ma tenermi sul leggero. Il tempo, all’inizio abbastanza clemente, poi è peggiorato nel corso della giornata, rendendo difficile dapprima – impossibile in seguito – l’utilizzo del giardino esterno, a causa della pioggia incessante e delle temperature non propriamente estive.
Arredamento esterno minimal standard. Buono, direi, con qualche sdraio e tavolino, divanetti, sedie e ombrelloni. Ho notato anche una porta da calcetto.
Le ragazze raramente si sono affacciate fuori dall’arena.
Il pasto non mi ha entusiasmato particolarmente. Oltre alle consuete cose fredde (affettati, formaggi,insalate) il primo era uno solo ed era pasta con verdure. Il secondo era uno solo ed era arrosto (direi anche abbastanza grasso…). C’erano anche verdure miste calde (broccoli, carote gialle e arancioni…) e dei rettangolini di diversi dolci, che non ho assaggiato, dato che vi trovavano ricovero parecchie mosche, così come accadeva per l’altro cibo, il pane e la frutta.
Mi sento di consigliare caldamente alla proprietà due cose. In primo luogo di scrivere (io non li ho letti da nessuna parte) i nomi delle pietanze da qualche parte (non solo quelle delleprelibatezze che campeggiano sugli specchi, ma che bisogna pagare a parte se si vuole avere…). In secondo luogo assolutamente di coprire i cibi (dolce, frutta, pane…) perché personalmente non trovo il massimo, igienicamente parlando, mangiare del cibo dopo che vi si sono poggiate le mosche (ed erano veramente molte…).
Se possibile, poi, aggiungere almeno un altro primo e un altro secondo. Magari una cosa semplice e veloce,tanto per variare il menù, utilizzando anche la piastra presente che è rimasta lì, spenta, con appoggiati dei piatti di dolce, ed ho visto utilizzata solo al mattino per la colazione.
Terminato il rancio torno in sala e raggiungo Sandra. Dopo un po’ di conversazione ed avere bevuto qualcosa, saliamo. Alla cassa di sopra pago i 35 euro e mi viene applicato al polso un “bracciale-modello-villaggio-turistico”di colore rosa. Altrettanto fa la ragazza, che prende una chiave dal cesto vicino il registratore, ed andiamo in camera.
Sandra è sempre molto bella e brava, ed esco come al solito molto contento. Da provare.
Mi reco poi nella mia stanza, perr ientrare successivamente in arena. Il numero di avventori aumenta nel corso della giornata, ma sempre ampiamente vivibile il locale, pur essendoci ritengo un buon numero di orsi.
Parlotto un po’ con qualche amico e mi lascio approcciare da qualche ragazza. Tra le più avvenenti sicuramente Valery, biondina dal bell’ovale con occhio verde e sguardo furbetto, che ha i capelli raccolti in un’orribile cipolla alla sommità del capo. Indossa un bustino nero, che leva solo a tratti e per pochissimo tempo nel corso della giornata, rivelando un gran fisico. Alta, magra, bel sedere. Sembra che tra pettinatura e bustino faccia di tutto per imbruttirsi. Valery sciogli icapelli e resta solo nel tuo perizoma nero, va… ascoltami. Purtroppo durante la conversazione non mi arrivano vibrazioni positive dalla ragazza, anzi. E decido di non salire. Vedremo in futuro.
Per lo più rimango all’interno del locale, facendo troppo freddo fuori per i miei gusti.
Ne approfitto quindi e vado in sauna.
Poi torno a mangiare qualcosa, ma non vi sono grandi cambiamenti, quindi altro giro delle stesse cose.
Personalmente il livello del gineceo presente l’ho trovato medio. Nulla di che. Da fare si trova, sia chiaro, ma indubbiamente non sono rimasto particolarmente entusiasta. Mi fa cenno di avvicinarmi una ragazza, seduta a fianco di un’orso bianco. Minuta rumena biondina, che risponde al nome di Bia,ma glisso quando si offre per una camera, essendo troppo “piccola” ed insistente per i miei gusti. La mollo all’orso che la affiancava, anche lui non felicissimo, dato che erano vicini da un po’ e non si sarebbe fatto remore a“cedermela”, e mi defilo.
Per larga parte della giornata sono stato tampinato dalla famosa Delia,con capello mosso nero e mi sembra (ma sono quasi sicuro…) avesse un intimo rosso. Poi a tratti è stata all naked. Ha insisto ad ingolarmi in diverse occasioni durante la giornata, così come ha fatto con altri avventori, Delia-bacia-tutti…Bella ragazza, per chi ama il genere, ma non per passare la mia prova scalinata. Prenderà una pericolosa deriva alcolica nel corso della serata, e a momenti non creerà seri problemi ad un mio amico, spingendolo dagli scalini e facendolo arrabbiare (e ti credo) non poco, nonostante sia molto buono…
Per fortuna dall’altra parte del bar scorgo una figura nota, e mi avvicino…Paula…appena arrivata e sempre in splendida forma, con slippino color carne…beviamo e fumiamo un po’, e poi andiamo al cinema a fare qualche parola. Ci siamo solo noi. Di sopra anche lei svolge l’operazione-braccialetto e ce ne andiamo in camera. E’ veramente grandiosa, la fluture portocaliu.
Di nuovo nella mia camera e di nuovo al ristorante. Questa volta hanno appena messo in tavola i quadratini di dolce, e ne approfitto subito, prima che lo facciano le mosche.
Caffettino e fumo un po’,sedendomi su un divanetto. Si siede a fianco a me Patricia (Patty), anche lei con capello raccolto (bene), bionda con occhio chiaro, bel viso e bustino bianco. Parliamo un po’ ma anche lei complessivamente non è il mio tipo, quindi mi godo parte la partita con qualche amico, anche perché avevo scommesso. Per fortuna l’Olanda ha fatto il terzo gol, consentendomi di entrare col risultato esatto.
Parlo un po’ con la bulgara Anita, che volevo stanzare più avanti,che mi dice sarebbe andata via alle 3.00, quindi avevo tempo, e le prometto che saremmo saliti. E con Eva, bionda vistosamente truccata e leggermente milf, ma che non mi ispira molto – così come Lucia, manza giunonica dal corto capello castano.
Direi proprio che le migliori sono le ex Andiamine, Dolores compresa. Anche Marina, troppo magra, e piuttosto scazzata per larghi tratti sui divanetti, non mi entusiasma granché, né a pelle né fisicamente. La lascio a chi sicuramente l’apprezzerà più del sottoscritto.
Mai coda per le camere o viavai lungo le scale. La mia impressione è che, nonostante un buon numero di clienti,le ragazze non lavorino granché. Ho visto molta gente parlare parecchio, ma andare poco al sodo. Le volte in cui sono salito c’erano parecchie chiavi nella cesta. Se ci aggiungiamo i soliti animali al bar che parlano a lungo palpeggiando in continuazione le ragazze, sino a che le stesse capiscono e siritraggono…
Non amando molto traccheggiare, festeggio la vincita con Marisa (ex Ribana), con bella tutina-culottes nerae seno in evidenza. Anche con lei ci infrattiamo in un semideserto cinema a parlottare, mentre sullo schermo si proietta l’ennesimo film di strap on (s ipotrebbe cambiare genere? O magari si poteva far vedere la partita, tanto per ripopolarlo...).
Stesso copione delle altre. Anche con lei ottima camera, sicuramente da provare, specie il BJ dove esibisce una tecnica eccellente e relativamente nuova, come mi assicura, e che conoscendola confermo. Non anticipo nulla a chi la vorrà provare.
Ad un certo punto, attorno la mezzanotte, parte il manele e molte delle ragazze si trovano a centro arena a ballare, altre festeggiano un compleanno di una di loro sui divanetti a fianco del cinema e vicino alla zona relax. Da lì molte smetteranno di lavorare, pe rfare festa. Qualche cliente si lascia coinvolgere, chi con più entusiasmo e chi con meno, nelle danze.
Capendo che ormai per le camere c’era poco da fare,cerco Anita, ma la bulgara è appena andata via, almeno due ore prima dell’orario riferitomi, quindi…per me va bene così.
Delia mi trascina in mezzo alle ragazze, ed insiste per offrirmi da bere. Un bel gin lemon (ovviamente 7 parti di gin e una di lemon) e poi mi porta al cinema, ma preferisco evitare qualsiasi incontro, dato che non la vedo proprio “presente”, tanto che lei stessa ammette candidamente di essere ubriaca.
Ma in molte avevano perso il controllo, compresa quella che poi ha aperto una bottiglia e l’ha agitata come ad una premiazione, inondando il pavimento.
Esco dal cinema e nel gruppetto mi salta addosso Rosa, minuta rumena che senza GPS fa ancora più tenerezza.
Rientro un po’ verso il bar, dopoessermi liberato, e vedo un po’ di quadri, tra le ragazze ed i clienti,specialmente un amico che balla con la festeggiata, ogni tanto aprendosi l’asciugamano...
La stanchezza della giornata affiora prepotentemente, e attorno alle 3, dopo avere bevuto un paio di drink e congedato qualche conoscente, vado a dormire.
L’indomani scendiamo comodamente a fare un’ottima e abbondante colazione.
Volevo complimentarmi sinceramente conla signora che ha servito la colazione agli ospiti dell’hotel e che preparava le cose alla piastra al momento. Quello è l’utilizzo che ne andrebbe fatto. Cose rapide e veloci, ma semplici e gustose.
Eccellenti inoltre i dischi con muesli,miele e frutta secca. Ottimi i toast, bacon & eggs e le girelle con uvetta.
Sicuramente sarebbe da incentivare un pacchetto ingresso locale+notte hotel (non mi risulta ci sia) per sfruttare appieno le potenzialità della struttura,recuperando anche gente che va a dormire in gasthaus lì attorno, come hanno fatto alcuni conoscenti, per via del prezzo.